La “favela” cinese: degrado e illegalità a Rimini

01-03-2012

Coriano, lavoro nero e scarso igiene: blitz dei Carabinieri in laboratorio cinese.

I Carabinieri della Compagnia di Riccione, insieme ai  militari dell’Ispettorato del lavoro, al personale dell’Ausl, a Vigili Urbani del Comune di  Riccione, sono intervenuti nella tarda serata di mercoledì nella zona  industriale di Coriano, lungo la strada che porta a San Marino, dove  nei giorni scorsi era stata segnalata da diversi cittadini al 112, la  presenza di un capannone con alcuni cittadini cinesi all’interno. Il  controllo è stato effettuato intorno alle 23. Coordinati dal Comandante della Compagnia di Riccione, gli uomini dell’Arma  hanno accertato la presenza all’interno della struttura, di un laboratorio di  maglieria e di 26 cittadini cinesi, tra cui un bambino in tenera età, molti dei  quali erano intenti a lavorare e gli altri a riposare. La scena che si  sono trovati davanti gli operanti è stata scioccante. All’interno del capannone  era stata realizzata una zona completamente abusiva, in alcune parti soppalcata,  dedicata a dormitorio (stanzette, tra l’altro, senza finestre), cucina e bagni  divisa dalle macchine di lavorazione dei capi di abbigliamento da leggeri  pannelli in cartongesso.
In pratica una piccola “cittadella”  dalla quale, sembra, gli occupanti uscissero molto di rado anche per non destare  il sospetto di eventuali passanti. Le verifiche hanno portato alla luce pessime  condizioni igienico sanitarie, di assoluta invivibilità e pericolosità, con  impianti idrici ed elettrici di fortuna. Cavi penzolanti e sfilacciati a  rischio concreto corto circuito ed incendio, tubi arrugginiti, derrate  alimentari conservate senza alcuna attenzione e regola, cibi già cotti sparsi in  più locali, materassi appoggiati per terra, tracce di umidità, muffa ed  infiltrazioni d’acqua un pc ovunque. Lo stesso dicasi per i servizi  igienici, una sorta di turche con alcuni lavelli e docce, dai quali promanavano  odori nauseabondi.
Tutti gli stranieri sono risultati in regola con i  documenti di soggiorno necessari per la permanenza nel nostro Paese mentre  almeno 7 sono risultati quali lavoratori in nero. Sono state elevate,  per ora, contravvenzioni per oltre 50 mila euro. Il capannone è stato sottoposto  a sequestro e tutti i cittadini cinesi sono stati portati all’albergo Britannia  di Rimini, dove troveranno ospitalità per qualche giorno in attesa di una  sistemazione definitiva. Per questa soluzione l’Arma ha espresso un sentito ringraziamento al presidente  della Provincia, Stefano Vitali, che, contattato in piena notte dal Comandante  Provinciale dei Carabinieri, si è immediatamente attivato per individuare la  soluzione migliore, “dimostrando – sottolineano dall’Arma – ancora una volta,  una straordinaria sensibilità umana ed attenzione verso l’operato delle forze  dell’ordine in un contesto di proficua osmosi istituzionale”.
L’Arma ha anche ringraziato i proprietari dell’albergo, che si sono da subito messi a disposizione così come fatto anche  in un recente passato a seguito dell’emergenza neve. Sono in atto ulteriori  indagini al fine di individuare possibili responsabilità penali/ amministrative  in capo al altre persone.

http://www.riminitoday.it/cronaca/laboratorio-cinese-coriano-controlli-carabinieri-riccione-pessime-condizioni-igienico-sanitarie-29-febbraio-2012.html
 
 

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