Incredibile: “associazione di giuristi” chiede la chiusura dei Cie, avviata class action.

29-03-2012

BARI – L’associazione dei giuristi democratici fa sentire la propria voce in materia d’immigrazione. «Il Tribunale civile di Bari ordini l’immediata chiusura del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) del capoluogo pugliese, per accertata violazione dei diritti dell’uomo». L’associazione con una «class action procedimentale» ha «citato in giudizio, sostituendosi al Comune e alla Provincia di Bari, con un’azione popolare, la presidenza del consiglio dei ministri, il ministro dell’Interno e il prefetto di Bari perchè rispondano di quella che noi riteniamo essere la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo in atto nel Cie del capoluogo pugliese».

I dettagli dell’iniziativa sono stati sottolineati oggi nel corso di un incontro con i giornalisti dal portavoce dell’associazione, Luigi Paccione.  «Si tratta – ha spiegato – della seconda fase dell’accertamento delle condizioni di vita dei detenuti all’interno del Cie, promossa più di un anno fa». Un accertamento che ha portato a due sopralluoghi nel Cie al termine dei quali si è rilevato che il Cie, «nato per fini umanitari» è «un vero e proprio carcere» che tuttavia «non garantisce neanche gli standard minimi previsti dall’ordinamento penitenziario».  Le condizioni dei servizi igienici vengono definite «raccapriccianti», in una struttura per «la quale non risulta alcun rilascio di certificazione di agibilità» e che «limita fortemente la libertà personale».

Nell’atto di citazione si chiede, tra l’altro, che il Tribunale «accerti e dichiari» che «il Cie è una struttura di detenzione di esseri umani, in cui manca un presidio del servizio sanitario nazionale a tutela dell’integrità fisica e psichica delle persone ivi ristrette; che le linee guida per la progettazione dei centri di identificazione e di espulsione non sono mai state recepite».  «Noi – ha detto infine Paccione – pretendiamo che nella storia di Bari non ci sia la macchia di una struttura lesiva dei diritti fondamentali dell’uomo, la cui difesa deve venire dalla società civile che noi rappresentiamo, attraverso lo strumento della sovranità della cittadinanza sociale quale rimedio democratico per superare situazioni di grande fragilità delle strutture pubbliche che sono lontane dagli interessi reali delle persone, sorde rispetto ai problemi reali, ma molto attente al mantenimento dei sistemi di potere».

[stextbox id=”alert”]Non ci sono parole per descrivere la stupidità e la pericolosità di tale iniziativa. Ovviamente nessun magistrato sano di mente dovrebbe dar retta a tali farneticazioni anche se, considerando il livello di xenofilia raggiunto da certi giudici, non possiamo essere sicuri di questo. I Cie sono previsti dalle leggi sull’immigrazione quindi non vi è nulla di illegale in tali strutture, servono solo ad identificare e poi espellere gli immigrati entrati illegalmente sul territorio nazionale. Chiudere i Cie significherebbe mettere sulla strada decine di migliaia di potenziali stupratori, assassini e rapinatori.  Se addirittura un’associazione di giuristi è disposta a mettere in grave pericolo la sicurezza pubblica pur di promuovere le attuali follie immigrazioniste vuol dire che questa nazione è ormai alla frutta. C’è un cancro che sta gradualmente distruggendo la nostra società e ha un nome ben preciso: XENOFILIA.[/stextbox]

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/spettacoli/2012/28-marzo-2012/cie-class-action-la-chiusura-sono-violati-diritti-uomo-2003863680190.shtml

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