Clandestini rimpatriati, svergognato Sperandeo: si mordevano le labbra per sputare sangue sui poliziotti.

20-04-2012

MILANO –  Non va bene. Utilizzare «misure coercitive» come lo scotch sulla bocca nei rimpatri è un comportamento «estemporaneo» e, soprattutto «offensivo della dignità della persona». Lo ha detto il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nell’informativa alla Camera sul caso dei due algerini rimpatriati.

L’INFORMATIVA – Il ministro Cancellieri precisa però il perché i rimpatriati erano stati imbavagliati e legati.  «Ai polsi dei due cittadini algerini sono state applicate fascette in velcro, materiale di cui è dotato il personale che effettua i servizi di rimpatrio a bordo di aeromobili». Inoltre, «per prevenire il tentativo di sputare sangue fuoriuscito dalle labbra che avevano cominciato a mordersi, pratica autolesionistica cui spesso fanno ricorso gli stranieri per ostacolare l’operazione di espulsione, gli agenti ritenevano di utilizzare delle mascherine sanitarie».

Cancellieri ritiene che l’uso di mascherine «non contravvenga alle disposizioni anche europee cui si rifanno le direttive nazionali nell’uso di mezzi di contenimento nel corso di provvedimenti di respingimento». La normativa infatti, «ammette misure coercitive a condizione che siano giustificate dal rifiuto dell’allontanamento e siano proporzionate e non eccedano un uso ragionevole della forza, non ledano la dignità o l’integrita fisica del rimpatriando e non compromettano la facoltà di respirare normalmente».  «Cio che è apparso invece del tutto estemporaneo, – rimarca però la titolare del Viminale – è l’impiego di nastro adesivo, utilizzato dal  personale di polizia nel tentativo di fissare le mascherine ed evitare che i due cittadini algerini, come più volte avevano provato a fare,  potessero in qualunque modo rimuoverle. Tuttavia l’impiego del nastro adesivo – chiarisce il ministro Cancellieri – sia pure accompagnato da rudimentali  accorgimenti per assicurare la respirazione e dettato dalla  comprensibile concitazione del momento, non appare corrispondere a  nessuna delle misure coercitive previste e nei fatti si traduce in un  comportamento che la coscienza collettiva percepisce come offensivo  della dignità della persona».

[stextbox id=”alert”]Il regista xenofilo e radical chic Francesco Sperandeo (evidentemente in cerca di notorietà) dovrebbe semplicemente vergognarsi di aver messo in cattiva luce le forze dell’ordine. Dovrebbe chiedere scusa e ringraziarle per averlo protetto dai possibili SPUTI DI SANGUE (PROBABILMENTE INFETTO) di questi due clandestini che definire persone sarebbe (in questo caso si tratta di una frase opportuna) un insulto e un’offesa alla dignità del genere umano. A quanto pare la disputa riguarderebbe l’aggiunta dello scotch alla mascherina, cosa che secondo il ministro Cancellieri  “si traduce in un  comportamento che la coscienza collettiva percepisce come offensivo  della dignità della persona”. Non sappiamo a quale coscienza collettiva il ministro si riferisca, non di certo a quella dei milioni e milioni di italiani che sono stanchi di vedere le proprie città invase da pericolosi criminali immigrati. Gli italiani sono ben contenti di sapere che a due pericolosi immigrati clandestini è stato impedito di SPUTARE SANGUE sui poliziotti e sui passeggeri del volo verso il Nordafrica. Le foto parlano chiaro, i poliziotti hanno semplicemente aggiunto dello scotch alla mascherina e questo per evitare che tale mascherina fosse spostata. Cosa c’è di offensivo in ciò? Per noi italiani  è molto più offensivo consentire a questi barbari criminali, sputatori di sangue, di mettere piede nella nostra amata e purtroppo umiliata Italia.[/stextbox]

http://www.corriere.it/politica/12_aprile_20/cancellieri-scotch-polizia_34731c52-8abd-11e1-9df7-98e3d52d16a5.shtml

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