Category: Roma

Roma: turisti picchiati da venditori abusivi bengalesi

Roma 3 agosto 2014 – La scorsa notte tre cittadini del Bangladesh di età comprese tra i 22 ed i 31 anni, a Roma senza fissa dimora e ambulanti abusivi, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro con l’accusa di tentata rapina in concorsoI tre, sulla scalinata di piazza di Spagna, insieme ad almeno altri due complici, hanno adocchiato una coppia di turisti americani, lui 48enne poliziotto di professione, lei 36enne giudice civile. Dopo avergli offerto con insistenza dei fiori hanno colpito l’uomo al volto con una lattina e con un un mazzo di rose, tentando di strappargli dal polso l’orologio.

La reazione delle vittime ha messo in fuga gli aggressori che, in un primo momento, hanno fatto perdere le loro tracce. Dopo la disavventura i turisti sono rientrati in albergo e dalla finestra della loro camera hanno notato che alcuni dei malfattori, autori dell’aggressione, erano tranquillamente tornati in piazza della Trinità dei Monti a vendere i loro fiori ai passanti. A quel punto è scattata la telefonata al «112» e i carabinieri, grazie alle indicazioni fornite dalle vittime, sono riusciti a bloccarli. I tre ambulanti sono stati ammanettati e portati in caserma dove attenderanno di essere sottoposti al rito direttissimo. I carabinieri stanno cercando di identificare anche i due complici che sono riusciti a fuggire. La vittima, medicata al pronto soccorso del Policlinico «Umberto I», è stata giudicata guaribile in 5 giorni.

Fonte: ilmessaggero.it

Termini: nuova retata anti-Rom

Molestie rom a passeggeri, furti: retata a Termini, un arresto, dieci 

Roma Daily Newsdi Arrigo D’Armiento14 ore fa
Si chiamino rom, o nomadi, o zingari, o cittadini romeni, sono sempre loro a … 6 donne, tutte romene domiciliate nel campo nomadi di Aprilia, risultate colpite dal …
Roma: controlli carabinieri a Termini, un arresto e 10 denunce
LiberoQuotidiano.it11 ore fa

Approfondisci (Altri 7 articoli)

Rubano 400 kg di rame ad Alitalia, arrestati sei romeni

Roma 31 luglio 2014 – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato 6 romeni per aver rubato 400 kg di rame da un’area di proprietà dell’AlitaliaL’episodio risale alla scorsa notte quando i ladri, di età compresa tra i 25 e i 35 anni (tre uomini e tre donne), dopo aver forzato il cancello del Centro Direzionale della compagnia aerea di via Bruno Velani, alla Muratella, sono riusciti a sfilare dagli impianti ben 400 kg di cavi elettrici contenenti filamenti di rame e li hanno nascosti in 7 borsoni. La banda si è poi diretta verso il capolinea degli autobus più vicino e, proprio mentre stavano salendo a bordo del bus di linea «128», è transitata la pattuglia dei Carabinieri che ha notato il gruppo procedere a fatica sotto il notevole peso «dell’oro rosso» che trasportavano. Immediatamente sono stati bloccati e, controllati i borsoni, sono state rinvenute le matasse di rame che sono state sequestrate. Gli arrestati sono stati trattenuti in caserma in attesa del processo per direttissima.

Fonte: ilmessaggero.it

Far West: 50 Rom assaltano treno, passeggeri aggrediti

La tratta Nettuno-Roma non trova pace. Lunedì scorso intorno alle 18,30 una cinquantina di rom hanno seminato il panico sui vagoni del convoglio che dalla capitale tornava verso Nettuno. I nomadi hanno iniziato ad agitare le bombolette spray causando prurito e problemi respiratori ai passeggeri. In preda al panico qualcuno ha azionato il freno di emergenza all’altezza di Torricola, chiedendo l’intervento dei Carabinieri. Il treno è arrivato alla stazione di Aprilia con oltre mezz’ora di ritardo. Pendolari sempre più esasperati.

http://www.inliberuscita.it/cronoca/37301/bombolette-spray-sul-treno-nomadi-seminano-il-panico/

Stazioni assediate: Rom afferrano valigie dei turisti e chiedono pizzo per restituirle

Roma 26 luglio 2014 – Dopo aver afferrato le valigie con la forza, e averle trasportate fino al binario che ospita un treno in partenza, fanno scattare il ricatto: «Questo servizio costa 20 euro, altrimenti le borse ce le teniamo noi». A farla da padroni, alla stazione Termini, sono bande di delinquenti che si organizzano per tenere sotto scacco turisti e pendolari e che, con la minaccia, pretendono di essere pagate per servizi non richiesti.

Non ci sono solo i gruppetti di stranieri che, piazzati davanti alle macchinette Frecciarossa e a quelle dei ticket della metro, vogliono il pizzo in cambio di un aiuto per fare il biglietto. Ma ci sono anche quelli che, improvvisandosi facchini, abbindolano i viaggiatori, li scortano fino al vagone del treno e poco prima della chiusura delle porte chiedono, con violenza, lo scotto. È un vero e proprio racket, quello degli aiuti a pagamento dello scalo ferroviario più grande d’Italia. E anche se i malfattori vengono acciuffati e ammanettati, in meno di 24 ore tornano in libertà, come previsto dalla legge, gravati da misure cautelari morbide come l’obbligo di firma, che non impedisce loro di tornare a delinquere. I casi denunciati e sanzionati sono innumerevoli.

Solo pochi giorni fa, sul banco degli imputati del tribunale di Roma, c’erano due giovani ragazze rom accusate di estorsione e furto con strappo. Hanno agganciato una coppia di turisti americani diretti a Firenze, visibilmente in difficoltà ad orientarsi all’interno della stazione Termini. Si sono avvicinate, hanno preso in custodia le loro valigie e li hanno accompagnati al binario, oltretutto sbagliato: li hanno indirizzati verso un treno diretto da tutt’altra parte. Quando i turisti sono saliti sul vagone, le rom hanno preteso di essere pagate, minacciando di non caricare i bagagli sul mezzo in partenza. La coppia, presa alla sprovvista, ha offerto una mancia di 10 euro. Ma era troppo poco. Appena uno degli americani ha messo mano al portafoglio e ha tirato fuori una banconota da 20 euro, le rom gliel’hanno strappata dalle dita e sono fuggite via. I turisti, spaventati, si sono rivolti alle forze dell’ordine e le due romene sono state individuate in poco tempo.

Arrivate sul banco degli imputati, sono state processate per direttissima. L’unico reato contestato, però, è stato il furto: gli elementi raccolti, l’assenza di testimonianze precise e la dinamica confusa in cui si sarebbe svolta la vicenda, non hanno consentito di formulare l’accusa di estorsione. Tenendo conto del fatto che entrambe le ragazze hanno una sfilza di precedenti di polizia, ossia segnalazioni mai scaturite in arresto, e che tutti riguardano molestie avvenute nel perimetro di Termini, il pm d’udienza, Mario Pesci, ha chiesto per le imputate la custodia cautelare in carcere o, in sostituzione, il divieto di dimora nel comune di Roma. Il giudice, però, ha optato per una soluzione più morbida: una delle arrestate, l’unica con la fedina penale appesantita da una condanna passata, è stata sottoposta all’obbligo di firma; l’altra, incensurata, è stata rimessa in libertà.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_termini_ladre_arrestate_liberate/notizie/816314.shtml

Sequestrato e picchiato dal suo amante gay

ROMA – Aggredito, picchiato e sequestrato da un ragazzo portato a casa per consumare un rapporto sessuale. Un amante mercenario che si è trasfomato in uno spietato aguzzino.
Un uomo di Roma è stato rapinato, minacciato e aggredito da un ragazzo di vita, contattato a Valle Giulia, che lo ha picchiato con l’aiuto di un complice. La vittima si è salvata buttandosi della propria camera da letto. Soccorso da un passante è stato ricoverato in prognosi riservata in ospedale dove ha sporto immediatamente denuncia. Dopo giorni di ricerche e pedinamenti l’aggressore è stato arrestato: si tratta di un romeno di 22 anni.

La notte da incubo è avvenuta la scorsa settimana quando la vittima è andata in auto a Valle Giulia per contattare una vecchia conoscenza e accordarsi per una prestazione sessuale a pagamento da consumare a casa propria. Una volta arrivati a casa, il cliente si è assentato per un momento e, tornato nella stanza, ha trovato il ragazzo intento a rovistare nel suo marsupio. A quel punto, quello che doveva essere solo un amante mercenario è diventato il suo aguzzino. L’uomo, infatti, ha chiuso a chiave la porta d’ingresso dell’appartamento e si è messo le chiavi in tasca, dopodiché ha rotto un bicchiere e con il vetro in mano ha minacciato il suo cliente per farsi consegnare dei soldi cosa che la vittima, impaurita, ha subito fatto.

Ma non era abbastanza. Il giovane ha iniziato a picchiare la sua vittima, ha telefonato ad un complice affinché lo raggiungesse e ha aperto una valigia sul letto iniziando a riempirla con tutto quello che trovava. A quel punto, approfittando di un momento di distrazione del malvivente la vittima, terrorizzata, temendo per la sua vita, si è lanciata dalla finestra della camera da letto che affaccia sulla strada. Qui l’uomo è stato soccorso da un passante che lo ha accompagnato in ospedale, dove è stato ricoverato in prognosi riservata e da dove ha immediatamente sporto denuncia alla Polizia.

Le indagini degli agenti del Commissariato San Giovanni, diretti da Giancarlo Sant’Elia, sono partite dal numero di telefono del «mercenario» presente sul cellulare della vittima, da qui una serie di controlli incrociati, utilizzando la banca dati delle forze di polizia ed i principali social network, hanno permesso di risalire all’identità del presunto responsabile e abbinarla ad un’immagine fotografica. Gli investigatori hanno poi sottoposto alla vittima un book composto da alcune foto di persone con caratteristiche fisiche simili, tra cui quella del sospettato. L’uomo, nonostante le sue condizioni di salute, lo ha riconosciuto immediatamente. Sono così iniziate le ricerche per individuare il giovane, identificato per C.A., 22enne rumeno, già noto alle forze dell’ordine. Rintracciarlo però, non è stato semplice, perché il giovane non ha alcuna residenza anagrafica.

Non è rimasto altro agli investigatori, in mancanza di ulteriori elementi, che effettuare un paziente lavoro di appostamento e pedinamento perlustrando di continuo la zona di Valle Giulia e della Stazione Termini, luoghi da lui solitamente frequentati. La pazienza degli agenti alla fine è stata ricompensata. C.A., infatti, è stato individuato nella serata di ieri e arrestato con l’accusa di rapina aggravata. Per il suo complice al momento è scattata la denuncia per favoreggiamento personale.

 

http://www.corriereadriatico.it/ATTUALITA/valle_giulia_roma_ragazzo_vita_picchiato_sequestrato_rapina_casa_arresto_polizia/notizie/814072.shtml

Roma: immigrati stupratori tornano in libertà, terrore in centro

Banda di “musicisti” stupratori torna ad esibirsi per le strade di Roma dopo soli sette mesi dalla brutale aggressione ad una ragazza

 

Roma 24 luglio 2014 – Impuniti e sfacciati, con violino, clarinetto e contrabasso, sono tornati a suonare tra le boutique di via Frattina. Come se nulla fosse accaduto. Come se sette mesi fa non avessero tentato di stuprare, proprio in quella strada, una ragazza di 24 anni che ancora oggi lavora in uno dei negozi della zona. La banda dei quattro cantanti e musicisti di strada polacchi che a gennaio aggredì e molestò una commessa di via Frattina, da qualche giorno è tornata a esibirsi dietro piazza di Spagna. I commercianti della zona hanno più volte chiamato i carabinieri, chiedendo di allontanare immediatamente i quattro uomini, due dei quali ora sono indagati per tentata violenza e oggi, una volta usciti dal carcere preventivo, hanno solo l’obbligo di firma in una caserma di Lavinio. Liberi di tornare a Roma quando vogliono, anche davanti al negozio dove la donna che hanno tormentato per avere rapporti sessuali si reca tutte le mattine.

Era il 9 gennaio scorso quando una ragazza di 24 anni, impiegata in una bottega di via Frattina, venne accerchiata da quattro polacchi, ubriachi e forse anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre stava passeggiando per prendere la metro e tornare a casa. Dopo averla spinta contro il muro di un palazzo all’incrocio con via Bocca di Leone, la gang ha provato a toglierle i pantaloni. Tre dei suoi aggressori sono stati arrestati dagli agenti della polizia municipale dopo un rocambolesco inseguimento, il quarto uomo in un primo momento era riuscito a fuggire, ferendo anche una vigilessa, ma è stato identificato poco dopo.

«Quando li abbiamo visti di nuovo in questa strada non ci potevamo credere», racconta oggi Marcello Brighenti, dell’associazione Commercianti di via Frattina, uno dei negozianti che ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. «Anche i clienti abituali che conoscevano la vicenda sono rimasti increduli – sottolinea – E allo scoramento di vedere che un episodio così grave non abbia avuto alcuna conseguenza, si aggiunge l’indignazione: perché queste persone dopo pochi mesi sono tornate a piede libero e hanno anche la faccia tosta di venire a suonare a pochi metri dal luogo dove la ragazza che hanno molestato lavora ancora». I negozianti che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri ora temono possibili ritorsioni da parte dei musicisti di strada. «Si tratta di personaggi poco rassicuranti e che evidentemente non hanno molti scrupoli», dice un altro negoziante della via, David Sermoneta. «Ma non ci faremo intimidire».

Preoccupate anche le colleghe della commessa aggredita. «Un gesto del genere non è ammissibile», dice la direttrice del negozio dove la ragazza lavora. «Dopo quello che hanno fatto, queste persone dovrebbero stare in carcere, non a suonare il violino nel centro di Roma, come se non fosse accaduto nulla. Speriamo solo che non si presentino davanti all’entrata del negozio».

Fonte: ilmessaggero.it

 

Romeno tenta stupro bagnante sulla spiaggia

Marina Tor San Lorenzo: palpeggia una bagnante allo stabilimento Piccola Capri

Violenza sessuale. E’ l’accusa con la quale un 50enne cittadino romeno, residente da anni ad Anagni, in provincia di Frosinone, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo. L’operaio stava passeggiando sul tratto di spiaggia di uno stabilimento balneare denominato “Piccola Capri” quando si è improvvisamente avventato su una bagnante, iniziando a molestarla pesantemente.

REAZIONE DELLA DONNA – La reazione della donna e la presenza di molte persone in quel momento sulla spiaggia,  hanno consentito alla vittima di divincolarsi dalla presa e richiedere l’intervento dei Carabinieri. I militari, dopo aver ricostruito i fatti, hanno raccolto la denuncia della persona offesa e la testimonianza dei numerosi testimoni presenti, procedendo all’arresto del cittadino romeno.

TESTIMONIANZE DI ALTRE MOLESTIE – Nel corso delle attività investigative, inoltre, sono emerse testimonianze in merito ad ulteriori episodi di molestie a sfondo sessuale di cui l’arrestato si sarebbe reso protagonista presso lo stesso stabilimento. Tuttavia, all’esito delle indagini, non sono state rintracciate altre presunte vittime che potessero avvalorare tali accuse. Il cittadino romeno è stato portato nel carcere di Velletri, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

http://www.romatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-piccola-capri-tor-san-lorenzo.html

Rom minaccia xenofilo: ‘Ti mando in coma se parli del mio campo’

“Se lei parla ancora della Barbuta, la mando in coma, la mando in coma, lo dico qui: mi autodenuncio”. E’ la minaccia reiterata di Sartana Halilovic un “capo” del campo nomadi ‘La Barbuta’ di Roma, rivolta a Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, una Onlus, che si occupa di promuovere i diritti dei rom e sinti in Italia.

La minaccia – ripresa in esclusiva dalle telecamere de ilfattoquotidiano.it – è chiara: non si deve toccare l’insediamento in questione, altrimenti è guerra. Cala il silenzio. Stasolla è scosso, pietrificato dalle intimidazioni. Le parole di Halilovic, accompagnato da almeno quattro uomini che poi si allontaneranno con lui, rimbombano nella piccola sala rossa del municipio VII di Roma nel popoloso quartiere di Cinecittà, dove l’associazione ha sciorinato un lungo elenco di cifre che alimentano quello che, senza mezzi termini, viene definito il rapporto ‘Nomadi Spa’, il sistema ‘campi’ della Capitale. Un rapporto, il primo, che analizza nel dettaglio le spese che il Comune effettua per il mantenimento degli insediamenti rom di Roma. Le cifre sono esorbitanti: nel 2013 l’amministrazione comunale ha speso 24 milioni di euro per la gestione di 11 insediamenti.

E l’assessore al commercio del Pd, Massimo De Simoni, commenta: “Questo rapporto a me fa paura, se presentiamo questi conti non vorrei che qualche testa calda interpreti male e si possa scatenare uno scontro”.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/18/roma-capo-rom-minaccia-presidente-onlus-ti-mando-in-coma-se-parli-del-mio-campo/289231/

Interpreti male? Rubate agli italiani per dare agli zingari, altra interpretazione non c’è.

Roma: rom assediano passeggeri, solo denunciati

Stazione Termini, passeggeri assediati dagli zingari

Porre un limite al degrado in cui versa la Stazione Termini e provare a dare nuovo decoro a tutta l’area circostante. Così i carabinieri del nucleo Scalo Termini coadiuvati dai carabinieri della compagnia speciale e da quelli dell’8° reggimento Lazio ieri hanno svolto un servizio straordinario di controllo antidegrado in tutta l’area dello scalo ferroviario di Roma Termini denunciando a piede libero ben 43 persone.

I MOLESTATORI – Si tratta di 9 uomini e 34 donne, tutti cittadini romeni, di età compresa tra i 20 e i 37 anni, provenienti dal campo nomadi di via della Chimica, ad Aprilia (in provincia di Latina). Molti di loro, 19 su 43, sono stati deferiti per l’inosservanza del foglio di via obbligatorio emesso precedentemente a loro carico, mentre gli altri 24 sono stati sorpresi dai Carabinieri a infastidire pesantemente i passeggeri nei pressi delle biglietterie automatiche, chiedendo loro offerte in denaro. Due dei denunciati, infine, al momento del controllo dei militari, si sono anche rifiutati di fornire le proprie generalità.

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