Ci risiamo: nuova “telefonata” al prete in Vaticano e la Guardia Costiera va addirittura in acque libiche!

03-11-2012

Per chi lavora la GC?

LAMPEDUSA – La Guardia costiera italiana e una nave della Marina Militare stanno soccorrendo a 35 miglia dalla Libia e 140 da Lampedusa alcuni invasori in mare dopo il naufragio del gommone che li portava in Italia. A quanto appreso è giunta la solita segnalazione del naufragio da un telefono satellitare. Un aereo maltese l’ha localizzato,il gommone è stato raggiunto in serata da due motovedette della Guardia Costiera e una nave della Marina militare italiana. Per ora 64 sono stati recuperati che, ovviamente, saranno non certo portati in Libia – porto più vicino – ma in Italia. Fate spazio.

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Naufragio-immigrati-vicino-Libia/03-11-2012/1-A_003366316.shtml

Da non credere, non solo ora le crocerossine della Guardia Costiera e della Marina ci vanno a prendere stupratori e spacciatori in acque internazionali. Addirittura in acque libiche!
Ovviamente i Maltesi se ne guardano bene, ma i “nostri”, al business immigrati non rinunciano. Viene il dubbio che non solo le associazione sedicenti “umanitarie” prendano soldi per “l’accoglienza”, ma che anche la GC riceva forse un qualche “straordinario” in caso di operazione di salvataggio.

13.35 La Guardia Costiera italiana ha recuperato poco fa altri sette cadaveri nell’ area di mare a 35 miglia dalla Libia dove ieri è naufragato un gommone pieno di migranti. Si tratta di quattro donne e tre uomini mentre gli altri tre cadaveri recuperati precedentemente erano di donne. Il bilancio della tragedia sale così a 10 morti e 70 naufraghi tratti in salvo. Continuano le ricerche con i nostri mezzi della Marina, a poche miglia dalle coste Libiche.

Abbiamo annesso la Libia e nessuno ci ha avvertito? Perché i nostri mezzi vanno a fare operazioni di ricerca, a spese nostre, in acque libiche? Per carità, se andassero lì a fare operazioni di recupero e poi i clandestini venissero portati a Tripoli, nulla da eccepire. Ma qui si viola ogni regola, non solo legale, ma anche di buon senso: su quali basi giuridiche queste navi prendono dei cittadini stranieri nelle acque di un paese straniero e poi li traghettano in Italia?

E poi, non si rendono conto che, in questo modo, basterà ai trafficanti di carne umana ammassare clandestini in un barcone e poi affondarlo a pochi metri dalle coste di partenza per fare arrivare in Italia migliaia di Africani che non possiamo mantenere? Cosa è divenuta la nostra Marina, un servizio taxi gratuito?

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