Ecco i “nuovi italiani”: banda di “seconde generazioni” gestiva traffico di droga a Roma

06-05-2013

ROMA – I carabinieri hanno individuato e sgominato un gruppo di trafficanti di droga immigrati fra i 18 e i 20 anni. Sono  figli di immigrati i cosiddetti “italiani di seconda generazione”, quelli ai quali la clandestina vorrebbe dare la cittadinanza: avevano creato un piccolo impero della cocaina che arrivava a fruttare fino a 50 mila euro al mese. E se c’erano problemi, venivano risolti con le pistole.

PISTOLE CON SILENZIATORE – La scoperta si deve agli uomini del Gruppo Roma dell’Arma che, all’alba di lunedì, hanno arrestato 12 giovani e sequestrato migliaia di dosi di droga nel corso dell’operazione. Durante le perquisizioni – nell’indagine ci sono anche una ventina di indagati a vario titolo – sono state trovate due pistole, una delle quali con silenziatore. A colpire gli investigatori dei carabinieri è la giovane età dei componenti della banda che agivano soprattutto alla Magliana e al Trullo.

IL GRECO E I SUOI SOLDATI – Alla guida dell’organizzazione, come hanno scoperto i carabinieri coordinati dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia della Capitale, c’era un ragazzo “greco” di 21 anni che comandava i suoi «soldati» di varie nazionalità: “italiani”, brasiliani, somali. La società multietnica nel suo massimo fulgore

Le indagini sono scattate nel gennaio 2012 dopo una serie di controlli svolti dai militari dell’Arma della stazione Villa Bonelli nelle periferie del Trullo e della Magliana. Si è così scoperto che gli spacciatori si incontravano con i clienti in via dell’Impruneta e che il luogo d’incontro era gestito da un garagista egiziano soprannominato Billy Bibo.

LA «BENZINA» E I «CANI» – La droga veniva chiamata in codice benzina, biglietti, cane, mentre le armi erano i gatti. Il capo della banda, detto Angelo, ordinava i quantitativi di stupefacente poi custoditi da un complice che lavorava in un’impresa di pompe funebri e per questo chiamato Crepino. Gli altri componenti dell’organizzazione provvedevano a spacciare. Fra loro anche una donna.

"Dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, ce lo chiede la società civile"

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