Immigrazione: ci portano la morte sull’uscio di casa

18-05-2012

TREVISO – La Polizia della Questura di Venezia sta smantellando un gruppo di narcotrafficanti albanese-magrebino attivo a Venezia e nel Nord Italia: sette i provvedimenti restrittivi, si tratta del gruppo di spacciatori che aveva venduto la dose mortale di eroina al diciassettenne morto a Jesolo nell’estate del 2011.

L’operazione, scattata alle 4, vede una cinquantina di agenti della Squadra mobile veneziana coadiuvati da colleghi del Commissariato di Marghera, della Mobile di Padova e di unità cinofile.

Dall’indagine, iniziata nel 2011, è emerso che la droga, in ingenti quantità, era destinata soprattutto al centro storico di Venezia e alle zone turistiche balneari del litorale lagunare e dell’area di Mestre, oltre che alle province di Padova e Treviso.

Gli indagati erano in grado di approvvigionarsi autonomamente di partite di stupefacente ancora in ‘sasso’. A gestire il traffico erano gli albanesi, alcuni dei quali erano stati  fermati in passato con varie partite di eroina per circa 30 chili, oltre a 60 kg di paracetamolo nascosto in buste delle immondizie: sostanza da taglio custodita in un garage di Noale (Venezia).

La droga, una volta tagliata col paracetamolo, avrebbe assicurato 79 mila dosi per un guadagno di oltre 2 milioni di euro.

Abbiamo l’integrazione albanese-maghrebine nell’attività dello spaccio di morte.

http://www.oggitreviso.it/17enne-morto-overdose-7-arresti-47819

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