Category: Modena

Rifiuta sigaretta a immigrato: sindacalista preso a pugni, naso rotto

Vittima un dipendente della Cgil che era uscito dall’ufficio per fumare una sigaretta in piazza Cittadella. L’aggressore bloccato dalla polizia.

Rapina nonna e nipotina: liberato lo rifà, di nuovo libero

CARPI Giovedì, mentre tra le bancarelle del mercato ambulante in piazza veniva arrestato un ladro dalla polizia municipale, a Cibeno e in via Cadamosto circa alla stessa ora, tra le 9.45 e le 10, avvenivano altri due colpi, perpetrati dalla stessa persona. G. K., 33enne di nazionalità tunisina, domiciliato a Modena e con precedenti analoghi, è stato arrestato dagli agenti della polizia del Commissariato, guidati dalla dottoressa Laura Amato. Due anziane donne, le vittime dei colpi.

GLI SCIPPI Il primo è avvenuto verso le 9.45 nel parco retrostante il supermercato Conad Pile di Cibeno, ai danni di un nonna 60enne che si trovava in compagnia della nipotina di tre mesi e di un bambino di dieci anni, figlio di amici. Il malvivente si è avvicinato alla donna col pretesto di chiedere un’informazione stradale quindi, con una mossa fulminea, l’ha spintonata strappandole la collana. Il rapinatore, che ha agito a volto scoperto, è quindi salito in sella a una bicicletta e si è dileguato nell’area verde “Parco Matto”.

Il secondo scippo è avvenuto una quindicina di minuti dopo ai danni un’ultraottantenne, in via Cadamosto. Anche in questo caso, il rapinatore si era avvicinato all’anziana – che stava rientrando a casa dopo aver gettato il pattume – con la scusa di un’indicazione. Dopo essersi accertato che non vi fosse nessuno nelle vicinanze, le ha strappato la catenina che portava al collo ed è fuggito.

L’ARRESTO Una pattuglia della Squadra Volante del Commissariato cittadino, allertata, si è subito messa alla ricerca del bandito e, pochi minuti dopo, ha rintracciato nei pressi di un negozio di “Compro oro” una persona dalle caratteristiche simili alle descrizioni fornite delle vittime: un giovane magrebino sui trent’anni, tarchiato, vestito con una maglia a maniche corte bianco e arancione e pantaloni corti. Il balordo, vista la pattuglia, ha tentato la fuga, ma è stato bloccato.

Un rapido accertamento presso l’esercizio di compravendita di oro, ha dunque consentito di appurare che il 33enne, poco prima, aveva venduto le due collanine per un importo di circa 500 euro. Un terzo monile spezzato è stata recuperato dagli agenti. Le vittime hanno confermato l’identità del soggetto.

LA VITTIMA L’anziana 86enne, commossa, ha ringraziato gli agenti per aver ritrovato la collanina, un caro ricordo della madre, cui era particolarmente affezionata. Lo straniero è stato, dunque, tratto in arresto, la convalida del quale è avvenuta ieri presso il Tribunale di Modena, mentre la refurtiva è stata restituita alle vittime (sono in corso le indagini per identificare il proprietario della terza collana). Il giudice lo ha condannato a 16 mesi e rimesso in libertà con pena sospesa nonostante fosse stato arrestato anche in agosto, sempre per due rapine, avvenute a Modena.

http://m.gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/09/03/news/rapina-una-nonna-davanti-alla-nipotina-poi-fa-il-bis-e-libero-1.14048969?ref=fbfmo

Raccolgono fondi per i terremotati, poi li danno ai Rom

I cittadini hanno segnalato due donne che si aggiravano per le abitazioni di Finale Emilia chiedendo una donazione a favore delle popolazioni terremotate, a titolo…

Condizionatori terremotati ritrovati nel campo nomadi comunale

Nel pomeriggio di ieri gli agenti dei Polizia del Commissariato di Mirandola, insieme ai colleghi dal Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, hanno effettuato un’operazione di Polizia Giudiziaria all’interno di alcune microaree occupate da famiglie nomadi. Episodi di criminalità avevano già riempito le pagine di cronaca – anche con il recente allacciamento abusivo alla rete idrica – spingendo la Polizia ad effettuare l’ennesimo sopralluogo nei campi della zona.

Nel campo denominato “Santa Giustina”, situato a Mirandola in via Statale Nord, gli agenti hanno fatto un ritrovamento importante: sono infatti stati rinvenuti cinque climatizzatori che erano stati recentemente rubati dai moduli abitativi in uso ai cittadini mirandolesi vittime del recente sisma. Le apparecchiature perfettamente funzionanti erano state installate all’interno di alcune roulotte delle famiglie. Quattro persone, in particolare, sono state denunciate per il reato di ricettazione, mentre i condizionatori sono stati restituiti al Comune di Mirandola.

Nelle vicinanze del campo sono stati trovati altri oggetti rubati: un ulteriore condizionatore facente parte del medesimo lotto dei precedenti, un telaio di ciclomotore Piaggio Vespa 50 d’epoca ed un robot rasa-erba del valore commerciale di circa 2.700 euro, rubati nello scorso maggio. Quanto recuperato è stato riconsegnato ai legittimi proprietari.

L’operazione, integrata da servizi straordinari di controllo del territorio effettuati durante la notte, ha portato all’identificazione di una sessantina di persone ed al controllo di oltre 35 veicoli, dimostrando ancora una volta come purtroppo nei campi abitati da famiglie nomadi della provincia si viva quasi sempre ben oltre il confine della legalità.

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MODENA: ISLAMICO PESTA FRATE, ESIGEVA VESTITI E PRANZO ABBONDANTE

Modena, 29 luglio 2016 – Insieme ad altri stranieri, molti dei quali profughi, si è messo in fila per farsi consegnare un pasto caldo. Quando è arrivato davanti ai monaci che distribuivano le pietanze, però, ha preteso una porzione più abbondante e vestiario, pur non essendo nella disponibilità dei religiosi. Dinanzi alla richiesta di fare un passo indietro ed accontentarsi di quanto ricevuto, però, l’extracomunitario, con tutta probabilità magrebino, ha sferrato un violento pugno sul volto del monaco benedettino che gli aveva appena consegnato il pasto, frantumandogli lo zigomo.

Il grave episodio è accaduto nei giorni scorsi dinanzi alla parrocchia di San Pietro. Mercoledì mattina il sacerdote, 45 anni, è stato operato al Policlinico. Un intervento delicato, durato oltre un’ora e mezzo e che ha permesso ai medici di porre rimedio alla frattura scomposta dello zigomo destro riportata dal religioso a seguito dell’aggressione. E, fortunatamente, i frammenti ossei non hanno cagionato ulteriori danni; altrimenti la diagnosi avrebbe potuto essere ben più grave.

Ora il monaco è sotto osservazione in ospedale ma l’episodio ha lasciato sgomento l’intero mondo ecclesiastico modenese. Come sottolineato nei giorni scorsi da Don Gregorio Colosio, ex parroco di San Pietro, la parrocchia, su iniziativa del religioso, da anni e tutti i martedì e giovedì organizza la distribuzione dei pasti – insieme alla Caritas – per i bisognosi. Eppure dinanzi all’aiuto di volontari e monaci impegnati in progetti di sostegno e aiuto ai profughi e, in generale, agli stranieri ma anche alle famiglie modenesi in difficoltà, l’extracomunitario ha reagito sferrando il violento pugno al volto del religioso.

L’uomo si è poi allontanato di corsa, lasciando il monaco sanguinante a terra. Un evento che sicuramente, in un clima di tensione come quello attuale, fa riflettere. Il sacerdote ha preferito, tra l’altro, non sporgere denuncia nei confronti del responsabile che pare essere appunto un giovane di nazionalità magrebina. Essendoci però le telecamere posizionate all’esterno della parrocchia, le immagini sono state consegnate alle forze dell’ordine affinchè si riesca a risalire alla sua identità. Sarebbe bastato un: «Mi dispiace, non posso consegnarti altro», a provocare la violentissima reazione nello straniero che, appunto, si trovava quel pomeriggio in fila insieme a decine di richiedenti asilo, diligentemente in attesa di poter ricevere il primo e forse unico pasto della giornata.

«Il perdono è la nostra arma più forte, la nostra forza», ha dichiarato sulle nostre pagine Don Gregorio, parlando dei recenti attacchi al mondo cristiano e, in particolare, al terribile delitto del parroco sgozzato a Rouen. E proprio la strada del perdono è quella scelta dalla vittima di questa infima aggressione che, pur sdraiata in un letto d’ospedale e dopo quasi due ore di sala operatoria, ha preferito non denunciare il violento straniero ma, piuttosto, pregare affinchè, prima o poi, nel mondo regni solo la pace.

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/immigrato-picchia-monaco-1.2384765

MASOCHISMO.

Clandestino con decreto espulsione esce da carcere e stupra 19enne

E’ stato arrestato a Modena un algerino clandestino di 32 anni accusato di aver violentato nella notte una ragazza di 19 anni. L’uomo era stato scarcerato ieri a Reggio Emilia ed era stato colpito da un decreto di espulsione.

E’ stato bloccato dalla squadra Volante della polizia nelle vicinanze del posto dove sarebbe stato consumato lo stupro, nei pressi della rotatoria dell’Ospedale di Baggiovara.

Gli agenti erano stati allertati da un connazionale della ragazza violentata e dopo aver soccorso la giovane avevano trovato nelle vicinanze un borsello con i documenti dell’algerino, che nel frattempo aveva provato a nascondersi sotto fogliame. Secondo gli inquirenti il 32enne avrebbe agito in presa a un raptus. La donna, medicata con 5 giorni di prognosi, aveva richiesto lo status di protezione internazionale dal settembre 2015 con istanza presentata alla questura di Bologna e risulta avere dimora nel Veronese. Dopo le cure è rientrata al proprio domicilio.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/07/13/esce-dal-carcere-e-stupra-prostituta_91ebe9a6-ff93-4c4c-9931-3a661e0db7f5.html

Lite fra stranieri nel negozio etnico, nigeriano fermato dai vigili


ModenaToday

Lite fra stranieri nel negozio etnico, nigeriano fermato dai vigili
ModenaToday
Al culmine del diverbio, a cui hanno preso parte gli altri stranieri presenti, il nigeriano ha scagliato un pugno contro la vetrina del negozio danneggiandola. I vigili in servizio a piedi sono subito sopraggiunti sul posto, hanno cercato di calmare

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Prende a cinghiate a donna per strada urlando “Allahu Akbar”

Un magrebino di circa quaranta anni è stato fermato dalla polizia a Modena dopo aver picchiato la moglie a colpi di catena in strada gridando ‘Allah Akbar’. È accaduto in mattinata in viale Moreali. Ad assistere alla scena sono stati alcuni passanti che hanno immediatamente tentato di fermare l’uomo. Sono quindi intervenute numerose volanti della polizia, che hanno fermato l’aggressore. La donna è stata portata all’ospedale dal 118. Non sarebbe in gravi condizioni.

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/modena_picchia_moglie_strada_allah_akbar-1761995.html

Rubano tessera carburante e tutto il campo nomadi fa il pieno


Gazzetta di Modena
Rubano una tessera carburante e tutto il campo nomadi fa il pieno
Gazzetta di Modena
Un campo nomadi modenese “servito”. Tutto in soli 3 giorni. Lo hanno scoperto i carabinieri di Modena al termine di un’indagine aiutata dalle telecamere dei numerosi distributori presso i quali avevano fatto rifornimento questi “clienti” speciali
Rubano una tessera carburante, tutte le auto del campo nomadi ModenaTodaytutte le notizie (2) »

PROFUGHI PESTANO MENDICANTI: “ORA E’ TERRITORIO NOSTRO”

Pugni, calci ed inseguimenti tra “poveri”. È successo ieri nella zona di Mezzavia, tra il parcheggio della Coop e l’Agenzia delle entrate. Protagonisti alcuni giovani di colore e tra questi anche dei profughi (non è la prima volta). Il motivo è la spartizione del territorio per chiedere l’elemosina, l’euro del carrello e poco altro. Coloro che lo fanno abitualmente non hanno visto di buon grado l’arrivo di alcuni giovani profughi ed è scattato il rimprovero, poi si è passati alle vie di fatto. Tra la gente che affollava la zona del supermercato. «Spettacolo indecoroso – ha detto Francesco Menani, segretario della Lega in città – da evitare ma non è possibile evitarlo finchè c’è il protezionismo da parte del Pd per certe persone, tutte giustificate in questo vero e proprio “racket dell’accattonaggio”. La gente che al mattino del sabato va a fare la spesa non può certo ritrovarsi in mezzo a spettacoli indecenti con gente che si picchia e si insegue per strada». Ad un certo punto i contendenti si sono dispersi perchè qualcuno ha chiamato i carabinieri ed i vigili urbani ma anche per il motivo che non si trattava della prima volta che i profughi ospitati in zona infrangessero la regola che impedisce loro di chiedere l’elemosina, visto che hanno di che vivere.
«Episodio incredibile – ha commentato il segretario della Lega Emilia Romagna Gian Luca Vinci – che mette ancora una volta l’accento sul tema se accogliere i profughi o meno; se continuare a spendere 1000 euro a testa al mese oppure no. Se i risultati sono quelli visti a Sassuolo questa mattina la risposta è fin troppo semplice: no. Comportamenti di questo tipo mostrano a tutti che questa gente non porta
ricchezza al nostro Paese ma disordini e mancato rispetto dell’ordine pubblico. Dovrebbe riflettere soprattutto il Pd che afferma che questa gente paga i contributi nel nostro Paese ma anche gli elettori che, la prossima volta che vanno a votare, si ricordino di queste cose…»

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/04/24/news/una-rissa-con-i-profughi-per-fare-l-elemosina-1.13357980