Kishna, i crimini dei migranti ricchi: padre calciatore e spacciatore

22-04-2017

“Sono il manager di mio figlio, guadagno 50mila euro l’anno”. Come a dire: sono già ricco, non ho bisogno di soldi derivanti dallo spaccio. Ma la giustificazione non è bastata a Dinesh Kishna, 45enne originario del Suriname e padre del giocatore olandese della Lazio da gennaio in prestito al Lilla, per evitare l’arresto. I carabinieri nel corso di una perquisizione lo hanno sorpreso, nella sua abitazione in zona Cassia (a nord di Roma, non lontana dal centro sportivo di Formello), con un quantitativo di droga complessivo di 80 grammi tra hashish e marijuana, nascosti in un armadio e dietro un quadro appeso a una parete. “È solo per me”, la versione fornita da Kishna, per il quale il giudice ha disposto l’obbligo di firma, due volte alla settimana, in attesa del processo.

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Lazio/22-04-2017/lazio-padre-kishna-arrestato-spaccio-droga-ma-io-sono-ricco-190904698140.shtml

Crimini Immigrati, Roma

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