La riconoscenza dei “nuovi italiani”

29-07-2012

28/07/2012 – Migliorano le condizioni di salute di Francesco Ruocco e Bianca Vacca, i due anziani coniugi anacapresi che da lunedì scorso si trovano ricoverati all’ospedale Capilupi dopo essere stati brutalmente aggrediti a colpi di forbici e di chiave inglese da un 51enne romano, Massimo Fraleone, arrestato insieme alla figlia adottiva dei due, Gaia Angela Ruocco, 38 anni, di origini vietnamite, ritenuta la mandante del duplice tentativo di omicidio. Col passare delle ore, infatti, si fa sempre più chiaro il disegno criminoso messo in piedi dall’unica figlia dei coniugi Ruocco, che era stata adottata dalla famiglia di Anacapri quando era ancora una bambina.

Gaia Ruocco, secondo le risultanze investigative, si sarebbe servita del suo amico e collaboratore per uccidere gli anziani genitori con lo scopo di entrare in possesso di una cospicua eredità valutata in almeno 5 milioni di euro.

Quello che sorprende più di tutto, in questa agghiacciante storia, è il cinismo e la freddezza di Gaia, che dapprima ha deciso di fare fuori i genitori adottivi ( non riuscendovi per pura coincidenza), poi ha cercato di fuorviare le indagini, quindi ha finto compassione e tristezza al capezzale dei vecchietti gravemente feriti, fino a ordinare al suo complice di addossarsi tutta la responsabilità e tenerla fuori dalla vicenda. Diabolica la mente di Gaia Ruocco che avrebbe “utilizzato” il suo amico Massimo Fraleone, ritenuto dagli inquirenti innamorato pazzo e succube della donna, per massacrare due anziani indifesi.
[…] Successivamente, resasi evidentemente conto che ormai le cose per Fraleone si sono messe davvero male, la Ruocco pone fine ai depistaggi e passa al secondo piano della strategia: scaricare tutte le responsabilità sul 51enne. Invita il suo amico a confessare tutto, ad assumersi la responsabilità, come si evince dalle intercettazioni ambientali effettuate a loro insaputa mentre sono soli in una stanza della caserma. “Dico che sono stato io?” chiede più volte Massimo a Gaia che con il capo fa un cenno di assenso. “Senza una mia partecipazione, è chiaro?” specifica poco dopo Gaia che aggiunge: “Io non devo sapere un cazzo”. Ed è proprio Gaia a convincere, quasi obbligandolo, Massimo a confessare. Su “suggerimento” della 38enne, l’uomo rende spontanee dichiarazioni ammettendo di aver aggredito i due anziani e di aver fatto tutto per vendicarsi di Gaia a causa di un amore non corrisposto. Tutti elementi che contribuiranno a comporre il puzzle di indizi e ad incastrare la donna ritenuta la mandante del tentativo di omicidio.

http://www.caprinews.it/leggi1.asp?cod=3334
Questa notizia, permette un paio di spunti. Intanto, come abbiamo già detto più volte e come le statistiche confermano, le adozioni internazionali ( in particolare, extra comunitarie) si rivelano un sostanziale fallimento: gli adottati soffrono sempre la loro condizione, e sviluppano comportamenti violenti verso sé stesso e/o gli altri. E questo, perché gli individui non sono pupazzetti, non sono intercambiabili; non si può credere che, catapultando qualcuno in un’altra realtà, con gente a lui diversa, basterà l’amore per renderlo partecipe della nuova “comunità”, e riconoscente verso essa. E se ciò si manifesta anche nei casi delle adozioni, si pensi quanto è assurdo ritenere, come fanno gli  xenofili, che anche i vari immigrati catapultati in Italia per vivere d’assistenzialismo, come ci dice l’Istat, potranno, vivendo qui un paio d’anni o poco più, dirsi “italiani”.

Inoltre, si conferma un altro tipico esempio fallimentare della coppia multirazziale; e cioè: l’europeo con l’asiatica. Come spesso accade in questi casi, assistiamo, infatti, ad un maschio debole e frustato, pronto ad assumere il ruolo di succube e a farsi manovrare e sfruttare.

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