I nomadi vanno a caccia di anziani

09-01-2014

I nomadi vanno a caccia di anziani. Sorrisi, chiacchiere e poi la rapina

Due donne, madre e figlia, rispettivamente di 59 e 39 anni, appartenenti al gruppo nomade dei Camminanti, sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione Roma Talenti dopo essere state smascherate a rubare dall’abitazione di un’anziana signora. E’ successo a Montesacro dove una donna giovane e combattiva si è accorta che qualcosa non andava a casa di una parente, anziana signora di 85 anni. Troppi ammanchi ingiustificati, troppi soldi, circa 3000 Euro in pochi mesi, che sparivano senza che se ne comprendessero le ragioni. Le uniche indicazioni, da parte dell’anziana, raccontavano di una “giovane donna che spesso andava a trovarla per fare quattro chiacchiere”.
E’ il giorno della Befana quando una donna italiana suona alla porta dell’anziana che la fa entrare per poi spostarsi in cucina a fare la consueta chiacchierata. Ma la donna ospite finge la chiusura della porta di casa che invece viene lasciata socchiusa, consentendo alla complice di entrare pochi secondi dopo, silenziosamente, nell’abitazione. Nel giro di pochi minuti trafuga diversi oggetti, tra cui il denaro di cui era stata fatta copia. I Carabinieri allertati dalle telecamere installate in casa intervengono sorprendendo in flagranza le due donne.
Cercando la fuga la giovane aggredisce violentemente i militari e l’anziana padrona di casa, la complice si rifugia in salotto dove goffamente cerca di occultare dietro un divano la somma di denaro appena asportata. Ammanettate, le donne vengono condotte in caserma dove vengono arrestate per rapina: “Eravamo andate a chiedere dei vestiti, è stata una incomprensione”.

L’Arma dei Carabinieri, come sempre, ricorda alcuni semplici accorgimenti per difendersi da analoghi crimini. Per gli anziani mai aprire la porta a persone sconosciute. Nessuna Azienda Pubblica (gas, luce, telefono etc…) invia proprio personale senza avere prima concordato un’appuntamento. Diffidare da qualunque tesserino venga eventualmente esposto. Nei casi sospetti contattare sempre, senza alcuna remora, i numeri di emergenza 112 (Carabinieri) o 113 (Polizia di Stato). Evitare di tenere eccessive somme di denaro liquido in casa.

Quale premura anche per i parenti degli anziani: nel caso in cui l’anziano parente abbia deficit cognitivi, o comunque non sia pienamente in grado di badare a se stesso, fare periodicamente visita agli stessi, e controllarne periodicamente gli estratti conto. Prelievi anomali o eccessivamente frequenti, in assenza di spese documentate, sono un campanello di allarme. Talvolta l’anziano, anche nel remoto caso in cui realizzi di essere stato truffato/derubato, può avere la tendenza a non riferirlo ad alcun parente, per orgoglio e disagio.

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EVIDENZA, Roma

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