Invasione islamica: Roma, spunta un Minareto abusivo

26-01-2012

Un minareto alla Cecchignola. Sarebbe spuntato, così almeno raccontano alcuni abitanti della zona, dalla notte al giorno. Alto più o meno un metro, piazzato sul tetto di una associazione culturale islamica: una grande fascia verde a metà e in cima la classica mezzaluna orientata verso La Mecca. I  residenti si dicono «preoccupati all’ idea di dover sentire i richiami del muezzin». Insomma, è già diventato il minareto della discordia.  Nel Dodicesimo Municipio, dunque, adesso c’ è il simbolo del richiamo all’ obbligo alla preghiera per i musulmani. Ma non si tratta di quelli presenti nella Grande moschea della Capitale, l’ unico centro di preghiera autorizzato ufficialmente: ma dei frequentatori del centro di via dell’ Esercito, in zona Cecchignola. La polemica, secondo il presidente della «Casa della Pace», Arafa Mohsen, non ha alcuna giustificazione: «È solo un simbolo per indicare ai fedeli la nuova ubicazione della moschea».  L’ associazione islamica in questione è stata inaugurata a Roma a settembre del 2006 e poi, nel 2009, si è spostata nell’ attuale sede. Arafa Mohsen, rispondendo anche alle domande sui permessi, si è detto tranquillissimo: «È delle dimensioni di un comignolo, circa 15 centimetri. E anche dal punto di vista urbanistico è tutto a posto, abbiamo chiesto tutte le autorizzazioni necessarie». Di certo, dice il presidente della «Casa della Pace», un’ associazione culturale islamica considerata moderata, «i cittadini della zona possono stare tranquilli»

http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/25/minareto_alla_Cecchignola_co_10_120125008.shtml

 

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