Immigrato acceca il vicino di casa Italiano

29-10-2017

L’identità del fuggitivo è nota alla polizia. Straniero, con precedenti, è ancora in fuga col suo fucile a pallini (si presume, visto che non è stato ancora ritrovato) col quale giovedì sera ha ferito un vicino di 43 anni, italiano e anche lui con precedenti, causandogli la perdita di un occhio. Teatro della scena da Far West è stato il caseggiato Aler di via don Primo Mazzolari alla Barona. Una sorta di roccaforte con 1.250 alloggi racchiusi in una decina di scale, con portoni rotti e collegamenti tra un edificio e l’altro che diventano facili vie di fuga. Liti e scazzottate sono la normalità a detta degli inquilini, tanto che «ogni sera o quasi intervengono le forze dell’ordine», racconta esasperata un’abitante.

I due contendenti dell’altra sera sono conosciuti nel caseggiato, dove si sa che più volte si erano scontrati per i motivi più disparati. E giovedì poco dopo le 22, quando si sono sentite urla al civico 24, nessuno si è allarmato più di tanto proprio perché sceneggiate così, in questo complesso, «sono routine» rimarcano gli stessi residenti. Stavolta però lo screzio non si è esaurito a parole. Stavolta uno dei due è tornato in casa, ha recuperato un fucile e ha sparato all’altro, non è chiaro se prendendo la mira dall’alto o scendendo al piano terra in cerca del rivale. Sta di fatto che dei diversi pallini esplosi quattro sono andati a segno. Il 43enne ferito è stato sottoposto a un lungo intervento neurochirurgico ma non è stato possibile salvargli l’occhio destro. Non è stato ancora ascoltato dalla polizia.

Nel frattempo continua la caccia al fuggitivo coordinata dal vicequestore aggiunto Daniele Barberi del commissariato Ticinese. «Abbiamo paura. Siamo sicuri che sia finita qui? Non dimentichiamo che c’è una persona armata, pericolosa e a spasso», sottolinea una residente che da tempo segnala criticità. «Siamo abbandonati. Ho preso in mano uno dei nostri estintori: l’ultimo controllo risale al 2011. Mi piacerebbe poi che venisse fatto un sopralluogo da Ats, perché l’igiene non esiste. In più, diversi alloggi sono occupati abusivamente mentre altri restano sfitti. Stiamo organizzando una raccolta firme per avere cancellate attorno al caseggiato, ora alla mercè di tutti, e il servizio portineria». Ieri pomeriggio, le istanze sono state raccolte da Alessandro De Chirico (FI), consigliere comunale, e dal collega Gaetano Bianchi del Municipio 6. «La situazione – sottolinea De Chirico – è allarmante. Lunedì contatterò il presidente dell’Aler: occorre investire anche su questo quartiere».

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/spara-vicino-1.3495572

EVIDENZA, Milano

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