Immigrato svaligia casa, si fa un caffè e agli agenti: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”

12-02-2013

Si prepara un caffè in cucina dopo aver indossato gli abiti del proprietario di casa che dorme, il quale si accorge del ladro solo all’alba quando si sveglia per andare a lavoro.

Stanno creando una società caotica

Un 29enne straniero residente a Montecatini, aveva avuto il tempo di svaligiare la casa, mettendo la refurtiva in alcuni borsoni, andare in bagno e fare perfino colazione. E’ accaduto stamani nell’abitazione di un operaio lucchese di 52 anni, in via Buonamici a Sant’Anna. Quando si è accorto dalla luce accesa che qualcuno era entrato in casa, è sceso in soggiorno e ha visto il malvivente: indossava non solo il suo maglione e la giacca, ma perfino gli occhiali firmati. Il proprietario, confuso e spaventato, ha afferrato il telefono e ha chiamato i carabinieri, mentre il ladro sorpreso in flagrante ha iniziato a gridare. Un siparietto quasi comico se non fosse che il 29enne è considerato un pericoloso ladro dagli investigatori: quando i militari hanno fatto irruzione, ha perfino finto di essere lui il proprietario: “Andatevene, questa è casa mia: il ladro è l’altro”. Ovviamente, i carabinieri non gli hanno creduto e hanno fatto scattare le manette con l’accusa di furto aggravato.

I fatti. Sono le 5,30 di stamattina (12 febbraio). L’operaio si sveglia per andare a lavoro e va in bagno: c’è la luce accesa e capisce di non essere solo. In soggiorno c’era il malviventi che sembrava il suo alter ego: indossava la sua felpa, un giaccone e la sciarpa. Si era messo perfino i suoi occhiali da sole. Passa qualche istante: i due si fissano, come sbigottiti, poi il ladro comincia a gridare ma non ci pensa per nulla ad andarsene, così l’altro chiama i carabinieri: “Venite c’è un ladro in casa”. La pattuglia più vicina dei carabinieri del radiomobile di Lucca si precipita in via Buonamici: la porta dell’appartemento era stata forzata ed era ancora aperta. Quando i militari fanno irruzione il ladro dà inizio ad una messa in scena: “Questa è casa mia”, si affanna a sostenere: “Non sono io il ladro”. C’è voluto poco per chiarire la questione. Nelle borse che il malvivente aveva riempito c’era veramente di tutto: un modem, una bilancia, un rasoio, una penna usb, le chiavi dell’auto, una statua di Buddha e perfino un portamonete con dentro mille delle vecchie lire. Tutto, ovviamente, restituito sul momento al legittimo proprietario di casa.

http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-49/item/5429-si-fa-il-caff%C3%A8-e-indossa-gli-abiti-del-proprietario-mentre-gli-svaligia-la-casa.html

Uncategorized

RSS Feed Widget

Lascia un commento