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Bastonate a vetture al semaforo: “Se non mi dai i soldi ti sfascio la macchina”
Staziona da tempo all’incrocio del semaforo di piazza del Papa l’elemosinante che da più automobilisti è stato descritto come un tipo violento. L’uomo è affetto da un evidente handicap fisico: ha una sola gamba e cammina con l’aiuto di un bastone. La stessa stampella che è solito battere con violenza sulle auto di coloro che non gli lasciano l’elemosina. Numerosi sono i guidatori incappati in questa spiacevole situazioni e qualcuno ha raccontato che al rifiuto di lasciargli qualche moneta, l’uomo, oltre a scagliarsi con il bastone sulla carrozzeria della vettura, ha minacciato di prendere la pistola.
Termoli. Prende a bastonate le vetture degli automobilisti che non gli lasciano l’elemosina e qualcuno racconta di essere stato intimidito pesantemente. «Ha minacciato di prendere la pistola» racconta un termolese che è solito percorrere via Madonna delle Grazie e fermarsi al semaforo di Piazza del Papa dove, ad attendere gli automobilisti e chiedere loro l’elemosina, c’è un uomo con la stampella.
Si tratta di un mendicante ‘forestiero’ che da qualche settimana ha fatto la sua comparsa nella città costiera e ha scelto come postazione il semaforo di Piazza del Papa. Ha un evidente handicap fisico, gli manca una gamba e si muove con un bastone, lo stesso attrezzo che utilizza come “arma” per intimorire gli automobilisti al fine di farsi dare qualche moneta.
In tanti raccontano che l’uomo dopo essersi avvicinato al finestrino delle auto e aver chiesto l’elemosina, dinanzi ad un eventuale rifiuto solleva il bastone e inizia a battere sulla carrozzeria. Ma talvolta a questo aggiunge delle pesanti minacce. Avrebbe addirittura intimato di prendere la pistola dinanzi ad un chiaro rifiuto perpetrato da un guidatore che le mani al portafoglio non le ha messe nonostante la stampella fosse caduta più volte e con violenza sul cofano della vettura.
A denunciare questa situazione sono più automobilisti che percorrono sovente quel tratto di strada e sottolineano come l’incrocio in questione è da sempre frequentato da mendicanti, sia uomini che donne e di tutte le età. In alcuni periodi, seppur brevi, sono stati notati anche minorenni e donne in avanzato stato di gravidanza o con a seguito bambini piccolissimi. Mendicanti che fanno la loro comparsa per un periodo di tempo per poi lasciare il posto ad altri colleghi. Una situazione che da l’idea di una sorta di ’riciclo’ di esseri umani dediti a questo “lavoro”. Residenti della zona hanno riferito infatti che costoro giungono al mattino presto, accompagnati in macchina da chi passa a riprenderli la sera “a fine turno”.
L’estate scorsa presso l’incrocio hanno stazionato per più settimane, anche lavavetri definiti «decisamente insistenti ed arroganti». Senza chiedere il permesso spruzzavano sul parabrezza dell’acqua insaponata costringendo quindi il guidatore ad attendere un necessario risciacquo e ad elargire quindi il giusto compenso per il servizio “offerto”. Ancora oggi, nonostante i lavavetri abusivi siano stati sostituiti da tempo dal mendicante minaccioso, in più punti tra le siepi a bordo strada le bottiglie di plastica, usate per spruzzare sul parabrezza il liquido insaponato, testimoniano un’intensa attività.
Un’area quindi sempre affollata da questo o quell’elemosinante che non sempre si limita a tendere la mano all’automobilista costretto a fermarsi davanti al rosso del semaforo.
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=15139
Li sorprende a rubare: massacrato a bastonate da zingari
TERMOLI. Sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Termoli i due nomadi che ieri pomeriggio si sono resi protagonisti di un gesto assurdo, quello di picchiare brutalmente con una mazza un vigilantes in borghese che nell’attività di antitaccheggio al centro commerciale ‘La Fontana’ aveva ‘beccato’ una 20enne di etnia rom, A. D. R. a rubare sugli scaffali del supermercato Tigre di proprietà del gruppo Gabrielli. La guardia giurata 38enne, F. C. le sue iniziali, è dovuto ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso, che gli hanno suturato la ferita alla testa provocata dal colpo contundente ricevuto ieri intorno alle 15, quindici giorni la prognosi diagnosticata dai medici della divisione di medicina d’urgenza dell’ospedale San Timoteo. La coppia, invece, è stata portata in caserma e lì, sono stati formalizzati i provvedimenti di arresto, in carcere a Larino per il 19enne C. M. e ai domiciliari per la donna. Entrambi dovranno rispondere all’accusa di rapina impropria e lesioni. |