Category: Parma

Consegnavano la droga in bicicletta: in manette un nigeriano


ParmaToday
Consegnavano la droga in bicicletta: in manette un nigeriano e un
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E.O. è stato arrestato il 18 febbraio scorso, risulta indagato in stato di libertà anche un altro cittadino nigeriano, E.D., 32 anni, incensurato e disoccupato. Annuncio promozionale. Il 24 febbraio scorso gli agenti della sezione Antirapine hanno
IN ZONA VIALE PIACENZA E OLTRETORRENTEIl Mattino di Parmatutte le notizie (2) »

Pestato a fermata bus da banda multietnica: aveva ‘parlato’ a ragazza nordafricano

PARMA – Picchiato dal branco a 15 anni, e il padre fa un appello affinché qualcuno intervenga, prima che la situazione degeneri. E’ successo a Parma. «Quanto accaduto a mio figlio non è una novità per Parma, ogni settimana succede qualcosa del genere e non se ne può più, ormai si tratta di un problema sociale su cui il sindaco deve intervenire perchè non si può solo pensare al cemento, e bisogna farlo subito altrimenti qui ci scappa il morto», le parole del padre del ragazzo che sabato scorso a Parma è stato violentemente picchiato, con calci e pugni, da un branco di 5 bulli, alla fermata dell’autobus tra via Gramsci e via Osacca, intorno alle 16 del pomeriggio. Il minore, ora in ospedale con una prognosi di 30 giorni per la varie lesioni e fratture riportate, tra cui una alla fronte, è stato letteralmente attirato in una trappola. Tutto è nato con un sms che il 15enne ha ricevuto intorno alle 14.30 dello stesso giorno sul suo cellulare. A inviarlo un coetaneo tunisino che gli chiedeva di presentarsi alla fermata del bus «da solo, per chiarire» una vicenda. La vicenda in questione sarebbe il saluto e le poche parole scambiate sul bus tra la vittima dell’agguato e la fidanzatina del nord-africano. Da qui sarebbe, dunque, partito il movente del pestaggio punitivo.

Immediata quindi la chiamata al 118 e ai Carabinieri che avrebbero già individuato i responsabili, anche grazie a Facebook. Secondo alcuni testimoni, oltre ai 5, altri giovanissimi avrebbero assistito alla scena senza intervenire, ma facendo ‘muro’ per coprire l’accaduto. Tutti dettagli che saranno chiariti dagli investigatori dell’Arma. «Questa volta si è riusciti a contenere i danni perchè per mio figlio poteva anche finire peggio – aggiunge il padre – ma bisogna assolutamente intervenire su questi ragazzi perchè non pensino che il mondo sia fatto di scazzottate e perchè tutto ciò non si deve più ripetere».

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/parma_picchiato_bulli_branco/notizie/524598.shtml

Violenze contro la moglie-cugina: arrestato marocchino

Violenze e stalking contro la moglie-cugina 30enne: arrestato un
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Violenze e stalking contro la moglie-cugina 30enne: arrestato un 42enne marocchino. Un 42enne marocchino F.A. è stato arrestato dalla Squadra Mobile per stalking: molestava e picchiava la moglie 30enne che era anche sua cugina. L’ha cercata sul posto 

 

Festeggiano Capodanno sparando in mezzo alla folla, denunciati filippini

Parma 2 gennaio 2014 – I militari della Compagnia di Parma il 1 gennaio 2014, durante i festeggiamenti del fine/inizio anno, hanno denunciato in stato di libertà per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere tre cittadini delle Filippine che in mezzo alla folla presente nel centro storico di Parma sparavano con due pistole “scacciacani” passandosele tra di loroLe armi, completamente simili a quelle comuni da sparo per foggia e struttura (a meno, per una di esse, del tappo rosso), sono state trovate in mano ai tre dai militari della Stazione di Parma in servizio durante il passaggio al nuovo anno proprio per prevenire i pericoli derivanti dal maneggio improprio di fuochi d’artificio ed i reati commessi contestualmente ai festeggiamenti. Le persone denunciate, di età compresa tra i 38 ed i 18 anni, sono stati quindi condotti in Caserma per eseguire le attività di rito e poi rilasciati più tardi. Le armi sono state sequestrate.

http://www.parmatoday.it/cronaca/capodanno-pistole-scacciacani-denunce-filippine.html

 

Picchia la moglie e la figlia arrestato 39enne – La Repubblica


La Repubblica
Picchia la moglie e la figlia arrestato 39enne

Picchia la moglie e la figlia arrestato 39enne E’ stato arrestato dopo una violenta lite in famiglia un 39enne colombiano che, rientrato a casa all’alba ubriaco, ha picchiato la moglie e la figlia 19enne. E’ la mattina del 28 dicembre quando al 113

Fuga contromano in tangenziale mirando alle auto

Fuga contromano in tangenziale
La Repubblica Parma.it
Fuga contromano in tangenziale Tentano di causare scontri, un arresto Una folle corsa per sfuggire alla polizia, come in Uno dei due, un moldavo di circa trent’anni, è stato intercettato dagli uomini della polizia. Per lui sono scattate le manette

 

Spacciava cocaina al Barilla Center, arrestato albanese


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Spacciava cocaina al Barilla Center, arrestato un 36enne albanese
PARMA – E’ finito in carcere con l’accusa di detenzione e spaccio di droga il trentaseienne Mikel Hotova, residente in un appartamento di borgo Regale. L’uomo è stato individuato dalla squadra mobile di Parma come lo spacciatore principale del Barilla Center. Nella piazza dello spazio commerciale, Hotova riforniva di cocaina molti acquirenti, spesso giovani o giovanissimi, tutti però molto facoltosi. Hotova infatti è stato trovato con 100 grammi di cocaina di alto livello, dal valore ingente ma spacciata senza essere tagliata, segnale che il mercato a cui lo spacciatore si rivolgeva era di alto livello. Nel suo appartamento Hotova teneva la droga e gli strumenti per suddividere le dosi. L’uomo, originario dell’Albania, era considerato dalle forze dell’ordine il principale spacciatore dello spazio fra via Emilia est e parco ex-Eridania. Si tratta di una “terra” di spaccio molto importante per la delinquenza parmigiana, dove convivono molte tipologie di delinquenti differenti. E’ di un anno fa infatti la faida fra spacciatori che portò alla morte di un uomo dietro al complesso dell’auditorium Paganini

arrestato pusher del Barilla CenterLa Repubblica Parma.it
Cocaina al Barilla Center, arrestato pusherParmaonlinetutte le notizie (5) »

Albanese insegue donna con un grosso coltello

Traversetolo, insegue la moglie con un grosso coltello: arrestato
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Nel tardo pomeriggio del 2 dicembre alcuni vicini assistono ad una scena drammatica: un uomo, un 36enne albanese sta rincorrendo la moglie, una giovane di 31 anni, con un coltello da cucina alla presenza anche dei figli minorenni della coppia.
insegue la moglie con un coltello: arrestatoGazzetta di Parma
Inseguiva la moglie con un coltello bloccato e arrestato dai carabinieriLa Repubblica
Picchia la moglie e la insegue con un coltello: arrestatoParmaonline

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Stupra disabile: era ai domiciliari per ‘svuotacarceri’

Ha approfittato della vulnerabilità di un giovane disabile il tunisino 34enne che dopo aver rapinato la vittima l’ha costretta a molestie sessuali. I fatti risalgono alla tarda serata del 7 settembre scorso quando la vittima, un parmigiano 38enne affetto da una forma di disabilità al 75% con disturbi di personalità, è stata avvicinata in piazzale Pablo dal cittadino tunisino che conosceva solo di vista. L’uomo non ha esitato ad approfittare della situazione per rapinare la vittima del suo cellulare. Davanti alle esortazioni del giovane per ottenere indietro il proprio telefono la minaccia: l’unica condizione quella di dover soddisfare i piaceri sessuali del rapinatore. Difficile per la vittima sottrarsi alla minaccia, vista la difficile situazione e l’assenza dei genitori che in genere lo assistono quotidianamente per fornirgli anche un supporto psicologico a causa dei suoi disturbi di personalità.

Dopo la violenza sessuale il tunisino si è dileguato senza restituire il telefono alla vittima. Nonostante il forte disagio interiore provato a causa della violenza, la vittima è riuscita a trovare la forza di raccontare ai genitori l’accaduto e procedere alla denuncia presso il comando di Parma centro dei Carabinieri. Da quel momento sono scattate immediatamente le indagini per individuare l’aggressore, inizialmente identificato erroneamente, per via della somiglianza, con suo fratello. L’uomo, S.P., è da anni residente a Parma, nullafacente vive di espedienti come questo, che negli anni gli sono costati precedenti penali per reati contro il patrimonio. Al momento della violenza e della rapina, il tunisino si trovava agli arresti domiciliari per una rapina compiuta tempo prima. Per questo, una volta identificato e arrestato, su di lui anche l’aggravante dell’evasione dai domiciliari a causa del fatto che la sera del crimine sarebbe dovuto essere nella sua abitazione di via Montanara per scontare i domiciliari. Ora S.P. si trova nel carcere di via Burla a scontare la pena con l’accusa, oltre che di evasione dai domiciliari, di violenza sessuale, estorsione e ricettazione, perchè trovato in possesso di altri cellulari rubati.


Deruba un disabile e lo costringe a una prestazione sessualeGazzetta di Parma
Ruba l’iPhone a un invalido poi la violenza sessualeLa Repubblica Parma.ittutte le notizie (4) »

Scandaloso a Parma: profughi distruggono casa, paga il Comune!

Mette la propria casa a disposizione dell’emergenza profughi del Nordafrica, ma se la ritrova distrutta e il Comune paga i danni. È quanto accaduto ad un cittadino nato a Lecce e residente a Parma, che lavora nelle forze dell’ordine. Nel 2006 aveva firmato un contratto di locazione con il municipio, per far rientrare il suo appartamento nel quartiere Cittadella, in via Duca Alessandro, nel progetto comunale «Agenzia casa». L’alloggio è stato prima affittato ad un cittadino tunisino, e poi è stato successivamente utilizzato per l’Emergenza Profughi Nord Africa (E.N.A.), per garantire l’assistenza ai cittadini beneficiari del permesso di soggiorno temporaneo o richiedenti asilo.In tutta la Regione Emilia-Romagna, sono state 1.446 le persone fuggite da guerre e violenze che hanno richiesto asilo, nell’ambito dell’emergenza profughi Nord Africa. Ma solo una parte delle domande di protezione sono state esaminate e accolte.

A Parma alla fine del 2012, i richiedenti asilo erano duecento, arrivati dalla Libia, dall’Egitto, dai paesi del Maghreb e alloggiati in varie strutture, in attesa del riconoscimento di protezione umanitaria. Il progetto «Agenzia casa» del Comune di Parma serve a reperire sul mercato alloggi in locazione, per subaffittarli a lavoratori immigrati sia italiani che stranieri, e a famiglie il cui reddito non permette di avere un tetto sulla testa. In questa occasione, però, non tutto è filato per il verso giusto. Nel gennaio del 2013 il proprietario ha richiesto la restituzione dell’alloggio, con disdetta del contratto di locazione. L’appartamento è stato sgomberato, attraverso l’intervento della cooperativa che si occupa, per la regione Emilia-Romagna, dell’assistenza profughi.

All’interno mancavano gli elettrodomestici e c’erano danneggiamenti per migliaia di euro. I funzionari del Comune sono andati a verificare con i loro occhi. Il resoconto si può leggere nel documento con cui l’amministrazione comunale paga il conto: «A seguito di un sopralluogo, i funzionari del Settore Welfare del Comune di Parma hanno riscontrato la presenza di ingenti danni sia all’alloggio che agli arredi». «Il proprietario – continua il Comune – rappresenta e quantifica dettagliatamente i danni subiti dall’appartamento e dagli arredi per l’importo complessivo di 17.874 euro, evidenziando, altresì, la mancanza di gran parte degli arredi inizialmente presenti, della lavatrice e delle stoviglie in dotazione». Il padrone di casa però non ha chiesto al Comune di pagare la cifra piena, ma solo una parte dei danni, che ha quantificato in 7.000 euro. E questa somma è stata erogata dal municipio, con una determina comunale.

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Clandestini distruggono, Pizzarotti rimborsa. Con i soldi dei cittadini. Il proprietario ha avuto quel che si merita, la prossima volta ci penserà due volte, a lucrare sull’immigrazione a danno del suo Paese.