Integrazione a Scuola: rubano al compagno di scuola le chiavi e irrompono in casa

12-06-2012

Aveva prima sottratto le chiavi di casa al compagno di scuola, poi aveva rubato nella sua abitazione gioielli per 10 mila euro. Poi i carabinieri lo avevano rintracciato e arrestato e con lui recuperato il bottino. Ma ora si viene a sapere che, dei gioielli rubati, mancano all’appello diversi preziosi.
Si fa più complicata la vicenda di Costa Volpino. Se il 15enne di origini serbe residente a Costa Volpino è ora in arresto, i carabinieri stanno cercando di recuperare parte consistente del bottino. Lo stesso ragazzo sarebbe coinvolto anche nella vicenda di spaccio di droga a baby-consumatori – ragazzini di 10 anni – che ha creato grande allarme in tutta la Bergamasca.
Ora il 15enne dal Beccaria di Milano è stato trasferito in una Comunità per minori della Bergamasca in attesa del processo. Denunciati nel frattempo i tre complici del minorenne, tutti maggiorenni, accusati di ricettazione per il furto dei gioielli. Un altro minorenne è invece stato segnalato alla Procura dei minori per aver dato una mano nel furto.
I fatti risalgono a sabato 9 giugno. Attorno a mezzogiorno, una donna residente nel centro storico di Lovere, appena rientra a casa si accorge che il suo appartamento è stato visitato dai ladri. Trova armadi e cassetti aperti e all’appello mancano gioielli, collanine, braccialetti e orecchini d’oro. Spaventata, la donna chiama il 112 e la compagnia dei carabinieri di Clusone manda a Lovere per un sopralluogo la pattuglia in servizio, quella dei carabinieri di Sovere. I militari «annusano» subito la pista giusta: la casa è vicina alla chiesa di San Giorgio, in mezzo ai vicoli del borgo loverese. Facile pensare che i ladri, di sabato mattina, non siano passati inosservati. I carabinieri fanno quindi un giro in un locale della zona, parlano con gli avventori e in effetti sì qualcosa di strano lo hanno visto: due ragazzini in sella a un motorino che hanno fatto avanti e indietro per parecchio tempo in centro storico, che tra l’altro è zona a traffico limitato. Dalla breve descrizione dei due ragazzini, partono le ipotesi investigative dei carabinieri che immaginano una lista di possibili sospetti. È un minorenne di origini slave, in particolare, a corrispondere alla descrizione raccolta nel bar di Lovere: non avendo una sua foto segnaletica, entrano in Facebook, lo cercano, ma stavolta non per chiedergli l’amicizia, stampano una sua fotografia e la portano nello stesso locale di Lovere. Beccato! Il ragazzino visto girare in maniera sospetta è proprio lui. La pattuglia dei carabinieri raggiunge subito l’abitazione del ragazzino, che abita a Costa Volpino, e suonano al citofono: messo alle strette, il ladruncolo confessa subito e racconta tutto. Ha rubato le chiavi di casa al figlio dei proprietari, suo compagno di scuola, e quando ha visto che nell’appartamento non c’era nessuno è entrato e ha fatto razzia. A fargli da palo, un altro minorenne, che essendo incensurato, è stato segnalato alla Procura dei minori. Ma per portare a termine il suo furto, il ladro ha avuto bisogno di altri tre complici, tre maggiorenni marocchini che nel pomeriggio di sabato hanno portato una parte delle collane e i braccialetti rubati in due negozi della zona che ritirano oro per cambiarli in denaro contante. La refurtiva aveva fruttato quasi diecimila euro.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/294893_copia_di_ruba_in_casa_del_compagno_di_scuola_bottino_da_10_mila_euro_16enne_nei_guai/

Integriamoli, inseriamo nelle nostre scuole questi figli di Napolitano. Così possono penetrare nelle nostre case e rubare. Possono infiltrarsi e iniziare alla droga bambini di dieci anni.

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