Category: Modena

Lancio di pietre contro le auto di passaggio: nomade scatenata

MODENA. «Stavo guidando sul Canaletto verso Modena. Ero con un’amica e stavamo andando fuori a cena, quando all’altezza della Tav ho visto questa giovane con una gonna tipica da nomade che stava in mezzo alla strada. Le auto le sfrecciavano accanto anche se stava a braccia aperte e urlava. Poi ha iniziato a tirare sassi e ci ha colpiti».
Elena è una ragazza di Bastiglia che ha subito l’aggressione di una donna in stato confusionale appartenente al nucleo di nomadi che da mesi “soggiorna” in camper a San Matteo sotto il ponte della Tav. Una vicenda che aveva attirato l’attenzione per quell’accampamento secondo molti del tutto illegale, mentre per altri temporaneo perché legato a questioni legali. In settembre sempre in quel punto erano volati altri sassi contro le auto di passaggio. E l’altra sera invece di un venerdì sera di divertimento Elena e la sua amica hanno dovuto subire momento di paura e anche danni ingenti.
Racconta la vittima: «Ho visto quella ragazza lanciare sassi contro di noi. Poi il parabrezza è crepato e il sasso è rimbalzato sul cofano danneggiandolo».
«Ci siamo spaventate. Abbiamo fatto qualche chilometro e poi al distributore Esso, prima della tangenziale, ci siamo fermate e abbiamo chiamato la polizia. L’agente al telefono ci ha detto di aver avuto altre segnalazioni di lanci di assi da quella donna e di altre auto colpite».
Poco dopo Elena e la sua amica sono andate in questura, come suggerito dalla sala operativa, e hanno sporto denuncia. Con loro c’era anche un altro modenese che aveva subito danni dal lancio dei sassi sempre da parte della stessa donna che urlava in mezzo alla strada.
Gli agenti hanno verbalizzato la deposizione. Si è poi saputo che quella donna era lì in questura, interrogata. «Ricordo che era giovane, con una gonna lunga tipica da zingara e capelli castani raccolti. Urlava in mezzo al Canaletto, diceva che era incinta. Era furiosa. Gli agenti hanno detto di aver fatto fatica a calmarla»:
Ora si stano svolgendo accertamenti. Pare che sia la stessa persona che in settembre ha gettato i sassi su altre auto provocando danni. «Non è possibile che qualcuno che ha problemi con i suoi familiari ogni volta se la prenda con i passanti – commenta Elena – se quella donna ha problemi, si faccia qualcosa».

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/01/10/news/canaletto-nomade-grida-e-tira-i-sassi-colpendo-le-auto-1.12752207

Africani razziano magazzino Protezione Civile

http://www.modenatoday.it/cronaca/arresto-furto-magazzino-protezione-civile-modena-15-dicembre-2015.html

Modena – Un messaggio sul cellulare, con una serie di allegati inequivocabili. Foto in sequenza di due persone che armeggiano davanti alla porta di una roulotte, la aprono ed entrano. E’ quanto ha ricevuto in piena notte, tra martedì e mercoledì 15 dicembre, un volontario della Protezione Civile di Modena, grazie al sistema di sorveglianza installato in un deposito di mezzi, in via Morandi a Modena. Si tratta dei vecchi capannoni dell’ex Amiu, di proprietà del Comune e adibiti, tra le altre cose, a magazzino della ProCiv comunale.
Il volontario non ha esitato un attimo e ha chiamato la Polizia, che in breve tempo ha raggiunto il luogo incriminato, notando subito che la rete di recinzione era stata divelta. All’interno, gli agenti della Volante hanno sorpreso i due individui ritratti nelle foto. Uno dei due si è arreso immediatamente, mentre il secondo, poco incline a consegnarsi alle autorità, ha cercato la fuga. L’inseguimento è durato poco ed entrambi gli stranieri sono stati caricati in auto e portati in Questura.
E’ finita così l’incursione di un marocchino di 34 anni, clandestino e pregiudicato, e di un 35 enne tunisino, incensurato. Gli agenti hanno rinvenuto lo scalpello con cui era stata forzata la porta della roulotte e anche il bottino, che consisteva semplicemente in tre torce e una scatola di lame di ricambio per cutter, trovate appunto all’interno del mezzo della Protezione civile.
Ieri il Tribunale di Modena ha condannato i due nordafricani per furto, stabilendo non la detenzione in carcere, ma un semplice obbligo di firma, che costringerà i malviventi a presentarsi in questura ogni giorno, ad un orario preciso. La refurtiva è stata restituita ai volontari modenesi.

L’invasione dei baby criminali: “Sono in tanti, tutti nordafricani, aggredita con calci e pugni ai giardini”

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/baby-gang-denuncia-bullismo-1.1560069

Modena, 10 dicembre 2015 – «Abbiamo paura per i nostri figli. Loro sono terrorizzati e i casi sono in aumento, ma molti preferiscono subire, temendo di essere nuovamente picchiati».

È allarme bullismo in città e un gruppo di genitori si è presentato in questura, nei giorni scorsi, per sporgere denuncia dopo una lunga serie di episodi accaduti fuori dai cinema, all’interno delle scuole, nei parchi cittadini e, addirittura, all’interno degli autobus. I responsabili degli atti di bullismo sarebbero una quindicina di nordafricani tutti o in buona parte minorenni.

Girerebbero armati di coltelli e avrebbero preso di mira, negli ultimi mesi, decine di ragazzini, facendosi consegnare cellulari, vestiti, cappelli o semplicemente contanti. Come spiegano i genitori, la loro ‘meta’ preferita è proprio il cinema Victoria. I papà dei ragazzi si sono infatti convinti a sporgere denuncia dopo la nota aggressione avvenuta i primi di novembre all’esterno del Multisala. In quell’occasione la gang rapinò del cellulare e di un cappellino uno studente italiano e la polizia, intervenuta, denunciò due giovani nordafricani.

Dopo quell’episodio, non isolato appunto, pare che vi sia stata un’escalation di aggressioni e minacce; concentrate in particolare nel week end e sempre nell’area del cinema. «Lo scorso fine settimana, ma anche in altre occasioni, il gruppo di nordafricani ha addirittura gridato ‘Allah Akbar’ nel parcheggio del multisala, per poi lanciare petardi. Dopo gli attentati di Parigi questi episodi sono gravissimi e i nostri figli sono terrorizzati. I ragazzi – afferma il papà, senza nascondere preoccupazione – sono ingenui ed hanno timore. Molti si confidano coi compagni di classe, ma a casa non dicono nulla, per timore, l’indomani, di subire nuove vessazioni.

Nei giorni scorsi questi bulli si sono fatti consegnare dietro minaccia, dai nostri figli, piumini, telefonini e cappelli. Anche il mio secondogenito, che ha solo 11 anni, ha subito minacce mentre tornava a casa da scuola, a bordo dell’autobus. Stiamo pensando di rivolgerci a Seta perché gli episodi sono sempre più frequenti e non c’è controllo».

A parlare è anche una delle giovanissime vittime: «Sono in tanti, tutti nordafricani ed hanno dai 15 ai 17 anni – spiega – l’altro giorno una mia amica è stata aggredita con calci e pugni mentre si trovava ai giardini Ducali. È stato uno di quei ragazzi ad organizzare la spedizione punitiva nei confronti della mia amica, perché si è innamorata dell’ex fidanzato di un’altra ragazza, che fa parte della gang. Lui l’ha buttata a terra e riempita di calci alla pancia; era piena di lividi. Il giorno dopo si è presentato fuori dalla sua scuola, l’ha buttata contro il muro e minacciata con un coltello».

Immigrato gli conficca cacciavite nella nuca: paralizzato


ModenaToday
Dopo il diverbio, lo straniero ha afferrato un cacciavite e ha ferito il collega alla nuca, provocando lesioni serie al sistema nervoso. Secondo le poche notizie trapelate, la vittima rischierebbe la paralisi agli arti inferiori.altro »

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Marocchino frusta moglie e la segrega in casa: regolarizzato da governo

Modena – Frustata e violentata in casa. Trattata come una schiava. È la storia che viene da Serramazzoni (Modena), dove un immigrato ha abusato della moglie segregandola nella loro abitazione.
violenza
L’uomo, un 35enne marocchino, è un operaio clandestino che da poco ha ottenuto regolarizzazione. Lei, invece, ha solo 20 anni ed è stata obbligata a quel matrimonio dalla famiglia. Lei non avrebbe voluto sposare quell’orco che è diventato il suo aguzzino.
La storia di violenza è arrivata davanti al giudice dopo le indagini dei carabinieri, partite dopo una segnalazione della stessa ragazza che era riuscita a sfuggire alle grinfie del marito per qualche ora. L’obbligo di sposare una persona che non si ama in Italia non è più culturalmente ammesso. Ma la pratica sta tornando di moda grazie ai flussi migratori. Dal quel matrimionio è nato anche un bambino, che ora ha 2 anni. “Mio marito mi frusta, abusa di me, maltratta me e il mio bambino – ha raccontato agli inquirenti. In Tribanale, poi, racconta la Gazzetta di Modena, i giudici hanno potuto toccare con mano i segni delle frustate sul corpo della donna. Un cavo elettrico di 1cm di diametro è stato trovato nella casa dell’orco durante le perquisizioni.
L’uomo, peraltro, ha anche ammeso di aver usato quella frusta. Ma ha negato le violenze e la segregazione. L’uomo era stato allontanato da casa, ma poiché c’era stata flagranza di reato il giudice aveva sospeso la misura. Solo le nuove testimonianze e le nuove evidenze hanno convinto il giudice a metterlo agli arresti domiciliari, presso la casa di un amico. Ora dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

http://www.ilgiornale.it/news/frustata-violentata-e-segregata-casa-immigrato-1193676.html
http://www.imolaoggi.it/2015/11/12/moglie-20enne-frustata-e-segregata-arrestato-35enne-marocchino/

Rapinano cinque ragazzi a Modena: la polizia li arresta subito, immigrati


Gazzetta di Modena
Rapinano cinque ragazzi a Modena: la polizia li arresta subito
Gazzetta di Modena
Anzi, lo ha aggredito prendendolo per il collo. Gli amici hanno … LA CATTURA La Questura ha mandato sul posto una pattuglia che per caso, mentre si avvicinava a piazza Matteotti, ha notato un gruppo di stranieri che passeggiava. Quando le vittime altro »

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Immigrato la aggredisce alle spalle per strapparle collana

La aggredisce alle spalle per strapparle via la collana
Gazzetta di Modena
Una signora stava tranquillamente camminando verso casa quando si è sentita bloccare da una persona che parlava con un accento straniero. «Mi ha messo un braccio al collo minacciandomi di morte – racconta la donna – Sulle prime ho pensato a uno … 

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Esce da disco: nordafricani la caricano su auto e stuprano

MODENA. Escoriazioni sul volto, sulle gambe, segni di colluttazione, il bel vestito sgualcito e strappato. Alle cinque del mattino, quando ormai il sabato va a cominciare, chiama sconvolta il 113. Alla centrale sentono una voce flebile, quasi un filo, che dice «venitemi a prendere, mi hanno violentata. Erano in quattro».
Abita a Ferrara. Non è di Modena ma di Ferrara: questa ventiquattrenne è stravolta, è ferita ma mantiene la lucidità necessaria per cercare di spiegare dove si trovi, affinchè la polizia possa andare in suo aiuto per soccorrerla e per far partire indagini e ricerche.
La ragazza, una volta rintracciata, non vuole essere portata subito in ospedale per essere curata e, come si sul dire, “refertata”, vuole raccontare, come per togliersi tutto di dosso, per gettare via, strappare, dissolvere quell’incubo terribile che ha appena vissuto.
La denuncia. E così denuncia quanto accaduto, racconta quel suo venerdì sera estivo che doveva essere un’occasione di festa, una normale uscita con gli amici in questo periodo estivo in cui si cercano ben volentieri la compagnia e lo svago. Questa volta lei e i suoi quattro amici, così come ha raccontato alle forze dell’ordine, avevano scelto di andare in trasferta, di spostarsi a Modena e di andare al Frozen, il locale che si trova in strada Contrada. Musica con i dj, giardino estivo all’aperto, intrattenimenti: la giovane assieme ai suoi amici inizia a divertirsi e, come spesso accade, anche a bere alcolici. Tutto procede in modo tranquillo quando, forse a colpa proprio dell’alcol, la giovane litiga con i suoi amici. Ha infatti spiegato alla polizia di aver avuto un diverbio con i suoi compagni di serata, uno screzio all’interno del locale. Era ubriaca, aveva bevuto molto ed era arrabbiata. Si è dunque portata fuori dal locale, come per andarsene.
E qui è iniziato l’incubo. Non è chiaro se nella zona dei parcheggi la ragazza abbia chiesto ad alcuni giovani presenti, che magari l’avevano già adocchiata, di essere portata a casa oppure questi, visto che era alquanto alticcia e indifesa, l’abbiano caricata in auto già con intenti terribili.
Quattro maghrebini. Fatto sta che la ragazza ha raccontato alle forze dell’ordine che si è trovata in auto con i quattro, tutti maghrebini, i quali invece di portarla a casa, fra l’altro nella non molto vicina Ferrara, si sono diretti verso un parco. La 24enne non sa in quale area verde l’abbiano portata, perché non conosce la nostra città ed era evidentemente alterata dall’alcol, ma ha fornito, purtroppo, i dettagli di ciò che i quattro le hanno fatto. Uno stupro di gruppo, con rapporti completi. E poi, una volta che il branco ha divorato la sua preda, la ragazza viene abbandonata. Come detto aveva segni evidenti di colluttazione, botte al volto, escoriazioni soprattutto alle gambe.
Indaga la Mobile. Ora di lei si sta occupando
la squadra Mobile che ha da subito ascoltato la ragazza e fatto partire le indagini. Verranno pertanto rintracciati ed ascoltati gli amici della ragazza, i compagni di serata. Si cercherà di capire se qualcuno aveva notato anche dentro al locale la presenza di quei quattro maghrebini.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/08/09/news/mi-hanno-stuprata-erano-in-quattro-1.11905493?refresh_ce

Spaccio di cocaina, due albanesi in manette a Sassuolo


ModenaToday
Spaccio di cocaina, due albanesi in manette a Sassuolo
ModenaToday
Nelle prime ore della mattina gli uomini dell’Arma sassolese hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due cittadini di nazionalità albanese. I militari, impegnati in uno specifico servizio, sono stati attirati dai movimenti sospetti dei due altro »

Mirandola, sequestrati 14 chili di hascisc: due pusher marocchini in


Il Resto del Carlino (Blog)

Mirandola, sequestrati 14 chili di hascisc: due pusher marocchini in
Il Resto del Carlino (Blog)
La polizia del commissariato di Mirandola, insieme ai colleghi di Modena e Ferrara e con l'ausilio dell'unità cinofila di Sassuolo, ha messo le manette ai polsi di due marocchini Micham Amsa, 37enne di San Martino in Spino, e Redouane Kabadou, di 32
Droga nascosta nella cappella votiva: due in manetteGazzetta di Mantova
Sequestrati 14 chili di hascisc, due arrestiGazzetta di Modena
Mirandola: 14 kg di hascisc sequestrato, due arrestiBologna 2000

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