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24enne arrestato dai Carabinieri per detenzione e spaccio di droga SienaFree.it carabinieri-comando1 Nella mattinata di ieri, venerdì 17 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siena, nel corso di una complessa attività volta a contrastare la diffusione di sostanze stupefacenti nella provincia , hanno eseguito 12 …
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Category: Siena
Ucraino 24enne arrestato per detenzione e spaccio di droga
Famiglia Rom a lavoro
Hanno rubato due paia di scarpe da un noto supermercato di Poggibonsi, facendo scattare l’allarme collegato all’antitaccheggio, così i commessi hanno chiamato la Polizia. Gli agenti della Volante del Commissariato di pubblica Sicurezza sono intervenuti ai confini del comune di Barberino Val D’Elsa, intorno alle ore 12.10 di ieri, in seguito alla chiamata giunta al 113 della Questura, per la segnalazione di furto. Dai primi accertamenti svolti dalla Polizia è emerso che una donna, di 38 anni e di origini rom, in compagnia di una bambina che teneva per mano, si era allontanata dal negozio facendo scattare la sirena dell’antitaccheggio. A quel punto, forse per dimostrare che non erano loro ad aver provocato l’allarme, la bambina è rientrata all’interno, mentre la madre aspettava fuori. La donna è stata, quindi, richiamata dalla commessa ed invitata dal personale del negozio a mostrare il contenuto della propria borsa, dove sono state trovate due paia di scarpe, per un valore complessivo di circa 120 euro. Alla richiesta della commessa circa le sue intenzioni di pagare la merce la donna ha risposto di non avere soldi, telefonando allo stesso tempo al figlio. Giunto all’interno del supermercato il giovane, 16enne, ha scambiato poche parole in lingua straniera con la mamma per poi allontanarsi. I poliziotti una volata ricostruita la dinamica dei fatti, hanno accompagnato in Ufficio la straniera per procedere alla sua identificazione e agli accertamenti di rito. In seguito ai riscontri è emerso che la stessa aveva precedenti specifici per reati contro il patrimonio, per i quali era stata colta in flagranza di reato in concorso con il figlio, nel frattempo rintracciato e accompagnato al Commissariato. Al termine degli accertamenti entrambi sono stati pertanto denunciati per furto aggravato in concorso.
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Moldavo ubriaco contromano: muore donna di 79 anni
Ubriaco, invade corsia con l’auto e provoca incidente: muore donna …
La Nazione L’uomo, 30 anni di origine moldava, gia’ noto alle forze dell’ordine e con diversi precedenti, e’ stato condotto in carcere a Siena con l’accusa di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza e ne e’ stato disposto l’arresto su disposizione del … Scontro tra due auto nel Senese: muore madre di 79 anni, grave la …Il Tirreno Incidente Colle Val d’Elsa-Poggibonsi (Siena), morta donna e grave …YouReporter NEWS Gravissimo incidente sulla Sr 68 tra Colle e Poggibonsi, deceduta …SienaFree.ittutte le notizie (8) » |
Arrestato 3 volte in pochi mesi per ‘violenza’: rimane in Italia
TERZO ARRESTO IN POCHI MESI PER UN TUNISINO DI …
Un tunisino di 46 anni residente a Montepulciano è stato arrestato in flagranza di reato a Torrita di Siena. L’uomo è lo stesso protagonista dei maltrattamenti continuati in famiglia e di atti persecutori nei confronti della moglie per cui era finito … |
Siena, latitante trovato in possesso di 3,5 kg di droga: arrestato … – SienaFree.it
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Siena, latitante trovato in possesso di 3,5 kg di droga: arrestato …
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Aggredisce la ex ei poliziotti intervenuti: arrestato algerino
Aggredisce la ex e i poliziotti intervenuti: arrestato a Siena un 28enne
SienaFree.it Un cittadino di origini francesi, ma algerino di “adozione”, è stato arrestato dalla Polizia per resistenza, minaccia e lesioni a Pubblico Ufficiale. Lo straniero, B.M.M.F. di 28 anni, già conosciuto alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti …altro »
Ora gli algerini nati in Francia che tornano in Algeria e poi vengono in Italia sono ‘di origini francesi ma algerini di adozione’. Sempre più fantasiosi. |
Siena: associazione antirazzista reclutava clandestini per sfruttarli come schiavi
Siena – Deficit inatteso sia per quanto riguarda i numeri che, soprattutto le forme, della legalità in agricoltura, ma non solo. Controlli a vasto raggio, mirati nelle campagne alla raccolta del pomodoro in Valdichiana e alla vendemmia in tutta la provincia, hanno fatto emergere un sommerso allucinante. Con la scoperta di vere e proprie forme di capolarato, sfruttamento fino a rasentare lo schiavismo, finora del tutto estranee al nostro territorio.
La scoperta fatta dagli ispettori del lavoro è sconvolgente: sembrava di trovarsi in uno di quegli sfortunati angoli del mondo dove il lavoro è solo sopravvivenza quotidiana e tutto il resto della vita, anche la più elementare, è un lusso non permesso. Questo, alla vista che si è presentata quando hanno fatto accesso in un freddo capannone di metallo. Impiegati nella raccolta dei pomodori, gli operai, provenienti per lo più dal Senegal e dal Ghana, lavoravano per conto di una cooperativa con apparenti scopi sociali anche se, sino al momento dell’accesso ispettivo, il tutto avveniva in assoluta violazione rispetto alle norme di tutela del lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori. L’accertamento, effettuato dal personale dell’Ispettorato del lavoro di Siena e del Dipartimento di prevenzione dell’Asl 7 di Siena zona Valdichiana, con i Carabinieri di Bettolle, ha accertato lo stato di precario ed estremo degrado con cui venivano ‘ospitati’ i 40 ed oltre lavoratori, stipati in un deposito e costretti a dormire per terra, su logori materassi o su cartoni di fortuna, per lavorare dalle 10 alle 12 ore al giorno, su terreni resi pesanti dalle forti piogge dei giorni precedenti e senza riposo settimanale. Gli accertamenti e le indagini sulle responsabilità, che forse si concentreranno anche su un’associazione antirazzista, occupatasi, più o meno direttamente, del ‘reclutamento’ dei lavoratori extracomunitari, proseguiranno e nelle prossime settimane, allo scopo di verificare la regolarità di ciascun lavoratore e il rispetto delle norme sul lavoro, sugli appalti e sui precetti nella prevenzione infortuni. ù
Se da un lato, con il dovuto coinvolgimento dell’Autorità Giudiziaria, si dovessero verifichare le ipotesi di reati penali quali quelli previsti per irregolarità negli appalti, le false generalità inizialmente azzardate da taluni soggetti o per lo sfruttamento aggravato del lavoro, dall’altro, sin da subito, è stato possibile accertare la totale carenza delle tutele in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. I lavoratori occupati erano totalmente privi di qualsiasi indumento antinfortunistico e non avevano neppure effettuato la formazione dovuta o gli accertamenti sanitari obbligatori per attività così faticose e logoranti.
Vista la gravosa situazione rilevata, è stato imposto agli imprenditori coinvolti di interrompere le lavorazioni sino alla completa regolarizzazione delle violazioni rilevate.
L’intervento è il segnale della forte presenza sul territorio senese degli organismi preposti alla tutela del lavoro e dei lavoratori i quali, spesso, che siano stranieri o meno, vengono sfruttati per le più elementari esigenze di sopravvivenza e che, a fronte di miseri guadagni, sono costretti ad affrontare condizioni di lavoro al limite del disumano. Grazie alla fattiva collaborazione e al coordinamento tra i diversi soggetti preposti alla vigilanza, è stato possibile intercettare un’attività svolta in completo contrasto con le normative, non solo a tutela dei lavoratori, ma anche a garanzia di tutti coloro che cercano di operare nel rispetto della legge e per i quali, specie in un momento di crisi come quello attuale, i costi d’esercizio divengono sempre più elevati con il rischio di perdere definitivamente la capacità di proporsi sul mercato.
http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2013/11/02/975497-caporalato_erano_come_schiavi.shtml