Genova: è arrivata Radio Islam. Obiettivo? la rivoluzione in Italia – repubblica

09-02-2012

Qui Radio Islam. Dove nel palinsesto si cita il Profeta e il gol di Ibra. Si parla di rivoluzione, di quanto costa un pacchetto di Marlboro e si progettano Flash Mob. Tra un Inshallah e l’altro. È la prima web radio islamica italiana, “Radio GMI (Giovani Musulmani Italiani) –  One association. One religion”. Ha un logo che “sembra quello di Radio DJ!”, commenta qualcuno su Facebook. E in meno di tre settimane ha già registrato oltre quattromila contatti.
Radio GMI è realizzata con Spreaker, una sorta di social network che permette agli utenti di trasmettere online anche dal proprio pc di casa. Va in onda tutte le domeniche alle 21 (per ascoltarla basta accedere al sito giovanimusulmani.it), è condotta da ragazzi delle varie sezioni dell’associazione. E si serve della collaborazione attiva della sezione GMI genovese, coordinata da Nadia Rouatbi, diciottenne tunisina nata a Cornigliano con la cittadinanza italiana [Dare la Cittadinanza non doveva integrare?]. La vetrina è quella di Facebook.
La filosofia è quella di dare una mano, ognuno con le sue competenze. Per farsi sentire. Forte e chiaro, anche con una rudimentale cuffietta a fare da microfono, collegata al proprio computer. “Sei un grafico esperto? Sai montare video e realizzare volantini? Radio GMI ti aspetta!”. La nuova radio want you, e chiama a raccolta di post in post.
“L’idea della web radio è nata quasi per gioco  –  spiega Abdel Aziz Ahmed, portavoce nazionale GMI –  i giovani musulmani in Italia che collaborano con noi tramite le sezioni sono circa 5000, e negli ultimi anni c’è stato un grande aumento. C’era, quindi, la necessità di tenere unite tutte le sezioni e dare la possibilità di partecipare a tutti, anche a chi vive in provincia. La web radio è un po’ un prolungamento di Facebook, permette ai ragazzi di parlare dei temi che stanno loro a cuore e di interagire con gli ascoltatori”.
Radio GMI, al momento, è ancora un esperimento dal sapore artigianale. Ma le potenzialità sono enormi: “A Genova il gruppo è uno dei più attivi: i ragazzi sono circa un centinaio. E la web radio può giocare un ruolo importante, soprattutto sul tema della moschea. Pensiamo di dedicagli delle puntate specifiche, in modo da creare dibattito e confronto”. Islam due punto zero, dunque. E infatti, l’ascoltatore è interpellato su tutto. Già dopo poche puntate, su Facebook circolano dei questionari da compilare online: delle vere e proprie valutazioni sulla radio, con tanto di argomenti da suggerire per le prossime dirette.
Intanto, in radio si chiacchiera di fumo, d’amore e di rivoluzione. “Ci sarà anche una primavera italiana?“, si chiedono i ragazzi. “Gli italiani sono pigri e non sono uniti  –  commenta un’ascoltatrice  –  bisogna sperare in una pseudo-rivoluzione: non violenta, certo. Ma che porti a un cambiamento di mentalità“. Il primo, piccolo passo, è già on air.(08 febbraio 2012)

[stextbox id=”warning”]Si parla di rivoluzione tra un Inshallah e un altro? Ma queste persone sanno di cosa parlano? Sono consapevoli di trovarsi in un paese che non gli appartiene e che non sono nella condizione di poter anche solo pensare ad una rivoluzione in Italia? Si sono resi conto della realtà in cui vivono e di trovarsi in un territorio di cultura e fede cristiana da  quasi due millenni? Domande a cui è difficile poter dare una risposta. Una cosa è certa però, in Italia una rivoluzione ci sarà realmente. Sarà molto diversa da come loro la immaginano, non porterà all’applicazione della legge islamica, non ci sarà la Mezzaluna  a sventolare dinanzi ai luoghi di potere. Al contrario, sarà una rivoluzione patriottica e identitaria che permetterà al popolo italiano e cristiano di risorgere e di riappropriarsi della sua terra, ricacciando nelle sabbie del deserto questa cultura allogena. E allora questi giovani illusi si accorgeranno che gli italiani non sono affatto pigri e disuniti. Gli italiani mostreranno presto tutto il loro coraggio, la loro forza e la loro potenza. [/stextbox]

http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/02/08/news/radio_islam_la_domenica_sul_web-29539440/

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