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Voi stupidi cittadini comuni che pagate l’affitto o l’Ici. Voi che se avete la casa del Comune, quando gli immigrati non la vogliono si capisce, pagate un canone mensile.
Voi Italiani che pagate le tasse e il pulmino dei vostri figli per la scuola. Ecco, voi non avete capito nulla: gli Zingari si, che l’hanno compreso.
Per loro casette gratuite e pulmini ad hoc nuovi per andare a rendere “migliori” le nostre scuole.
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«A giugno, se il campo rom lungo la strada Bigattiera non sarà del tutto vuoto ci mancherà poco. Ma l’aspetto più importante è che non ci sono stati nuovi arrivi negli ultimi tempi».
A dirlo è l’assessore alle politiche sociali, Maria Paola Ciccone, che già da tempo aveva annunciato varie iniziative per lo smantellamento del campo nato nel 2004 nell’ex campeggio della polizia, dove vennero ospitati circa sessanta rom arrivati con il censimento dell’estate scorsa a centoquarantacinque.
Di questo nucleo storico, era rimasta un’unica famiglia che, secondo i criteri adottati a suo tempo per il progetto Città Sottili, si è dimostrata meritevole di un inserimento totale, tanto che il Comune le ha assegnato una casa a Marina: hanno già le chiavi in mano e stanno completando le pratiche per l’intestazione delle utenze.
Anche un’altra famiglia, proveniente dal comune di Cascina e attualmente residente al campo della Bigattiera, è pronta per andarsene. Infatti, l’amministrazione sta preparando un alloggio per ospitarli.
Altre venticinque persone, che provenivano dal comune di Livorno, lasceranno il campo entro la fine di marzo, dal momento che anche l’amministrazione labronica sta preparando degli alloggi per loro.
«Tutto questo lavoro – spiega l’assessore Ciccone – è frutto di tre incontri tra le famiglie provenienti da altri comuni e che, senza autorizzazione, si erano installate nel campo rom della Bigattiera dove si trovano ancora. Agli incontri c’erano anche la Società della Salute, il Comune di Pisa, l’istituto comprensivo del litorale, il consiglio territoriale di partecipazione del litorale e l’Opera Nomadi».
«Devo dire – prosegue l’assessore – che alle nostre convocazioni si sono presentate tutte le famiglie interessate. Abbiamo spiegato loro quali erano i criteri che venivano adottati per essere aiutate e la necessità di compartecipare alle spese. Ora mancano gli incontri con le famiglie provenienti dai comuni di Calcinaia, Santa Croce e San Miniato, insieme alle rispettive amministrazioni e la Società della salute per valutare le condizioni per il loro rientro e siglare degli accordi. Per tutti coloro che non possono essere inseriti nel progetto di reintegro e sistemazione, stiamo lavorando con le autorità di polizia e giudiziaria».
Intanto è stato risolto il problema del trasporto dei bambini del campo rom a scuola. La decisione da parte dell’amministrazione comunale di sospendere il servizio di scuolabus per i piccoli del campo aveva fatto discutere molto e gridare all’allarme abbandono degli studi.
Invece le famiglie rom si sono rivolte alla Pubblica Assistenza del Litorale Pisano che ha messo a disposizione un pulmino con nove posti per il trasporto dei bambini delle elementari a fronte di un contributo giornaliero a bambino. Altri vengono accompagnati dai genitori con mezzi propri, mentre i ragazzi delle medie utilizzano l’autobus di linea.
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Toscana: agli Italiani l’Ici, agli Zingari case gratis
Genova: Albanese la picchia per mesi
L’ha picchiata per mesi, davanti agli occhi del figlioletto di quattro mesi, per ogni minima sciocchezza. Ieri sera i carabinieri del nucleo radiomobile di Genova hanno messo fine all’incubo di una ragazza di origini albanesi di 20 anni, arrestando il marito aguzzino, anche lui albanese, panettiere di 28 anni. L’uomo e’ finito in manette con l’accusa di lesioni, maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. I militari, ieri sera, sono stati chiamati dai vicini di casa della coppia che sentivano le urla della vittima. Quando i carabinieri sono entrati nella casa di via Bobbio, a Marassi, hanno trovato la donna in camera da letto, i segni sul volto delle percosse, stretta al figlioletto
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/liguria/2012/02/13/visualizza_new.html_97853260.html
Busto Arsizio: il dormitorio del terrore
BUSTO ARSIZIO Minacce e danni, il residence di via Treviglio torna ad allarmare.
«Abbiamo paura, oggi più che mai. Non ci sentiamo sicuri». Il residenti delle zone limitrofe lanciano l’allarme. «Dopo quello accaduto l’altro ieri notte – spiegano – Non possiamo lasciar perdere, non ci sentiamo più sicuri in casa nostra».
Una famiglia è stata letteralmente aggredita: «Erano circa le 23 di sabato – raccontano i malcapitati – Eravamo già andati a riposare. All’improvviso ha iniziato a suonare il campanello; al sesto squillo ci siamo alzati e siamo usciti. Lì c’era un immigrato, è uno dei frequentatori di una delle camere del residence. Sembrava allucinato, ha iniziato ad insultarci in modo pesante. Poi ci ha distrutto il cancelletto d’ingresso». L’aggressore ha preso a calci le inferiate, quasi volesse entrare a forza nel giardino delle vittime.
Ha staccato il cartello di attenti al cane: «Ci ha distrutto il citofono – spiegano i malcapitati – Quindi ci ha minacciato: vi ammazzo, ve la faccio pagare». Allertata, la polizia è arrivata subito e ha identificato l’uomo. Che però poi è tornato a minacciare.».
http://www.laprovinciadivarese.it/stories/busto%20e%20valle%20olona/267772_busto_minacce_e_danni_il_residence_torna_a_far_paura/
Milano: Magistrati xenofili colpiscono ancora. Indagato il Vigile, si è “difeso troppo”.
Per i Pm, i Vigili devono farsi ammazzare e/o schiacciare dagli immigrati in fuga.
E’ indagato per eccesso colposo in legittima difesa il vigile che questo pomeriggio a Milano, durante un inseguimento, ha sparato ferendo mortalmente un immigrato cileno di 29 anni, Valentino Gomez Cortes. L’agente di polizia locale sarebbe ora interrogato dal pm Roberto Pellicano, il magistrato che sul caso ha aperto un fascicolo.
Dopo l’arrivo degli agenti per una rissa scoppiata nella periferia est di Milano, Gomez e il sudamericano che è riuscito a fuggire sono scappati a bordo di una Seat leon blu con targa spagnola, dando luogo all’inseguimento. In seguito, in via Crescenzago, hanno interrotto la marcia e sono scappati a piedi. A quel punto il sudamericano che è fuggito avrebbe puntato la pistola verso uno dei vigili che ha reagito sparando. Gomez, è stato colpito in pieno petto. Il ragazzo è stato prima soccorso sul posto dai sanitari del 118 e poi è stato trasportato all’ospedale San Raffaele dove è morto.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-13/milano-vigile-spara-uccide-165048.shtml?uuid=AabadJrE
Milano: l’immigrato ucciso era un pregiudicato ai domiciliari (effetto Severino)
MILANO – Un pregiudicato cileno di 29 anni, Marcello Valentino Gomez Cortes, è morto a Milano dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola esploso da un agente della polizia locale. Secondo una prima ricostruzione, due agenti in borghese a bordo di una vettura della polizia locale sono intervenuti in via Crescenzago dove era stata segnalata una rissa. Ma quando sono giunti sul posto hanno visto una Seat Cordoba blu, con targa spagnola, fuggire contromano. Non avendo rispettato l’alt intimato, i vigili urbani l’hanno inseguita. L’auto avrebbe compiuto pericolose gimkane, tentando anche di speronare la macchina degli agenti. Giunta all’altezza del civico 100 (palo luce 43) nei pressi del parco pubblico Lambro, i due fuggiaschi hanno abbandonato la vettura per dileguarsi nei giardinetti dove, uno dei due, si sarebbe girato e avrebbe puntato una pistola contro il vigile che lo inseguiva.
IL COLPO DI PISTOLA – A quel punto, l’agente ha esploso un colpo di pistola che però non ha colpito il ragazzo armato, ma il suo complice che stava scappando. Il ferito è stato lungamente rianimato sul posto dai soccorritori del 118 e poi trasportato a bordo di un’automedica in codice rosso all’ospedale San Raffaele, dove è deceduto. È caccia al complice che è fuggito brandendo una pistola. Non sono state trovate armi sul posto. Non ci sono tracce di altri colpi di pistola sparati dal bandito. Tutto è accaduto a pochi metri di distanza. In un primo momento, invece, la polizia, arrivata sul luogo della sparatoria, aveva interrogato quattro uomini nordafricani che si trovavano sul posto, ma completamente estranei ai fatti. L’agente della polizia municipale e il collega che era con lui a bordo di un’auto con i colori d’istituto, vengono ascoltati in Questura dagli agenti della Squadra mobile. Secondo il comandante della polizia locale, Tullio Mastrangelo, intervenuto sul posto, la vittima si sarebbe «inserita nella traiettoria del proiettile» esploso dall’agente il quale in realtà puntava l’uomo che lo minacciava con la pistola.
I PRIMI ACCERTAMENTI – Le prime analisi medico-legali condotte sul cadavere confermerebbero la versione del vigile che ha sostenuto di aver esploso un solo colpo con la sua pistola d’ordinanza. Sul corpo della vittima sarebbero infatti stati trovati due fori causati dal proiettile, uno di entrata e l’altro di uscita. Bisognerà ora stabilire quale sia quello d’entrata e quale di uscita. Uno dei fori sarebbe sul torace.
I COMMENTI – «I fatti sono ancora in corso di accertamento – premette l’ex vicesindaco, Riccardo De Corato, – ma quello che appare chiaro è che uno dei due sudamericani ha puntato un’arma contro i due vigili che li inseguivano, i quali da regolamento, quando la vita viene messa in pericolo, possono usare l’arma di ordinanza». Il deputato Pdl, ora vicepresidente del Consiglio comunale, attacca invece la politica del sindaco Giuliano Pisapia sulla sicurezza ricordando l’uccisione del vigile Nicolò Savarino, travolto mentre cercava di fermare un suv, e le 250 aggressioni subite dalla polizia locale l’anno scorso. «Queste aggressioni – secondo De Corato – sono possibili perché Pisapia e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli hanno disattivato quella rete di sicurezza composta da militari, polizia e carabinieri, dai volontari della sicurezza, tutti smantellati dall’attuale giunta».
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_febbraio_13/crescenzago-sparatoria-orbetello-1903265746034.shtml
Grosseto: uno spara, l’altro accoltella un Italiano. Arrestati due Albanesi
13 febbraio 2012 – DUE SPARI di pistola, un ragazzo accoltellato da un albanese, una ventina di persone coinvolte in una rissa, due albanesi arrestate e un’altra denunciata. Cronaca di uno spaventoso finale di una festa di compleanno che ha rischiato di trasformarsi in tragedia quando un litigio iniziato pare per futili motivi tra due gruppi di ragazzi — uno formato da albanesi, l’altro da grossetani — si sono affrontati nella strada di fronte all’ippodromo del Casalone dopo esser usciti dal locale che si trova all’interno. Si sono viste scene da far west.
La discussione sarebbe iniziata all’interno del locale, ma poi i due gruppi si sono affrontati all’esterno, poco dopo le tre di ieri notte. Un testimone ha raccontato che uno degli albanesi avrebbe addirittura mostrato la pistola (una calibro 22, risultata rubata) già una volta entrato alla festa. Ma è stato fuori, sull’Aurelia, dove è scoppiato l’inferno, aiutato pare da una buona dose di alcol bevuta dal gruppo di stranieri. E’ bastato un niente a far degenerare il litigio e uno degli albanesi ha esploso due colpi di pistola mentre un connazionale ha sferrato alcuni colpi con un coltello colpendo un ragazzo grossetano di 24 anni. Ferite alle braccia e alle gambe. «Ho avuto molta paura — racconta il ragazzo che è stato dimesso dall’ospedale —, quando ho visto tutto quel sangue credevo che le cose potessero andar peggio. Una situazione da incubo, pazzesca».
QUANDO sono arrivate le «Volanti» il clima era ancora molto agitato. I poliziotti hanno bloccato quelli che ritenevano i maggiori responsabili e poi, raccolte le prime testimonianze, hanno arrestato due ragazzi albanesi: l’accoltellatore (accusato di lesioni aggravate e rissa) e quello che ha sparato (che aveva ancora la pistola in tasca, per il momento le accuse sarebbero di ricettazione, porto abusivo d’arma da fuoco e di aver sparato in un luogo pubblico). Un terzo connazionale è stato denunciato per aver preso parte alla rissa. Tutti e tre sarebbero incensurati e residenti in Maremma e adeso si trovano rinchiusi nelle celle di via Saffi in attesa della convalida del provvedimento.
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2012/02/13/667352-spari_coltellate.shtml
Milano: sparatoria, i Vigili hanno la meglio. Muore un immigrato, caccia al complice
MILANO – Un immigrato cileno si 19 anni è rimasto ucciso lunedì pomeriggio a Milano. La sparatoria è avvenuta poco prima delle 15 in via Orbetello, una traversa di via Palmanova, in zona Crescenzago. Due ragazzi stranieri scappavano in auto inseguiti dai vigili urbani. Al Parco Lambro sono scesi per scappare a piedi. Uno dei due sudamericani si è girato mostrando una pistola e i vigili hanno sparato, ma al ragazzo disarmato. Sul posto sono intervenute alcune volanti della polizia e i soccorritori del 118 che per un’ora hanno tentato inutilmente di rianimare l’uomo, raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco. Sul posto anche la polizia locale. È caccia al complice che sarebbe fuggito brandendo una pistola[nbnote ]http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_febbraio_13/crescenzago-sparatoria-orbetello-1903265746034.shtml[/nbnote]
E’ accaduto poco dopo le 15 in zona Parco Lambro alla periferia di Milano. Dopo una sparatoria
tra sudamericani è intervenuta una pattuglia della polzia locale che ha ferito a morte un fuggitivo
Un vigile urbano ha sparato e ferito mortalmente un uomo, probabilmente sudamericano, durante un inseguimento a Milano, in via Orbetello, zona Parco Lambro. L’uomo è morto pochi minuti dopo al Pronto Soccorso del San Raffaele. Secondo la ricostruzione fornita dai vigili, l’agente avrebbe sparato mentre inseguiva a piedi due sudamericani, che probabilmente avevano appena fatto una rapina ferendo una persona.
I due non si sono fermati all’alt dei vigili. Uno dei due avrebbe estratto un’arma, puntandola contro gli agenti. [nbnote ]http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/02/13/news/milano_vigile_spara-29821804/?ref=HREC1-1
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Un vigile urbano ha sparato e ferito mortalmente un uomo, cileno, durante un inseguimento questo pomeriggio a Milano, in via Orbetello, zona Parco Lambro. L’uomo è morto poco tempo dopo al pronto soccorso.
Secondo la ricostruzione fornita dai vigili urbani, intorno alle 14.30 i vigili sarebbero intervenuti per una rissa tra sudamericani in via Orbetello, nel quartiere Crescenzago a Milano. Poco dopo la sala operativa ha appreso che sul posto era in corso una sparatoria: è stato allertato il 113 e sono intervenute quattro pattuglie. Nel frattempo, due uomini a bordo di un’auto sono stati intercettati da una pattuglia mentre percorrevano via Crescenzago, contromano e a forte velocità.
I vigili hanno intimato l’alt, ma i due sono fuggiti. Ne è nato un inseguimento in auto, che è terminato all’ingresso del Parco Lambro. I due inseguiti hanno abbandonato la vettura, continuando la fuga a piedi. Uno dei due, vistosi braccato dagli agenti, avrebbe puntato una pistola contro un agente, il quale a questo punto avrebbe sparato un colpo, colpendo l’altro uomo. L’auto sui cui viaggiavano i due fuggitivi verrà analizzata dagli uomini della polizia scientifica di Milano. E’ caccia al malvivente armato.[nbnote ]http://www.ilgiornale.it/cronache/milano_tragico_inseguimentovigile_spara_e_uccideun_cittadino_sudamericano/via_orbetello-uccise-sudamericano-sparatoria-milano-vigile_urbano-inseguimento-parco_lambro-cileno-polizia/13-02-2012/articolo-id=571958-page=0-comments=1[/nbnote]
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Milano-Ultim’ora: sparatoria, Vigile uccide immigrato in fuga
MILANO – Un immigrato cileno si 19 anni è rimasto ucciso lunedì pomeriggio a Milano. La sparatoria è avvenuta poco prima delle 15 in via Orbetello, una traversa di via Palmanova, in zona Crescenzago. Due ragazzi stranieri scappavano in auto inseguiti dai vigili urbani. Al Parco Lambro sono scesi per scappare a piedi. Uno dei due sudamericani si è girato mostrando una pistola e i vigili hanno sparato, ma al ragazzo disarmato. Sul posto sono intervenute alcune volanti della polizia e i soccorritori del 118 che per un’ora hanno tentato inutilmente di rianimare l’uomo, raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco. Sul posto anche la polizia locale.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_febbraio_13/crescenzago-sparatoria-orbetello-1903265746034.shtml
E’ accaduto poco dopo le 15 in zona Parco Lambro alla periferia di Milano. Dopo una sparatoria
tra sudamericani è intervenuta una pattuglia della polzia locale che ha ferito a morte un fuggitivo
Un vigile urbano ha sparato e ferito mortalmente un uomo, probabilmente sudamericano, durante un inseguimento a Milano, in via Orbetello, zona Parco Lambro. L’uomo è morto pochi minuti dopo al Pronto Soccorso del San Raffaele. Secondo la ricostruzione fornita dai vigili, l’agente avrebbe sparato mentre inseguiva a piedi due sudamericani, che probabilmente avevano appena fatto una rapina ferendo una persona.
I due non si sono fermati all’alt dei vigili. Uno dei due avrebbe estratto un’arma, puntandola contro gli agenti.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/02/13/news/milano_vigile_spara-29821804/?ref=HREC1-1
Genova: la Vincenzi “vittima” della “maledizione della Moschea”
La maledizione della Moschea colpisce ancora.
Dopo Sgarbi, un altro Sindaco pro-Islam deve abbandonare la propria comoda poltrona.[nbnote ]http://www.corriere.it/politica/12_febbraio_13/doria-centrosinistra-genova_2219fbea-562c-11e1-b61e-fac7734bea4a.shtml[/nbnote]
La Vincenzi “paladina” dell’Islam a Genova, feroce sostenitrice di una Grande Moschea cittadina, è stata “eliminata” perfino dai propri sostenitori democratici.
Evidentemente, per ottenere i voti, non bastano i soldi del Qatar.
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Milano degradata: Peruviano accoltella trans
Milano, 13 febbraio 2012 – Non è ancora chiaro il motivo della lite che ha spinto ieri sera un peruviano ad aggredire e ferire al volto un transessuale, anch’esso peruviano, con il quale aveva appena trascorso la notte. L’aggressore, fermato stamani alle 8.30 dalla polizia, ubriaco e senza documenti, avrebbe litigato con il transessuale fuori da un locale notturno in via Candiani, e lo avrebbe ferito al volto e alle braccia con dei cocci di bottiglia.
L’uomo sarebbe poi fuggito a piedi, fino a quando non è stato intercettato dagli agenti, chiamati da alcuni passanti che hanno assistito all’aggressione. La vittima è stata trasportata dal personale del 118 all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ma non sarebbe in gravi condizioni. Entrambi non hanno ancora fornito spiegazioni sui motivi della lite.
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/02/13/667486-milano-aggredito-trans.shtml