Category: Carrara

Grida “Allah è grande” e semina il panico tra i passanti

Al grido di ‘Allah è grandè ha seminato il panico a Marina di Carrara. Dopo alcune ore, la polizia lo ha quindi fermato. Stamani poco dopo le 10.30 da un balcone dei palazzi che si affacciano sul campo scuola di Marina di Carrara un marocchino in evidente stato di alterazione ha cominciato a urlare minacciando un passante. Scendendo in strada, ha poi inveito con chiunque si trovasse di fronte, al grido di ‘Allah è grandè e minacciando di farsi saltare in aria. Gli atleti che si stavano allenando nel campo sportivo, spaventati, hanno chiamato le forze dell’ordine. Un via vai di telefonate a carabinieri, polizia e vigili urbani che ha fatto salire alle stelle la tensione. Immediatamente è partita una pattuglia del commissariato che ha rintracciato l’uomo su cui già pendeva un ordine di carcerazione per reati legati agli stupefacenti.

http://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/grida-allah-grande-panico-1.3367098

Carrara, Immigrato accoltella autista: senza freni

Aggredisce un autista di un motocarro e lo accoltella: poi scappa a bordo di un’Audi. Stamani alle 10,20 sulla via Provinciale di Carrara un operatore edile si è fermato per controllare che il carico del suo motocarro fosse a posto. Dietro uno straniero che forse per il caldo eccessivo si è spazientito e dopo un diverbio ha tirato fuori un taglierino e ha chiuso con una coltellata all’addome. Il ferito è stato portato all’ospedale dove gli sono state riscontrate ferite lievi. Sul posto i carabinieri che si sono messi subito alla ricerca dello straniero.

http://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/autista-motocarro-accoltellato-1.3305864

Scontri tra immigrati in pieno centro: coltelli e bottiglie in mezzo ai bimbi

Si sono presi a bottigliate in pieno centro, sotto gli occhi increduli e spaventati di mamme e bambini. Martedì, nel tardo pomeriggio, Aulla è stata teatro di una rissa tra marocchini, avvenuta ai giardini. Una rissa che ha coinvolto una decina di persone, probabilmente appartenenti a due bande rivali, che si sono affrontate usando coltelli e bottiglie. Tutto è cominciato intorno alle 19, quando un paio di stranieri hanno iniziato a insultarsi tra loro. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve, visto che hanno cominciato prima a spintonarsi e poi a picchiarsi usando anche coltelli e bottiglie di vetro. Tutto questo davanti agli occhi dei bambini e della mamme che in quel momento erano nel parco giochi.

C’è stato un fuggi fuggi generale, con tante persone che hanno cominciato ad allontanarsi, spaventate. Sul posto sono arrivate tre pattuglie dei carabinieri che hanno faticato non poco a dividere gli immigrati. E’ arrivata anche la Pubblica assistenza che ha trasportato i feriti, tre, al più vicino pronto soccorso. Difficile conoscere i motivi della rissa, forse un regolamento di conti. C’è anche chi sostiene fosse una rissa «annunciata», dato quello che sta succedendo nella caserma di Aulla, «decapitata» dall’indagine della Procura di Massa. Il fatto è che Aulla adesso ha paura. Eme emerge dai commenti scritti sui social da tanti cittadini, che temono per la loro incolumità. Non sono mancate neppure le dichiarazioni dei politici.

“In campagna elettorale – scrive Michael Santini, segretario giovani Lega Nord – ogni lista aveva cavalcato il problema sicurezza, ma questa situazione è figlia di una città allo sbando, nella quale prevalgono l’abusivismo, lo spaccio di droga e le attività illecite. Una città dove ci sono clandestini senza documenti, ma nella quale vengono messi agli arresti i carabinieri. Come Lega Nord chiediamo il rispetto delle promesse fatte in campagna elettorale, chiediamo che il Comune si doti di videosorveglianza a supporto delle forze dell’ordine per far fronte ad episodi simili a quelli accaduti. Ad aggravare il tutto, la rissa è avvenuta in un luogo frequentato da famiglie e bambini. Chiediamo al sindaco Valettini che intervenga e riporti l’ordine nella città più rappresentativa della Lunigiana”.

Tornando all’inchiesta sui carabineiri, un fatto sta suscitando ulteriore sconcerto. Domenica scorsa nella chiesa parrocchia di una frazione è stata celebrata la Prima Comunione per i ragazzi della zona. Il padre di uno, un militare indagato, sospeso dal servizio e agli arresti domiciliari, non ha potuto seguire la Santa Messa. E’ dovuto restare in casa, a poche centinaia di metri dalla chiesa.

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Marocchino semina il panico in gelateria, titolare: «Qui siamo come nel far west»


La Nazione
Marocchino semina il panico in gelateria Il titolare: «Qui siamo come …
La Nazione
Carrara, 12 maggio 2017 – Marocchino semina il panico alla gelateria Paradiso e alla bocciofila di Marina. Intorno alle 11,30 di ieri mattina un extracomunitario di origini marocchine, in evidente stato di ebbrezza, ha creato scompiglio tra i clienti

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Autista aggredito da Africano: «Se reagisco mi licenziano»

Michele Tamagna è un uomo di 43 anni, grande e grosso: qualsiasi persona nel pieno delle sue facoltà mentali, ci penserebbe su due volte prima di provare a mettergli le mani addosso o minacciarlo. Eppure nonostante la sua stazza, giovedì mattina si è “lasciato” aggredire da un ubriaco, senza alzare un dito . Tamagna è l’autista della Compagnia Toscana Trasporti che giovedì mattina è stato assalito sull’autobus 75 da un cittadino del Ghana in evidente stato di ebbrezza “armato” di una bottiglia di birra in vetro: per fortuna il 43enne se l’è cavata con una “prognosi di 6 giorni per polimialgia” vale a dire i dolori muscolare innescati dai colpi ricevuti. «Poteva andare molto peggio: con quella bottiglia avrebbe potuto ferirmi in modo grave» ammette l’autista.

Nonostante le minacce e l’ahgressione Tamagna non ha mai reagito, ha mantenuto il sangue freddo e si è limitato a contenere l’aggressore: «Ho tre figli e il lavoro mi serve, non posso fare sciocchezze. Però lavoriamo in condizioni davvero difficili», sottolinea l’autista di Ctt che ricorda come l’episodio di cui è stato protagonista, suo malgrado, è solo l’ultimo di una lunga serie avvenuti sulle linee locali e non solo.

Ma come sono andate le cose? «Era un uomo di colore, piuttosto alto – racconta Tamagna – E’ salito alle 9,40 alla fermata di Piazza Matteotti. I problemi sono iniziati quando la collega addetta al controllo dei titoli di viaggio, Sonia Bernucci, gli si è avvicinata per chiedergli il biglietto». L’autista si è subito accorto dalla sua postazione che il passeggero seduto in fondo al bus stava opponendo resistenza: «Diceva di non avere il biglietto e così, dopo pochi chilometri, arrivati in località La Fabbrica, la collega mi ha detto di fermarmi per far scendere l’uomo».

A questo punto il bus, sul quale viaggiavano in totale una ventina di persone, si ferma per diversi minuti: l’uomo non vuole saperne di scendere e davanti all’insistenza dell’addetta al controllo, mostra il biglietto, non timbrato. «La collega allora ha preso il titolo di viaggio e lo ha obliterato» racconta Tamagna. Risolto un problema però ne spunta un altro: sì perchè l’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha in mano una bottiglia di vetro. «Era pericoloso per sé e per gli altri. Quindi la collega gli ha chiesto di buttare la bottiglia o di scendere, spiegandogli che avrebbe dovuto decidere nel tempo del tragitto fino alla fermata successiva» spiega l’autista.

A questo punto le cose precipitano: arrivati in località Gatto Rosso, il bus si ferma, l’uomo inizia a insultare Sonia Bernucci, Tamagna interviene ma l’aggressore di scendere non ne vuole sapere e si scaglia contro l’autista che, parando i colpi indietreggia fino al centro del bus. Arrivato alla porta centrale l’aggressore scende, mentre Tamagna e la Bernucci chiudono tutte le porte.

«Un’anta però si è chiusa in ritardo e lui è risalto» spiega l’autista. Sul bus si scatena il putiferio: i passeggeri iniziano a urlare, qualcuno chiama le forze dell’ordine. Anche perché, secondo Tamagna, i viaggiatori avrebbero raccontato che risalito a bordo, l’aggressore avrebbe mostrato, al grido di “non mi fate paura”, una serie di foto sul suo cellulare che lo ritraevano in mimetica e armato. In mezzo a tutto questo caos, lo straniero, fuori di sè, arriva fino all’abitacolo, dove si è rinchiuso Tamagna: la colluttazione sembra inevitabile ma per fortuna, arrivano gli agenti della Polizia di Stato che fermano l’aggressore e lo portano in Questura. «E’ stata una mattinata terribile: tutta quella gente che urlava, immobilizzata dalla paura. Per noi è davvero difficile, in queste situazioni non sappiamo mai cosa fare perché non siamo tutelati e non possiamo difenderci» insiste l’autista. Cosa chiedono dunque i dipendenti all’azienda?

«Servirebbero delle telecamere a bordo, un abitacolo che si può chiudere dall’interno e un collega in più, soprattutto negli orari più a rischio come la notte» risponde Tamagna. Lui intanto tornerà al lavoro martedì, «con uno spirito non bello – ammette – perché un po’ di paura c’è».

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2017/03/04/news/aveva-una-bottiglia-poteva-farmi-male-1.14976458?ref=fbfti

 

Profughi, tutto hotel e spaccio

PROFUGHI-SPACCIANO

Carrara, studente migrante a scuola armato di coltelli


Imola Oggi

Carrara, studente romeno a scuola con due coltelli
Imola Oggi
CARRARA (MASSA CARRARA), 24 DIC – Uno studente trovato in possesso di due coltelli a scuola è stato denunciato dai carabinieri. È successo a Carrara durante un servizio di vigilanza svolto dall'Arma nei pressi degli istituti scolastici. Il personale

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EX2: Marocchino aspetta fuori locale e la pesta a sangue

SARZANA – La stava massacrando di calci e pugni e, quando i carabinieri sono intervenuti, l’aggressore si è scaraventato anche su di loro. E’ quanto accaduto la notte di sabato (13 marzo) davanti al discobar pizzeria Giardini. Protagonista, suo malgrado, una giovane lunigianese di 17 anni. Ad aggredirla il suo ex fidanzato, Yousep Maarouf, di 21 anni di origine marocchina ma residente a La Spezia, che non voleva saperne di finire la storia.

Dalle indagini scattate subito l’accaduto è emersa infatti una lunga storia di stalking che aveva costretto la ragazza a cambiare anche numero per sfuggire al suo molestatore. Ma nulla, lui l’ha trovata. E l’altra notte si è scaraventato su di lei massacrandola di calci e pugni. A salvare la ragazza dal suo aggressore, i carabinieri della compagnia di Sarzana. E il ragazzo, in compagnia di un amico, ha pure spintonato i militari. E’ stato arrestato e adesso dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, atti persecutori e danneggiamenti. La ragazza invece è ricoverata in osservazione all’ospedale di Sarzana per un trauma cranico.

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2016/03/14/news/presa-a-calci-e-pugni-dall-ex-fuori-dal-discobar-1.13125385?ref=fbfti

Ruba l’elettricità da casa sfitta Romeno finisce in manette


Il Tirreno
Ruba l’elettricità da casa sfitta Romeno finisce in manette
Il Tirreno
Ruba l’elettricità da casa sfitta Romeno finisce in manette. MONTIGNOSO. È entrato nell’immobile di proprietà di una società nazionale che opera in provincia di Massa Carrara. Si è attaccato al contatore portando i fili che succhiavano la corrente fin  

Rissa tra albanesi in centro: calci e pugni tra i passanti

Rissa tra albanesi in centro Calci e pugni tra i passanti
Il Tirreno
L'ennesima rissa fa scattare l'emergenza. Ancora una volta in centro, ancora una volta alla luce del giorno. Ieri mattina, intorno alle 10.30, si sono affrontati con bastoni, calci e pugni quattro albanesi, tre uomini e una donna. Tutti all'incirca di

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