Genova: un quartiere ostaggio degli Zingari

16-08-2012

Genova – «Se gli permettono di stare lì fermi 48 ore, loro ci restano dei mesi!». Pra’ è un fronte della trincea. L’altro è il parcheggio della stazione, sulla fascia di rispetto: sono i rom. Un’invasione. Oltre trenta roulotte, un centinaio di adulti e decine di bambini. «Sono giorni che hanno occupato tutti i parcheggi del piazzale – sbotta Mauro Rossi, commerciante e presidente del Civ (centro integrato di via) a Pra’ – è già venuta la polizia e i carabinieri. Li hanno anche mandati via ma tornano, il mercoledì c’è il mercato, il giorno dopo sono qui».

La fotografia è quella delle corde da stendere, che si allungano tra i piloni della luce del piazzale della stazione. E le roulotte disposte a campo, con una piazza al centro. Esclusiva.

In parte sono rom di passaggio, «una carovana dalla Sicilia» hanno spiegato gli agenti della polizia municipale. Altri no. «Sono gli stessi che hanno mandato via due mesi fa – dice Angelo Bruzzone, pescatore – e si sono ripresi lo stesso posto».

«Sembra di entrare in casa loro – racconta Giuseppina Morando, insegnante in pensione – passiamo in mezzo a gente coricata per terra, persone che prendono un angolo di piazzale e lo usano come un “diurno” a cielo aperto». «Pochi giorni fa ho ripreso un bambino che mi scontrava per avere due spiccioli – aggiunge Luca Gaggero, impiegato – ma gli adulti mi hanno rincorso e sono dovuto scappare».

E la tensione sta investendo tutto l’estremo Ponente. «L’altra sera un gruppo di ragazzini ha circondato mio figlio – racconta Rosita Sarignese, che vive a due passi da piazza Sciesa – volevano portargli via il cellulare. È successo anche ad altri bambini», e non solo a Pra’. Anche a Pegli, a Voltri.

«C’è chi suona la chitarra sotto i portoni, chi chiede l’elemosina – commenta Antonio Repetto, giardiniere che vive in via Sabotino a Pegli – ma sono ad ogni angolo. E si arrabbiano se non gli lasci niente, ti seguono». E potrebbe non essere il solito luogo comune quando Mauro Rossi, presidente dell’associazione dei commercianti praesi, sottolinea che «da quando c’è il campo, non si sentre altro che parlare di furti».

Il più eclatante martedi sera scorso, in via della Torrazza a Pra’. I condomini del civico uno li hanno visti nell’ombra mentre scavalcavano un balcone al primo piano. «Erano zingari – dice sicura Giovanna Pisano, pensionata – li ho visti con la coda dell’occhio e ho chiamato i carabinieri». Poi gli altri condomini sono scesi nel piazzale, non volevano far scappare i ladri. Ma pochi minuti dopo, quando i carabinieri sono intervenuti con le precauzioni del caso, pistola in pugno, passando per lo stesso poggiolo, di loro nessuna traccia. Funamboli. In via Taggia, la stessa notte, il colpo invece è andato a segno. Ori e denaro ancora da quantificare. Stessa tecnica. Come al pub “Molly Malones” il giorno dopo.

E a poco serve l’invito alla pazienza della polizia municipale. «Dicono che si possono fermare quarantotto ore e che non ci si può far nulla – spiega ancora Rossi – ma questo è assurdo. È chiaro a tutti che sono due settimane che occupano il piazzale. I carabinieri li hanno già mandati via una volta, poco per volta sono ritornati».

E in pochi giorni, quella che è diventata l’emergenza legata a questo campo abusivo, anche sanitaria viste le scarse condizioni igieniche, ha raggiunto anche le scrivanie del Municipio Ponente: «Vogliamo che d’ora in poi possano parcheggiare in fascia soltanto roulotte e camper autorizzati».

Ieri all’alba, dopo l’ennesimo sgombero dei carabinieri, che chiaramente non possono presidiare l’area tutto il giorno e nemmeno sigillarla, perché pubblica, parte della carovana è ritornata. Dieci roulotte ma disposte in modo da occupare quaranta parcheggi. «In serata ci saranno di nuovo tutti» commenta la gente. E il clima rimane teso.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/08/05/APPKdX7C-anti_esplode_protesta.shtml

Lo Stato e le autorità sono sempre piú i nemici dei cittadini.

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