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Nigeria: strage di Natale davanti chiesa, ricatturato presunto autore – euronews


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Nigeria: strage di Natale davanti chiesa, ricatturato presunto autore
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Poche ore dopo l'annuncio del suo arresto, due bombe sono esplose a Maiduguri, nel nord della Nigeria, uccidendo quattro presunti membri della setta Boko Haram e due soldati. Altri due militari sono rimasti feriti. Nigeria : strage di Natale davanti

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Arrestati tre giovani per riciclaggio – Julie News


Julie News

Arrestati tre giovani per riciclaggio
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FOGGIA- I Carabinieri della Stazione di Trinitapoli hanno tratto in arresto tre giovani, in flagranza di reato, per "concorso in riciclaggio". Si tratta di un 22enne di Trinitapoli, un 29enne di Cerignola eu romeno di 246enne romeno domiciliato a

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Sesto S.Giovanni: Mosche e intrecci affaristici

La moschea a Sesto San Giovanni si farà nel quartiere Restellone, quasi al confine con Monza. È questa la notizia (anticipata da un quotidiano locale e confermata ieri dalla giunta comunale) che sta scatenando un mare di polemiche e probabilmente infiammerà la campagna elettorale per le elezioni amministrative di maggio. Nei giorni scorsi è stata depositata negli uffici pubblici una proposta della comunità islamica di via Tasso, presente in città da quasi vent’ anni, per la realizzazione di un centro di preghiera, studio e aggregazione nell’ area di via Luini compresa tra la ferrovia, viale Gramsci e il cavalcavia Vulcano. Terreni di proprietà pubblica, ma di fatto spesso occupati abusivamente da disperati. La proposta prevede la realizzazione di due edifici distinti, uno destinato alla preghiera e uno all’ attività del centro culturale. Nel primo è previsto un salone per gli uomini al piano terra, per le donne al primo e per i giovani al secondo piano, per un totale di circa 800 metri quadrati di superficie (e una capienza massima di 700 persone). Non mancherà il minareto. «Valuteremo con molta attenzione la proposta presentata dalla comunità islamica – dichiara il sindaco Giorgio Oldrini -. Ci siamo sempre dichiarati d’ accordo nel consentire ai musulmani locali di avere un luogo di ritrovo adeguato». La proposta della comunità islamica sarà presentata e discussa in consiglio comunale. Non senza vivaci polemiche. «Non si tratta di un centro di preghiera ma di una vera e propria moschea senza se e senza ma – tuona il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Antonio Lamiranda -. Il progetto tra l’ altro è affidato dalla comunità islamica a un architetto che è presidente del Parco Media Valle del Lambro, espressione di questa amministrazione di centrosinistra».

http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/10/Sesto_alla_nuova_moschea_Pdl_co_7_120210010.shtml

[stextbox id=”info”]Veramente disgustoso: la presunta “sinistra”, sempre pronta a denunciare il “maschilismo italiano”, progetta una Moschea dove vengono previsti luoghi SEPARATI per le donne: un pò come se fossero il “bestiame” da mettere nella stalle adiacente la casa.
Forse il Sindaco già impelagato nell’affaire Penati, deve rimpinguare le proprie tasche con altre entrate illecite nel mondo dell’edilizia.[/stextbox]

Lamezia: Zingari perseguitano i pazienti dell’Ospedale

“Il campo rom adiacente all’ospedale e’ uno scandalo perche’ rappresenta l’illegalita’ ed e’ un pericolo per i cittadini che si recano in ospedale: per questo lancio un appello al sindaco di Lamezia si risolvere la questione rom una volta per tutte. Anche perche’ l’area adiacente all’ospedale potrebbe essere utilizzare per costruire strutture di supporto all’ospedale”. Lo ha affermato il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti nel corso della conferenza stampa che si e’ svolta questa mattina all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. “Quando ho fatto il sindaco di Reggio Calabria – ha detto Scopelliti – in tre anni in maniera decisa ho risolto la questione dei nomadi e l’ho fatto senza dover ricorre a strumenti particolari e senza dover ricorrere ad altri Enti. L’ho fatto con coraggio. I rom confinavano con il commissariato di polizia e questa situazione rappresentava uno degli scandali piu’ grandi della citta’: da una parte il commissariato e quindi la legalita’ e dall’altra l’illegalita’ e il disordine. Per questo ho deciso in maniera ferma di realizzare un’azione che abbiamo definito ‘delocation rom’, mettendo in campo 3-4 assessori e, facendo un lavoro sinergico, siamo riusciti in tre anni a smantellare e ad abbattere quella famosa caserma dove stavano i rom. Oggi in quel luogo si stanno realizzando degli interventi importanti, cosi’ come quella zona ha ritrovato la serenita’; ho visto cittadini reggini piangere per strada dalla felicita’ per aver tolto una situazione di grande disagio ed avere dislocato i rom su tutto il territorio della citta’”. Questo, ha spiegato il governatore, “facendo anche degli investimenti, comprando degli appartamenti, delocalizzando in maniera importante e non concentrando tutto: il risultato e’ che la citta’ di Reggio ha accolto al suo interno 128 famiglie al proprio interno senza particolari problemi”. La situazione di Lamezia, ha aggiunto Scopelliti, “non mi sembra non molto diversa da quella di Reggio Calabria; l’area che e’ adiacente alla struttura ospedaliera puo’ essere recuperata e diventare un servizio aggiuntivo che viene inferto ai familiari dei malati e a chi gravita in questa struttura. Smantellare il campo rom significa poter lasciare l’area dove poter costruire una struttura che potrebbe essere funzionale e al passo coi tempi con altre strutture avanzate che ci sono nel paese. Ci vuole aver il coraggio di fare e fare un gioco di squadra”. Da qui l’appello di Scopelliti a Speranza: “Bisogna togliere un presidio d’illegalita’ che non da certezza ai cittadini e mette a repentaglio il rapporto col territorio e cosi’ come bisogna dare una risposta significativa ai cittadini di Lamezia.

http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.php?id=39111

Milano: picchia anziana per 90€

Milano – Tanta paura venerdì in un appartamento di via Bruzzese 18 a Milano per una pensionata di 84 anni.
L’anziana signora ha sentito suonare alla porta e ha aperto istintivamente pensando si trattasse di una sua conoscente.
Invece si è trovata davanti un immigrato armato di pistola che non ci ha pensato due volte e l’ha aggredita per portare via solo pochi spiccioli, un bottino di 90 euro.
L’uomo, con un passamontagna, ha trascinato la donna in camera e ha portato via il denaro dal comodino.
La donna, spevantata, ha riferito l’accaduto ancora in stato di shock.

http://ogginotizie.it/milano-anziana-aggredita-in-casa-per-pochi-spiccioli/

Roma: rissa tra immigrati senzatetto

Rissa per una coperta contesa alla stazione Ostiense di Roma tra quattro clochard, complice l’alcol e il freddo che ha accompagnato la nevicata della scorsa notte. I quattro protagonisti, un romeno di 39 anni e tre indiani di 34, 38 e 48 anni, sono stati arrestati. Ad innescare la rissa, a suon di calci e pugni, è stato una coperta, che uno di loro affermava essergli stata rubata. Le forze dell’ordine sono riuscite a sedare la rissa dopo diversi minuti.Alla fine due stranieri sono stati accompagnati al pronto soccorso, dove sono stati medicati e dimessi con alcuni giorni di prognosi, e poi tutti e quattro sono stati arrestati.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/02/11/dirette/cinque_vittime_per_il_maltempo_30_aerei_bloccati_a_fiumicino-29683974/

Roma: studentessa accerchiata e rapinata, arrestate cinque nomadi – romatoday

Cinque ladruncole fermate dopo borseggio ai danni di una ragazza nella metro

Una studentessa napoletana di 19 anni stava  aspettando la metro alla stazione “Barberini” quando è stata  accerchiata da cinque giovani donne nomadi che le hanno sfilato il portafoglio.  I carabinieri, confusi tra i passeggeri del metro, sono riusciti a bloccare le  cinque ladruncole e a restituire il portafogli contenente 80 euro, una carta di  credito e i documenti personali della studentessa.

Le cinque borseggiatrici avevano un’età compresa tra i 14 e i 23 anni; le  maggiorenni sono state trattenute in caserma in attesa del rito direttissimo,  mentre le minorenni accompagnate nel centro di prima accoglienza di via Agnelli.

[stextbox id=”warning”]Le sorelline di Vendola e Pisapia?[/stextbox]

 http://www.romatoday.it/cronaca/studentessa-borseggiata-metro-5-fermate.html

De Corato: prostituzione nei Campi Nomadi

“Alla luce di questo ennesimo episodio di sfruttamento della prostituzione da parte di romeni che usano i campi come loro basi, chiediamo alla magistratura di avviare un’indagine a tappeto, per accertare se ci troviamo di fronte a casi singoli, oppure c’e’ un uso di questi campi come basi per questo tipo di reati”. Cosi’ Riccardo De Corato, parlamentare del Pdl e vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano, commenta l’operazione del sostituto procuratore di Milano Ester Nocera e del nucleo carabinieri di Legnano nei confronti di sfruttatori rumeni che avevano costretto a prostituirsi una connazionale diciassettenne, usando come base il campo nomadi di Corsico.
De Corato sottolinea le modalita’ con cui “la giovane rumena e’ stata indotta a venire in Italia e poi portata nel campo nomadi di Corsico, alla luce anche di episodi simili che si sono verificati in passato a Milano e nell’hinterland. Non e’ la prima volta che vengono individuati sfruttatori di donne minorenni romene nomadi. Anni addietro due minorenni rom erano state sfruttate in maniera analoga da protettori, sempre nomadi, nei campi di Muggiano”.
In quel caso, continua De Corato, “era complice anche la famiglia della giovane nomade portata a battere il marciapiedi in analoghe condizioni. Anche in quel caso fu un ragazzo innamoratosi della giovane rom a indurla a denunciare gli sfruttatori tra i quali i suoi genitori. Dobbiamo ringraziare il lavoro certosino e importante lavoro fatto dal sostituto procuratore dottoressa Ester Nocera e dal nucleo carabinieri di Legnano, se si e’ giunti a sgominare una banda di sfruttatori romeni, che facevano prostituire una minorenne di 17 anni, e che usavano il campo nomadi di Corsico come base per nascondersi”.

http://www.liberoquotidiano.it/news/930000/Milano-De-Corato-indagare-su-prostituzione-in-campi-nomadi.html

Campo Nomadi: costringono ragazza a prostituirsi. Domiciliari in roulotte…

Era venuta in Italia l’ estate scorsa, con la promessa di un lavoro da cameriera. Invece lei, una romena di 17 anni, si è ritrovata a fare la prostituta nelle strade alla periferia di Arluno, controllata dal suo aguzzino e dalla fidanzata, anch’ essi romeni, che la tenevano prigioniera in un campo nomadi di Corsico. Una vicenda tristemente simile a quella di tante altre ragazze illuse dal miraggio di un lavoro. Ma Svetlana (nome di fantasia) è riuscita a far cessare quell’ incubo, facendosi accompagnare dai carabinieri proprio da uno dei suoi clienti. Grazie al racconto della ragazza, l’ altra sera i militari hanno individuato i suoi sfruttatori: Leonard Caldararu, 23 anni, è stato arrestato, mentre la sua compagna Cristina Buzuloiu non dovrà allontanarsi dal campo nomadi.
http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/09/Minorenne_costretta_prostituirsi_co_7_120209030.shtml

Ristoranti Cinesi: non leggete questo articolo

MILANO – Le immobilizzavano con il nastro adesivo, le chiudevano dentro a sacchetti di cellophane e, una volta nella cucina del ristorante, venivano sgozzate sul posto prima di essere cucinate e servite ai clienti. Per questo motivo i dipendenti di un ristorante cinese di Milano erano stati denunciati nel giugno del 2010 e il locale, che risultava pure in pessime condizioni igienico-sanitarie, era stato chiuso. Ora il Tribunale di Milano ha deciso di condannare i responsabili delle decapitazioni a due mesi di reclusione per il reato di maltrattamento di animali, ai sensi dell’art. 544 ter del codice penale. La notizia

«CONDANNA SIGNIFICATIVA» – «Si tratta di una condanna significativa perché correttamente il giudice ha rilevato l’ipotesi delittuosa nei fatti descritti, anche se attinenti ad animali destinati al consumo alimentare – sottolinea Annalisa Gasparre, consigliere nazionale Lega antivivisezione (Lav), che sulla vicenda si era costituita parte civile -. La destinazione finale delle anatre, infatti, non fa venir meno la crudeltà e l’assenza di necessità che sono stati rilevati dagli organi inquirenti». Le anatre, insomma, avrebbero anche potuto essere soppresse con la dignità che è prevista per qualunque tipo di macellazione, come dispone il decreto legislativo n. 333/98 che vieta la loro uccisione in modo sommario e primitivo.

«SOFFERENZE EVITABILI» – Nel decreto si sottolinea anche come la macellazione e l’abbattimento debbano essere condotte «in modo tale da risparmiare agli animali eccitazioni, dolori e sofferenze evitabili». Le operazioni inoltre devono essere condotte solo da persone in possesso della preparazione teorica e pratica necessaria a svolgere tali attività «in modo umanitario ed efficace». Questi, fanno notare alla Lav, sono i limiti invalicabili che l’uccisione di animali a scopo alimentare deve osservare, limiti che, sulla base delle carte processuali, sono stati platealmente violati dagli imputati.
http://www.corriere.it/animali/12_febbraio_10/anatre-sgozzate-ristorante-cinese_102d149e-53f2-11e1-a1a9-e74b7d5bd021.shtml