Category: EVIDENZA

Ghanese picchia la suocera

Un ghanese di 21 anni, che alle 13 ha raggiunto la casa della sua ex da cui aveva avuto una figlia e, non trovandola, ha aggredito la suocera causandole lesioni guaribili in 21 giorni. Il fatto in un condominio di Rebbio.
L’aggressore ha prima chiesto di vedere la ex compagna e la figlia, poi trovatosi di fronte non a chi cercava ma alla suocera, l’ha aggredita e picchiata. Quando le volanti della polizia di Stato sono giunte sul posto, il 21enne – completamente fuori di sé – aveva appena finito di saltare sul tetto di una macchina.
È stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate e nello stesso tempo denunciato per danneggiamento.

http://www.corrieredicomo.it/rebbio-un-21enne-aggredisce-la-suocera/

Massacrata di botte da Peruviano ubriaco

Era già successo che, L.E.E.Q., peruviano del 1964, rientrasse ubriaco nell’appartamento che divide con la compagna, e che i due avessero iniziato a litigare.
In quella casa, non lontana da Parco Sant’Anna, la situazione è però ben presto degenerata, tanto che dalle parole si è passati alle mani.
Pare che il sudamericano fosse infuriato con la sua donna per motivi sentimentali, e che per questo abbia iniziato a prenderla a schiaffi e a pugni, procurandole una ferita alla testa, che successivamente ha richiesto l’applicazione di alcuni punti di sutura.
Poi, stando a quanto l’aggredita ha riferito alla Volante, le ha chiesto insistentemente di dargli le chiavi dell’automobile, ma lei, accortasi del suo stato di ubriachezza, gliele ha negate nel timore che potesse finire col causare un incidente stradale. A questo punto, l’uomo non ci ha visto più, ha preso un grosso coltello da cucina e ha minacciato la compagna di ucciderla se non gli fossero state subito consegnate le chiavi.
Terrorizzata, la donna è riuscita a fuggire dall’appartamento e a chiamare il 113. E’ stato quindi necessario un immediato intervento della Volante. La donna è stata messa al sicuro e la situazione riportata alla normalità. In seguito, gli agenti hanno ricostruito l’accaduto e condotto il peruviano in Questura. La Polizia ha denunciato L.E.E.Q. per i reati di minacce aggravate e lesioni personali.

http://tuttoggi.info/perugia-torna-a-casa-ubriaco-e-picchia-la-compagna/254416/

Donna pestata a sangue da immigrato: costole rotte, frattura al femore e…

Colle del Sole: donna di 60 anni aggredita e rapinata alla fermata del bus di via Ollolai

Frattura dello sterno e di due costole oltre ad ecchimosi sul volto ed in testa per un totale di trenta giorni di prognosi. Questo il referto medico di una donna di 60 anni rapinata e picchiata da un uomo mentre attendeva il bus ad una fermata di via Ollolai, nella zona di Colle del Sole, quartiere compreso tra Borghesiana, Castelverde e Ponte di Nona-Villaggio Falcone. A denunciare a RomaToday la paura dei residenti del comprensorio del VI Municipio delle Torri, Antonio Morelli, figlio della vittima.

IL RACCONTO DEL FIGLIO – Una brutale aggressione, raccontata con dovizia di dettagli dallo stesso 39enne residente nel quartiere della periferia est della Capitale: “Con questo documento – racconta Antonio Morelli – voglio raccontare il triste episodio avvenuto a una donna di 60 anni, mia madre, il giorno venerdì 23 gennaio scorso”.

RAPINATA E PICCHIATA – Una mattinata da incubo, come racconta ancora il figlio della donna: “La rapina si è verificata mentre mia madre andava a prendere l’autobus come tutte le mattine alle 6:45 circa su via Ollolai, poco distante dalla via Prenestina. Qui è stata aggredita e derubata da un uomo di circa 30 anni con chiaro accento dell’Est Europa. Nonostante mia madre non abbia opposto resistenza alla richiesta di dargli i soldi e la borsa, è stata comunque scaraventata in terra e picchiata con una tale violenza da riportare la frattura dello sterno e di due costole con ecchimosi sul volto e in testa”.

CITTADINA INDIFFERENTE – A rendere ancora più amara l’aggressione gli attimi successivi alla fuga del ladro: “Mi vergogno inoltre di dover raccontare anche l’omissione di soccorso di una ragazza italiana che, fermata da mia madre per chiedere aiuto, se ne è andata dicendo di scusarla ma aveva fretta”.

ENNESIMO EPISODIO DI VIOLENZA – Una ennesima aggressione con rapina nella zona di Colle del Sole che ha riacceso il problema sicurezza nel Comprensorio della via Prenestina: “Il fine di questa denuncia – racconta ancora Antonio Morelli – se così si può chiamare, non è quello di voler raccontare l’ennesimo episodio di violenza, ma quello di sensibilizzare, per non aspettare il peggio, per chiedere che qualcuno che ‘Governa’ le periferie e le circoscrizioni prenda atto di ciò che succede e capisca che forse così non si può andare avanti, è pericoloso, la gente è stanca, non si sente sicura”.

QUARTIERI ABBANDONATI – Una possibile tragedia sfiorata per un soffio, come denuncia ancora il figlio della 60enne presa di mira “Si fanno le denunce con la consapevolezza che molto probabilmente non servono a niente. Mia madre è stata pestata e non è accaduto il peggio, per fortuna, ma cosa facciamo? Cosa si può fare? Aspettiamo la prossima vittima sperando che anche lei possa rialzarsi? Avrò diritto di chiedere tutela? Avrò diritto di pretendere che mia figlia, mia moglie, mia nipote, le mie sorelle, mia madre e tutti i residenti di Colle de Sole e di altri quartieri abbandonati, possano andare dove vogliono senza il pericolo di non tornare a casa?”.

RIPRISTINARE LA SICUREZZA – Una brutale aggressione in relazione alla quale il 39enne romano conclude: “Il problema tanto lo conoscono tutti è inutile sottolinearlo, qui c’è bisogno della soluzione – denuncia senza mezzi termini il residente di Colle del Sole -. Non è giusto che questo episodio passi così, inosservato; da questo/i episodi bisogna partire per ripristinare la sicurezza. Quello che chiedo è legalità, perché sono una persona che vive e vuole continuare a vivere nella legalità. Ma a tutto c’è un limite. Vorrei che queste righe arrivassero a chi è preposto alla sicurezza del Quartiere e perché no anche più in alto, e se così sarà, per favore che non si faccia vivo nessuno solo per farsi pubblicità, ma che ci sia la voglia di intervenire veramente”.

DENUNCIA AI CARABINIERI – La rapina con aggressione è stata poi denunciata dai familiari della vittima alla stazione dei carabinieri di Tor Bella Monaca, dopo la segnalazione ai Militari dell’Arma da parte dei sanitari del pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata dove la donna è stata medicata e refertata con 30 giorni di prognosi.

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Bimba 12enne italiana stuprata dal convivente marocchino della madre

ROVIGO – I carabinieri della compagnia di Castelmassahanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Rovigo nei confronti di un 31enne, di origine marocchina. L’uomo è accusato di aver abusato sessualmente della figlia 12enne italiana della sua convivente.

La storia inizia pochi giorni prima del Natale scorso quando la ragazzina racconta degli abusi sessuali e deimaltrattamenti che è costretta a subire da anni tra le mura domestiche ad opera del trentunenne convivente della madre, durante l’assenza di quest’ultima.

Scattano le indagini dei carabinieri. La minore viene allontanata dall’abitazione e collocata in una struttura, affidata alle cure di personale medico e di assistenti sociali specializzati. Nel frattempo le indagini proseguono e durante una perquisizione viene ritrovata, nascosta nel terreno che circonda l’abitazione della vittima, unamemoria SD per telefoni cellulari contenente un filmato, girato dallo stesso aguzzino, che non lascia dubbi sull’attendibilità della dichiarazioni della minore.

http://www.gazzettino.it/NORDEST/ROVIGO/rovigo_abusi_sessuali_figliastra_convivente_marocchino_video/notizie/1142590.shtml

Pesta moglie per anni, giudice geniale lo manda ai domiciliari: e lui la ripesta

AVEVA PROMESSO SI ‘COMPORTARSI BENE’!

 

Un operaio conciario tunisino 53 anni, residente a Santa Croce sull’Arno è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie 44enne, ripetutamente vittima di aggressioni e percosse anche davanti ai tre figli minorenni della coppia. L’uomo, tra l’altro, è recidivo e aveva patteggiato solo qualche mese fa una pena di circa tre anni per lo stesso reato. Era anche stato allontanato dalla casa familiare e aveva rispettato le prescrizioni assicurando al giudice, durante il patteggiamento, che non si sarebbero più verificati comportamenti simili. E invece nelle ultime settimane il tunisino ha ripreso le condotte violente nei confronti della moglie che è stata anche medicata in ospedale per le lesioni subite: per questo i carabinieri hanno chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere.

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/01/25/santa-croce-sullarno-aggredisce-la-moglie-davanti-ai-figli-arrestato/

Dobbiamo anche mantenergli i figli.

Parcheggiatore abusivo turco guadagna 225 euro al giorno

In tasca aveva 225 euro. L’incasso di una giornata di lavoro. I soldi li hanno sequestrati i carabinieri che l’altra sera lo hanno denunciato per la violazione di un articolo del codice della strada, quello che vieta a chiunque di fare il parcheggiatore abusivo, appioppandogli una sanzione amministrativa di circa 700 euro. Protagonista un turco di 51 anni, che da tempo ha trasformato il cantiere dell’area pedonale davanti al Macro a Testaccio, affidato a una ditta privata, in un parcheggio serale per i clienti dei locali attorno a piazza Giustiniani. Quando cala la sera, in perfetto orario, il turco arriva, sposta le transenne che delimitano il cantiere e le sistema in modo da ottenere un accesso preferenziale alla piazzetta vietata al traffico, così da poter fare sistemare le auto di chi per un motivo o per l’altro ha deciso di passare la serata a Testaccio. Tutto questo fomentando l’ira dei residenti, che hanno combattuto per avere la piazzetta pedonale, e che oggi si ritrovano a passeggiare davanti a un parcheggio improvvisato, con tutti i rischi del caso.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/macro_parcheggio_abusivo_nel_cantiere/notizie/1140091.shtml

Anziano massacrato a morte a Roma: arrestati 3 romeni

Sono stati fermati tre immigrati romeni per il massacro di oggi, a Roma. Sono sospettati di aver picchiato a morte il medico in pensione, Luigi Giacomini, 72 anni, trovato cadavere nella sua casa in una località isolata a Mentana, in provincia di Roma.
I tre sono stati ascoltati dai carabinieri della compagnia di Monterotondo.

Nell’abitazione di uno degli stranieri sarebbero stati trovati un pc ed altri oggetti probabilmente appartenenti al pensionato.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=1010186&pagina=801&sottopagina=01

“Risorse”: lite in ‘centro prima accoglienza’ finisce a coltellate

Roma – E’ stato accoltellato da un coetaneo al culmine di una lite scoppiata davanti al centro di prima accoglienza di via di Passolombardo, a Roma, dove entrambi sono ospiti. E’ accaduto la notte scorsa. La vittima un bengalese di 18 anni è stato trasportato in gravi condizioni in ospedale e rischia la vita. L’aggressore, un tunisino di 18 anni, con precedenti è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della compagnia di Frascati.

Secondo quanto ricostruito dai militari, qualche ora prima, fra i due giovani, sarebbe sorto un litigio per futili motivi che in breve tempo è degenerato nella brutale aggressione.

Il cittadino tunisino, infatti, ha estratto dalla tasca della giacca un grosso coltello da cucina e si è avventato sul 18enne bengalese, colpendolo con numerosi fendenti al volto e su varie parti del corpo per poi lasciarlo a terra, privo di sensi.

Allertati da una segnalazione giunta al 112, i carabinieri hanno soccorso la vittima che, prima di essere trasportata d’urgenza al Policlinico Tor Vergata, in un attimo di lucidità è riuscita a fornire indicazioni sul suo aggressore che dopo poco è stato rintracciato.

Il ragazzo tunisino, con evidente lucidità, era riuscito nel frattempo a disfarsi del coltello e degli abiti che indossava durante l’aggressione, sporchi del sangue della vittima, rinvenuti dai carabinieri in un cassonetto dell’immondizia poco distante dal luogo della lite.

Il 18enne tunisino è stato ammanettato e portato nel carcere di Regina Coeli ( eh, le famose carceri “sovraffollate”, ndr), mentre il bengalese è in pericolo di vita.
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/01/23/lite-centro-accoglienza-immigrati-roma-gravissimo-enne-ferito-coltellate-coetaneo_k58q5VQ6y2z5q1erNXUIII.html

Branco di romeni sputa e aggredisce passanti – VIDEO

La Polizia di Stato di Cagliari ha identificato ieri sera tre persone accusate di aver minacciato e aggredito numerosi passanti (nel VIDEO).

Un fatto accaduto in piazza del Carmine poco dopo le 16,20, davanti alla sede centrale delle Poste. Ad andare in scena sono le ripetute aggressioni, precedute da insulti gratuiti ai passanti.

A inveire verso uomini, donne e bambini ed in particolare nei confronti di due genitori che si stanno recando nelle adiacenti scuole per raggiungere gli alunni all’uscita, è un gruppo di ragazzi con “accento straniero“. Sono in cinque; tre ragazzi e due ragazze.

Quello che ha le caratteristiche di un branco di balordi avvicina i passanti con una scusa, una domanda futile per poi sciorinare parolacce e minacce. Tra di essi c’è anche chi sputa verso i malcapitati che incontra per strada.

Alle ore 16,25 la svolta. Un signore chiama il 113 e allerta la Polizia. Trascorrono sette interminabili minuti di terrore. Da piazza Carmine il branco si dirige verso la Stazione. Nuove minacce raggiungono, passo dopo passo, altri passanti che rimediano qualche strattone ed anche un calcio.

Mentre il centralino della Questura squilla in continuazione, i facinorosi raggiungono un bar antistante la stazione e alterati per chissà quale motivo, si siedono, poi cercano di incrociare lo sguardo dei clienti più giovani. “Fammi 20 caffè“, ordina con arroganza uno dei ragazzi rumeni rivolgendosi al barista.Nel frattempo una pattuglia della Polizia raggiunge piazza Carmine. Dall’auto scendono due agenti e un signore ne richiama l’attenzione con un cenno di mano: “sono in quel bar…“.

In piazza Carmine e via Roma piombano altre quattro pattuglie. Gli agenti procedono con l’identificazione dei giovani. Due ragazzi oppongono resistenza e per questo motivo vengono perquisiti, e caricati a bordo delle auto della Polizia.A redarguirli è un agente. La loro identificazione avviene davanti a numerose persone che, basite, assistono alla scena.

I ragazzi, si apprende, sono di nazionalità rumena e – sembrerebbe – sono appena arrivati in città. Le indagini condotte dalla Questura cederanno il posto ad altre azioni? Per il momento (notizia in fase di aggiornamento), sono in stato di fermo.

– See more at: http://www.sardegnasotterranea.org/cagliari-branco-di-teppisti-sputa-e-prende-a-calci-i-passanti/#sthash.tHx1D6sa.dpuf

 

Ospiti di Marino scippano anziane e turisti: terrorizzavano Trastevere

Avrebbero messo a segno almeno 20 scippi a Trastevere, i due giovani rom ricercati da giorni e rintracciati dalla Polizia a Roma, dopo le denunce presentate per lo più da turisti e anziane signore che hanno raccontato di essere stati derubati da due ragazzi a bordo di uno scooter.
Gli investigatori sono partiti dalle testimonianze e hanno successivamente visionato i tanti filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, notando in più di una ripresa uno scooter con due persone a bordo sfrecciare ad alta velocità proprio negli orari e nei luoghi dei colpi. I poliziotti hanno quindi effettuato diversi appostamenti nei punti dove erano avvenuti gli scippi, e, nei giorni scorsi, in piazzale Flavio Biondo, di fronte alla stazione Trastevere, li hanno rintracciati. Alla vista della Polizia i due però sono fuggiti in diverse direzioni: uno è stato raggiunto e bloccato, mentre l’altro è riuscito a scappare, perdendo nella fuga il suo telefono cellulare.
Il giovane fermato, un 16enne rom residente nel campo nomadi di via dei Candoni, ha ammesso le proprie responsabilità, confessando peraltro agli agenti di aver appena commesso un altro scippo ai danni di una donna alla quale lui e il suo complice avevano rubato la borsa, poi recuperata sotto un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze e restituita alla legittima proprietaria. Il minorenne è stato così denunciato per furto e per ricettazione, in quanto gli agenti hanno trovato parcheggiato nel piazzale anche lo scooter rubato utilizzato per mettere a segno i colpi.
E’ di ieri sera invece il rintraccio dell’altro scippatore. Gli investigatori grazie ad accertamenti sul telefono cellulare perso dal giovane durante la fuga sono riusciti a ricostruire i suoi recenti spostamenti e le sue abituali frequentazioni e, dopo un appostamento, lo hanno individuato e fermato. H.F., 19enne rom, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato Trastevere; da accertamenti è emerso che aveva a carico già un ordine di carcerazione per fatti analoghi. Arrestato, dovrà rispondere del reato di furto con strappo.

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