Category: Roma

Rom predano rame da istituto per sordi

Due uomini di etnia rom sono stati arrestati dai Carabinieri che li hanno sorpresi subito dopo aver asportato 150 kg di cavi elettrici avvolti in bobine. Ieri pomeriggio, un cittadino ha telefonato presso la locale stazione Carabinieri riferendo di aver notato due soggetti aggirarsi con fare sospetto nei pressi di uno stabile. Immediatamente una pattuglia è andata sul posto, individuando i due soggetti che, a bordo di bicicletta, si stavano allontanando dall’edificio. Subito bloccati e perquisiti, i due ladri oltre all’ingente quantitativo di rame, sono stati trovati in possesso anche di numerosi arnesi atti allo scasso. Arrestati dai Carabinieri, i due dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. L’edificio oggetto del furto è la sede di Guidonia della “Fondazione Gualandi a favore dei sordi” onlus presente sul territorio nazionale al fine di aiutare i diversamente abili. Ingenti ed ancora in corso di quantificazione i danni arrecati alla struttura. (omniroma.it)

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/-/33233?ref=nrct-8

ROMA: ROMENO RUBA GRONDAIE DELL’ ASILO COMUNALE

Quartiere Africano: ruba le grondaie dell’asilo comunale di via Nicolò Piccinni
„Il ‘predone’ è stato fermato nel corso della notte mentre cercava di portare via il rame dalla scuola dell’infanzia di via Nicolò Piccinni“


Stava cercando di rubare le grondaie di un asilo comunale nella zona del Quartiere Africano. A mettere fine alle intenzioni di un cittadino romeno di 37 anni i carabinieri della stazione Roma Viale Libia che lo hanno arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato.

FURTO DELLE GRONDAIE – Il 37enne, domiciliato nella Capitale, è stato sorpreso all’interno della scuola dell’infanzia di via Nicolò Piccinni, mentre stava smontando le grondaie in rame
no-schengen
„RITO DIRETTISSIMO – Bloccato dall’immediato intervento dei militari lo straniero è stato ammanettato e portato in caserma mentre la refurtiva è stata restituita ad un responsabile del plesso scolastico. Sarà processato presso il Tribunale di Roma con il rito direttissimo.“

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/furto-grondaie-asilo-via-piccinini.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

Shock: Rom tentano di rapire bimbo italiano di 8 mesi

ROMA – «Mio figlio più grande mi ha chiamata: corri mamma c’è un uomo che sta prendendo Andrea (nome di fantasia) dal seggiolino. Sono corsa nel cortile: ho visto un individuo che prendeva in braccio il mio bimbo di otto mesi. Ho urlato a squarciagola. Lui, dopo avermi minacciata di spararmi in testa, è fuggito su un furgone».
Gli equipaggi della polizia, intervenuti nel giro di pochi istanti in quel tratto del Casilino, sono riusciti ad intercettare i due presunti sequestratori ancora a bordo del furgone: si tratta di due nomadi del campo di Salone, un uomo e una donna: Vitez S., 42 anni e Zumra A. di 47. La coppia è stata riconosciuta senza ombra di dubbio dalla vittima che aveva descritto agli agenti in modo dettagliato il furgone, bianco con un braccio meccanico di colore rosso.
Per i due nomadi è scattato l’arresto in flagranza di reato convalidato dal pm di turno .
LA RICOSTRUZIONE
È accaduto sabato pomeriggio in un’abitazione in via di Tor Tre Teste. La famiglia che ha subito il tentativo di sequestro è composta da un uomo e una donna incensurati, con due bimbi, uno di sette anni e uno di otto mesi, quello che i due rom hanno cercato di rapire. «Viviamo con poco – ha raccontato la donna, sconvolta, agli agenti intervenuti – Io bado ai figli mentre mio marito lavora come carpentiere».
«Erano le quattro del pomeriggio – ha proseguito – volevo uscire con i bimbi. Ho messo il piccolo sul seggiolino e siamo andati in cortile. Poi mi sono accorta di aver scordato il giubbotto del più grande e sono risalita in casa. A quel punto mio figlio più grande ha iniziato a gridare. Sono uscita e ho visto quell’uomo che aveva già aperto la cintura del seggiolino e stava per prendere Andrea».
La polizia ha trovato altri riscontri: la catena del cancello esterno era stata forzata con un piccone proprio dallo zingaro finito in manette.
Ora gli investigatori e la Procura vogliono capire perchè la coppia voleva rapire il bimbo di otto mesi. I presunti sequestratori devono anche rispondere di minacce di morte. «Quell’uomo – ha raccontato la donna alla polizia – prima di fuggire mi ha detto che tanto l’avrebbe preso comunque il mio bimbo. Sarebbe tornato la notte con altri complici e avrebbero sparato a me e a mio marito. Io ho subito chiamato il 113». In questo caso il nuovo piano del controllo del territorio delle ”volanti” disposto dal questore Nicolò D’Angelo ha funzionato. Al Casilino sono stati aumentati gli equipaggi del 113: mossa che si è rivelata vincente nell’intercettare nel giro di pochi minuti il furgone con a bordo i ricercati.
http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_tor_tre_teste_tentativo_rapimento_bambino_rom_arrestati/notizie/1018183.shtml

Discussione a coltellate e bastonate tra ‘imprenditori’ egiziani

Se le sono date di santa ragione armati di bastoni e coltelli dieci giovani egiziani, tutti ventenni, arrestati con l’accusa di rissa aggravata. In quattro sono finiti in ospedale per le ferite riportate.
E’ successo a Monterotondo Scalo nei presso di una nota attività commerciale di via Salaria gestita appunto da cittadini egiziani.
Ad intervenire sul posto i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monterotondo avvertiti da alcuni cittadini che hanno segnalato la violenta rissa in corso nei pressi del negozio di frutta e verdura.
All’arrivo dei militari la lite era ancora in atto. I due gruppi di giovani si fronteggiavano armati di bastoni in legno e lunghi coltelli e solo grazie all’arrivo dei rinforzi dei carabinieri si è riusciti a riportare la calma.
La lite, scaturita da futili motivi, è da ricondurre verosimilmente a situazioni lavorative che vedevano coinvolti i ragazzi.
Quattro degli egiziani, a causa delle ferite riportate agli arti, sono stati trasportai all’ospedale di Monterotondo, da dove sono stati dimessi con una prognosi di pochi giorni.
Gli stranieri, condotti in caserma, sono stati arrestati con l’accusa di rissa aggravata e portati in carcere a Rebibbia.

http://www.tiburno.tv/monterotondo/item/7468-monterotondo-maxi-rissa-con-bastoni-e-coltelli-per-la-gestione-di-un-negozio-arrestati-dieci-egiziani

Risorsa tunisina rubava al Policlinico, reparto pediatrico…

Sono stati gli agenti del Reparto Volanti a sorprendere un uomo che si era introdotto negli spogliatoi del reparto pediatrico del Policlinico Umberto I a Roma. Nella tarda serata di ieri e’ arrivata una chiamata alla Sala Operativa della Questura con la segnalazione di un uomo che, dopo averli forzati, stava rovistando negli armadietti dello spogliatoio. Gli agenti giunti sul posto hanno trovato l’uomo ancora all’interno degli spogliatoi. Lo stesso aveva sottratto dei capi di abbigliamento e oggetti vari che aveva messo all’interno di uno zaino anch’esso risultato rubato dagli armadietti.

Il 30enne di origine tunisina, noto alle forze di polizia, e’ stato accompagnato negli uffici del Commissariato Viminale per gli ulteriori accertamenti. Gli investigatori hanno appurato che il 30enne era stato ricoverato qualche ora prima in un altro reparto dell’ospedale e che poi si era allontanato rifiutando le cure.

I poliziotti hanno verificato inoltre che il tunisino, oltre ad avere numerosi alias, e’ risultato sottoposto alla misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria per una precedente condanna. Pertanto alla fine delle indagini sono scattate le manette per il reato di furto aggravato.

http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/11722189/Roma–sorpreso-a-rubare-in.html

INDIANO STUPRA RIPETUTAMENTE BAMBINA DI 7 ANNI

Violenza sessuale su una bambina di sette anni: arrestato 55enne
„Le violenze segnalate agli investigatori dai medici del Bambin Gesù. In manette un uomo di 55 anni che lavorava a Roma come collaboratore domestico“

Si nascondeva tra gli ‘amici di famiglia’ per abusare sessualmente di una bambina di sette anni. ‘L’orco’ è un collaboratore domestico ed è stato arrestato daicarabinieri del del Nucleo Investigativo di Roma. Si tratta di un cittadino indiano di 55 anni, ai quali i Militari dell’Arma hanno notificato una esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di violenza sessuale aggravata e continuata in danno di una bambina di sette anni.

VITTIMA DI ABUSI SESSUALI – Le indagini sono state avviate a seguito dell’acquisizione di un referto medico redatto dai sanitari dell’ospedale Pediatrico Bambin Gesù i quali, dopo aver visitato la minore, ipotizzavano che la stessa fosse stata vittima di abusi sessuali.

‘AMICO DI FAMIGLIA’ – Gli approfondimenti sviluppati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci hanno consentito di fare luce su almeno due episodi di violenza sessuale subiti dalla bambina ad opera dell’uomo il quale, approfittando del rapporto di amicizia con i genitori della vittima, suoi connazionali, aveva sfruttato le poche occasioni in cui era rimasto da solo in casa con la minore per compiere gli atti sessuali.

COLLABORATORE DOMESTICO IN MANETTE – L’uomo, di professione collaboratore domestico e regolare in Italia, è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri e recluso nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.“

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-bambina-7-anni-roma.html

ROMA: ALBANESI LANCIANO UOMO SOTTO MACCHINA IN CORSA

Borghesiana: 19enne lanciato sotto un’auto dopo una lite in un bar di via Drapia
„La vittima è un 19enne ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Tor Vergata. E’ accaduto a Borghesiana. Indaga la polizia

Lo hanno preso di forza e lo hanno letteralmente lanciato contro un’automobile in transito. Vittima delle violenze di tre uomini un giovane ragazzo di 19 anni ora ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Tor Vergata. La lite è scoppiata poco dopo le 14,30 di domenica 16 novembre nei pressi di un bar di via Drapia, nel VI Municipio delle Torri.

AGGRESSORI IN FUGA – Quando gli agenti del Commissariato Casilino Nuovo sono arrivati davanti al locale compreso tra le zone di Borghesiana e Finocchio hanno trovato solamente il ferito con gli aggressori già fuggiti a bordo di una vettura.

VIOLENTA LITE – Ancora incerta l’esatta dinamica dell’accaduto. Secondo una prima ricostruzione la lite sarebbe scoppiata nei pressi del bar tra la vittima, un giovane romano nato da genitori slavi, e tre cittadini albanesi. Un violento alterco con i tre che avrebbero preso il 19enne di forza per poi ‘lanciarlo’ letteralmente contro una vettura in transito su via Drapia. Un impatto che l’automobilista non è riuscito ad evitare colpendo la vittima con il paraurti del veicolo per poi fermarsi e chiamare i soccorsi.

„PROGNOSI RISERVATA AL PTV – Delle vere e proprie scene di panico alle quali hanno assistito decine di testimoni. Allertato anche il 118 il 19enne è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Tor Vergata dove è ora ricoverato in prognosi riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Sul caso indagano gli investigatori del commissariato di Torre Maura diretti dal dottor Francesco Zerilli. Secondo i primi accertamenti il litigio sarebbe legato alle macchinette dei videopoker.“

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/investimento-lite-via-drapia.html

ORMAI ROMA è UN FAR WEST

ROMA: FILIPPINI CON MEZZO KILO DI METANFETAMINA

Trovano microfoni per il karaoke e scoprono un traffico internazionale di Shaboo
„Dalla vendita al dettagliato della droga sequestrata si sarebbero ricavati 100.000 euro. A finire in manette tre filippini, due uomini e una donna. L’accusa: traffico internazionale di sostanze stupefacenti“

marinorm

Tutto è iniziato da un plico postale contenente dei microfoni per karaoke al cui interno erano stati occultati circa 500 grammi di cristalli di metanfetamina, conosciuta anche con il nome di “Ice” o “Shaboo”, droga definita “etnica” in quanto consumata prevalentemente da filippini. Da qui sono partite delle indagini che nella giornata di ieri hanno portato i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma ad arrestare una donna filippin trentasettenne, da anni stabilitasi in Italia. Per lei on l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Individuato il plico con la droga, i carabinieri di via in Selci hanno svolto indagini e appostamenti che hanno consentito di identificare i reali destinatari del pacco contenente il narcotico, che ovviamente era destinato a un prestanome. A maggio scorso i militari hanno quindi arrestato due uomini filippini, P.R.L. di 45 anni e B.E.V. di 42, residenti a Roma, accusati dell’illecita detenzione del narcotico. Durante le perquisizioni effettuate a casa dei due uomini sono state rinvenute altre confezioni di karaoke vuote, verosimilmente utilizzate in passato per simili operazioni, a dimostrazione della stabilità del traffico di droga gestito dagli indagati.

La prosecuzione delle indagini ha quindi consentito di accertare che l’organizzatrice del traffico di stupefacenti era una donna, anche lei filippina, destinataria dell’odierna misura cautelare.

Dalla vendita al dettaglio del narcotico sequestrato che, secondo le analisi esperite, era di buona qualità – tanto da poter ottenere circa 4.000 dosi – si sarebbero potuti ricavare oltre 100.000 euro. Lo shaboo, che si presenta in cristalli simili al sale grosso e viene normalmente inalato dagli assuntori, provoca un forte stato di euforia, spesso gravi allucinazioni e occorrono poche inalazioni per diventarne dipendenti.

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/microfoni-karaoke-shaboo.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

ROMA: TUNISINO SEQUESTRA E STUPRA 16ENNE ITALIANA

Violenza sessuale al Don Bosco: minorenne vittima di un 31enne
„La 16enne è stata costretta ad avere un rapporto sessuale nell’abitazione del violentatore. I fatti si sono verificati nel mese di ottobre“


L’ha prima soggiogata, poi sequestrata nel proprio appartamento ed infine violentata sessualmente. Vittima di un cittadino tunisino di 31 anni una ragazza italiana di 16 anni, nata da genitori del Bangladesh, costretta a subire le violenze dell’orco in un appartamento nella zona del Don Bosco, al Tuscolano. E’ accaduto lo scorso mese di ottobre. Ieri i carabinieri hanno arrestato il 31enne, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della minorenne.

PORTA SBARRATA CON LA SCRIVANIA – L’uomo aveva circuito la ragazzina inducendola a seguirlo all’interno della sua abitazione, dove dopo aver sbarrato la porta con una scrivania al fine di impedirle la fuga, l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale.

RACCONTO AI CARABINIERI – La minore ha quindi denunciato tutto ai Carabinieri della Stazione di Cinecittà, diretti dal maggiore Pantaleone Grimaldi, ed è stata sottoposta subito al protocollo sanitario presso il Policlinico Casilino dove è stata riscontrata la violenza sessuale subita. Nell’immediatezza dei fatti, i militari hanno perquisito i luoghi dove era avvenuta la violenza, acquisendo rilevanti elementi di prova a suffragio dell’accaduto.
2-maro
„VIOLENZA SESSUALE SU MINORE – Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, il Gip presso il Tribunale di Roma ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse di violenza sessuale su minore e sequestro di persona a carico del cittadino tunisino che è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli“

Potrebbe interessarti: http://www.romatoday.it/cronaca/violenza-sessuale-minorenne-don-bosco.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

Roma: arabi occupano casa, gambizzano padre e figlio 17enne

Ha tentato di sfrattare chi gli occupava illegalmente l’alloggio popolare. Ma le due inquiline abusive, due donne arabe, hanno chiamato un amico che ha gambizzato l’uomo e ferito brutalmente il figlio 17enne.
È successo a Tor Bella Monaca, periferia di Roma, un’altra periferia degradata come Tor Sapienza.
marinorm
L’uomo, 45 anni, legale assegnatario dell’alloggio, è stato gambizzato con un colpo di pistola. Insieme a lui c’era anche il figlio che è stato ferito alla testa con il calcio dell’arma. Padre e figlio sono stati soccorsi e trasportati in ospedale dal 118. Non sono in pericolo di vita. L’episodio è accaduto al secondo piano dell’edificio. A dare l’allarme alcuni vicini che hanno raccontato alla polizia di aver sentito forti rumori, come di una porta sfondata, e poi lo sparo. Quando l’ambulanza è arrivata i due feriti erano nella tromba delle scale. Dal palazzo sarebbe stato visto un uomo fuggire, ora ricercato dalla polizia. Sulla vicenda indaga il commissariato Casilino Nuovo.

Dai primi accertamenti emergerebbe che alla base del ferimento ci sia una lite con i precedenti inquilini per l’occupazione dell’appartamento. Il 45enne, che al momento sembrerebbe il legittimo assegnatario dell’alloggio popolare, avrebbe tentato di sfrattare due donne arabe che occupavano l’appartamento. Dopo un’accesa lite le inquiline straniere avrebbero chiamato un amico per farsi difendere che si è presentato nel palazzo armato di pistola. Dopo aver buttato giù la porta ha esploso il colpo mirando alle gambe del 45enne. Poi ha colpito il ragazzo sedicenne con il calcio della pistola per guadagnarsi la fuga. Anche le due donne sono scappate prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Padre e figlio sono stati ricoverati al policlinico Tor Vergata e non sono in pericolo di vita. Il proiettile sarebbe, infatti, entrato e poi uscito dalla gamba. L’uomo verrà ascoltato nelle prossime ore dagli investigatori che stanno indagando per far luce sull’aggressione e sull’occupazione dell’appartamento conteso per chiarire se siano stati commessi eventuali illeciti.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vendetta-casa-occupata-padre-gambizzato-figlio-ferito-1067543.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/13/roma-tenta-sfrattare-abusivi-nel-suo-alloggio-popolare-gambizzato/1210677/
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_novembre_13/vendetta-casa-occupata-feriti-padre-figli-tor-bella-monaca-0ba838ec-6b53-11e4-8c60-d3608edf065a.shtml

Sono tutti impegnati a proteggere qualche decina di clandestini a Tor Sapienza…