Degrado e stabili occupati: incendio devasta la tana degli immigrati

21-05-2012

Immigrati: incendio ex Enotria ad Aprilia:

Un violento incendio nella serata di ieri  ha colpito lo stabilimento dell’ex Enotria, la fabbrica  dismessa che si trova sulla Nettunense e che da tempo ormai è rifugio di  immigrati che vi gestiscono i loro loschi affari e vi trovano riparo.

Le fiamme sono divampate intorno alle 21.30 di ieri coinvolgendo  l’intera palazzina del complesso abusivo. Fortunatamente le conseguenze  non sono state gravi a livello umano; molti dei nomadi che solitamente  ci vivono sono riusciti a scappare via mettendosi in salvo.

L’incendio di ieri sera ha messo in evidenza così un’annosa questione  ad Aprilia, quella dei senzatetto che trovavano rifugio nell’ex sito  dismesso. Il sindaco f.f. Antonio Terra insieme al suo staff e  agli assessori Mauro Fioratti Spallacci e Antonio Pio Chiusolo, nella notte ha  effettuato un sopralluogo subito dopo lo scoppio del rogo.

Sul posto a lavoro i vigili del fuoco, che hanno impiegato delle ore  prima di avere la meglio sulle lingue di fuoco, i militari del reparto  territoriale dell’Arma dei Carabinieri di Aprilia e diverse squadre di  volontari.

“Nell’ex Enotria, come è noto, risiedono abusivamente e in condizioni  igienico-sanitarie assolutamente precarie se non insufficienti, alcune  decine di famiglie rom o senzatetto – hanno commentato dal Comune -. Nei  confronti di una situazione potenzialmente pericolosa, che non ha tardato a  manifestarsi, il Comune di Aprilia ha sempre espresso davanti  alle altre istituzioni con le quali si è confrontato la volontà di uno  sgombero immediato e tale da garantire la dignità della vita dei  soggetti coinvolti, molti dei quali scappati verso altri rifugi di fortuna al  momento dello scoppio dell’incendio, che da una prima sommaria ricostruzione  sembrerebbe essere stato causato accidentalmente”.

“L’episodio ha nuovamente confermato le nostre profonde  preoccupazioni – ha detto il sindaco Antonio Terra – e impone  all’amministrazione comunale e a tutti i soggetti istituzionali coinvolti di accelerare verso lo sgombero e la messa in sicurezza del sito  dismesso, che già nelle prossime ore sarà interessato da lavori di  consolidamento, recinzione e rafforzamento dei sistemi di dissuasione  dall’ingresso. Il Comune di Aprilia, come già da tempo, continuerà a fare quanto  di competenza per arrivare ad un rapido sgombero dell’ex Enotria, che sia sicuro  e soprattutto che garantisca soluzioni tampone per chi si ritrova senza un tetto  e può tentare di occupare altri siti dismessi minori dislocati nella zona  industriale di Aprilia”.

Sindaci incapaci e inconcludenti: “nell’ex Enotria, come è noto, risiedono abusivamente“, se è noto, razza di incapace, provvedi e sgombera. Senza aspettare che altri facciano il lavoro che puoi fare. Invece nulla, si permette che il degrado attanagli le nostre città in attesa di fantomatiche “istituzioni”.

E poi, gli Italiani senzatetto devono essere aiutati, nessuna soluzione tampone: soluzioni definitive. E definitive anche per gli immigrati, il 99% dei cosiddetti “senzatetto”: a casa loro, non è nostro compito dare un tetto agli ultimi arrivati. I Romeni pensino ai Romeni. Noi pensiamo agli Italiani.

http://www.latinatoday.it/cronaca/incendio-exenotria-nettunense-aprilia-20-maggio-2012.html

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