Category: Torino

Trova 3 ladri albanesi in camera e spara: interrogato…

La notte scorsa tre albanesi stavano probabilmente tentando di rubare in una villetta, nelle campagne di Nole Canavese, in strada Camporelle 32, quando sono stati sorpresi dal proprietario della casa, un pensionato di 79 anni. Che ha preso una pistola e ha sparato due colpi contro i ladri.

Uno di questi Flori Eollaj, 39 anni, è stato colpito ad una spalla, gli altri due sono invece riusciti a fuggire e i carabinieri hanno istituito posti di blocco per cercarli. Eollaj è rimasto a terra, in una pozza di sangue ed è stato soccorso dai medici e dagli infermieri del 118, anche perché le sue condizioni sono apparse molto gravi. In un primo tempo l’albanese è stato trasportato all’ospedale di Ciriè, poi trasferito nel reparto di neurochirurgia del Cto, dove i medici lo hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Il proiettile, infatti, ha leso la colonna vertebrale e l’uomo rischia di rimanere paralizzato. Non è in pericolo di vita. Tutto è successo intorno alle 3,20. Indagano i carabinieri della Compagnia di Venaria. In queste ore gli investigatori stanno interrogando il pensionato.

http://www.lastampa.it/2015/05/05/cronaca/nole-pensionato-spara-a-uno-dei-ladri-che-stavano-rubando-in-casa-sua-O5KIprigjO66B8cvE3MP8K/pagina.html

Non solo, non sono capaci di proteggere i cittadini, ma li interrogano anche se si difendono da soli. Ora, grazie ai chirurghi, dovremo anche dargli la pensione per invalidità sul lavoro.

Gli spacca i denti a bottigliate perché difende ragazza

È successo tutto nella notte, davanti alle vetrine dell’Astoria, il cocktail pub di via Berthollet, zona San Salvario. Le volanti della polizia sono intervenute dopo la telefonata di un gruppo di giovani: «Un uomo ci sta lanciando addosso delle bottiglie di vetro: un ragazzo è stato colpito alla faccia». L’aggressore è stato intercettato e fermato dagli agenti poco distante dal locale, in via Nizza. È un 33enne di nazionalità marocchina, provvisto di regolare permesso di soggiorno. In base alle prime testimonianze raccolte, tutto sarebbe iniziato per un banale litigio tra l’immigrato e una ragazza italiana.
Questa sarebbe poi stata difesa da alcuni amici che hanno allontanato l’uomo. Lui, però, si è ripresentato in via Berthollet pochi minuti più tardi, armato di alcune bottiglie. Una di queste ha raggiunto al volto un 25enne, poi trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano. Le sue condizioni non sono gravi, ma l’impatto gli ha provocato la rottura di un dente. Il marocchino si è difeso spiegando di essere stato a sua volta aggredito e ha mostrato diverse escoriazioni. Accompagnato in questura, è stato poi denunciato a piede libero per lesioni aggravate e lancio di oggetti pericolosi.

http://www.lastampa.it/2015/05/03/cronaca/san-salvario-lite-davanti-al-locale-finisce-a-bottigliate-JFZZk2ypVFlxN9dzlmrHtJ/pagina.html

Ora, le molestie le definiscono ‘banali litigi’.

Ospiti di Fassino rubano alla stazione

Continuano i controlli da parte degli agenti della Polizia Ferroviaria all’interno delle stazioni cittadine e delle zone limitrofe, in particolare in questo periodo, dove a Torino, sono attesi numerosi turisti per l’Ostensione della Sindone.

Gli operatori hanno denunciato un cittadino magrebino di 19 anni, regolare, sul territorio nazionale per ricettazione dopo averlo trovato in possesso di tre telefoni cellulari dal valore di circa 3mila euro. Il ragazzo, che dapprima non ha fornito spiegazioni, ha poi ammesso di averli comprati tutti e quattro da un suo connazionale a Torino a Porta Palazzo, per una somma irrisoria rispetto al loro valore di mercato.

Una ragazzina di 15 anni di origini rumene è stata denunciata per furto aggravato a seguito di una rapina perpetrata ai danni di una donna intenta ad acquistare un biglietto ferroviario presso una biglietteria automatica nella stazione di Porta Susa. La ragazzina, residente nel campo nomadi di via Germagnano, era già nota alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, commessi anche in ambito ferroviario. L’autrice del furto è stata perquisita e la refurtiva sottoposta a sequestro.

Presso la stazione di Torino Lingotto, personale della Sottosezione di Orbassano ha accompagnato presso gli uffici Polfer una donna trentanovenne di origini romene, domiciliata presso il campo nomadi di Via Germagnano. La donna, già nota per reati contro il patrimonio commessi nella stazione ferroviaria ed a bordo treno, è stata fermata mentre cercava di salire su una carrozza viaggiatori e trattenuta per accertamenti sulla sua identità in quanto priva di documenti identificativi. Successivamente la donna è stata posta a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per il vaglio della sua posizione.

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Marocchino rapina 2 donne coltello alla gola

Rapina due donne puntando il coltello alla gola, preso dopo un inseguimento in auto

In pochi minuti ha rapinato due donne con lo stesso modus operandi. Entrambe, di rientro a casa, sono state minacciate con un coltello da cucina: la prima in via Quarto dei Mille e la seconda in via Adamello, nel quartiere Aeronautica, periferia ovest di Torino. A entrambe, dopo averle minacciate puntando loro il coltello alla gola, l’uomo ha portato via la borsetta tranciando con il coltello la tracolla. Alla seconda, inoltre, grazie alle chiavi contenute nella borsetta, ha rubato anche l’auto con la quale è fuggito. Subito sono scattate le ricerche per rintracciare l’uomo, poi risultato un immigrato marocchino di 21 anni senza permesso di soggiorno. Una delle volanti impegnate nella ricerca dell’uomo ha rintracciato, poco dopo, l’autovettura rubata ferma in via Franzoi. All’avvicinarsi della volante, l’uomo ha messo in moto ed è fuggito. Ne è nato un lungo inseguimento per le vie del quartiere, che ha impegnato diversi equipaggi della polizia. Giunta in via Bellardi, il fuggitivo è sceso dall’auto ed è scappato a piedi. Assieme a lui, in auto c’era anche una cittadina straniera che nel frattempo l’uomo aveva fatto salire a bordo, ma che è risultata del tutto estranea alla vicenda . Inseguito dagli agenti, l’uomo ha prima scavalcato la recinzione di una scuola e poi quella di un condominio. Poi è stato definitivamente bloccato nei garage mentre tentava un’ultima fuga in ascensore.
Il cittadino marocchino è stato arrestato per rapina aggravata continuata e denunciato per falsa attestazione sull’identità personale e ricettazione. A casa sua, infatti, sono stati rinvenuti bancomat e carte di credito oltre ad un telefono cellulare, rubato lo scorso marzo e immediatamente restituito al proprietario.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/28/news/rapina_due_donne_puntando_il_coltello_alla_gola_preso_dopo_un_inseguimento_in_auto-113033733/

Bambini schiavi per le strade di Torino, tre romeni condannati

Condannati per avere ridotto in schiavitù dei minori, fra cui uno di due anni

Bambini schiavi tra le strade di Torino. Troppo piccoli per lavorare, ancora dei bambini, e già schiavi di sfruttatori senza scrupoli. Una triste vicenda di violenza ed emarginazione si è consumata per mesi ai danni di tre minorenni costretti a chiedere l’elemosina in piazza Rebaudengo con la costante presenza di violenze e percosse se la raccolta dei soldi non era sufficiente da soddisfare le richieste dei tre schiavisti.

Grazie all’operazione del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale di Torino, coordinata dal pubblico ministero Stefano Castellani, sono stati condannati tre cittadini romeni con due condanne a 5 anni e 4 mesi e una a sei anni di reclusione.

I tre sfruttatori obbligavano i bambini a lavare i vetri delle auto durante i mesi invernali vestiti di pochi e leggeri indumenti inadatti al clima rigido dell’inverno torinese. Il più piccolo dei bambini sfruttati, appena due anni, può essere adottato, mentre gli altri due giovanissimi sono stati affidati ad una comunità protetta.

http://www.imolaoggi.it/2015/04/26/bambini-schiavi-per-le-strade-di-torino-tre-romeni-condannati/

Con un coltello rapina due donne: inseguito per le vie del quartiere finisce in manette

In pochi minuti ha rapinato due donne. Entrambe di rientro a casa, sono state minacciate con un coltello da cucina: la prima in via Quarto dei Mille e la seconda in via Adamello. In tutti e due i casi l’uomo ha portato via la borsetta tranciando con il coltello la tracolla. Alla seconda, inoltre, impossessandosi delle chiavi contenute nella stessa borsa, ha rubato anche l’auto con la quale si è dato alla fuga. Subito sono scattate le ricerche delle volanti, che hanno rintracciato il rapinatore, un cittadino marocchino di 21 anni irregolare sul territorio nazionale, in via Franzoi. All’avvicinarsi della volante, l’uomo ha messo in moto ed è fuggito. Ne è nato un lungo inseguimento per le vie del quartiere, che ha impegnato diversi equipaggi della polizia. Giunta in via Bellardi, l’auto si è fermata e il marocchino è scappato a piedi.

Dopo aver scavalcato la recinzione di una scuola e poi quella di pertinenza di un condominio, è stato definitivamente bloccato dagli agenti della Squadra Volanti nei garage condominiali di un edificio.

Il cittadino marocchino è stato arrestato per rapina aggravata continuata e denunciato per falsa attestazione sull’identità personale e ricettazione. A casa dell’uomo, infatti, nel corso della perquisizione, sono stati ritrovati bancomat e carte di credito oltre ad un telefono cellulare, rubato lo scorso marzo e immediatamente restituito al legittimo proprietario.

http://www.lastampa.it/2015/04/28/cronaca/con-un-coltello-rapina-due-donne-inseguito-per-le-vie-del-quartiere-finisce-in-manette-zrxIIL5n4ZuHLrJyP6rGpJ/pagina.html

Agente ferito a ‘lamettate’ da marocchino

Un agente della Polizia Penitenziaria aggredito in carcere a Torino. Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “Ogni giorno è un bollettino di guerra – commenta il Segretario Generale del Sappe Donato Capece. Stamattina un detenuto del Marocco, 32 anni, ristretto per rapina, ha colpito a calci e pugni l’Agente della Polizia Penitenziaria di servizio nel Reparto detentivo. Non contento, lo ha ferito con una lametta alla spalla, al collo e alla testa, causando al poliziotto una copiosa perdita di sangue.

L’Agente è stato condotto in ospedale, ma quel che è accaduto è un fatto gravissimo, che va stigmatizzato con forza. I nostri auguri vanno ovviamente al collega ferito ma il Ministero della Giustizia e l’Amministrazione Penitenziaria non possono tollerare che a Torino i poliziotti siano colpito, aggrediti, feriti da chi crede di poter fare in carcere tutto quel che vuole senza essere punito”. Capece sottolinea che il fatto è avvenuto in una sezione detentiva del carcere “a custodia attenuata”.

Poi il segretario del Sappe denuncia: “Altro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. I numeri dei detenuti in Italia sarà pure calato, ma le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e celle devastate. Il ministro della Giustizia Orlando ed il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Consolo adottino con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dalla sospensione della vigilanza dinamica delle sezioni detentive, provvedimento che ha favorito e favorisce questa ignobile e ingiustificata violenza facendo stare i detenuti fuori delle celle a non fare nulla tutto il giorno”.

Il Sappe torna infine a sollecitare “la dotazione di spray anti aggressioni ai poliziotti penitenziari, ogni giorno vittime di gravi fatti di violenza da parte di una fetta di detenuti che pensano di fare in carcere quel che vogliono. E questo è grave, scandaloso e pericoloso. La violenza contro la Polizia Penitenziaria va repressa con la durezza delle leggi”.

http://www.poliziapenitenziaria.it/public/post/polioziotto-penitenziario-sfregiato-con-una-lametta-da-detenuto-in-custodia-attenuata-nel-carcere–4655.asp

Pregavano Allah perché refurtiva fosse abbondante

Dopo ogni colpo, si raccoglievano in preghiera: pregavano Allah perché la merce fosse di valore. E’ una banda di devoti algerini quella sgominata a Torino dalla polizia. E le loro preghiere devono essere state ascoltate perché, con cinquanta colpi messi a segno, hanno guadagnato un bottino di diverse decine di migliaia di euro. Ora si preparavano a colpire anche tra i pellegrini della Sindone e tra i turisti di Expo.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/22/news/pregavano_allah_perche_la_refurtiva_fosse_abbondante_in_cella_banda_di_ladri_devoti_algerini-112572213/

Auto comprate in Italia e immatricolare in Romania per evitare tasse e multe: 28 denunciati

Avevano comprato le auto a Torino, ma le avevano fatte immatricolare in Romania in modo da evitare le tasse e complicare la vita a chi voleva multarli. Così 28 persone di origine romena sono state fermate dai carabinieri della Compagnia di Venaria e denunciati per truffa ai danni dello Stato. Le autovetture, risultando esportate, erano state radiate dai registri del Pra. Ma di fatto, benché reimmatricolate in Romania a nome di uno di loro o di un prestanome, sono rimaste circolanti in Italia: in questo modo si ometteva il pagamento delle tasse di proprietà italiana, si abbattevano i costi dell’assicurazione obbligatoria e si rendeva difficoltoso l’eventuale rintraccio in caso di violazioni al Codice della Strada. Le auto sono state sequestrate.

http://www.lastampa.it/2015/04/21/cronaca/auto-comprate-in-italia-e-immatricolare-in-romania-per-evitare-tasse-e-multe-denunciati-45LJTCV3ANS5Ktk23uGhnI/pagina.html

Ricordate il ‘bus dei rom’ ? Nuova aggressione contro autista

Nuova aggressione sul linea 69, il bus per Borgaro che era finito al centro delle polemiche per la richiesta di sdoppiare il servizio per evitare l’incontro con i passeggeri che abitano al campo nomadi di strada Aeroporto. Ieri, qualche minuto dopo le 19, un autista ha chiesto aiuto alla centrale e ha interrotto il turno, facendosi accompagnare in ospedale, dopo essere stato preso di mira da un nomade. L’uomo che camminava lontano dalla fermata, in prossimità del semaforo di strada Bellacomba, ha fermato il mezzo, colpendo il parabrezza e piegando i tergicristalli. Salito sul bus, dove viaggiavano altri tre amici, ha aperto lo sportellino della cabina del guidatore per insultarlo. All’arrivo delle forze dell’ordine e dei vigilantes, i quattro hanno fatto perdere le loro tracce. Sul 69 erano sedute altre tre ragazze che sono tornate a casa accompagnate dai famigliari. Osservando le immagini registrare dal sistema di telecamere interne del bus, si proverà a dare un nome agli aggressori. Nessun viaggiatore è rimasto ferito.

http://www.lastampa.it/2015/04/19/cronaca/nuova-aggressione-sul-fermano-lautobus-e-insultano-lautista-zO20qVM5VUFr9toa22p5lN/pagina.html