Dominicano in preda ad allucinazioni scatena il panico

15-05-2015

Gli occhi sbarrati che fissano il vuoto, discorsi farneticanti scanditi da insulti e minacce di morte nei confronti del padre. Un’esplosione di violenza deragliata poi verso un tentativo di autodistruzione. Al termine della scenata, il 19enne è uscito di casa per farla finita. Intercettato dai carabinieri avvertiti dal papà, la sua psiche alterata da alcol e droghe sintetiche ha avuto una nuova virata. Si è scagliato contro i militari come una furia. A fatica è stato neutralizzato e accompagnato all’ospedale di Gavardo, dove è stato sottoposto al ricovero coatto. Gli accertamenti sanitari hanno appurato che il ragazzo era in preda ad un micidiale mix di stupefacenti e alcolici. Si è conclusa così una notte da incubo per una famiglia della Repubblica Dominicana residente a Gardone Riviera. Erano le due di lunedì quando il ragazzo ha fatto irruzione nella camera del padre. Era fuori di sé. Come era capitato altre volte. Stavolta però l’aggressività ha rischiato di raggiungere il punto di non ritorno. Le minacce di morte prima, e l’annuncio del ragazzo di volersi suicidare poi, hanno terrorizzato il padre che in lacrime ha telefonato al 112. «Aiutatemi», è riuscito a sussurrare all’operatore della centrale dei carabinieri della Compagnia di Salò, che ha inviato a Gardone tutti gli equipaggi disponibili. Il ragazzo è stato rintracciato poco lontano da casa: quando ha avuto i militari a tiro li ha aggrediti, ingaggiando una colluttazione. Nel tentativo di bloccare il giovane senza fargli male, due carabinieri hanno riportato ferite che al pronto soccorso sono state giudicate guaribili in dieci giorni. Per il 19enne, piantonato in ospedale, è scattato l’arresto con l’accusa di lesioni aggravate, minacce e resistenza.

Brescia, Crimini Immigrati

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