Category: Pozzallo

Lo “sbarco dei pregiudicati”: giunto a Pozzallo barcone carico di spacciatori

Pozzallo 5 giugno 2014 –  È stato battezzato come lo “sbarco dei pregiudicati”. Tra i 287 immigrati giunti il 1° giugno sulle coste di Pozzallo, infatti, diversi maghrebini hanno precedenti penali. C’erano persino due spacciatori marocchini, uno dei quali deve scontare quasi 7 anni di carcere per armi e droga, fuggito in Marocco proprio per questo. “Non credevo che in mezzo a tutti gli altri mi avreste trovato” – ha dichiarato alla polizia giudiziaria coordinata dalla Squadra mobile di Ragusa. Grazie al prelievo e all’esame delle impronte digitali agli ospiti del Centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo effettuati dalla polizia scientifica, sono saltati fuori ben 10 soggetti che risultavano già stati in Italia e con precedenti. Due di questi erano addirittura destinatari di ordini di cattura per la carcerazione. Gli arrestati, compreso lo scafista, si trovano adesso nella casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A essere finito in manette è Younes Melouesi, marocchino, 28 anni, destinatario dell’ordine di carcerazione per la cattura emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di La Spezia in quanto ha commesso in Italia, per la precisione in Lombardia, in Liguria e in regioni limitrofe, i reati di traffico di sostanze stupefacenti e possesso di armi. Dovrà scontare la pena di 6 anni e 4 mesi di carcere in quanto la sentenza è già passata in giudicato. È lui il giovane che provava a confondersi con gli immigrati e che non pensava di potere essere sgamato dalla polizia giudiziaria. C’è, poi, il marocchino Majed Rashedin, 23 anni, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Lucca in quanto facente parte di associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti operante nel territorio di Viareggio.

È reo confesso lo scafista, Fitouri Jelabi, 26enne tunisino, accusato di essersi associato con altri soggetti in Libia per trarre ingiusto e ingente profitto con l’ingresso clandestino in territorio italiano di 266 cittadini stranieri, provenienti prevalentemente dalla Siria, tra cui parecchi minori, con l’aggravante di averli esposti a pericolo di vita e di averli sottoposti a trattamento inumano e degradante. Come in casi precedenti, si tratta di un giovane del posto, che ha incassato una parte irrisoria rispetto ai circa 400mila euro bottino dell’organizzazione criminale a monte del viaggio della speranza. “Mio padre ha 9 figli, di cui uno disabile. Mi ha chiesto di andare in Italia per trovare lavoro e portare denaro a casa – ha detto Jelabi agli inquirenti -. Non avevo disponibilità economica per pagare il viaggio ai libici, quindi mi sono offerto di condurre l’imbarcazione per 1.000 dollari. Giunto in Libia ho preso contatti con gli organizzatori e ho accettato la proposta e stabilito con il mio contatto che non avrei pagato nessuna somma per la traversata in mare e che, anzi, a conclusione del viaggio, avrei avuto il mio guadagno”. Ogni immigrato ha pagato in media 1.300 dollari, anche se i siriani hanno pagato molto di più rispetto agli altri. Il viaggio è la fotocopia di quelli registrati finora, con gente armata che sorveglia a vista gli immigrati in capannoni che fungono da campi di concentramento prima dell’imbarco. Qui avvengono barbarie e violenze.

Fonte: http://pozzallo.ragusanews.com/articolo/43802/a-pozzallo-lo-sbarco-dei-pregiudicati

Terrore: auto donna incinta circondata e sballottata da ‘profughi’ appena sbarcati

“Non scorderò facilmente quelle risate e gli schiamazzi di quegli uomini – dice la malcapitata -, i calci verso la mia macchina che ha subìto evidenti danni alla carrozzeria. Ma tantissima è stata la paura … non so ancora come sono riuscita a far ripartire il veicolo e scappare. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se avessero aperto la portiera. Io e miei familiari siamo ancora sotto shock!”.

Paura ieri pomeriggio, venerdì 7 marzo, per una giovane donna di Scicli, mentre percorreva la Pozzallo-Marina di Modica, nei pressi dello svincolo per Maganuco è stata accerchiata da un gruppo di immigrati ospiti del CPA di Pozzallo.

La donna che viaggiava con la propria autovettura e con a bordo i suoi genitori, in direzione Scicli, è stata costretta a rallentare la marcia sino ad arrestarsi trovando la corsia occupata da circa 20 persone, tutti immigrati, che hanno accerchiato il veicolo e hanno iniziato a dare calci e pugni, nella carrozzeria, nei vetri, a ridere e urlare …

Sono stati attimi di grande paura per la giovane donna, N.F. (le iniziali) e per i suoi parenti; dopo qualche attimo di smarrimento è riuscita a ripartire e mettersi in salvo.

“Non scorderò facilmente quelle risate e gli schiamazzi di quegli uomini – dice la malcapitata -, i calci verso la mia macchina che ha subìto evidenti danni alla carrozzeria. Ma tantissima è stata la paura … non so ancora come sono riuscita a far ripartire il veicolo e scappare. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se avessero aperto la portiera. Io e miei familiari siamo ancora sotto shock!”.

http://www.novetv.com/?p=49390&fb_source=message

Intanto protesta la sezione provinciale di Forza Nuova che prepara una manifestazione di protesta.

Ancora degrado a Pozzallo: il racket dell’elemosina

Due rom impiegavano tre minore per chiedere l’elemosina a Pozzallo. I due sono stati individuati dagli agenti del Commissariato di Modica nel corso di alcuni servizi di controllo, mentre erano intenti a chiedere soldi alla gente. I due, A C., di 22 anni, domiciliato a Gela, e C.C., 38 anni, domiciliata a Rosolini, sono stati entrambi deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per avere, appunto, impiegato minori di cinque, tre e due anni, nell’accattonaggio. Si trovavano nei pressi di esercizi commerciali, e per impietosire clienti e passanti utilizzavano, appunto, i fanciulli. Gli uomini del Commissariato di Modica mercoledì scorso, tra l’altro, hanno cinturato il territorio di Pozzallo, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo predisposti dal Questore di Ragusa, Giuseppe Gammino. Numerose le pattuglie impiegate anche con autocivetta e quattro unità provenienti dal Nucleo Prevenzione Crimine di Catania. Sono state identificate e controllate complessivamente 63 persone e dodici autoveicoli. Elevati sette verbali per infrazioni al codice della strada. Sono stati, inoltre, effettuati controlli nei luoghi di aggregazione maggiormente frequentati da cittadini extracomunitari attualmente domiciliati presso il centro di accoglienza. La Polizia di Stato, durante l’attività effettuata nel centro storico ha, altresì, proceduto a identificare alcuni cittadini comunitari.

http://www.radiortm.it/2013/11/14/rom-sfruttano-tra-bambini-per-chiedere-lelemosina-a-pozzallo-denunciati-dalla-polizia/

Emergenza immigrati a Pozzallo: fidanzatini circondati, lui rapinato e lei palpeggiata

Pozzallo 11 novembre 2013 – La scorsa serata, i Carabinieri della Stazione di Pozzallo sono intervenuti in Corso Vittorio Veneto dove erano presenti due giovani che erano appena stati aggrediti da quattro uomini extracomunitari.

In particolare, i giovani, un ragazzo del ’93 ed una ragazza del ’96, hanno denunciato, presso la Stazione Carabinieri di Pozzallo, che intorno alle 21 di ieri sera, mentre si trovavano all’interno del giardino della villa comunale, sono stati avvicinati da quattro extracomunitari che gli hanno richiesto del denaro.

Al rifiuto dei due giovani, uno degli stranieri avrebbe aggredito il ragazzo strappandogli la maglietta ed una collanina dal collo. Durante l’aggressione al giovane, gli altri tre extracomunitari, secondo quanto denunciato dalla coppia, hanno trattenuto la ragazza che nell’occasione è stata palpeggiata da uno degli stranieri.

Immediatamente la coppia riusciva a divincolarsi e a chiamare i Carabinieri, ma i quattro stranieri si dileguavano.

Raccolte le dichiarazioni dei ragazzi, i militari dell’Arma hanno iniziato un’intensa attività d’indagine, tutt’ora in corso, per identificare e rintracciare gli aggressori.

http://www.ragusanews.com/articolo/36253/giovane-coppia-aggredita-da-4-extracomunitari

http://www.ilgiornaledipozzallo.it/web/cronaca/pozzallo-brutto-quarto-dora-per-due-pozzallesi-in-un-diverbio-con-quattro-persone-di-colore-ammatuna-riferisce-sullemergenza-immigrati/

Mare Nostrum: immigrati appena sbarcati inseguono ragazzine e le molestano, si denudano davanti a bambini e razziano negozi

Pozzallo. Più di 700 africani. Non si contano più le presenze di migranti nella cittadina rivierasca. Dopo l’ennesimo sbarco, Pozzallo vive drammaticamente la stessa situazione che, per tanti anni, ha vissuto l’isola di Lampedusa. Oggi, martedì, 246 unità fra ghanesi, eritrei e siriani, tutti prelevati a sud dell’isola pelagica. Un flusso di migranti che necessita obbligatoriamente di un numero elevato di forze dell’ordine, anche alla luce di alcuni fatti incresciosi che si sono verificati nel corso della mattinata. Ma andiamo con ordine. Nel pomeriggio di lunedì, a sud di Lampedusa, in tre distinte operazioni, le navi della Marina Militare hanno soccorso i migranti. Tutti galleggiavano su autentici barconi fatiscenti. Il primo intervento ha riguardato un gommone alla deriva a circa 75 miglia a sud di Lampedusa. Sul posto è giunta una motovedetta della Capitaneria di Porto, che ha imbarcato 41 migranti di cui 5 donne, di nazionalità ghanese ed eritrea. I migranti sono stati fatti salire sul pattugliatore d’altura “Cigala Fulgosi”. Nel contempo, la nave “Maestrale” della Marina riusciva a mettere in salvo altri 205 migranti in due diverse operazioni. Il trasbordo dei migranti dalla “Maestrale” al pattugliatore d’altura ha fatto sì che quest’ultimo navigasse in direzione della cittadina ragusana. A Pozzallo, la “Cigala Fulgosi” è stata costretta a fermarsi a qualche miglio dalla costa per permettere alla motovedetta Cp232 il successivo trasbordo dalla nave alla terraferma. Presso la banchina del porto grande, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, sotto lo sguardo vigile del comandante della Capitaneria di porto, Andrea Tassara, hanno coordinato le operazioni a terra. I migranti, secondo quanto riferito dai militari della Marina, stanno tutti bene. Le operazioni hanno impegnato le forze dell’ordine per ben due ore.

Una volta a terra, i migranti sono stati accompagnati presso il centro di prima accoglienza e la palestra comunale, zona Palamentano. Proprio la palestra comunale, in questi giorni, è stata oggetto di discussione sui social network. Molti cittadini hanno manifestato il loro dissenso perché ospitare i migranti presso la palestra significa togliere l’unico spazio dove i giovani si possono allenare. Oggi, il sindaco Luigi Ammatuna, dopo aver incontrato i genitori, ha dichiarato: < Ho richiesto al prefetto Annunziato Vardè – ha detto - e al commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso, di chiedere al dirigente scolastico dell’istituto tecnico nautico e commerciale di Pozzallo di mettere a disposizione della collettività pozzallese le palestre dei suddetti istituti, così come hanno già fatto precedentemente, mostrando grande spirito di collaborazione, tutti gli altri dirigenti scolastici degli istituti di istruzione pozzallesi >.

In serata, i 246 migranti sono stati schedati e foto-segnalati. Pare sia stata segnalata la presenza di uno scafista a bordo della nave che li trasportava in terra sicula. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le dichiarazioni raccolte in queste ore.

Più di 700 africani, si diceva, in una situazione paradossale quanto insostenibile. I migranti, in barba alle più civili regole, si atteggiano a “padroni” della città. Entrano nelle attività commerciali e, senza pagare, portano via sigarette e cibo. Alle ragazze (alcune anche minorenni) chiedono di fare sesso. Le ragazze, infastidite, sono inseguite fino allo stremo, cioè quando rientrano a casa. Una ragazza è stata palpata al seno, zona porto. Stava facendo jogging e non stava importunando nessuno. Ha dovuto accelerare il passo, temendo il peggio. Oggi, poi, un gruppo di africani si è denudato davanti ad alcuni minori che uscivano da una scuola nei pressi del quartiere Raganzino. Sentivano caldo e hanno fatto il bagno in mare, approfittando dei quasi 30 gradi che, in mattinata, si sono registrati in città. Sono intervenuti i vigili urbani. Sgridati da alcuni passanti, i migranti hanno fatto spallucce, si sono rivestiti tranquillamente e se ne sono andati. Atteggiamenti spavaldi che, certamente, non aiutano a migliorare i rapporti fra cittadini autoctoni e migranti. Atteggiamenti che sono stati segnalati da diversi mesi. Nessuno, finora, ha potuto (e voluto) fare nulla. Ancora il sindaco Ammatuna: < I miei concittadini – ha detto il primo cittadino – sono stati sempre accoglienti e rispettosi nei confronti degli immigrati, ma oggi devo registrare diverse lamentele riguardo la sicurezza e l’ordine pubblico. La paura manifestata quest’oggi da alcune donne e ragazze, costrette a rinunciare alla corsa mattutina o all’uscita serale perché vittime di molestie verbali compiute da alcuni immigrati, e l’esigua presenza di forze dell’ordine sul territorio, deve indurre ad una riflessione profonda . http://www.ilgiornaledipozzallo.it/web/cronaca/si-denudano-e-chiedono-di-fare-sesso-piu-di-700-migranti-affollano-la-citta-il-sindaco-ammatuna-chiedo-aiuto/ Questa è un'invasione. La Marina Militare si vergogni di essere complice di tutto questo: ci portano ladri e stupratori in casa.