Category: Pavia

Scontri tra immigrati in centro, passante ferita all’occhio: “Una notte di paura”

“Mi sono trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato”. Federica Irianni, 31 anni, racconta la sua brutta avventura, terminata al Pronto soccorso con una scheggia di vetro nell’occhio. Peccato però che “il posto sbagliato fosse il centro storico di Pavia. “È successo verso mezzanotte e mezza – spiega la ragazza – in piazza Cavagneria. Ero insieme a una mia amica, siamo passate di lì per andare verso Strada Nuova. Abbiamo visto un gruppo di persone, sembravano stranieri, nordafricani, che stavano litigando. Abbiamo provato a ritornare sui nostri passi, camminando verso piazza del Duomo, e ho visto arrivarmi addosso il pezzo di vetro di una bottiglia rotta”.

“Avevo paura che mi colpisse al collo – racconta – in un primo momento mi sono accorta solo di un graffietto sotto l’occhio, poi però l’occhio si è gonfiato, ha iniziato a lacrimare e mio cugino mi ha portata in ospedale, dove hanno trovato un piccolo frammento di vetro che ha provocato una lesione della cornea. Devo tornare in ospedale per un controllo, non è per fortuna nulla di particolarmente grave”. Poteva anche andare peggio, ma lo spavento è stato notevole. “Mi sono spaventata moltissimo – conclude – purtroppo c’è da aver paura ad andare in giro in centro la sera”. Federica è la figlia dell’ex consigliere comunale Francesco Irianni e di Daniela Barbieri, anche lei impegnata in politica con la lista Pavia città sicura. “Il problema della sicurezza in città – conferma la madre – non è in effetti nuovo, ma la situazione sta continuamente peggiorando”.

http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/rissa-centro-ferita-occhio-1.3206298

Nigeriano senza biglietto aggredisce agente fuori servizio

Voghera, 25 maggio 2017 – In treno senza biglietto, ha picchiato un poliziotto fuori servizio. Ma è stato bloccato e denunciato. Ieri pomeriggio il personale del Commissariato di Voghera ha denunciato in stato di libertà un nigeriano 31enne per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è regolare sul territorio italiano e ha precedenti penali. Stava viaggiando su un treno regionale diretto alla stazione di Voghera, quando il controllore gli ha chiesto il biglietto. Lui si è rifiutato di mostrarlo e ha opposto resistenza. Allora è intervenuto un agente di polizia livero dal servizio, ma il trentunenne gli ha sferrato due pugni ed è sceso dal convoglio arrivato a Voghera. L’aggressore è stato inseguito e fermato, con l’intervento di una pattuglia del commissariato. Identificato, è stato poi denunciato.

http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/aggressione-treno-1.3147505

Migrante picchia capotreno: “Il biglietto lo tengo a casa”

Ancora un’altra aggressione ai danni di un capotreno. Dopo quella della scorsa settimana avvenuta a Lungavilla, ieri sera gli uomini della Polfer sono intervenuti in stazione a Pavia dopo l’aggressione subita da una capotreno di 31 anni su un convoglio in partenza per Alessandria da parte di un 21enne egiziano. Il giovane, al momento di salire sul treno regionale aveva mostrato un biglietto già vidimato il giorno precedente ed è stato invitato dalla capotreno a regolarizzarne uno nuovo. Il 21ennne, rifiutandosi, ha iniziato a dire di avere poco denaro a disposizione e di avere a casa un biglietto valido. All’invito di scendere dal treno, il ragazzo ha spinto violentemente la donna buttandola a terra. Nonostante l’episodio, l’aggressore è rimasto sul treno e poco dopo gli agenti della Polfer lo hanno rintracciato seduto nella seconda carrozza.
http://ticino.diocesi.pavia.it/pls/pavia/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=35547&target=3&id_lingua=3&id_css=0&rifi=guest&rifp=guest

Non indossa velo: 14enne frustata da famiglia islamica

Secondo quanto scrive La Provincia Pavese, questa mattina il Tribunale di Milano ha deciso di allontanare la 14enne dalla famiglia marocchina e di affidarla ad una comuinità. La giovane racconta di maltrattamenti ignobili causati dal suo guardaroba troppo “occidentale”, maltrattamenti arrivati addirittura alle frustate. Violenze che hanno costretto la ragazza a ricorrere alle cure dell’ospedale per contusioni multiple. I parenti ora sono sotto indagine, anche se davanti ai giudici si sono difesi affermando che i loro interventi sulla figlia erano dovuti solo ai suoi comportamenti inappropriati: non voleva andare a scuola, rientrava tardi e si vestiva in modo eccessivo. Eccessivo, appunto. Vergognoso secondo i dettami dell’islam, che vuole le donne velate, coperte, nascoste agli occhi degli altri uomini.

Alla polizia la 14enne ha raccontato di quella volta in cui il fratello è entrato in camera sua e l’ha malmenata con il manico della scopa. La sua colpa? Essere rientrata a casa troppo tardi. Poi tutti gli altri episodi di violenze scatenate dal fatto che la loro figlia si comportasse come le sue amiche italiane. “Mi dicevano: “Non sei come noi, se muori è meglio… Vuoi essere come le tue amiche italiane, solo le poco di buono si vestono come te””, ha detto la ragazza agli investigatori come spiegato da La Provincia Pavese. E la madre? Non l’ha mai difesa, anzi. Incoraggiava i maschi di casa a pestare la figlia per i suoi comportamenti “inappropriati”.

I giudici del Tribunale dei minori di Milano Zelante, Florit e Radaelli l’hanno allontanata dalla famiglia per metterla in una comunità protetta. L’avvocato dei genitori, Pierluigi Vittadini, ha fatto sapere che si tratta di “un provvedimento provvisorio, in attesa di accertare i fatti. Per i miei assistiti, comunque, non ci sono stati maltrattamenti, al massimo castighi per spronarla ad andare a scuola, visto che non voleva più andarci”.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/islam-voleva-vestire-alloccidentale-14enne-frustata-famiglia-1382781.html

Sposa immigrato: lui stupra sua figlia di 4 anni

La squadra mobile di Pavia ha arrestato un cittadino straniero di 34 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 12 anni, figlia della sua attuale compagna, con abusi iniziati quando aveva 4 anni. La minorenne si trova ricoverata nel reparto di Pediatria del Policlinico San Matteo di Pavia dallo scorso 16 marzo. Visitandola, i medici hanno riscontrato in lei inequivocabili segni clinici di violenza sessuale. La ragazzina, ascoltata dalla polizia, ha ricostruito le violenze che avrebbe subito dal patrigno e ha riferito dei frequenti maltrattamenti che l’uomo riserverebbe anche a sua madre, una donna di 30 anni. La squadra mobile ha quindi sottoposto a fermo il 34enne, accusato di violenza sessuale ai danni della ragazza e di maltrattamenti verso la compagna. Oggi si è tenuta l’udienza di convalida e il Gip ha confermato la misura cautelare. Il patrigno ha ammesso parzialmente le contestazioni a suo carico.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/22/abusi-su-12enne-arrestato-il-patrigno_74d333a8-541e-4ac0-a53c-45771ee3433f.html

Picchiato e rapinato davanti a casa da un immigrato


La Provincia Pavese
Picchiato e rapinato davanti a casa a San Damiano al Colle
La Provincia Pavese
Il 72enne è stato aggredito alle spalle e scaraventato a terra. Il bandito gli ha preso il portafoglio e il furgone di … Il rapinatore avrà avuto circa 50 anni e parlava italiano, ma sono certo che fosse uno straniero». Sul luogo della rapina, l

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Stupro di notte in via Cossa, l’egiziano imputato: “Lo voleva lei”


Il Giorno
Stupro di notte in via Cossa, l’egiziano imputato: “Fu rapporto
Il Giorno
Pavia, 18 maggio 2016 – “Ci conoscevamo, lei era consenziente”. Questa la versione dei fatti che il ventinovenne egiziano Mahdi Mahmoud Nadi Hossein ha raccontato ieri mattina al Gup di Pavia, davanti al quale è comparso con le accuse di rapina e … 

Aggredita alle spalle da africani mentre getta i rifiuti

Aggredita mentre getta i rifiuti
La Provincia Pavese
PAVIA. Aggredita da due uomini mentre stava gettando la spazzatura in un cassonetto dei rifiuti. Probabilmente volevano strapparle la catenina perchè non aveva soldi ma Barbara F., una donna di 46 anni, ha reagito con decisione. E i due banditi sono …

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Islamico: “Ragazze italiane sono prostitute”

Maltrattamenti fisici e psicologici al figlio, e poi ancora minacce e percosse per almeno un anno.
Un algerino di 56 anni voleva così impedire al figlio 15enne di frequentare la fidanzata: perché italiana.

Il ragazzo, come scrive milanotoday.it, aveva conosciuto la fidanzata tramite amicizie comuni a Vigevano (Pavia), un rapporto che durava dal settembre del 2014. Il padre del giovane all’inizio aveva accettato la relazione, pensando si trattasse di una storia di qualche settimana. Ma dopo qualche tempo ha iniziato ad opporsi al fidanzamento “troppo lungo” tra i due ragazzi. L’algerino ha così cominciato a vietare al figlio di uscire di casa, oppure a portarsi dietro il fratello di 9 anni, anche – e soprattutto – quando aveva appuntamento con la fidanzata.

Il motivo era semplice: secondo il 56enne, infatti, le ragazze italiane “non sono serie” e “vanno bene solo per divertirsi” perché “non hanno abbastanza valori”. E poi la ragazza del figlio aveva anche “troppo tatuaggi”, tanti da sembrare “troppo occidentale”. Così ha cominciato a picchiare il figlio ed anche la moglie, colpevole di aver preso del difese del ragazzo.

Ad aprile madre e figlio hanno trovato il coraggio di denunciare l’uomo, così i carabinieri hanno deciso il loro trasferimento presso una struttura protetta. Ora i giudici sono chiamati a decidere se allontanare il padre dalla casa della famiglia, per permettere alla donna e al figlio di rientrare nella loro abitazione.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/algerino-picchia-figlio-perch-ha-ragazza-italiana-1137016.html

Dovrebbero essere i genitori italiani ad impedire alla figlia di frequentare un algerino.

Trascinata con l’auto a Pavia e ridotta in fin di vita: è stato moldavo

«Per i genitori di Elena e per tutta Pavia è la fine di un incubo»: questo, nelle parole del procuratore capo Gustavo Cioppa, il significato dell’arresto di Radion Suvac, 27 anni, moldavo, bloccato martedì a Piacenza dagli agenti della squadra mobile di Pavia. Non l’ha fatta franca il ladro di professione e pirata della strada che a novembre scorso, fuggendo dopo l’ennesimo furto, travolse «deliberatamente» e trascinò con la sua auto per oltre 700 metri nel centro di Pavia la giovane consigliera comunale Elena Maria Madama. Per lui l’accusa è di tentato omicidio, rapina impropria e ricettazione. Il suo complice, un 18enne russo, identificato, è tuttora ricercato. L’arresto è stato effettuato martedì dalla squadra mobile di Pavia in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, nel parco pubblico della Galleana a Piacenza.

Preso in un parco pubblico Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. Le indagini erano scattate immediatamente: molte le persone che a quell’ora, intorno alle 19, avevano assistito alla scena e avevano aiutato a tracciare un identikit dei due uomini. Fondamentale anche l’enorme lavoro svolto dalle forze dell’ordine sulle utenze telefoniche di tutti i cellulari presenti nell’area (oltre 500 mila), fino a isolarne uno collegato ai fuggitivi. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.] Preso in un parco pubblico

Dopo aver investito Elena Maria, arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto i due giovani erano scesi dall’auto ed erano fuggiti a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. Le indagini erano scattate immediatamente: molte le persone che a quell’ora, intorno alle 19, avevano assistito alla scena e avevano aiutato a tracciare un identikit dei due uomini. Fondamentale anche l’enorme lavoro svolto dalle forze dell’ordine sulle utenze telefoniche di tutti i cellulari presenti nell’area (oltre 500 mila), fino a isolarne uno collegato ai fuggitivi. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma sempre legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati. Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza, dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Radion Suvac sarà sentito nelle prossime ore dal Gip di Piacenza per l’udienza di convalida dell’arresto.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_06/investita-trascinata-un-auto-arrestati-ladri-elena-maria-madama-pavia-consigliera-comunale-pd-e15813c2-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml