I Mullah delle Procure: il Burqa è una tradizione

13-06-2012

TORINO – L’uso del burka in luogo pubblico non viola la legge reale, a patto che la persona che l’indossa sia pronta a scoprire il volto in caso di controllo da parte delle forze di polizia. E’ su questa base che la procura di Torino ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta aperta nei confronti di una donna di religione islamica che era stata denunciata a Chivasso (Torino) da un privato cittadino.
I MOTIVI. Il procuratore aggiunto Paolo Borgna, nella richiesta di archiviazione, ha fatto presente che la donna, di origine egiziana, indossa il burqa “in ossequio ai principi della religione islamica” e non per rendere difficoltoso il riconoscimento della sua persona, dal momento che, in diverse occasioni, alla richiesta delle autorità aveva regolarmente mostrato il volto. e allora il divieto di circolare a capo scoperto deve coniugarsi con il diritto di manifestare la propria fede e appartenenza religiosa.

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-426c9ee2-8e43-4d44-8655-012fd9299342.html

Intanto in Iran non si pongono problemi:

Una delle chiese cristiane di Teheran è stata chiusa su ordine dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran. Si tratta della chiesa di Jannat Abad, situata nella zona ovest della capitale iraniana, riferisce il sito d’informazione dei cristiani iraniani, “Mohabbatnews”, spiegando che da alcuni mesi il controllo delle chiese è passato dal ministero della Cultura all’intelligence dei Pasdaran, i quali stanno aumentando le pressioni sui cristiani, chiudendo numerose chiese e dando la caccia ai convertiti. Stando al sito, i responsabili dell’intelligence avrebbero intimato alcuni giorni fa ai responsabili della chiesa di provvedere chiuderla, evitando così un loro intervento coercitivo. La chiesa Jannat Abad da alcuni anni aveva iniziato a celebrare la messa in lingua farsi, ospitando spesso i cosiddetti nuovi cristiani. Lo scorso anno, su ordine del ministero dell’Intelligence, era scattato il divieto per diverse chiese situate a Teheran di celebrare la messa in farsi. Per “Mohabbatnews” le restrizioni governative nei confronti delle chiese hanno provocato il proliferare di chiese clandestine.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5933&ID_sezione=524

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