Finge confessione: parroco rapinato da immigrato

12-09-2014

“Padre, ho bisogno di confessarmi”. Quell’uomo dall’accento dell’Est Europa sembrava colto da un bisogno impellente di ripulirsi l’anima, tanto da recarsi dall’ex parroco di Arino di Dolo, 93 anni a novembre, per chiedere un colloquio a tu per tu. In verità quella visita inaspettata non aveva nulla di spirituale, bensì l’obiettivo era uno solo: il vil denaro.

I contanti della pensione che il prelato custodiva in un cassetto all’interno dell’abitazione in cui risiede ormai da tempo. A due passi dalla chiesa di San Michele Arcangelo. Così quando l’ospite è riuscito con l’inganno a mettere piede in casa, il più era fatto. Bastava solo aspettare il momento giusto durante la confessione per allungare il braccio e aprire quel cassetto dove il delinquente sapeva ci sarebbero stati i contanti.

Così è stato: il delinquente si è quindi impadronito di alcune centinaia di euro per poi fare dietrofront e raggiungere un complice che lo aspettava al volante di un’auto con targa straniera. In pochi minuti la coppia ha quindi raggiunto la principale via Cazzaghetto per poi far perdere le proprie tracce.

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EVIDENZA, Venezia

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