La xenofilia non paga: aiuta immigrato, lui la perseguita e tenta stupro

20-07-2013

L'accoglienza

L’accoglienza

Voleva per forza una giovane studentessa universitaria che aveva instaurato con lui un rapporto di amicizia, impartendogli lezioni di italiano e dandogli anche modeste somme di denaro per le piccole esigenze quotidiane. Ma, di fronte al rifiuto di allacciare una relazione sentimentale, l’ha perseguitata. Un cittadino ghanese d 20 anni, A.S.B., regolarmente presente sul territorio nazionale, e’ stato arrestato dai carabinieri del capoluogo dauno con l’accusa di stalking. Da diversi mesi il giovane la tempestava di telefonate, anche nel corso della notte, appostamenti sotto la sua abitazione e pedinamenti per strada, minacce, pure nei confronti dei suoi genitori.

Ieri mattina la ragazza, mentre usciva di casa, lo ha notato per l’ennesima volta per strada e, per timore di essere nuovamente molestata, ha deciso di barricarsi nel portone della sua abitazione, contro cui lo stesso ha sferrato violenti pugni e calci, insultandola e minacciandola e infine costringendola a chiedere l’intervento dei carabinieri. Questi ultimi hanno trovato il ghanese sotto casa della vittima ancora chiusa nel portone di ingresso dello stabile. La vittima aveva gia’ presentato due querele ad aprile alla Questura.

Il giovane alloggia in una comunita’ di accoglienza. In alcune circostanze la vittima ha subito dei palpeggiamenti nelle parti intime ma e’ riuscita a divincolarsi e a scappare. Questa situazione l’ha costretta a non uscire piu’ di casa da sola e a cambiare il numero di telefono cellulare, senza trarre da cio’ grandi benefici, visto che l’ex amico si presentava direttamente a casa suonando ripetutamente al citofono e chiamando sul telefono fisso, creandole un tale stress che anche il rendimento negli studi ne ha risentito.

Capite chi manteniamo nelle ‘comunità di accoglienza’? E cosa dire di chi ‘presta’ il suo servizio in questi luoghi di invasione: collaborazionisti.
 

 

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