Category: Venezia

Massacrata di botte dal fidanzato albanese

Massacra di botte la fidanzata 18enne, poi aggredisce i carabinieri
Lesioni gravi, tanto che ci vorranno quasi due mesi per guarire. L’ha picchiata a sangue, e non era la prima volta con ogni probabilità. L’ha pure rapinata del telefonino per evitare che potesse chiamare le forze dell’ordine. Momenti di violenza inaudita giovedì sera per S.K., un ventenne di nazionalità albanese residente a San Donà di Piave che ha sfogato tutta la propria furia nei confronti della fidanzata 18enne. Non una novità. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri del Norm della compagnia della città del Piave, troppo gravi le lesioni al volto e alle braccia riportate dalla vittima.“

Potrebbe interessarti: http://www.veneziatoday.it/cronaca/picchia-sangue-fidanzata-18enne-straniero-20enne-arrestato.html

Cultura Rom: bambina venduta da un clan all’altro

MARGHERA – Era tutto pronto. I genitori di lui e i genitori di lei. I fratelli e le sorelle di lui e i fratelli e le sorelle di lei. L’accordo era stato siglato. I soldi erano stati versati.

Solo lei non era pronta, la sposa-bambina, una quattordicenne rom che avrebbe dovuto convolare a nozze con un uomo molto più grande di lei, che lei non aveva scelto, che lei non voleva. E così si è ribellata.

Succede a Marghera ed è il secondo caso in due anni. Era Ferragosto del 2012, infatti, quando veniva alla luce la storia terribile di una sposa-bambina venduta dalla sua famiglia per qualche migliaio di euro. Si trattava di macedoni che attraverso il vincolo matrimoniale puntano ad accrescere la potenza del clan familiare. Il Tribunale ha tolto ai genitori la patria potestà e anche gli altri minori, in casa, potrebbero finire in comunità come la sposa-bambina.

http://www.corriereadriatico.it/ATTUALITA/sposa_bambina_venduta_clan_rom_marghera_mestre/notizie/861144.shtml

Venezia assediata dagli scippatori stranieri

Due aggressioni a scopo di rapina a distanza di poche ore nei luoghi pubblici mestrini. Come riporta il Gazzettino, infatti, un giovane è stato bloccato mentre stava pedalando in sella alla propria bicicletta nel parco di villa Querini. A entrare in azione domenica pomeriggio sono stati tre malviventi di probabili origini nordafricane, che hanno intimato alla vittima di turno di scendere dal velocipede e consegnarlo. Aggiungendoci anche i soldi che aveva in tasca.

Poche ore prima a finire nel mirino di alcuni furfanti è un ragazzo appena maggiorenne. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, il malcapitato è sceso dall’autobus in via Bissuola per poi raggiungere a piedi parco Ponci. Lì è stato fermato e picchiato da due banditi forse dall’accento dell’Est Europa. La vittima ha tentato di resistere spiegando che con sé non aveva proprio nulla da rubare. Ma loro hanno continuato. In segno di spregio gli hanno strappato la maglietta e si sono appropriati dello zaino, al cui interno c’erano pochi euro e una tessera iMob. Poco altro. Anche in questo caso sul posto è intervenuta la polizia.

Potrebbe interessarti: http://mestre.veneziatoday.it/rapina-parco-ponci-villa-querini-18-agosto-2014.html

Jesolo: violenta rissa tra immigrati spacciatori

Jesolo (Venezia) 3 agosto 2014 – Le forze dell’ordine sono intervenute quasi subito. Ma il sangue era già sgorgato lo stesso sull’arenile di piazza Mazzini a Jesolo Lido. Una rissa, l’ennesima di questa estate, che si è registrata nella località balneare. Verso le 3 della notte tra sabato e domenica, infatti, è arrivata la segnalazione di una zuffa tra almeno quattro persone sulla spiaggia. Poco più in là, nella piazza più conosciuta jesolana, intanto era stato attivato un dispositivo interforze contro la micro-criminalità e l’abusivismo.

Di conseguenza polizia, carabinieri, polizia municipale e guardia di finanza si trovavano proprio a due passi dal luogo del litigio. A darsele di santa ragione due cittadini di nazionalità senegalese (uno con permesso di soggiorno l’altro clandestino) e un minorenne di nazionalità siriana in affido a una comunità specializzata nella zona di Tessera. Forse, ma è solo una ipotesi investigativa, a far scattare la scintilla possibili questioni di droga. Visto e considerato che uno dei litiganti senegalesi aveva precedenti per spaccio. Fatto sta che tutti e tre i facinorosi (un quarto è riuscito a fuggire) non erano conosciuti dalle forze dell’ordine jesolane, segno che potrebbe aver raggiunto il litorale solo sabato sera o comunque pochi giorni prima.

Dopo aver riportato la calma, non senza difficoltà, è stata inviata sul posto un’ambulanza. I medici hanno portato i feriti al pronto soccorso, dove sono stati piantonati dagli agenti: sono stati dimessi con prognosi che vanno da sette a quindici giorni. Per il minorenne siriano anche delle ferite da taglio che secondo una prima ricostruzione sarebbero state causate da una sua caduta su alcuni cocci di bottiglia.

http://www.veneziatoday.it/cronaca/rissa-notte-jesolo-piazza-mazzini-3-agosto-2014.html

 

Venezia: kosovaro ruba vaporetto e tenta di speronare polizia

Venezia 3 agosto 2014 – Un vaporetto in ‘fuga’ nella notte in laguna, ed altri tre liberati dagli ormeggi e alla deriva negli spazi acquei dell’Arsenale: è l’allarme surreale scattato la notte scorsa a Venezia, cui è seguito un inseguimento in laguna da parte della Polizia del mezzo ‘fuggitivo’, infine bloccato con un giovane kosovaro a bordo, in evidente stato di ubriachezza. L’uomo, 24 anni, che nel percorso ha speronato altri mezzi Actv al suo inseguimento, si è giustificato dicendo che gli serviva una barca per raggiungere il Lido.

L’allarme era scattato intorno alle 3 della scorsa notte, con l’informazione sui mezzi alla deriva, e del quarto in navigazione verso San Servolo, comunicata dal centro operativo Actv alla Questura. Subito un equipaggio della volante lagunare si è posto all’inseguimento del vaporetto della linea ’83’ in navigazione, individuato dall’Actv grazie al segnale Gps. La barca condotta dal kosovaro aveva già tentato un approdo all’imbarcadero di Santa Elisabetta, dagli esiti rovinosi, ed era stato affiancato da un altro mezzo dell’ Actv con a bordo quattro marinai, messisi a loro volta all’inseguimento. Ma il giovane straniero al timone ha speronato la barca dell’azienda pubblica, costretta poi a fermarsi all’imbocco delle canalette di San Nicolò per la presenza di secche.

Lo scafo condotto dai poliziotti, di ridotto pescaggio, ha invece proseguito la corsa e all’altezza del molo di San Nicolò del Lido, evitando altri tentativi di speronamento, gli agenti sono riusciti ad affiancare il mezzo fuggitivo e a salire a bordo. L’uomo, Imer Tosca, in stato di ebbrezza alcolica, ha affermato di aver ‘preso’ il natante perchè doveva raggiungere il Lido che a quell’ora (le 3 del mattino) non era servito dalle linee di trasporto. E’ stato arrestato per rapina impropria, e portato alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore. Il mezzo vaporetto ‘rubato’ è rimasto seriamente danneggiato.

http://www.ansa.it/veneto/notizie/2014/08/03/ruba-vaporetto-inseguimento-a-venezia_ec527d68-3788-4a2d-9064-fb12cd5571e8.html

Nordafricano tenta stupro su turista in spiaggia

LIDO. Un dipendente di Veritas salva una turista russa da un’aggressione lungo la spiaggia di San Nicolò. Ieri mattina attorno alle 6.30, l’uomo stava ripulendo la spiaggia libera di fronte all’ex Ospedale al Mare, quando ha sentito le urla di una ragazza che stava correndo verso di lui chiedendo chiaramente aiuto. La giovane turista straniera era inseguita da un uomo che, subito dopo averla vista accanto al dipendente di Veritas, è scappato verso l’area verde antistante i padiglioni dell’ospedale ormai abbandonato.
«Una scena assurda – racconta Massimo Riccioli- stavo ripulendo come tutte le mattine l’arenile della spiaggia libera, e tutto mi sarei immaginato tranne vedere una ragazza che correva chiedendo aiuto. Si è diretta verso di me perché chiaramente cercava soccorsi, dal momento che era inseguita da un uomo che ormai non le era più molto distante. Se non ci fossi stato io, di sicuro l’avrebbe raggiunta in pochi metri. Non sono riuscito a distinguerne il volto, ma era alto, e non saprei dire nulla di più». La ragazza, poco più che ventenne, era alloggiata all’hotel Boulevard in Gran Viale. Non è chiaro per quale motivo ieri mattina abbia deciso di uscire così presto per raggiungere la spiaggia, fatto sta che l’operaio di Veritas se l’è trovata improvvisamente davanti.
«Nel momento in cui mi ha raggiunto ho lasciato gli attrezzi e ho cercato subito di aiutarla – prosegue – Per fortuna parlava anche in inglese, così ci siamo capiti e mi ha spiegato cosa stava succedendo. Appena mi ha raggiunto l’uomo che la inseguiva è scappato verso gli alberi che si trovano davanti l’ex ospedale e non lo abbiamo più visto. Allora ho chiamato la Polizia chiedendo aiuto, visto che queste cose non ti capitano tutti i giorni davanti agli occhi. Ho accompagnato la ragazza fino all’uscita della spiaggia e l’ho affidata agli agenti che l’hanno subito portata nei loro uffici per ricostruire quel che era avvenuto. E’ pazzesco che possano succedere cose del genere, non oso immaginare che fine avrebbe potuto fare quella giovane, se non ci fossimo stati noi a lavorare a quell’ora lungo l’arenile».
La giovane russa ha raccontato l’accaduto agli agenti di Polizia, spiegando che l’uomo che la inseguiva doveva essere un nordafricano dai lineamenti che è riuscita a distinguere. Ad ogni modo non ha sporto subito denuncia contro ignoti, ma ciò non significa che non possa farlo nelle prossime ore, una volta passato lo choc per l’accaduto. Non è tuttavia la prima volta che lungo le spiagge dell’isola si verificano episodi simili.
In passato era accaduto anche ai Murazzi e agli Alberoni. E non sempre era andata bene per le vittime, come invece è successo questa volta alla giovane turista russa.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/17/news/turista-aggredita-in-spiaggia-dipendente-veritas-la-salva-1.9612004

Borseggiati da Rom sul bus: bloccate da passeggeri

Mestre, borseggiatrici bloccate dai cittadini in via Piave

Tenta di borseggiare un passeggero sull’autobus Actv, ma viene placcata assieme alla sua complice dalle persone a bordo. Per nulla intimidite da quelle due giovani ventenni di origini dell’Est Europa che hanno provato in tutti i modi di farsi largo per guadagnare l’uscita. Visto che avevano capito che per loro tirava una brutta aria.

Come riporta il Gazzettino, il parapiglia è scattato giovedì mattina verso le 9.30 a bordo di un autobus della linea 2 appena partito dalla zona stazione ferroviaria. Al momento di imboccare via Piave, infatti, si sono sentite delle urla. Era il passeggero finito nel mirino della manolesta, che si era accorto del tentato furto. Quella ragazza vicino a lui gli avrebbe sfilato di tasca il portafoglio. Fermata subito dopo mentre altri cittadini sono riusciti a mettere i bastoni tra le ruote anche alla sodale.

 

Potrebbe interessarti: http://mestre.veneziatoday.it/borseggiatrici-bloccate-autobus-via-piave.html

 

Jesolo, donna vigile accerchiata e picchiata da senegalesi in zona pineta

Accerchiano una donna. Prima che un’agente della polizia municipale. In tre contro uno la spintonano e la costringono più tardi a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Ennesimo episodio di tensione, che a giudicare dal numero di episodi di questo tipo sembra lievitare sul litorale, che coinvolge i rappresentanti della polizia locale di Jesolo e i venditori abusivi, che poco accettano i controlli delle forze dell’ordine in materia di commercio irregolare e di merce contraffatta.

L’ultima vicenda di questo tipo in ordine di tempo si è vissuta domenica, quando in zona pineta alcuni vigili avevano immobilizzato un cittadino di nazionalità senegalese che aveva cercato di sottrarsi all’identificazione. Anche con la violenza. L’agente di polizia municipale poi aggredita, dunque, stava raggiungendo il mezzo di servizio per poter accompagnare l’abusivo, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, in comando e portare a termine gli accertamenti di rito. In quel frangente, però, è stata circondata da tre connazionali del venditore, che hanno iniziato a mettere le mani addosso alla donna.

“Per fortuna niente di grave, ma l’agente ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso – dichiara il comandante Claudio Vanin – Certo che la vigliaccheria non ha limiti“. Come detto, si sono rese poi necessarie le cure del pronto soccorso per la malcapitata, che ha riportato traumi guaribili in poco meno di una settimana. I controlli durante il weekend hanno interessato sei squadre di polizia locale, per un totale di sedici agenti. “E’ stato setacciato tutto l’arenile dalla torre Merville al Faro sequestrando migliaia di oggetti, dei quali centinaia di contraffatti”, conclude il comandante Vanin.

Il giorno precedente, poi, in piazza Mazzini si sarebbero vissuti momenti di tensione quando un gruppo di turisti si sarebbe “messo in mezzo” non dando la possibilità agli agenti della locale di effettuare un controllo nei confronti di un abusivo. L’azione è stata quindi abortita per evitare lo scoppio di probabili risse. Gli agenti, poi, hanno naturalmente avuto le mani piene in fatto di sequestri e denunce in spiaggia. Non solo. Nel mirino in questi mesi sono finite anche molte situazioni di sovraffollamento abitativo. L’ultima delle quali è stata scoperta sabato mattina, quando da un garage di undici metri quadri di via Mogadiscio sono saltati fuori quattro cittadini bengalesi in regola con il permesso di soggiorno. Il locatore, il locatario e il proprietario sono stati multati con una sanzione di 450 euro per aver destinato a uso abitazione civile un locale non adibito a tale scopo.

Potrebbe interessarti: http://www.veneziatoday.it/cronaca/donna-polizia-municipale-circondata-venditori-abusivi-jesolo.html

Sequestrata e seviziata per ore da immigrato albanese

MESTRE 5 luglio 2014 – Appena rientrato in Italia dall’Albania è andato a cercare la sua ex a Mestre e quando l’ha trovata, sotto la minaccia di un coltello l’ha costretta a seguirlo fino all’appartemento di lei, in centro a Scorzè nel veneziano. E qui per la ventenne è iniziato l’incubo durato 24 ore: in completa balìa di quel ragazzo violento di soli 4 anni più grande. Non poteva uscire, non poteva telefonare, non poteva parlare. Fino a dover subire le sevizie della lama su una gamba, al culmine di una furibonda liteA liberare l’ostaggio sono stati i carabinieri di Scorzè che allertati da una conoscente che non riusciva a contattare l’amica, resisi conto di quanto accadendo hanno deciso per il blitz nell’abitazione.

I militari entrati da una finestra hanno sorpreso, circondato e disarmato, rendendolo inoffensivo, Ervin Vucaj, 24enne albanese. Deve rispondere di sequestro di persona, minaccia aggravata e lesioni personali. Ora è in carcere a Venezia. Su di lui pendono due provvedimenti di carcerazione per spaccio e per tantato omicidio con una pena residua da scontare di quasi 6 anni. Nel maggio del 2011, Vucaj infatti si rese responsabile di un accoltellamento in pieno giorno in piazza Barche a Mestre e in tale contesto fu arrestato in flagranza. La giovane dell’Est, ennesima vittima dell’aggressività di Vucaj, è stata accompagnata all’ospedale di Mirano dove le sono state medicate le ferite fortunatamente superficiali.

Fonte: ilgazzettino.it

“Sono immigrata, posso parcheggiare in mezzo strada”: calci e pugni ad autista bus

Un autista di bus è stato aggredito da una donna che non voleva spostare la sua auto.
L’energica donna, una ecuadoriana di 39 anni, ha letteralmente aggredito l’autista di un bus di linea.

L’uomo, un 60enne dipendente di Seta – azienda del trasporto pubblico emiliana – doveva fare una svolta ma si era trovato l’auto posteggiata in modo tale da intralciare la manovra del bus carico di passeggeri. Il fatto è accaduto in pieno centro a Piacenza, all’incrocio tra via Cavour e via Borghetto, dove la straniera aveva posteggiato la sua utilitaria in divieto di sosta per entrare a fare acquisti in un negozio.

Il conducente del bus ha iniziato a suonare il clacson, e quando la proprietaria della vettura è arrivata, invece di scusarsi è salita sul pullman e ha aggredito con pugni e schiaffi l’autista. Poi se n’è andata, ora su di lei grava una denuncia per minacce e percosse dai carabinieri di Piacenza.

http://www.lavocedivenezia.it/2014/autista-di-bus-aggredito-da-una-donna-che-ha-dovuto-spostare-la-sua-auto-027922/