Category: Brindisi

Importuna i bagnanti e poi si scaglia contro i carabinieri: arrestato

CAROVIGNO – Due arresti a Carovigno da parte dei carabinieri. Uno riguarda un 23enne marocchino domiciliato a Latiano, l’altro un 58enne del posto.

Il 23enne, Nafi Abdellah è accusato di “violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni”. Il giovane in evidente stato di ebbrezza alcolica, in contrada Carisciola, ha procurato disturbo ai bagnanti, alla vista dei carabinieri gli si è scagliato contro di essi, improvvisamente ed inspiegabilmente. Immediatamente bloccato è stato arrestato e rinchiuso in carcere.

Il 59enne, invece, è Salvatore Greco. Deve espiare una pena residua di 1 anno e 3 mesi di reclusione, poiché riconosciuto colpevole di “violazione della nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto”. L’arrestato, su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato posto ai domiciliari.

http://www.brindisireport.it/cronaca/importuna-i-bagnanti-e-poi-si-scaglia-contro-i-carabinieri-arrestato.html

Ragazzino stuprato da gruppo di Pakistani in stazione


Quotidiano di Puglia
Stupro in stazione: per il pm c’è stata violenza di gruppo
Quotidiano di Puglia
Violenza sessuale di gruppo. E’ con questa accusa che la procura ha chiesto il giudizio immediato per i due pakistani accusati di aver stuprato un giovane nei pressi della stazione ferroviaria, il 20 febbraio scorso.
I due si trovano in carcere, da dove, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto subito dopo i fatti, hanno negato ogni addebito.
Si tratta di Ali Imram e Rab Nawaz, che furono arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Brindisi a seguito di indagini coordinate dal pm Milto Stefano De Nozza che dispose l’acquisizione dei filmati delle telecamere della vicina caserma dei carabinieri. Il sistema di videosorveglianza della stazione, infatti, non era funzionante.
Secondo quanto ricostruito un giovane di 21 anni della provincia di Brindisi sarebbe stato importunato dai due pakistani mentre si trovava all’interno della stazione ferroviaria. Sarebbe stato palpeggiato nelle parti intime. Poi si sarebbe allontanato per cercare di sfuggire alla coppia di stranieri.
I due l’avrebbero inseguito, così come documentato dalle immagini. Poi lo avrebbero spinto con forza all’interno di un piccolo atrio che si trova nei pressi di un garage condominiale, nella parte esterna alla stazione ferroviaria. Uno dei due avrebbe abusato della vittima, mentre l’altro lo teneva fermo.

E’ stato subito dopo la prestazione “forzata”, che il 21enne ha chiesto aiuto ai titolari di un bar i quali hanno immediatamente chiamato il 118. I primi a intervenire sono stati gli agenti della sezione Volanti della questura.
Sono iniziate le ricerche, terminate poco dopo con l’individuazione dei due stranieri senza fissa dimora. Dalle indagini della Mobile che ha eseguito tutti gli approfondimenti richiesti dalla procura, è emerso che la versione fornita dalla presunta vittima dello stupro era credibile. Il ragazzo sarebbe stato sottoposto, come riscontrato da contatti telefonici e da diverse testimonianze acquisite, a un trattamento “indesiderato”. Per poi soccombere, solo contro due persone, e riuscire a liberarsi solo per il fortuito passaggio – in zona – di un’autovettura della vigilanza privata con il lampeggiante acceso. Orribile la scena così come ricostruita, ancor più se si considera che la vicenda si è verificata nel cuore della città, in piena notte. A due passi dal comando dei carabinieri, tra la sala d’attesa e i dintorni di una stazione ferroviaria priva di telecamere di sorveglianza.
Dal carcere in cui sono rinchiusi i due, assistiti dagli avvocati Umberto Sforza e Rocco Comes, hanno sin da subito respinto gli addebiti. Rab Nawaz, di 29 anni, titolare di permesso di soggiorno e Ali Imram, 28 anni, con il permesso di soggiorno scaduto ma in fase di rinnovo hanno spiegato fra le lacrime di non aver mai compiuto una violenza sessuale. Ma di aver preso parte a una situazione probabilmente sfuggita di mano anche per via dell’eccesso di alcol consumato.
Per il pm c’è l’evidenza della prova. La custodia cautelare in atto per altro consente di procedere con una richiesta “lampo” di processo, nella forma che consente di bypassare l’udienza preliminare. E’ il gip a fissare la data dell’avvio del processo. A meno che gli imputati non decidano di ricorrere a riti alternativi: di puntare ad esempio allo sconto di un terzo della pena, in caso di condanna, con un giudizio abbreviato. Il 21enne che avrebbe vissuto quelle ore di paura, nel cuore della notte, nei dintorni di piazzale Crispi, è stato individuato come persona offesa dei reati contestati. Potrà eventualmente costituirsi parte civile.

BRINDISI: STUPRATO ALLA STAZIONE DA 2 PAKISTANI

Due cittadini pakistani sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Brindisi perchè ritenuti responsabili di aver violentato un giovane italiano alla stazione ferroviaria di Brindisi. I due sono Rab Nawaz, di 29 anni, titolare di permesso di soggiorno e Ali Imram, 28 anni, con permesso di soggiorno scaduto ma in fase di rinnovo.

Secondo quanto accertato, i due avrebbero fatto dapprima avance a un giovane che attendeva il treno dopo una serata con amici per poi trascinarlo in un vicolo e abusare di lui. Le indagini condotte dalla questura di Brindisi sono state coordinate dal pm di turno Milto Stefano De Nozza che ha disposto accurati accertamenti sulla dinamica.

A chiedere aiuto è stata la stessa vittima che ha chiamato la polizia. I primi a intervenire sono stati gli agenti della sezione Volanti. La vittima ha raccontato di essere stato avvicinato da uno dei due giovani che gli avrebbe fatto le prime avances. Il giovane ha quindi tentato di fuggire. Sarebbe stato seguito fuori dalla stazione e poi spinto in un vicolo buio.

Vani i tentativi di resistere alla violenza. I due pakistani sono poi fuggiti una volta sopraggiunta un’auto che sfrecciava in zona con un lampeggiante acceso. La polizia si è messa alla ricerca dei due fuggitivi, mentre il ragazzo è stato soccorso e sottoposto alle cure mediche. Sono state anche visionate le immagini delle telecamere della zona. I due pakistani sono stati portati in carcere.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2017/02/21/news/brindisi_-158838395/

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Profughi armati di coltello fanno irruzione: sequestrano donne per ore


BrindisiReport
Armati di coltello, sequestrano per ore gli operatori di una comunità
BrindisiReport
Quest’ultimo era già stato arrestato lo scorso 30 settembre e condannato a 10 mesi di reclusione per aver aggredito dei carabinieri nel centro di Latiano, ma a quanto pare si trovava a piede libero. I due stranieri hanno fatto irruzione all’interno altro »

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Non danno elemosina, senegalese li aggredisce: agenti lo arrestano, magistrato lo libera

CAROVIGNO – Chiede l’elemosina in un supermercato, ma qualcuno si rifiuta e lui comincia ad infastidire i clienti, sino ad aggredire anche i carabinieri . È accaduto ieri in un supermercato a Carovigno. Protagonista un senegalese di 36 anni, O.I, le iniziali del suo nome. I carabinieri della stazione di Carovigno lo hanno arrestato, poi rimesso in libertà.

I carabinieri sono giunti sul posto dopo la segnalazione alla centrale operativa, qualcuno aveva chiamato per segnalare che un uomo presso un supermercato di Carovigno e stava infastidendo i clienti dell’attività commerciale perché rifiutavano di dargli l’elemosina. Una volta arrivati al supermercato il 36enne avrebbe aggredito anche i militari che hanno riportato lievi contusioni.

Il pubblico ministero di turno ritenendo di non dover richiedere la misura cautelare ha disposto che l’uomo fosse rimesso in libertà.

http://www.brindisioggi.it/infastidiva-i-clienti-che-rifiutavano-di-dargli-lelemosina-e-aggredisce-i-carabinieri-senegalese-nei-guai/

C’è sempre, un ‘pubblico ministero di turno’…

Ragazzino italiano preso a bottigliate in testa da romeni ubriachi

Un 17enne è rimasto ferito alla testa con una bottiglia al culmina di violenta rissa è avvenuta intorno alle 22.00, nel centro di Ostuni.
Dopo aver subito il forte colpo il giovane è svenuto. E’ stato soccorso dai sanitari del 118 ed accompagnato all’Ospedale Perrino di Brindisi per essere sottoposto a Tac.

E’ accaduto tutto in Largo Lanza, nei pressi di una nota pizzeria e davanti a decine di persone atterrite che avevano deciso di trascorrere il sabato sera nel cuore di Ostuni.

Protagonisti, secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, tre stranieri visibilmente ubriachi che hanno avuto un diverbio con alcuni giovani del luogo.

Nel corso dell’aggressione, uno degli stranieri (probabilmente un rumeno) ha colpito con una bottiglia un 17enne di Ostuni.
Fortunatamente qualcuno ha avuto il buon senso di chiamare immediatamente i soccorsi. E sul posto, in pochi istanti, sono giunti i carabinieri, gli agenti della Polizia Municipale e le ambulanze del 118.

Il giovane è stato soccorso mentre i Carabinieri, dopo aver sedato la rissa, hanno fermato i protagonisti che sono stati condotti in caserma per essere interrogati.

Al momento non è stato possibile appurare se e quali provvedimenti siano stati assunti nei confronti del feritore.

http://www.brundisium.net/brun/index.php/violenta-rissa-in-pieno-centro-tra-stranieri-e-giovani-ostunesi-17enne-in-ospedale-per-un-colpo-di-bottiglia-sulla-testa/

Marocchino uccide e brucia l’amante gay

BRINDISI – È un marocchino di 33 anni, Zakaria Ismaini, il presunto assassino di Cosimo Mastrogiovanni, 63 anni, ritrovato il 13 novembre scorso carbonizzato nella sua casa di campagna in contrada Fieu a Latiano. Inizialmente sono stati piccoli particolare ad orientare i carabinieri di San Vito dei Normanni verso un’indagine di omicidio. L’incidente domestico è stato escluso perchè nell’abitazione della vittima l’unica stanza bruciata era proprio quella dove è stato ritrovato Mastrogiovanni mentre nel giardino non c’era più la sua auto. il provvedimento di fermo è stato eseguito a Catania dove il marocchino risultava residente e dove ha anche commesso un altro omicidio, già confessato. È stato un episodio difficile da ricostruire, come ha spiegato il procuratore capo Marco Dinapoli, soprattutto per individuare il movente. I carabinieri nella loro ricostruzioni sono partiti dai contatti telefonici avuti dalla vittima nei giorni precedenti l’omicidio. Risultavano diverse telefonate all’omicida che aveva inserito il suo numero di cellulare in sito di annunci per incontri omosessuali.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/cronaca/15_febbraio_16/uccise-pensionato-latiano-arrestato-marocchino-b9eebf54-b5cf-11e4-a749-143e709e23f5.shtml

Donna aggredita da mendicante africano: ‘non aveva spiccioli’

E’ SUCCESSO DAVANTI AD UNA CHIESA

Brutta avventura per una donna oritana, che ieri mattina è stata minacciata e aggredita da un mendicante.
La signora intorno 9:30 del mattino camminava tranquillamente nei pressi della chiesa di San Francesco d’Assisi, quando è stata avvicinata da un uomo di colore che cercava qualche spicciolo.
L’extracomunitario con atteggiamento nervoso l’avrebbe insistentemente inseguita e poi bloccata in strada.
Dopo aver ribadito più volte che non aveva nulla da dargli, la signora un po’ spaventata era riuscita ad allontanarsi a passo veloce.

I problemi tra i due non erano però finiti, infatti subito dopo l’uomo si è diretto verso il piccolo negozietto
gestito dall’anziana madre della stessa signora, in un vico isolato della zona.
La donna, conscia dell’atteggiamento nervoso dimostrato dal mendicante, vedendo dove era entrato si è subito
recata nell’attività commerciale per controllare la situazione. Lì la scena si stava ripetendo, con l’uomo che
insisteva a voce alta per avere dei soldi, stavolta da parte dell’anziana titolare.

Alla vista della stessa donna che poco prima non gli aveva dato nulla e che ora lo invitava ad uscire dal
negozio, l’extracomunitario si sarebbe letteralmente infuriato.

L’uomo, con un balzo, avrebbe cercato di schiaffeggiare la malcapitata, che fortunatamente arretrando ha schivato il colpo. Mentre la signora urlava “chiamo i carabinieri, chiamo i carabinieri”, l’esagitato continuava ad inveire in italiano e in francese e spavaldamente rispondeva “chiamali! chiamali!”.
Solo dopo qualche istante, quando la donna ha afferrato un oggetto, fingendo che fosse il cellulare, l’extracomunitario è uscito dal negozio, allontanandosi immediatamente dalla zona.

Sull’accaduto è stata presentata regolare denuncia ai Carabinieri.

http://news.oria.info/oria-donna-aggredita-mendicante/201429715.html

Ghanesi tentano stupro ragazza: massacrato di botte il padre

ERA INTERVENUTO IN DIFESA DELLA FIGLIA CHE STAVANO VIOLENTANDO

Una giovane donna è stata palpeggiata per strada nei pressi della stazione ferroviaria e il padre, intervenuto per difenderla, è stato picchiato ed è finito in ospedale. Protagonisti due ghanesi, di 26 e 25 anni, residenti a Brindisi e muniti di regolare permesso di soggiorno. Sono stati tratti in arresto dai carabinieri che hanno la caserma poco lontano.

E’ accadduto nel pomeriggio di ieri in piazza Crispi, zona sempre meno controllata nonostante sia confinante proprio con il comando provinciale dell’Arma.

Una ragazza di vent’anni è stata presa di mira dai due ghanesi che le hanno messo le mani addosso. Lei ha cominciato a urlare attirando l’attenzione del padre che si trovava poco più lontano. Ma l’intervento dell’uomo non è servito da deterrente. Anzi, i due africani lo hanno picchiato e si sono scagliati anche contro i carabinieri intervenuti per bloccarli.

Per entrambi sono scattate quindi le manette per violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Brindisi.

http://www.senzacolonnenews.it/cronaca/item/4350-piazza-crispi-sempre-pi%C3%B9-terra-di-nessuno-ragazza-palpeggiata,-padre-picchiato-due-ghanesi-in-manette.html

Spaccia droga: ai domiciliari in centro Croce Rossa!

 

FASANO – Un cittadino tunisino ma da tempo di stanza in Italia, Oussama Bouguerra di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine per altri reati, è stato arrestato ieri sera (martedì 27 maggio) dai Carabinieri della Compagnia di Fasano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo è stato sorpreso dal comandante della Compagnia fasanese, il capitano Gianluca Sirsi, mentre si accingeva a vendere una dose di marijuana al 19enne D.B.V, di Fasano (segnalato come assuntore), in viale Unità d’Italia, nei pressi della villa comunale. Il tunisino non si è accorto della presenza dell’ufficiale in quanto questi era in borghese. Era da tempo che i militari dell’Arma seguivano le mosse dell’extracomunitario dati i suoi precedenti e finalmente ora è caduto nella rete degli investigatori. Gli sono stati trovati addosso 25,7 grammi sempre di marijuana, suddivisa in dosi sottoposti a sequestro insieme a 20 euro ritenute provento dell’attività di spaccio

Il tunisino è stato arrestato e trasferito ai domiciliari in un centro della Croce Rossa di Bari non avendo fissa dimora.

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Ma non si vergogna la Croce Rossa di ospitare spacciatori di morte? E non si vergogna il magistrato?
Questo succede a dare ampia discrezionalità ad una magistratura moralmente corrotta con i decreti svuotacarceri.