Category: Torino

Non dà elemosina: preso a sprangate da nigeriano

Un nigeriano di 22 anni, Kevin Okusun, è stato arrestato dai carabinieri dopo che aveva aggredito un commerciante di Chieri, ferendolo con un paletto della segnaletica stradale. E’ successo poco dopo le 13. Il giovane africano stava chiedendo l’elemosina e, al rifiuto del commerciante di dargli qualche spicciolo, ha staccato il palo di un segnale stradale ed ha iniziato a percuotere l’uomo. L’intervento di una pattuglia dei carabinieri ha evitato che l’aggressione si concludesse tragicamente e che altri passanti diventassero oggetto dell’ira del nigeriano che, prima di essere bloccato, si è scagliato anche contro i militari. Kevin Okusun è stato arrestato con accuse che spaziano dalla minaccia aggravata alle lesioni e alla resistenza a pubblico ufficiale. Il commerciante ha riportato ferite alla schiena che secondo i medici dell’ospedale di Chieri guariranno in dieci giorni.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/11/06/news/il_passante_gli_nega_l_elemosina_lui_lo_aggredisce_con_un_cartello_stradale-99933157/

‘Nomadi’ tentano di rapire 12enne per darla in sposa al figlio

Un blitz per rapire una ragazzina di 12 anni e darla in sposa a loro figlio. Una coppia rom, lui 49 anni e lei 43, lo scorso 23 ottobre hanno avvicinato la ragazzina che avevano adocchiato nel cortile di casa sua a San Carlo Canavese (To), mentre stava giocando con altri coetanei, e hanno cercato di portarla via, trascinandola dentro la loro Opel Astra. Le urla della piccola hanno messo in allarme i famigliari che sono scesi in strada e hanno messo in fuga gli aggressori. I genitori della vittima del tentato rapimento, anche loro di etnia rom, hanno poi sporto denuncia ai carabinieri che quest’oggi sono riusciti ad individuare ed arrestare i responsabili, Mira Stojanovic ed il marito Ljubisa Vasic, entrambi domiciliati presso il campo nomadi di Settimo T.se. Secondo le prime indiscrezioni, si trattava di un modo per organizzare un matrimonio combinato con il figlio adolescente.

http://www.quotidianopiemontese.it/2014/11/03/tentano-rapire-bambina-12-anni-per-darla-in-moglie-figlio-arrestata-coppia-rom/#.VFd_U_SG-z9

Rapina a mano armata: presi 5 magrebini e un albanese

Notte di Halloween, notte di streghe e fantasmi, o forse semplicemente notte di rapinatori. Ben sei gli arresti da parte della Polizia del capoluogo piemontese in zona Lingotto, dove nella serata e nottata si è festeggiato al Movement.

In manette quattro cittadini tunisini di età compresa tra i 19 e i 25 anni, un cittadino marocchino di 22 anni e un cittadino albanese di 17 anni. Tutti i fermati si sono resi responsabili in concorso fra loro di rapina a mano armata nei pressi del Lingotto Fiere.

Nello specifico dopo avere minacciato, con coltelli, alcuni ragazzi italiani poco più che maggiorenni che si trovavano sul piazzale antistante l’ingresso del Lingotto Fiere, agendo in gruppo e circondandoli, li hanno poi rapinati dei telefoni cellulari, dei biglietti per l’ingresso alla manifestazione nonché del portafogli e di altri effetti personali.
Le vittime si sono rivolte subito alle forze dell’ordine, raccontando quando successo. La descrizione fornita ha permesso agli agenti di identificare velocemente i rapinatori e arrestarli, restituendo quando sottratto ai legittimi proprietari. Sono stati inoltre recuperati e sequestrati due coltelli.
http://www.torinotoday.it/cronaca/rapina-movement-lingotto-fiere.html

I taglieggiatori col furgone infestano il mercatino

RIVAROLO. Arrivano alle 6.30 del mattino. Di buon’ora, dunque. Sono su un furgone, dal quale scendono dalle sei alle otto persone. Il giorno è il sabato. La città è Rivarolo. La zona è quella del mercato cittadino che proprio il giorno prefestivo pullula di gente. «Sono balcanici, non c’è dubbio, l’inflessione linguistica è quella, ma non si tratta sempre degli stessi, quasi che in piedi ci fosse una vera e propria organizzazione» dicono i frequentatori del mercato. L’organizzazione a cui si fa riferimento, è quella dei posteggiatori abusivi, sempre che di organizzazione si possa parlare. Il compito è quello di far scucire a chi arriva in macchina e parcheggia in tutte le aree dov’è possibile farlo, monete per un’ipotetica custodia dell’auto, che non avverrà mai. Ma a tutto c’è un limite. Che per alcuni abituèe del mercato è già stato ampiamente superato. Ed allora è scattata la protesta.

Sotto accusa i presunti, scarsi controlli da parte delle forze dell’ordine («Vorrei sapere perchè il Comune permette tutti i sabati agli zingari di taglieggiare chi parcheggia nel piazzale. Possibile che nessuno intervenga?» è uno dei commenti risentiti che viaggiano su facebook, ma i toni, in alcuni casi, sono ben più accesi). Sui social basta postare un messaggio che subito diventa una catena, una perfetta struttura piramidale. E in questo caso, vengono alla luce anche i dettagli, il modo in cui queste persone si approcciano, l’atteggiamento che usano, la capacità, anche, di indurre con insistenza chi posteggia ad offrire l’obolo.

Piazza Mulinet, il parcheggio di via Carisia, quello di piaza Sunchales, quello dietro le Poste le aree presidiate. Lì, c’è sempre qualcuno che chiede. E, in genere, ottiene. «Siamo perfettamente a conoscenza della situazione – dice il sindaco, Alberto Rostagno – . Il problema si era già presentato mesi fa, poi, sembrava che le cose fossero migliorate, ed ora, evidentemente, siamo punto da capo. La questione è che con i Vigili urbani siamo ridotti all’osso. Lì, ne servirebbero almeno due e in modo continuativo, cosa che non è possibile. Coi carabinieri abbiamo adottato una strategia, ma anche loro non possono fare miracoli. Quando viene pizzicato chi chiede soldi per il parcheggio viene allontanato, ma è sufficiente che siano le forze dell’ordine ad allontanarsi e lui torna da dove se n’era andato». In settimana, il primo cittadino vedrà di nuovo gli uomini dell’Arma, ma il senso di impotenza è palese.

Intanto, il malumore aumenta e c’è il timore che prima o poi possano esserci episodi di intolleranza. Chi l’obolo non lo versa, teme che possa esserci una ritorsione (macchina rigata, specchietto retrovisore rotto, e via discorrendo). Questo sabato, visto il clima che si respira, potrebbe essere un banco di prova. Solo per l’intensificare dei controlli, si spera.

http://lasentinella.gelocal.it/ivrea/cronaca/2014/10/29/news/parcheggiatori-abusivi-scatta-la-protesta-1.10201760

Treno fermo ore: causa Rom ospiti di Fassino

Il Frecciarossa partito da Salerno e rimasto bloccato lunedì a poca distanza da Torino per un furto di 1.000 metri di cave di rame -il primo episodio del genere a coinvolgere un treno ad alta velocità in Piemonte è l’ultima vittima di questo scontro senza quartiere: 50 mila euro di danni, al netto dell’odissea ferroviaria subita dai passeggeri. Uno scontro che si combatte anche su altri terreni. Dalle aree industriali dismesse alle scuole, dalle seconde case ai camposanti, tutto quello che non è vigilato viene minuziosamente spogliato di ogni traccia di rame: asportato e venduto ai ricettatori.

Ma la prima linea sono le linee ferroviarie: il rame, impiegato negli impianti tecnologici, nei sistemi di segnalamento e alimentazione elettrica dei treni e in quelli di telecomunicazione, rappresenta il miglior conduttore disponibile dopo l’argento perchè, spiegano dall’azienda, resistente alla corrosione e interamente riciclabile. Da qui la richiesta sul mercato internazionale, dove la domanda supera l’offerta. Di per sè la sottrazione di rame non comporta problemi di sicurezza al trasporto ferroviario: in compenso, determina l’attivazione istantanea dei sistemi di sicurezza che governano le tecnologie per la gestione del traffico bloccando i convogli.

http://www.lastampa.it/2014/10/22/cronaca/sono-stati-ladri-di-rame-a-fermare-il-frecciarossa-S7zE5uMQuXGoVMsJB06x2L/pagina.html

Torino: arsenale di armi e droga in casa albanesi

Armi e droga in un appartamento di via Varazze, 4 arresti

La Polizia di Stato ha portato a termine una delicata operazione nel quartiere Lingotto che ha permesso di trarre in arresto quattro pericolosi albanesi domiciliati tra Torino e la provincia di Genova.

Si occupavano di spaccio di droga e di armi e quando sono stati fermati avevano da poco scaricato da un’auto due grossi sacchi con all’interno due pistole giocattolo modificate, due fucili, oltre trenta chilogrammi di marijuana, 620 grammi di eroina, un giubbotto antiproiettile, numerose munizioni e materiale vario per il peso e il confezionamento delle sostanze stupefacenti. Gli agenti non sono arrivati a loro per caso, ma li stavano seguendo da diverso tempo viste le numerose segnalazioni della presenza di spacciatori in corso Principe Oddone.

Nella notte è scattato il blitz che ha portato agli arresti. Una Bmw coupé con targa albanese, guidata da una donna, è stata seguita dagli investigatori. La vettura ha prima girato un po’ come se non avesse una meta, poi in corso Vigevano si è accostata vicino ad una Ford Focus al cui interno non vi era nessuno. Dalla Bmw sono scese quattro persone che, senza utilizzare alcuna chiave, sono saliti a bordo della Focus.arsenale2-2

La Ford Focus, sempre guidata dalla donna, ha girovagato per un po’ dirigendosi verso via Varazze, luogo in cui sono stati scaricati e portati in un appartamento i due sacchi recuperati successivamente dalla Polizia. L’intervento degli agenti è scattato poco dopo, davanti al Parco del Valentino.

Oltre al contenuto dei due sacchi, sono stati sequestrate anche due pistole funzionanti e con munizioni all’interno: una era nascosta dietro il frontalino dell’autoradio della Focus, l’altra sotto il sedile destro anteriore della Bmw.

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Torino: in tre lo rapinano a bottigliate

Due cittadini marocchini di 26 e 27 anni ed un albanese di 29 anni sono stati arrestati nella notte dopo aver aggredito e rapinato un ventiduenne nel centro di Torino, in piazza Vittorio Veneto. Per sottrargli il cellulare ed una confezione di tabacco i tre hanno minacciato il giovane con un coccio di bottiglia, prima di farlo cadere a terra e scappare con la refurtiva verso corso Regina Margherita.

Dopo essere stato derubato, il ventiduenne ha denunciato l’accaduto al 113 e, giunta una volante in suo soccorso, ha fatto una dettagliata descrizione dei suoi aggressori.

Perlustrando la zona, poco dopo gli agenti hanno individuato i tre rapinatori in corso Regina Margherita all’angolo con via Buniva. Alla vista della Polizia questi gettavano il cellulare sotto un bidone della spazzatura, cercando di nascondersi inutilmente tra alcune vetture parcheggiate.

Da una perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto il coccio di bottiglia, la confezione di tabacco rubata poco prima, un navigatore satellitare ed un pezzo di sostanza stupefacente.

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Immigrati di lusso: Ricco calciatore cileno importuna ragazza

NON E’ LA POVERTA’ ALLA RADICE DEI CRIMINI DERIVANTI DALL’IMMIGRAZIONE

I FATTI — Giovedì notte il cileno esce con degli amici e va a ballare in un noto locale torinese. Ma la serata prosegue troppo e finisce male, colpa a quanto pare di uno sguardo (o una parola) di troppo ad una ragazza “accompagnata”. E che ha portato alla reazione del fidanzato: animata discussione e qualche contatto fisico. Nelle foto pervenute a Gazzetta.it si vede un Vidal con una allegra ghirlanda hawaiana essere allontanato forse da un gigantesco buttafuori. Erano le 5.20 del mattino. Un orario non esattamente ideale per un professionista a tre giorni dalla partita più importante del campionato. Poche ore dopo Vidal si è presentato in ritardo all’allenamento: pochi minuti, ma abbastanza per irritare tecnico e società, venuti a conoscenza dell’episodio. A peggiorare la situazione i rumours che indicano Vidal come non nuovo a serate un po’ troppo movimentate. Il cileno, inizialmente in panchina contro la Roma è entrato nel secondo tempo, ma l’episodio non è stato accantonato. Probabili “onerosi” provvedimenti da parte della società.

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/06-10-2014/juventus-vidal-rissa-discoteca-arrivo-supermulta-90664606841.shtml

TORINO, arrestati 12 spacciatori: romeni, gabonesi e marocchini

L’IMMIGRAZIONE E’ UNA RISORSA

Quasi 2000 euro di provento dallo spaccio di stupefacenti. E’ questa la cifra che gli agenti del Commissariato San Donato hanno sequestrato a due cittadini senegalesi, arrestati nella giornata di giovedì per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

I due spacciatori sono stati fermati durante un controllo stradale in corso Montegrappa. Il passeggero, sceso dalla vettura, si è dato repentinamente alla fuga, ma è stato bloccato poco dopo da un agente in via Carrera angolo via Capelli. Durante la fuga, il senegalese, ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente, contenuta all’interno di un calzino, gettandola sotto un’autovettura.

All’interno del calzino, gli agenti hanno, infatti, rinvenuto 10 ovuli in cellophane e 25 grammi di cocaina in pezzi. Le altre perquisizioni personali hanno portato al sequestro di tre telefoni cellulari e la somma in contanti di 970 euro. L’altro cittadino senegalese è stato, invece, trovato in possesso della somma di 860 euro. Entrambe le somme sono da considerarsi provento e strumento dell’attività illecita, così come i telefoni cellulari.

Ammontano a 12 gli arresti effettuati negli ultimi giorni dalla Polizia di Stato in ordine allo spaccio di stupefacenti. A partire dalla scorsa domenica sono state arrestate due cittadine rumene, trovate in possesso di 15 ovuli di cocaina, due cittadini gabonesi sempre per spaccio di cocaina.

Arrestati, poi, nella serata di venerdì 3 cittadini marocchini, scoperti contrattare sostanza stupefacente all’interno del parco Michelotti. Due dei tre erano già destinatari di un ordine di carcerazione emesso lo scorso gennaio.

 

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Romeno taglia moglie a pezzi e la nasconde in cantina

Il cadavere di una donna, tagliata in due e avvolta in sacchetti di nylon, è stato ritrovato dalla polizia nello scantinato di un condominio di Ivrea, in provincia di Torino. Si tratta di Flerica Ninzat, 35enne romena sparita a giugno. A denunciare la scomparsa era stato il marito, Jonel Agavriloaei, suicidatosi con un colpo di fucile a fine agosto. Fondamentale per il ritrovamento, l’utilizzo di due cani specializzati nella ricerca di resti umani.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/trovato-cadavere-tagliato-in-due_2071482201402a.shtml