Cinesi a Padova: gang criminali e negozi abusivi – mattinopadova

09-03-2012

PADOVA. Uno era già all’aeroporto di Milano in procinto di lasciare l’Italia per fare rientro in Cina, l’altro si nascondeva in una sorta di chinatownin Provincia di Venezia: entrambi fanno parte della banda di cinesi che da qualche mese terrorizza i commercianti connazionali della provincia di Padova con rapine e sequestri di persona. I carabinieri del nucleo investigativo di Padova non gli hanno lasciato scampo, e li hanno fermati grazie a un provvedimento emesso dal pubblico ministero Paola De Franceschi. I due cinesi, unitamente ad altri complici che gli uomini dell’Arma stanno cercando, avevano trovato nelle rapine e nei sequestri di persona una facile e proficua fonte di guadagno. Come obiettivo avevano scelto gli esercizi commerciali dei loro connazionali, in prevalenza bar e le abitazioni dove venivano custoditi gli incassi. Spesso infatti i negozianti cinesi vivono in appartamenti che si trovano sopra il negozio o nelle immediate vicinanze. Il «modus operandi» era sempre lo stesso: diversi sopralluoghi effettuati nei giorni precedenti la rapina per accertare l’orario e di apertura di chiusura, il numero delle persone presenti a servire, eventuali elementi di disturbo (come allarmi o vigilanza), la frequenza dei depositi e le modalità con cui venivano gestiti gli incassi. Poi l’assalto al locale, sempre a ridosso dell’orario di chiusura, armati di pistole e di coltelli da cucina. Il momento propizio veniva scelto quando non c’era nessuno nei paraggi. Agivano a volto scoperto perché confidavano sull’impunità garantita dalla enorme difficoltà di svolgere indagini all’interno della comunità cinese, e sul fatto di potersi esprimere in dialetti che pochi riescono ad interpretare. Disoccupati e con debiti di gioco da saldare, i due stavano progettando altre rapine per garantirsi un alto tenore di vita a scapito dei loro connazionali che lavorano onestamente. Ma l’epilogo l’hanno scritto gli uomini del comando provinciale dei Carabinieri.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/03/09/news/criminalita-cinese-presa-la-gang-che-rapinava-i-connazionali-1.3270169

PADOVA. I vigili urbani hanno notificato sei provvedimenti di chiusura ad altrettanti responsabili di attività di acconciatore (e/o estestista), tutte gestite da cittadini cinesi. I negozi in questione si trovano in via Cairoli, via Tiepolo, cavalcavia Borgomagno, via Aspetti, via Annibale da Bassano e via Vigonovese. I provvedimenti sono stati emessi dal Settore Commercio per irregolarità amministrative di vario tipo «E’ stata, infatti, riscontrata la carenza della documentazione presentata al Comune per avviare l’attività (per esempio mancanza dell’idoneità sanitaria dei locali o dei contratti di assunzione) – si legge nel comunicato della polizia municipale – in due casi non è stato prodotto l’attestato relativo al possesso dei requisiti professionali del direttore tecnico e le attrezzature in uso non corrispondevano a quelle autorizzate, mentre per un caso è stata disposta la chiusura a seguito di ripetute sanzioni della polizia municipale per esercizio in assenza di direttore tecnico e di personale in possesso di requisiti». A tutte le strutture è stato ordinato di cessare l’attività con effetto immediato. Nei prossimi giorni proprio i vigili controlleranno che le disposizione vengano osservate. «Nel caso in cui i provvedimenti non vengano rispettati – è scritto nella nota – verrà contestata l’apertura abusiva degli esercizi e si procederà alla contestazione delle violazioni previste dalla normativa specifica, con sequestro delle attrezzature».

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/03/08/news/parrucchieri-ed-estetisti-abusivi-chiusi-sei-negozi-cinesi-1.3266902

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