“Ho fame, fammi mangiare”, insegue il cuoco dell’hotel per accoltellarlo

21-05-2012

NAPOLI – Scene da giungla si sono vissute oggi in uno dei tanti alberghi del nostro paese, che  da oltre un anno è a disposizione dei “profughi libici” ( quali ghanesi, sudanesi, nigeriani …).

Gli agenti dell’ufficio Prevenzione generale della Questura di Napoli hanno arrestato il cittadino sudanese Abdouraziz Ousmane, 28enne domiciliato a Napoli presso un albergo di vico Cagnazzi, con regolare permesso di soggiorno.
Per lui l’accusa di tentato omicidio volontario aggravato di un cittadino ghanese suo coetaneo e domiciliato nello stesso albergo. Tanto il sudanese che il ghanese sono dei rifugiati e vivono in Italia in quanto hanno ottenuto asilo. L’aggressione è avvenuta all’interno della struttura che li ospita e dove la vittima svolge regolarmente il lavoro di cuoco.

Dalle testimonianza raccolte, sembra che Ousmane volesse a tutti i costi il pasto prima dell’orario previsto ed al rifiuto del cuoco era andato su tutte le furie. Dopo le minacce era poi passato ai fatti impossessandosi di un coltello da cucina lungo 40 centimetri. Solo l’intervento di un italiano, fornitore della cucina dell’albergo aveva scongiurato il peggio. Ousmane si infatti era precipitato contro il cuoco cercando di colpirlo all’addome ma l’italiano era riuscito a bloccarlo e disarmarlo.

Le urla avevano però richiamato l’attenzione degli altri ospiti stranieri dell’albergo che avevano quindi avvisato la polizia. In pochi attimi gli agenti sono giunti all’albergo di vico Cagnazzi e dopo aver capito cosa stesse accadendo hanno bloccato, arrestato e condotto a Poggioreale il sudanese.

Resta una domanda che, incredibilmente, per qualcuno non è di pura retorica. Sarà stata la società razzista ad aver sobillato l’animo “accoltellatore” del sudanese ( chissà, forse nell’albergo non c’era nemmeno un ipad con cui sollazzarsi …); oppure è la natura etnico-culturale dell’individuo in questione che, dal nulla, l’ha spinto a dimenarsi nella cucina di un hotel, come un affamato si destreggia nella giungla, con l’inseparabile machete?

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=197360&sez=NAPOLI

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