Category: Torino

DISABILE ITALIANA RAPITA E STUPRATA DA PROFUGHI IN EDIFICIO OCCUPATO

La polizia li ha braccati per quasi una settimana, notte e giorno. Li ha scovati al Moi, il villaggio olimpico di Torino 2006 occupato abusivamente due anni fa da centinaia di extracomunitari. In manette sono finiti tre giovani africani. L’accusa è pesantissima perché, se confermata, avrebbero sequestrato e ripetutamente stuprato in gruppo una ventenne disabile. Luisa (il nome è di fantasia) scompare a Torino la mattina del 27 maggio. Sta andando a scuola ma sul pullman incontra alcuni ragazzi: scambiano sorrisi, qualche parola, si fida di loro, li segue. Sparisce nel nulla per quasi un giorno e mezzo. La cercano i carabinieri, ma il cellulare suona a vuoto, Luisa non risponde.

I famigliari sono disperati, setacciano tutta la notte il Lingotto, il quartiere in cui vivono. L’indomani è un amico di famiglia a ritrovarla. La incrocia in strada in compagnia di alcuni ragazzi di colore che all’improvviso scappano, abbandonandola sul marciapiede. Luisa è scossa, viene portata in ospedale. Nei giorni successivi mette a posto il puzzle dell’accaduto, è confusa, inciampa anche in qualche contraddizione, ma alla fine sembra ricordare con precisione. «Uno assomiglia a un giocatore di serie A», confida agli investigatori.

Il resto del racconto è terribile perché in tre l’avrebbero segregata nei sotterranei bui del Moi e violentata a turno, per ore. Impossibile per le Forze dell’ordine fare irruzione senza essere notati perché gli accessi sono controllati da sentinelle che potrebbero dare l’allarme e far esplodere la rivolta. La Mobile gioca d’astuzia, circonda la zona e per due giorni fotografa minuziosamente il via vai dei suoi ospiti. Tra le centinaia di immagini scattate Luisa non ha dubbi: riconosce chi l’avrebbe stuprata e gli aggressori hanno finalmente un volto.

Gli agenti continuano gli appostamenti, osservano le persone che entrano ed escono da quelle palazzine scrostate a due passi dalla ferrovia. I primi due cadono nella rete un paio di giorni fa: i poliziotti per arrestarli attendono che si allontanino dal suk e dagli sguardi delle sue vedette. Entrambi sono nati nel 1986. Uno proviene dalla Somalia, l’altro – un ghanese che pochi mesi fa aveva chiesto asilo politico – somiglia a un calciatore conosciuto, proprio come aveva raccontato Luisa. Manca il terzo, ma gli investigatori non demordono. Ieri mattina, dopo l’ennesima notte di appostamenti, lo hanno ammanettato: è nigeriano, ha 30 anni ed era già stato espulso dall’Italia lo scorso anno. I tre dovranno rispondere di sequestro di persona e violenza di gruppo.

http://www.lastampa.it/2015/06/11/italia/cronache/disabile-violentata-tre-in-manette-79WEgaZxTdfD4aelbc902O/pagina.html

ALBANESI SEMINANO PANICO: INSEGUIMENTO IN AUTO PER “PARTITA A CARTE”

auto

Una lite degenerata in rissa ha seminato il panico in corso Umbria, angolo via Bari. Il traffico da circa un’ora scorre a senso alternato, dopo che una Bmw scura ha speronato una Peugeot 206. Dalle auto sono scesi uomini armati di mazze. «Se le sono date di santa ragione», racconta Carmen Terlizzi, commerciante. Paura anche tra gli ambulanti del mercatino della Coldiretti. Per calmare gli animi sono dovuti intervenire i carabinieri, che hanno portato in caserma i responsabili, tutti di nazionalità albanese. Uno di loro, a bordo dell’utilitaria francese, è stato portato in ospedale per le ferite riportate dopo lo scontro. Le sue condizioni in ogni caso non sono gravi. Un uomo che dice di essere loro parente racconta che la lite sarebbe nata da una discussione dopo una partita a carte, questa mattina, finita con un pugno. La rissa di oggi pomeriggio sarebbe una spedizione punitiva in risposta a quell’affronto.

http://www.lastampa.it/2015/06/10/cronaca/folle-inseguimento-in-corso-umbria-tsHFLsnYdLPs1iV8brwQTJ/pagina.html

SI FERMA A SOCCORRERLI: GUARDATE COME L’HANNO RIDOTTO – FOTO

CORNELIANO. Sabato sera, nei pressi di La Loggia, in provincia di Torino, due cittadini extracomunitari dell’est, applicando una “tecnica” largamente usata sulle autostrade ungheresi tanto da essere oggetto di allarmi internazionali, hanno finto di stare male e richiesto soccorso, catturando l’attenzione del sindaco di Corneliano, Edgardo Tiveron.

PICCHIATO

Fermatosi e sceso dall’auto, Tiveron è stato violentemente picchiato e derubato del cellulare, di 50 euro e delle chiavi dell’auto, in modo che non potesse allontanarsi. In ospedale, dove è stato ricoverato, gli hanno riscontrato fratture al setto nasale, allo zigomo, la lussazione della scapola, la rottura di una costola e molte abrasioni. «Più dicevo di prendere tutto ciò che avevo, più venivo colpito. Un’assurda bestialità», così il primo cittadino cornelianese ha commentato quanto gli è accaduto , su una nota piattaforma social, postando anche la foto che pubblichiamo. «È stato vigliaccamente e violentemente aggredito, speriamo in una pronta guarigione di Edgardo. Siamo sconfortati per la mancanza di sicurezza» asserisce Mauro Lurgo, vicesindaco cornelianese.

http://www.gazzettadalba.it/2015/06/aggredito-picchiato-e-derubato-il-sindaco-di-corneliano/

Rom impiegano 13 minuti per svaligiare case

Le due ladre vivrebbero nel campo nomadi di Collegno. Una delle due sarebbe già stata identificata e arrestata dai carabinieri. Di fatto lo schema del furto era abbastanza semplice. Le due donne attendvano che la padrona di casa uscisse dall’apprtamento. Poi con calma scassinavano la porta e riempivano le borse con tutto quello che trovavano in soli 13 minuti.

Con una telecamera nascosta i carabinieri hanno filamto uno dei furti. Con l’analisi della clip è stato possibile individuare le due rom. Una è già stata arrestata, mentre la complice sarebbe fuggita.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/torino-cos-i-rom-svaligiano-case-13-minuti-1137544.html

COLF, COLTELLO A GOLA ANZIANO: “DAMMI I SOLDI”

(ANSA) – TORINO, 1 GIU – Si è proposta come colf ma poi, quando lui, un anziano torinese, le ha negato il denaro per un viaggio intercontinentale, gli ha puntato il coltello alla gola chiedendogli denaro. L’episodio, avvenuto nel quartiere Madonna di Campagna, si è concluso con l’intervento della polizia, chiamata dai vicini di casa della vittima, che ha iniziato a gridare per chiedere disperatamente aiuto. Gli agenti hanno arrestato la donna, una peruviana di 52 anni, con l’accusa di tentata rapina.

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2015/06/01/colf-minaccia-anziano-per-avere-denaro_05ccb73c-437e-4c0d-8e51-ff6519696882.html

Occupano casa: ‘denunciati’…

Gli agenti del commissariato Barriera Nizza, nella mattinata di ieri, hanno sorpreso in un alloggio in via Galliari, un uomo ed una donna che lo stavano occupando abusivamente. I due, con numerosi precedenti di polizia, sono stati denunciati per il reato di violazione di domicilio. Inoltre, l’uomo, un cittadino egiziano di 20 anni, ha consegnato spontaneamente agli agenti 6 bustine contenenti della marijuana. Pertanto, lo straniero è stato denunciato, altresì, per il reato di detenzione ai fini di spaccio e per la sua posizione irregolare sul territorio italiano.

http://questure.poliziadistato.it/Torino/articolo-6-602-82233-1.htm

L’hanno fatto di nuovo: ladri rom non si fermano all’alt, si schiantano su auto in sosta

Ormai è surreale. E c’è ancora chi nega l’evidenza…

TORINO – Hanno tentato di introdursi in un appartamento, ma, scoperti, sono fuggiti in auto per le vie della città inseguiti dalla polizia per poi schiantarsi su un’auto in sosta.
E’ successo nelle scorse ore a Torino. Protagonisti della vicenda un 24enne, un 19enne e un minore, residenti nel campo nomadi di Strada dell’Aeroporto.
Solo pochi giorni fa la tragedia di Boccea a Roma, con 9 persone investite e una uccisa; e, in pratica, in contemporanea con l’avvenimento di Modena, dei rom che hanno distrutto il posto di blocco.

Gli agenti hanno ricevuto la segnalazione che cinque giovani dopo aver forzato il portone di un palazzo stavano tentando di entrare in un alloggio. I ragazzi, scoperti, sono fuggiti a bordo di una Bmw.
Quando una Volante della polizia gli ha iniziato l’alt hanno accelerato. Ne è nato un inseguimento a forte velocità per le vie che ha coinvolto diverse auto della polizia. Fino a quando la Bmw non si è finita contro un’auto in sosta.

I giovani sono quindi fuggiti a piedi ma i poliziotti sono riusciti a bloccarne tre. Si tratta di un 24enne, un 19enne e un minore residenti nel campo nomadi di Strada dell’Aeroporto. Sull’auto avevano arnesi per lo scasso. Tutti e tre hanno precedenti per reati contro il patrimonio e a carico del 24enne, che era alla guida della vettura, è emerso anche un ordine di carcerazione.

I due maggiorenni sono stati arrestati per tentato furto aggravato e resistenza e il minore è stato denunciato per gli stessi reati. Si cercano gli altri due.
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/05/30/folle-fuga-auto-dopo-furto-arrestati-due-nomadi-torino_mfdC0GIPLMra9Mty1b1lsN.html?refresh_ce

Rifugiato politico: è l’accoltellatore seriale di Torino – FOTO

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Compie rapine con il coltello a Torino. Poi si scopre che è un rifugiato politico. Ha infatti un volto ed un nome il rapinatore seriale che prendeva di mira soltanto donne, a Torino, minacciandole con un coltello con il manico rosso. È un senegalese di 25 anni, Haroun Gey, ospite di un centro di prima accoglienza ed in attesa dello status di rifugiato politico. Il giovane africano è stato arrestato dalla polizia. Decisive, per l’identificazione, sono state le immagini del filmato dalle telecamere della metropolitana di Torino che hanno immortalato la rapina ai danni di una 45enne, dirigente di Rfi, alla stazione Bernini. Haroun Gey è accusato di un altro colpo ed è sospettato di almeno altre quattro rapine, fra cui quella in cui rimase ferita una 25enne romena, aggredita mentre scendeva le scale della metropolitana. Il senegalese sceglieva come vittime sempre donne sole, armato del coltello con il manico rosso che è stato ritrovato nel suo zaino insieme ad una matita della donna. Nel centro di prima accoglienza di Collegno è stata recuperata parte della refurtiva. Sul rapinatore seriale aveva messo una taglia l’Ugl polizia. Insomma, il signor Gey faceva tranquillamente il delinquente all’ombra degli altisonanti principi dei diritti umani e dell’accoglienza. Con lo status di rifugiato politico la sua impinutà sarebbe stata completa. Che ne pensano i buonisti di professione e i cantori della società multietnica?

http://www.secoloditalia.it/2015/05/rapina-donne-coltello-torino-si-dice-rifugiato-politico/

Algerino accoltella agente: non lo lasciava rubare

Sta bene il poliziotto che stamane, nel tentativo di fermare un rapinatore al mercato di Porta Palazzo, è stato da questo ferito con un coltello a serramanico. L’agente fuori servizio si trovava, infatti, al mercato per fare la spesa, quando ha sentito urlare un uomo a cui avevano appena rubato il portafogli.

Il poliziotto è subito accorso in aiuto, tentanto di bloccare il ladro che, tuttavia, l’ha prima colpito con un pugno, poi ha estratto dalle tasche un coltello a serramanico e l’ha ferito alla mano.

Nonostante l’aggressione, l’agente è comunque riuscito a immobilizzare l’uomo – 30enne algerino – che è stato arrestato per rapina, violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

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Torino: c’è un rapinatore seriale che accoltella le donne

Ferita con un coltello alla coscia e alla mano per rubarle la borsetta. Una donna questa mattina è stata aggredita e rapinata in corso Vittorio Emanuele II, vicino a piazza Rivoli. Non è in pericolo di vita, ma verrà operata nel pomeriggio. Ai carabinieri ha raccontato di essere stata colpita da un uomo di colore che le ha rubato borsa e cellulare.

C’è un precedente che fa pensare possa trattarsi di un «seriale». Ieri un’altra donna, nello stesso isolato a due passi dal parco della Tesoriera, e alla stessa ora, è stata rapinata: anche lei ha raccontato di essere stata aggredita da un uomo di colore che le ha puntato un coltello alla pancia. Per fortuna, in questo primo caso, la donna non è stata ferita.

http://www.lastampa.it/2015/05/19/cronaca/due-donne-aggredite-e-derubate-in-ore-in-corso-vittorio-emanuele-da-un-uomo-con-un-coltello-Ui9xVmiVV2v56X1Yf1qijK/pagina.html