Category: Treviso

Profughi spacciano droga e rubano: beccati dai carabinieri

TREVISO Sono stati sorpresi dai carabinieri del nucleo radiomobile di Treviso a spacciare marijuana in via Roma, a Treviso, nella tarda serata di lunedì. Ad essere denunciati per spaccio di sostanze stupefacenti due nigeriani, entrambi di 22 anni. Il controllo e avvenuto poco dopo la mezzanotte e trenta. Perquisendoli i militari hanno trovato in tutto 11 grammi di marijuana (suddivisi tra i due: 7 l’uno, quattro l’altro). Nelle tasche di uno degli stranieri è stato trovato un I Phone 6S che era stato rubato pochi giorni fa, l’8 settembre, a Jesolo. Entrambi gli stranieri sono richiedenti asilo, uno dei quali già con precedenti specifici alle spalle.

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Donna ostaggio in auto di un Marocchino: «E’ salito all’incrocio, nessun aiuto»

Non dorme da due giorni: appena chiude gli occhi vede quel magrebino che si infila nella sua auto, inizia a riempire il cruscotto di pugni, le serra i polsi e le intima di mettere in moto. È ancora sotto choc la signora M.S., 56 anni, che martedì pomeriggio è stata ostaggio per mezz’ora, nel cuore della città, da un tossicodipendente marocchino in crisi di astinenza. L’uomo, senza scarpe e con la bava alla bocca, forse in fuga da una struttura protetta, ha forzato la maniglia della sua Cinquecento e si è infilato in macchina, sequestrandola. «Ho vissuto i momenti peggiori della mia vita – assicura la signora – credo che a salvarmi e a evitare il peggio sia stato solo il mio sangue freddo».
Tutto accade in pochi attimi: di ritorno dall’ospedale, verso le 15,30, M.S. all’altezza di via Scarpa vede un 25enne marocchino, in evidente stato confusionale, correre nella direzione della Chiesa Votiva. L’auto, a causa del traffico, procede a passo d’uomo. Il marocchino supera la Cinquecento, come per seminare qualcuno, poi torna indietro, afferra la portiera e balza nell’abitacolo.
«Ha iniziato a tempestare di pugni il cruscotto e mi ha ordinato di portarlo in fretta a Canizzano». M.S, pur terrorizzata, non si perde d’animo: procede con molta lentezza e, con la mano sinistra, tenta di chiedere aiuto alle altre auto. Nessuno la soccorre, anzi, tutti sorpassano e suonano spazientiti.
«A quel punto ho cercato di assecondarlo. Ho girato verso Sant’Antonino e, una volta arrivata sotto il cavalcavia della stazione, gli ho chiesto di fermarci per un caffè, adducendo la scusa che dovevo avvertire mio marito del ritardo». Dopo un’iniziale diniego, l’uomo si lascia convincere. M.S., sconvolta, abbandona la Cinquecento in mezzo alla strada ed entra nel bar. Ordina e, a fior di labbra, chiede aiuto a due pensionati al tavolo: «Mi hanno solo risposto: bisogna ucciderli tutti».
In quel mentre entra una coppia anziana che rimprovera la signora per aver mollato l’auto in quella posizione: «Anche loro non hanno capito nulla: chiedevo aiuto a gesti, tutto inutile».
Solo alla fine M.S. ha un’intuizione: «Avevo il bluetooth acceso con segnale vocale. Ho sussurrato 112 e continuavo a ripetere: aiutatemi, bar del cavalcavia della stazione». Passano altri interminabili quindici minuti e all’ingresso si palesano due vigili urbani: «Il ragazzo è scattato in piedi con violenza venendo verso di me e urlando: mi hai tradito!».
Ma poco dopo, una camionetta dal comando della polizia urbana e un’ambulanza fanno irruzione nel bar immobilizzando il magrebino: «Mi hanno lasciata lì da sola. Sono crollata in un pianto dirotto». Dopo essere stata in balia di un pazzo per mezz’ora, nessuno avrebbe pensato di prendersi cura di lei.

http://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/magrebino_sequestra_trevigiana_auto-3228952.html

Senegalesi: prima danneggiano auto disabile, poi aggrediscono agenti

Aggressione in pieno centro: padre e figlio aggrediscono due vigili urbani

TREVISO Violenza in pieno centro, nella mattinata di sabato, a Treviso. Protagonisti dell’accaduto un ragazzo disabile della zona, un uomo senegalese di 52 anni e suo figlio diciassettenne, entrambi originari del Senegal.

Stando a quanto riportato da “La Tribuna di Treviso”, il fatto sarebbe avvenuto poco prima di mezzogiorno nella centralissima Piazza Duomo. Tutto è iniziato quando il giovane adolescente di origini straniere è andato a sbattere contro la macchina del ragazzo disabile che si trovava parcheggiata in sosta. Tra i due è nato un diverbio, alimentato dal padre del ragazzo senegalese, che si ostinava a sostenere che suo figlio non fosse responsabile del gesto dal momento che l’auto del disabile era già stata ammaccata in precedenza. Capendo che la situazione stava degenerando, alcuni passanti hanno chiamato la polizia locale che dopo pochi minuti è arrivata sul posto con una pattuglia. All’arrivo dei vigili urbani il cinquantenne è andato ancor più in escandescenze e ha colpito l’agente che gli chiedeva spiegazioni sull’accaduto con una testata violenta e improvvisa. Il secondo poliziotto è stato invece aggredito dal figlio dell’uomo, intervenuto per dare sostegno al padre. Grazie all’utilizzo dello spray urticante però i due agenti sono riusciti a riportare la situazione alla normalità. Padre e figlio sono stati denunciati con l’accusa di lesioni personali a pubblico ufficiale. Il vigile colpito dalla testata dell’uomo è invece finito al pronto soccorso dove è stato dimesso con una prognosi di guarigione di una settimana.

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Profughi invadono piscine pubbliche, molestano utenti: Carabinieri ‘guardano’ per non provocarli

VITTORIO VENETO – Entravano in acqua con le scarpe, altri portavano le bottiglie di superalcolici a bordo vasca, altri ancora non volevano indossare cuffia o costume. Hanno avuto non pochi problemi i bagnini delle piscine comunali di Vittorio Veneto che sabato scorso hanno cercato, a fatica (per dirlo con un eufemismo), di far rispettare le regole della struttura ad una quarantina di “profughi” impegnati nel festeggiamento di un compleanno.
La direzione dell’associazione “Nottoli” che gestisce la struttura ha deciso, viste le proteste anche degli altri utenti della piscina, per richiedere l’intervento dei carabinieri di Vittorio Veneto che si sono limitati però ad osservare senza intervenire per non esacerbare ulteriormente gli animi. Lentamente gli stranieri si sono adeguati al regolamento ed è tornata la calma.

http://www.trevisotoday.it/cronaca/vittorio-veneto-piscina-profughi-compleanno-festa-28-giugno-2017.html

Geniale fare utilizzare piscine pubbliche a individui provenienti da zone ad alto tasso di infetti.

Si masturba di fronte ai bambini al parco pubblico, arrestato un Marocchino

CASTELFRANCO VENETO Si è calato pantaloni e mutante e si è masturbato di fronte ad alcuni bambini che stavano tranquillamente giocando all’interno di un parco pubblico di Castelfranco Veneto. L’esibizionista di turno, un 30enne marocchino, senza fissa dimora, è stato subito arrestato dai carabinieri, allertati da alcune mamme. Lo straniero aveva tentato inutilmente di dileguarsi. Il 30enne è comparso di fronte al giudice per il processo per direttissima e su richiesta del suo legale ha ottenuto il rinvio. Il guidice ha pertanto scarcerato il magrebino imponendo nei suoi confronti il divieto di fare ritorno a Castelfranco Veneto.

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Padova, stazione fuori controllo: rissa tra immigrati – VIDEO

http://videos-f.jwpsrv.com/content/conversions/z4vV35SN/videos/jNIOb2BQ-23114404.mp4?token=0_5938156b_0x447c60a2c858875847d668c99a35371d1d773e73

PADOVA – Violenta rissa tra immigrati in piazzale della stazione a Padova. Una donna nigeriana di 35 anni ha rubato due telefoni a un connazionale.

Sorprende uno straniero mentre fa la pipì, italiano lo picchia

TREVISO Un 36enne immigrato P.P., è stato soccorso dal Suem 118, giovedì sera poco dopo le 20, in largo Totila, a pochi passi dal “Tigotà”. L’uomo presentava una profonda ferita alla testa: era stato aggredito, spintonato da un passante, e nella caduta aveva sbattuto il capo contro uno spuntone di cemento. Sono stati alcuni testimoni e lo stesso straniero a spiegare alla polizia intervenuta sul posto il motivo di questo gesto di violenza da parte di un ancora ignoto passante, pare un trevigiano. Il 36enne, incurante dell’orario e del luogo (siamo in pieno centro), si era slacciato i pantaloni e aveva orinato su un’aiuola, come fosse la cosa più normale del mondo. Il suo aggressore, sdegnato per quella scena così poco edificante, ha reagito spintonandolo e dileguandosi poi a piedi

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Moglie non mette il burqa: massacrata da marito islamico

MONTEBELLUNA – Ha sopportato per quasi 7 anni il marito fanatico religioso che voleva imporle di portare il burqa e abiti che la coprissero dalla testa ai piedi ma poi, esasperata, ha trovato la forza di ribellarsi e di spezzare le catene dell’Islam integralista. Ha denunciato il marito, un 38enne marocchino, e se ne è andata di casa, con il figlio minorenne, riuscendo a ricostruirsi una vita serena lontano all’aguzzino che le aveva distrutto l’esistenza, trasformandole il vivere quotidiano in un inferno. Una donna marocchina coraggiosa che ora ha trovato un nuovo compagno e vive serenamente. Per il marito aguzzino sono invece iniziati i guai che lo hanno portato a processo per rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Ma se alla moglie sono serviti 7 anni per trovare la forza di ribellarsi, alla Procura ne sono serviti altrettanti per portare davanti al giudici il fanatico violento. Tra il 2005 e la fine del 2001 il 38enne avrebbe sottoposto la compagna a ogni tipo di angheria – secondo quanto scoperchiato e contestato dagli inquirenti – costringendola a sopportare un sistema di vita avvilente e doloroso, caratterizzato da botte, ingiurie e minacce continue. Se chiami i carabinieri – amava ripetere il 38enne rivolgendosi alla moglie – ti ammazzo o ti brucio la faccia…

http://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/burqa_moglie_massacrata_marito_fanatico_islam_radicale_processo_treviso-2445480.html

RAGAZZA INCINTA UCCISA A SASSATE E GETTATA NEL FOSSO DA IMMIGRATO

Un orrore: uccisa e buttata in un fosso. Uccisa, pare, a colpi di pietra. Lei aveva 20 anni ed era incinta, era una moldava residente in Italia da anni che abitava a Conegliano Veneto. Nella notte tra mercoledì e giovedì è stato fermato il fidanzato, anche lui moldavo, residente in Italia e suo coetaneo. Avrebbe confessato l’omicidio. Il corpo è stato ritrovato nelle prime ore della notte di mercoledì in un fossato in località Manzana, vicina a Vittorio Veneto.
Come detto, dal primo esame del medico legale, la ragazza sembra essere morta per i colpi inferti con un sasso. Le indagini erano iniziate con la scomparsa della ragazza, avvenuta alcuni giorni fa. Il presunto omicida avrebbe confessato il delitto spiegando di averla uccisa al termine di una lite che è degenerata.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12338001/treviso-conegliano-moldavo-uccide-fidanzata-incinta-sassate.html

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/23/uccide-ex-fidanzata-ragazza-era-incinta_f6df9b8d-1c36-48b9-8271-2b2a2d5041a7.html

Nigeriana senza biglietto aggredisce e sputa su controllore

TREVISO – Continua la serie di aggressioni ai danni del personale della Mom. L’ultimo caso è stato registrato mercoledì pomeriggio all’autostazione di Treviso dove una donna, pizzicata poco prima senza biglietto, si è scagliata contro un controllore e dopo averlo minacciato e offeso gli ha sputato addosso. Solo l’intervento di due colleghi ha impedito alla passeggera di passare dalle parole ai fatti e di colpire quello che a suo dire era il responsabile di un’ingiustizia. I dipendenti di Mom l’hanno quindi immobilizzata in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.  L’aggressione è avvenuta attorno all’ora di pranzo, poco dopo le 13,30. Una 35enne di origini nigeriane ha raggiunto la stazione delle corriere di Lungosile Mattei ed ha cominciato a inveire contro una squadra di tre controllori, smontata poco prima da un un autobus. Durante la mattinata, la donna era stata bloccata da uno di loro che non aveva voluto sentire ragioni: la passeggera era senza biglietto e nonostante le proteste era scattata inesorabile la sanzione. Forse la 35enne sperava in un po’ più di compassione, ma sta di fatto che raggiunta l’autostazione, si è messa a caccia del controllore con tutta l’intenzione di fargliela pagare…

http://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/sputa_controllore_bus_senza_biglietto_treviso_mom-2294539.html