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Padova: Ancora risse tra profughi in locale etnico

PADOVA – Ancora una notte di violenza e sangue nell’edificio tra via Vigonovese e via dell’Artigianato. Lì dove cinque giorni fa è stato sgozzato un trentacinquenne nigeriano, l’altra notte è scoppiata un’altra rissa nel circolo frequentato solo da nordafricani. Tunisini e marocchini si sono presi a bottigliate e quando sul posto sono arrivate le pattuglie della polizia, non hanno esitato a colpire anche gli agenti. Tre giovanissimi fermati sono stati denunciati per rissa.

Erano le 5.40 quando sono arrivate le prime richieste di aiuto al 113 per una furibonda rissa in corso all’interno del locale chiamato “Il Sultano”, uno dei punti di riferimento della comunità nordafricana. Siamo nell’edificio all’angolo tra via Vigonovese e via dell’Artigianato, edificio di proprietà di un padovano e affittato ad africani, nordafricani e cinesi. Ognuna di queste etnie ne ha fatto un po’ il suo quartier generale. Una porzione dell’edificio è stata data anche alla Chiesa evangelica. La situazione lì è “calda” da tempo, specie nelle ore notturne. Marocchini e tunisini in preda ai fumi dell’alcol, dopo essersi presi a bottigliate, sono fuggiti in massa appena hanno visto arrivare le volanti della polizia. Gli agenti hanno soccorso un marocchino di 30 anni trovato a terra con la faccia tutta insanguinata. Hanno tentato di fermare gli altri suoi connazionali presenti che non hanno lesinato calci e pugni nemmeno nei confronti dei poliziotti in servizio. Alla fine sono state fermate tre persone tra i 19 e i 23 anni. Erano ubriachi fradici. Tutti sono stati indagati per rissa e resistenza a pubblico ufficiale.

Nemmeno una settimana fa, sempre nel piazzale dell’edificio, è stato trovato il corpo esanime di Terry Agaga: il trentacinquenne nigeriano giunto in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Aveva trascorso la serata al circolo Le Parisien quando è stato colpito a morte con una bottigliata. David Benjamin, 31 anni, liberiano, anch’egli entrato in Italia da profugo, gli ha reciso la giugulare. I carabinieri l’hanno scoperto quattro giorni dopo.

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/04/25/news/ancora-una-rissa-a-bottigliate-nel-club-dell-omicidio-1.11303790

Lotta impari per Bitonci, se Renzi continua ad inviare delinquenti in città.

‘Nomade’ pretende il pizzo da macellaio – VIDEO

PADOVA – Un nomade è stato arrestato e una seconda persona è stata denunciato dai Carabinieri di Venezia per una estorsione ai danni del titolare di una macelleria di Padova.

Si tratta di Andrea Cancelli, 39 anni di Monselice, per il quale sono scattate le manette e la custodia nel carcere di Padova, e di un uomo di 44 anni di Verona, denunciato.

L’uomo cade nella trappola dei carabinieri

I militari hanno bloccato i due dopo che si erano presentati all’esercizio commerciale della vittima per farsi consegnare 1000 euro in contanti, nascosti tra 50 chili di carne, anch’essa sottratta. Era una trappola: i carabinieri hanno fatto scattare le manette.

L’estorsione si è protratta a cadenza settimanale per quasi due anni, durante i quali il macellaio – residente nel Miranese, ma con le attività nel Padovano – ha vissuto forti momenti di sconforto per la minaccia di danni e furti alle proprie attività. Si calcola che in questo tempo

Fidanzatini bruciati vivi dai ‘Giostrai’ per vendetta

BRUCIATI

LEGNARO (PADOVA) – Ha ucciso due ragazzini per una tremenda vendetta. La giostra Aladin si era trasformata in bara. Una trappola per la coppia di fidanzatini, che dopo la chiusura della sagra si era rifugiata tra le palline colorate e morbide di Aladin in cerca di un po’ di intimità. Bruciati vivi dal fuoco causato da una sigaretta. Ma non l’hanno accesa loro. L’ha messa un assassino. Sapeva che lì dentro c’erano i due fidanzatini.

Lui, Joy Torrinunti, aveva diciannove anni. Lei, Giada Dalla Santa Casa, ne aveva solo quindici ed era figlia dei titolari della giostra maledetta. La vendetta dell’assassino sarebbe stata contro la famiglia Dalla Santa Casa.

La tragedia è avvenuta la notte del 2 settembre 2008 alla sagra di Legnaro. E dopo sette anni le indagini dei carabinieri, diretti dal pubblico ministero Federica Baccaglini, continuano. Nel fascicolo giudiziario c’è il nome del presunto assassino. Si tratta di un giostraio, che appartiene a una grande famiglia.

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/PADOVA/fidanzatini_uccisi_vendetta/notizie/1316120.shtml

Nigeriani si pestano e lanciano da palazzo

PADOVA Rissa tra nigeriani in un palazzo dell’Arcella. Un uomo è volato dalla terrazza. E’ in condizioni gravissime il nigeriano precipitato nel primo pomeriggio di sabato 18 dal quarto piano di un condominio in largo Debussy, all’Arcella. Insieme a lui è caduta dal balcone anche una donna che è stata afferrata al volo da un inquilino del piano di sotto, anche lui nigeriano. L’uomo ha raccontato di aver sentito delle grida e, una volta affacciatosi alla finestra, di aver visto la donna che cercava disperatamente di rimanere aggrappata alla ringhiera del poggiolo.

La donna è stata prima portata in ospedale, dal momento che durante la caduta aveva riportato alcune ferite non gravi, e poi in questura, per essere sentita come testimone. Sul posto è intervenuta la squadra mobile, allertata dai vicini e dai passanti che hanno assistito alla caduta del nigeriano. Ancora sconosciuta la dinamica dei fatti. La polizia, infatti, non sa ancora quanta gente fosse all’interno della casa al momento dell’accaduto, né come le due persone siano finite fuori dalla finestra. Quello che è certo è che, subito prima della tragedia, dall’appartamento si erano sentita grida molto forti.

http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/cronaca/2015/18-aprile-2015/lite-nigeriani-vola-quarto-piano-2301274519943.shtml

Donna passeggia, africano tenta di stuprarla: salvata dal fidanzato

PADOVA – Un uomo, originario della Mauritania, e’ stato arrestato dai carabinieri di Padova con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo avrebbe tentato di abusare di una donna che passeggiava, con il cane, sul Lurgargine Scaricatore. Sarebbe saltato addosso alla vittima, facendola cadere e sdraiandosi sopra di lei. A soccorrerla il fidanzato, che si trovava poco lontano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le ricerche e arrestato l’aggressore.

http://www.ansa.it/veneto/notizie/2015/04/14/tentata-violenza-a-donna-un-arresto_662a88d2-fbf9-4456-986b-cd210d09ffd0.html

PADOVA. Lunedì a tarda sera, verso mezzanotte, una ragazza di 33 anni è stata aggredita da un uomo della Mauritania che ha tentato di violentarla.

La ragazza camminava sul lurgargine Scaricatore che da Terranegra va verso il Bassanello, luogo dove abitualmente vanno ad allenarsi i runners. Era andata a portare a spasso i suoi due cagnolini.

A un certo punto si è trovata di fronte un uomo che gli è saltato addosso facendola cadere e gli si è messo sopra. Lei ha iniziato a urlare e divincolarsi, riuscendo a fuggire. L’uomo l’ha inseguita e fermata di nuovo. Ancora urla e ancora la forza di liberarsi e correre verso il fidanzato che era stato attratto dalle grida.

A quel punto sono stati chiamati i carabinieri che hanno avviato le ricerche finchè hanno trovato l’uomo autore dell’aggressione e lo hanno arrestato per tentata violenza sessuale.

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/04/14/news/tentata-violenza-sessuale-sull-argine-arrestato-1.11234945

Rom incinta di 13 anni ruba a casa consigliere Lega

A tredici anni incinta e rapinatrice. Lei, una nomade, ha creato il panico a Piove di Sacco. Intorno alle 10 ha tentato di rubare a casa dei genitori di Andrea Recaldin, consigliere comunale della Lega Nord e capo di gabinetto del sindaco Massimo Bitonci. Poi, fallito il colpo, è riuscita a penetrare in un’abitazione di via Vespucci. È scappata con un bottino in gioielli di 4mila euro, ma mentre correva è incappata nella proprietaria. La donna, una casalinga, l’ha rincorsa e fermata.

La baby ladra e mamma, si è trasformata in una rapinatrice. Ha aggredito la donna e la scena di violenza è stata vista da una residente della strada che ha avvertito i carabinieri. Intanto la nomade è riuscita a fuggire. La ragazzina è stata avvistata una mezz’ora più tardi e bloccata dagli uomini dell’Arma. In tasca aveva ancora i monili rubati nell’abitazione della casalinga.

È stata accompagnata in caserma e ai carabinieri ha dichiarato di avere meno di quattordici anni, di essere incinta di tre mesi e di abitare in un campo nomadi di Padova. Così, in accordo con la Procura dei minori e i Servizi sociali, la baby ladra è stata affidata a una comunità.

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/PADOVA/nomade_incinta_furto_rapina_piove_di_sacco/notizie/1286202.shtml

Spacciatore minaccia: “Italiani, quando arriva ISIS vi sgozzo tutti”

“Non vedo l’ora che arrivi l’Isis anche qui ad arruolare qualcuno, perché io sarei tra i primi e sgozzerei tutti”. Ha detto così, un tunisino 21enne, pluripregiudicato, residente a Ponte San Nicolò, arrestato, mercoledì pomeriggio, in via Niccolò Tommaseo a Padova, dopo essere stato sorpreso a cedere 1 grammo di eroina ad un 31enne di Camposampiero.

INCITA ALL’ISIS. È accaduto alle 17. I carabinieri del Norm hanno colto lo spacciatore sul fatto. Da una successiva perquisizione, gli sono stati rinvenuti addosso altri 6 grammi dello stesso stupefacente e un bilancino di precisione. Il giovane, fermato, si è scagliato contro i militari, iniziando ad incitare all’Isis e sostenendo sarebbe stato il primo ad arruolarsi per poi “sgozzare” tutti.

ATTI AUTOLESIONISTI IN CELLA. Portato in caserma, e richiuso nella cella di sicurezza, la furia non si è placata. Anzi, il tunisino ha fatto un “quarantotto”, tra atti autolesionisti e contro i carabinieri. Lo straniero è stato quindi arrestato, oltre che per spaccio, anche per resistenza a pubblico ufficiale. Giovedì, il processo per direttissima, e la condanna a 6 mesi da scontare ai domiciliari.

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Gli nega cento euro per videopoker: massacrata da albanese a coltellate

CHIOGGIA – Quemal Jacupi si è visto negare cento euro dalla moglie, somma che temeva avrebbe speso al videopoker.

A raccontare la circostanza agli investigatori è stata la stessa donna, aggredita e ferita a coltellate dal marito giovedì sera, attorno alle 20, a Cavarzere. Ascoltata dai carabinieri in ospedale a Padova (dov’è stata operata) ha ricostruito gli attimi di paura: a salvarle la vita è stato l’intervento prima del figlio; poi di un nipote e di un vicino di casa che hanno cercato di fermare l’uomo che inseguiva la donna anche all’esterno dell’abitazione.

Complessivamente sono sette le coltellate che l’hanno raggiunta, una delle quali l’ha colpita ad un polmone. Quemal Jacupi, 50 anni, di nazionalità albanese, è stato bloccato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e, ieri mattina, il giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori ha convalidato l’arresto ed emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

E’ ancora confuso e non ricorda quanto è accaduto. Stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, quella sera aveva assunto alcol. Il primo ad intervenire in aiuto della madre è stato i figlio diciottenne che, allarmato dalle grida, è accorso, rimanendo ferito ad una mano nel tentativo di strappare il coltello da cucina con il quale il padre stava minacciando la donna.

L’episodio di violenza è proseguito all’esterno dell’abitazione, dove la vittima è stata poi soccorsa da un’ambulanza e trasportata in ospedale. Quemal Jacupi si è quindi dato alla fuga ed è stato arrestato dai carabinieri. Dalle testimonianze non emergono altri atti di violenza: tra i due coniugi qualche litigio, ma nulla di grave. Operaio edile, Quemal risiede con la famiglia a Cavarzere da circa 4 anni: negli ultimi mesi, a causa della crisi, era rimasto disoccupato e lavorava soltanto saltuariamente.

http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/ludopatia-100-euro-slot-machine-massacra-coltellate-chioggia/notizie/1266750.shtml

Un marocchino è per sempre: sfonda la porta di casa della ex

SFONDA LA PORTA DI CASA DELLA EX. Venerdì mattina, i carabinieri della stazione di Castelbaldo hanno arrestato Annaby E.H., marocchino 50enne, irregolare in Italia e senza fissa dimora, con diversi precedenti alle spalle, per violazione di domicilio aggravata.

MOTIVI SENTIMENTALI. Era circa mezzogiorno quando il soggetto, che probabilmente non si era ancora rassegnato alla separazione con la ex compagna, le ha distrutto la porta d’ingresso dell’abitazione, in via Refosso, ed ha atteso che la donna facesse rientro. Quest’ultima, rincasando, si è accorta della presenza dell’uomo e ha chiesto aiuto ai carabinieri.

L’ARRESTO. I militari, giunti sul posto, hanno stretto le manette ai polsi del marocchino, giudicato colpevole in udienza direttissima al tribunale di Rovigo e condannato ad un anno (pena sospesa) e al divieto di avvinarsi nuovamente alla ex.

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Africano nudo sfonda la porta di una casa per ‘usare la doccia’

PADOVA – Un nordafricano nudo alla porta. E’ singolare quanto è successo attorno alle 4 di notte in via Brotto, in zona Terranegra. Il padrone di casa ha sentito bussare alla porta del suo appartamento. Ha aperto e ha visto che colui che aveva bussato era un nordafricano completamente nudo. Quindi ha chiuso ed è tornato a letto.

Dopo pochi minuti il nordafricano nudo ha sfondato la porta con un estintore ed è andato in bagno a farsi una doccia. È intervenuta la polizia che l’ha denunciato e inviato in psichiatria per Tso, trattamento sanitario obbligatorio.

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/03/27/news/nordafricano-nudo-sfonda-la-porta-di-una-casa-e-va-a-farsi-la-doccia-1.11127841