Category: Trieste

Immigrati la molestano sul bus e poi pestano chi la difende

 

«Oggi (giovedì 9 marzo, ndr) alle 19, in bus, due stranieri ubriachi hanno cominciato a far commenti alla miglior amica di mia figlia, lei li ha ignorati ed è andata a sedersi vicino al conducente, ma loro l’hanno seguita e cominciato a gridare “St***za vieni qua”. A questo punto un signore si è avvicinato per difenderla ma è stato preso a pugni in faccia e derubato. Poi questi sono scesi camminando tranquillamente e ridendo». Il racconto da “Arancia meccanica” è di un’utente Facebook del Gruppo Nimdvm e ha ovviamente generato lo sdegno e la preoccupazione (al netto del razzismo derivante da alcune connotazioni dei “protagonisti” che al momento, senza dati certi, preferiamo non riportare).

L’episodio, sostanzialmente confermato dai Carabinieri, è avvenuto sulla linea 33 della Trieste Trasporti con l’intervento dei militari in via XX Settembre: a differenza di quanto raccontato però su Facebook il soggetto straniero dovrebbe essere uno (non due) e l’italiano non è sarebbe stato preso a pugni in faccia: la vicenda viene trattata al momento come un “alterco tra due persone” effettivamente nato nel momento in cui il passeggero è intervenuto per prendere le parti di una ragazza di vent’anni che si sentiva troppo osservata dallo straniero.

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Profugo afghano (!) accoltella un uomo


Nella notte tra venerdì e sabato, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Trieste, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Radiomobile hanno sottoposto a fermo di indiziato del delitto di tentato omicidio J.A., 22enne, richiedente asilo, nato in Afghanistan e domiciliato a Trieste.

I militari dell’Arma, intervenuti nella via Giulia, in prossimità dei giardini pubblici, intorno alle 19:30 di venerdì, a seguito di una chiamata al numero di emergenza “112”, si sono trovati di fronte un cittadino afgano, richiedente asilo, ferito gravemente al costato da un’arma da taglio. Dopo aver soccorso l’uomo e attivato il 118 per il trasporto all’ospedale, i Carabinieri hanno individuato alcuni testimoni dell’aggressione, tra i quali un altro richiedente asilo, amico della vittima, anch’egli lievemente ferito.

Dai primi accertamenti volti a ricostruire la dinamica dell’accaduto, è stato possibile stabilire che alcuni cittadini afghani avevano avuto una violenta discussione tra di loro, per ragioni ancora in corso di chiarimento, degenerata nell’uso di un coltello da parte di uno di essi, che poi si è dato alla fuga. I Carabinieri del Nucleo Investigativo, grazie alla maturata conoscenza dell’ambiente dei richiedenti asilo, costantemente monitorato, sono riusciti ad individuare l’autore dell’accoltellamento, che nel frattempo aveva cercato di nascondersi per sottrarsi alla cattura.

L’uomo, a carico del quale sono stati raccolti univoci e concordanti elementi di reità in ordine al reato commesso, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, a disposizione della P.M. Dr. Federico Frezza. La vittima dell’accoltellamento, immediatamente sottoposta ad intervento chirurgico, non è in pericolo di vita.
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Stupro Trieste: arrestato romeno senza fissa dimora

I Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Radiomobile di Trieste hanno individuato e sottoposto a fermo un cittadino rumeno senza fissa dimora, ritenuto responsabile dell’aggressione subita da una ragazza in via Montebello, lo scorso 29 dicembre.

«Le indagini, serratissime sin dal primo minuto, sono partite dagli elementi forniti dalla vittima e si sono rivolte subito verso un ambito cittadino e sociale ben definito, noto agli investigatori dell’Arma», spiega una nota dei Carabinieri: «È stata infatti avviata una certosina opera di ricerca e di verifica di numerose identità, alibi e situazioni, che hanno progressivamente portato il cerchio a stringersi sul cittadino rumeno che, raggiunto da univoci e concordanti elementi di reità, è stato fermato e condotto al carcere del Coroneo, a disposizione della Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini. Dovrà rispondere delle accuse di rapina e tentata violenza sessuale».

La notizia, pubblicata da TriestePrima il giorno successivo con la testimonianza della nostra lettrice che aveva messo in fuga l’uomo fermandosi con l’auto e suonando il clacson all’impazzata: questo aveva tentato di spogliare la giovane vittima dopo averla rincorsa una volta scesi dallo stesso autobus; una volta a terra l’avrebbe anche morsa sul collo e ferita nel tentativo di tenerla ferma. Il provvidenziale intervento della passante in auto l’ha si messo in fuga, ma per non andare via a mani vuote, l’aggressore aveva rubato la borsa della ragazza (abbandonandola poco lontano senza soldi e cellulare).

I Carabinieri, intervenuti prontamente sul posto per le ricerche, avevano ritrovato il maltotlo ma non erano riusciti a rintracciare l’assalitore: le indagini però si sono concluse in pochi giorni e hanno consegnato l’uomo alla giustizia.

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Capodanno di violenze a Trieste: immigrati scatenati – VIDEO

MASSACRATO SENZA PIETA’ DA 4 NERI, FORSE PROFUGHI: MANDIBOLA SPAPPOLATA

«Stavano ballando, poi si sono urtati e lo hanno circondato e pestato in quattro». Questo il racconto shock di E.C., mamma di una giovane triestina, che ieri sera era in compagnia del ragazzo, M.B., di 24 anni: «Erano quattro giovani di colore. Lo hanno pestato senza pietà e poi sono andati via».

Del fatto inizialmente le forze dell’ordine non erano a conoscenza ed è cominciata a girare la voce sui social. Infatti, stando a quanto riportato da E.C. «i buttafuori della festa hanno chiesto a mia figlia e al ragazzo di chiamare il 118 dal parcheggio. Una volta giunti i soccorsi e trasportato all’ospedale sono state appurate le lesioni; abbiamo poi chiamato la Polizia che è giunta a Cattinara per sporgere la denuncia».

«Mia figlia è ancora sotto shock – ribadisce la madre della ragazza -. Lui è ricoverato in ospedale e domani verrà operato alla mandibola che si è rotta in tre punti a causa dei colpi subiti. Non è possibile finire in ospedale quando si esce per divertirsi. Era stato da poco assunto in Porto e ora rischia anche il lavoro».

Questo episodio si aggiunge a quelli di piazza Unità, Rive, Molo Audace e viale XX Settembre. Insomma il capodanno come spesso accade è stato scambiato per la notte a cui dare sfogo le proprie repressioni piuttosto che un momento di gioia e di divertimento.

Non tarda ad arrivare la versione degli organizzatori che spiegano di «essere intervenuti appena successo il fatto e abbiamo individuato il colpevole del pugno che è stato accompagrato fuori perchè persona non gradita; nel frattempo questo ci ha lasciato le generalità che abbiamo immediatamente passate al contuso assistito dalla nostra security. Il ragazzo poi ha chiamato l’ambulanza che lo ha soccorso e portato all’ospedale».

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Diciottenne seguita e violentata in stazione: arrestato profugo afghano


Il Gazzettino
E’ scesa dal treno in stazione centrale nella tarda serata di domenica per rincasare a piedi come al solito. Ma lui, un afghano, l’aveva presa di mira e poco dopo la mezzanotte, in viale Miramare, l’ha aggredita e violentata. La vittima è una ragazza di 18 anni.

L’aggressore l’ha seguita dalla stazione ferroviaria, attendendo che arrivasse in una zona poco frequentata. Lì giunti, l’ha afferrata per i capelli e la giacca toccandola nelle parti intime. Lei ha opposto resistenza, cercando di divincolarsi e invocando aiuto. L’uomo, forse sorpreso dall’energia della ragazza, nel tentativo di bloccarla ha cominciato a picchiarla scaraventandola a terra. Le grida della giovane hanno però richiamato l’attenzione di un passante che ha visto la scena ed è corso in aiuto della ragazza. A quel punto l’aggressore, vistosi scoperto, si è dato alla fuga in direzione di piazza Libertà ma i carabinieri sono riusciti ad arrestarlo: i reati sono quelli di violenza sessuale e lesioni personali.

L’uomo, 35 anni, è risultato essere titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria dall’agosto 2013. La giovane ha subito chiamato il padre raccontandogli quanto accaduto e questi ha immediatamente contattato il “112”. L’intervento dei carabinieri è stato tempestivo, una pattuglia ha raggiunto la vittima per prestare soccorso e acquisire la descrizione dell’uomo, mentre un equipaggio del Nucleo Radiomobile ha iniziato le ricerche, riuscendo in pochi minuti a localizzare lo straniero nei pressi della stazione ferroviaria. Alla vista dei carabinieri l’uomo ha tentato di disfarsi del berretto che indossava al momento della violenza, ma il gesto è stato notato dai militari dell’Arma che lo hanno portato in  carcere.

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TRIESTE: 18enne circondata e presa per i polsi da tre profughi che tentano violenza

Circondata da tre uomini e presa per i polsi nel tentativo di una violenza che per fortuna non si ha trovato compimento. Attimi di terrore per un ragazza, G.D. di 18 anni, in via dell’Istria: al rientro a casa, verso le 18.45, scesa alla fermata della linea 10 di Villa Nazareth, mentre risaliva la strada ha visto questi tre profughi (così li identifica) che prima cercano di spaventarla con un “buh” e poi la circondano.

La giovane, una volta presa per i polsi, ha trovato la forza di divincolarsi e scappare dai suoi assaliori riuscendo ad arrivare a casa con le braccia ancora doloranti e segnate dall’aggressione. Il padre – contattato dal consigliere comunale della Lega Nord Paolo Polidori che ha reso nota la notizia – ha spiegato che domani mattina la figlia di recherà in Questura a denunciare il fatto.

Il consigliere leghista si è poi sfogato su Facebook: «La rabbia che provo, come cittadino ma soprattutto come padre, è incontenibile, come quella del padre della ragazza che mi ha contattato! Ho poi parlato direttamente con lei, consigliandole di sporgere immediatamente denuncia, cosa che farà senz’altro domani mattina. Provo rabbia perché è intollerabile che questi criminali diventino sempre più sfrontati, sempre più arroganti. Provo rabbia perché i tanti maledetti buonisti che da sempre minimizzano su questi episodi, che già ci sono ma che troppo spesso vengono nascosti, hanno contribuito a creare le condizioni per questo schifo! Ora basta! Cosa aspettiamo, che veramente si arrivi a ciò che non voglio nemmeno pensare??!! Come sarà possibile ora, per questa ragazza ma per tante altre che si trovano in situazioni simili, scendere tranquillamente dall’autobus per andare a casa, o semplicemente passeggiare in certe zone di Trieste, non a notte fonda, ma durante il pomeriggio??!! Ho personalmente interessato dell’episodio il sindaco Dipiazza e il vicesindaco Roberti, che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione su quanto accaduto. Sarà però mio personale impegno per far sì che si mettano in moto tutte le garanzie per la tutela dei nostri cittadini, di fronte a questo continuo degrado dovuto alla presenza di più di mille clandestini! Abbiamo di recente votato in Consiglio Comunale una mozione per dislocare l’esercito in zone sensibili: che ora il Prefetto dia risposte esaustive, e faccia mettere le Forze Armate, perché la gente non ce la fa più!».

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TRIESTE: PROFUGO TENTA DI STUPRARE RAGAZZINA AL PARCO

Il personale del 3° Distretto della Polizia locale di via Giulia è stato allertato da alcuni cittadini per la presenza di un giovane riverso al suolo, privo di sensi, all’interno del Giardino Pubblico. La pattuglia raggiunto il luogo si è trovata davanti una persona che sembrava sotto l’effetto dell’alcol o di qualche sostanza stupefacente.

Mentre gli agenti chiamavano il soccorso sanitario e inizia a raccogliere informazioni sull’uomo, questo si è ridestato iniziando poi a dare in escandescenze tanto che la pattuglia ha avuto il suo bel daffare per calmarlo e scortarlo all’ospedale per le cure necessarie.

In pochi minuti però, dalle testimonianze di molte persone presenti nel giardino, è saltato fuori che, B.A.K. – queste le sue iniziali, 26enne afgano richiedente asilo, già noto alle forze dell’ordine – poco prima di essere ritrovato svenuto sul selciato, aveva avvicinato e aggredito una ragazzina minorenne a passeggio con un’amica lungo i viali del giardino; la ragazza, supportata dall’amica, aveva avuto la prontezza d’animo di divincolarsi e scappare per chiedere aiuto.

Nel corso della serata, gli investigatori del Nucleo di polizia giudiziaria hanno rintracciato la ragazza e i suoi famigliari che hanno poi sporto denuncia di aggressione; nel contempo gli agenti hanno riscontrato prove sufficienti a dimostrare la colpevolezza B.A.K.

Il 26enne richiedente asilo è stato condotto nel carcere di via Coroneo, a disposizione del Magistrato. A suo carico sono stati ipotizzati i reati di violenza sessuale ai danni di minorenne (procedibile d’ufficio) e resistenza a pubblico ufficiale.

http://www.triesteprima.it/cronaca/aggressione-giardino-pubblico-26-novembre-2016.html

Trieste: scontri etnici tra profughi ubriachi in piazza

Piazza della Libertà, davanti la centralissima Stazione dei treni, ancora scena di violenza verbale e qualche spintone tra richiedenti asilo e profughi ospitati a Trieste. Si tratterebbe di un doppio episodio, il primo, l’altra notte, sedato dai Carabinieri, il secondo, questa notte (tra sabato 19 e domenica 20 novembre), in cui è intervenuta la Polizia.

In entrambi i casi, stando alle informaizoni trapelate, non c’è stato bisogno di far intervenire il 118 e quindi si tratterebbe appunto di “accesi diverbi”, sembra causati per motivi “etnici” tra pachistani, afgani e altri stranieri, con qualche spintone e nulla di più. Provvidenziale quindi l’intervento delle forze dell’ordine a sedare gli animi (e identificare i più facinorosi) e a scongiurare il peggio.

Testimone del secondo episodio è stato il consigliere forzista Michele Babuder che, amareggiato, su Facebook ringrazia le forze dell’ordine per il loro lavoro: «Accoglienza dei richiedenti asilo a Trieste. Dalla Prefettura oltre 11 milioni di euro per l’accoglienza a Trieste. Ma a mezzanotte, in piazza Liberta, l’ultima rissa in ordine di tempo tra una decina di loro…, visibilmente ubriachi. E sul posto il doveroso e altamente professionale intervento di ben 4 volanti della Polizia con 8 uomini. Qualcosa non quadra. Agli operatori il mio (insufficiente) grazie».

http://www.triesteprima.it/cronaca/disoccupazione-appello-di-una-giovane-coppia-disoccupata-e-con-figlio-20-novembre-2016.html

IMMIGRATO LA SEGUE DENTRO CASA: “VOGLIO FARE SESSO CON TE”

http://www.triesteprima.it/cronaca/molestata-via-xxx-ottobre-carabinieri-6-novembre-2016.html”

Un angosciante episodio di molestie quello capitato alla nostra lettrice S.V. ieri sera, domenica 6 novembre, nella centralissima via XXX Ottobre a Trieste: come ogni sera portava a spasso il suo cane (un labrador) quando, rientrando a casa, ha notato un uomo che «non mi ispirava fiducia, così ho accelerato il passo e sono velocemente entrata nel portone di casa, ma questo, di carnagione mulatta, sulla trentina d’anni, ha bloccato il mio tentativo di chiudere la porta e una volta entrata nell’atrio condominiale mi ha manifestato la sua intenzione di “fare sesso con te”».

Spaventata S.V. è corsa su per le scale e, sfruttando lo stato di alterazione psicofisica del molestatore, è riuscita seminarlo dopo alcune rampe di scale ed entrare in casa. A quel punto ha subito chiamato i Carabinieri che sono giunti sul posto con due gazzelle, ma dell’uomo però si sono perse le tracce: «Hanno raccolto la segnalazione dicendomi che avrebbero fatto un giro per vedere se lo trovavano e che in caso contrario, molto probabile, avrei potuto fare una denuncia contro ignoti oggi in via Hermet per molestie».