Category: Bologna

Catturato maniaco che ha terrorizzato Bologna: è romeno

Bologna 30 gennaio 2014 – Il presunto maniaco seriale che ha terrorizzato Bologna all’inizio di gennaio sarebbe stato arrestato in Danimarca. Si tratta di Cezarin Robert Tivadar, 26enne di nazionalità romena, a Copenaghen per motivi di studio ma rientrato in città in occasione delle feste natalizie per trascorrerle con la madre. Il giovane è stato raggiunto da un mandato d’arresto europeo. E’ accusato di due aggressioni, avvenute all’alba di sabato 11 gennaio.

Il 26enne avrebbe palpeggiato, davanti all’androne di casa, due ragazze. Una delle due vittime lo aveva riconosciuto con certezza dalle foto e ha riferito di averlo già incontrato, la stessa sera, prima del pedinamento e dell’aggressione, e di essere stata oggetto di approcci anche in precedenza, in un locale notturno.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2014/notizia/maniaco-bologna-preso-in-danimarca_2024111.shtml

Pregiudicato marocchino accoltella turista: lo guardava

Bologna – Arrestato un uomo per tentato omicidio aggravato al ristorante Pizza’s nella centralissima via dei Musei. L’aggressore era seduto al tavolo con un amico e durante tutto il tempo della cena non ha mai smesso di fissare e aggredire verbalmente e con dei gestacci una coppia di fratelli olandesi (la vittima del ’77 e l’altro classe ’74) seduti poco distante. I due, a Bologna per affari, hanno fatto finta di niente.
Poi, lo scatto: l’uomo di origine marocchine ha afferrato un coltello da tavola e in un baleno è balzato addosso all’olandese, puntando a ferirlo dritto alla gola. Il colpo fortunatamente viene evitato e i soccorsi sono immediati, come anche l’intervento della Polizia, che mette le manette ai polsi di S. B., 44enne marocchino già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti. Il titolare del locale, che è videosorvegliato, fornirà agli investigatori le riprese, per comprendere meglio l’accaduto.
LO STESSO UOMO CHE SI ARRAMPICO’ NUDO SUL NETTUNO. Primo fra tutti il suo nome riconduce all’arrampicata sulla statua del Nettuno dopo essersi denudato quasi completamente, episodio avvenuto ben due volte in pochi mesi e finito con un incontro con alcuni funzionari del Comune, che hanno ascoltato i suoi racconti legati a un disagio sociale. Bouzaitouna è regolare in Italia ed è residente in via del Lazzaretto.

http://www.imolaoggi.it/2014/01/22/pregiudicato-marocchino-tenta-di-accoltellare-un-uomo-senza-motivo/

Osa redarguire immigrati che pisciano sulle auto: italiano circondato e accoltellato

Bologna 20 gennaio 2014 – Aggredito a colpi di coltello, scagliati dritti in pieno petto e al braccio: così un cittadino bolognese è stato assalito da quattro stranieri dopo aver semplicemente redarguito uno di loro, ‘pizzicato’ nell’atto di urinare su un’auto in sosta.

“L' Italia deve capire l'aspetto culturale dell'immigrazione e l'apporto che da' al Paese”.

“L’ Italia deve capire l’aspetto culturale dell’immigrazione e l’apporto che da’ al Paese”.

E’ accaduto lo scorso sabato sera, poco dopo le 22, in piazza VIII Agosto. In manette un tunisino di 19 anni, con vari precedenti alle spalle, e uno dei suoi complici. Gli altri hanno invece guadagnato la fuga. L’amara vicenda è scaturita inseguito alla segnalazione giunta alla polizia da una 40enne bolognese, compagna dell’uomo assalito, che ha assistito impotente alla scena. I due stavano parcheggiando in piazza, quando si sono trovati difronte l’extracomunitario, intento nella sua incivile impresa. Il senso civico e l’indignazione hanno mosso l’uomo – un 44 enne bolognese residente in zona Montagnola – ad intervenire, ammonendo lo straniero per il gesto in cui si prodigava.

In risposta l’uomo è stato assalito prima a parole, poi con i fatti. “Un fatto di grande violenza e gravità spropositata, indice del fatto che certi soggetti sono pronti a tutti” raccontano i poliziotti intervenuti sul campo. Il malcapitato infatti, dopo essere stato oggetto di minacce e improperi, è stato pure assalito fisicamente. Si è visto puntare addosso un coltello, e fendenti sono stati indirizzati all’altezza del petto, prima, e sull’avambraccio poi. L’assalito ha avuto la prontezza di schivare i colpi, restando indenne. Avrebbe riportato solo alcune lacerazioni sul pesante giubbotto, che fortunatamente indossava, e che ha funzionato da protezione, provvidenziale. Nel giro di pochi secondi l’uomo è stato accerchiato da altri tre soggetti, amici e connazionali dell’aggressore, intervenuti a dar man forte. Solo l’allerta lanciata dalla donna, che assisteva ai fatti, e il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine hanno fatto desistere il gruppetto dal continuare l’azione violenta.

Al sopraggiungere delle volanti, gli stranieri si sono dileguati per le vie limitrofe. E’ stato attivato un immediato servizio di perlustrazione. Poco tempo dopo, il tunisino che aveva agito con il coltello è stato sorpreso in compagnia di uno dei sodali, su via delle Moline. ‘Non è stato facile fermarli – hanno raccontato gli agenti – perchè i due soggetti hanno cercato di confondersi tra la folla che il sabato sera popola la zona. Hanno tentato di opporsi al fermo, ma alla fine sono stati  ammanettati’. Per i due fermati è scattato l’arresto. Uno, autore dell’aggressione a mano armata, risponderà dell’accusa di omicidio, nonchè di lesioni  aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale  e lesioni finalizzate alla resistenza. Il complice – sempre di origini tunisine, classe 1987 – risponderà invece resistenza a Pubblico Ufficiale  e lesioni finalizzate alla resistenza. La Polizia è al lavoro nel tentativo di risalire anche agli altri sodali. ‘Siamo difronte all’ennesimo caso di forte senso civico mostrato dai cittadini – ha commentato così il fatto il vicequestore Stanislao Caruso – Coconrdo con quanto dice il Questore, ovvero, i cittadini sono l’undicesimo uomo in campo nella partita contro la criminalità”.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/aggressione-bologna-centro-coltello.html

Bologna: scontri etnici tra albanesi e romeni

Maxi rissa al Pilastro: sette feriti

Bologna, 18 gennaio 2014 – Sette persone sono rimaste ferite in una maxirissa scoppiata nel pomeriggio in via del Pilastro, alla periferia di Bologna. Ad affrontarsi, a quanto pare, sono stati da un lato alcuni kosovari e dall’altro un gruppo di romeni, che si sono azzuffati a calci e pugni, ma anche utilizzando pietre e bastoni raccolti da terra, in un’area verde alle spalle di un albergo.

 

 

Maniaco straniero terrorizza Bologna: oggi la quinta aggressione sessuale

Salgono a 5 le aggressioni sessuali subite a Bologna da altrettante donne, riconducibili all'uomo in queste ore super ricercato dalle forze dell'ordine. Dopo aver riconosciuto il suo aggressore dall'identikit diffuso dalla questura, un'altra ragazza di 21 anni ha denunciato l'attacco subito lo scorso 4 gennaio a Casalecchio di Reno. L'identikit del giovane, alto, biondo, occhi azzuri e accento straniero, forse inglese, corrisponde a quella delle altre 4 vittime che hanno denunciato episodi analoghi tra l'11 e il 12 febbraio sotto le Due Torri.   

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=949093&pagina=801&sottopagina=3

Spacciatore albanese prende a pugni carabiniere

Bologna 16 gennaio 2014 – Maxi sequestro di droga a Crespellano, dove i  Carabinieri hanno ‘pizzicato’ un pusher a bordo di un’auto carica di marijuana. 5 kg di sostanza stupefacente rintracciata. Nei guai è finito un albanese, che dopo aver aggredito uno dei militari che l’ha fermato, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. E’ successo giovedì scorso durante un servizio di controllo del territorio che gli uomini dell’Arma stavano effettuando a bordo di auto prive dei colori d’istituto. Alle ore 17:40 circa, in località Chiesaccia, l’attenzione dei militari è stata richiamata dall’andatura fin troppo lenta di due automobili dirette a Bologna: una Fiat Stilo intestata a un pregiudicato italiano di San Giovanni in Persiceto e condotta da un altro soggetto e una Fiat Punto con tre persone a bordo. I Carabinieri, temendo una qualche attività delittuosa, hanno chiesto ausilio ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile di Bologna Borgo Panigale e hanno intimato l’alt ai veicoli sospetti. “Questi, invece di rallentare, hanno accelerato e messo in atto una manovra spettacolare per sfuggire al controllo”, riportano i militari. Il conducente a bordo della Punto ha svoltato verso via Persicetana ed è riuscito a dileguarsi, mentre quello a bordo della Stilo si è diretto verso viale Palmiro Togliatti ed è rimasto bloccato in un ingorgo stradale di auto che si erano fermate a causa di un incrocio semaforico. All’arrivo dei Carabinieri, il conducente non si è fatto intimorire, anzi, è ripartito a tutta velocità scavalcando l’isola spartitraffico con un inversione di marcia e dirigendosi in via Aretusi dove ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un palo. Costretto ad abbandonare l’auto, il malvivente ha proseguito la fuga a piedi. Qualche istante dopo, i Carabinieri lo hanno scovato in un vano di aereazione di un garage sotterraneo e un militare ne ha pagato le conseguenze perché è stato aggredito con calci e pugni. Il malvivente, 32enne albanese, domiciliato a Bologna, è stato arrestato e condotto in caserma , mentre il Carabiniere ferito è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 6 giorni per traumi agli arti inferiori. Il movente di quanto accaduto è stato trovato nel vano portaoggetti della Fiat Stilo: 5 involucri rettangolari, ricoperti da cellophane e contenenti marijuana del peso complessivo pari a 5 kg. Quanto rinvenuto, auto e sostanza stupefacente, è stato posto sotto sequestro. Su disposizione della dott.ssa Laura Sola, PM di turno della Procura della Repubblica di Bologna, il cittadino albanese, gravato da precedenti di polizia per furto, lesioni personali e ricettazione è stato associato presso la casa circondariale di Bologna e l’arresto è stato convalidato dal GIP, dott. Mirko Margiocco. Proseguono le indagini finalizzate a chiarire alcuni aspetti della vicenda.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/droga-marijuana-crespellano-arresti.html

Bologna: caccia al maniaco, è uno straniero biondo dell’Est secondo testimonianza

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Il racconto dell’aggressione: “Sotto casa, davanti all’ascensore, poi ho urlato… Se lo rivedessi lo riconoscerei senza dubbi”. Tra sabato e domenica, tre casi in 24 ore, indaga la polizia

BOLOGNA – “Sono arrabbiata e voglio che quell’uomo sia preso e punito. Ma non lascerò che quello che ha fatto mi rovini la vita, mi condizioni. Ci sto riuscendo. Sono tornata a casa, a piedi, di notte. E senza guardarmi continuamente alle spalle. Spero che anche le altre ragazze vittime di abusi non permettano che un uomo violento cambi le loro esistenze”. B. è una delle tre giovani donne abbordate, palpeggiate, umiliate e ferite da uno sconosciuto, forse la stessa persona, forse due soggetti diversi. Ha ventun anni e grinta da vendere, lavora part time in un locale pubblico della zona universitaria e studia alla facoltà di Psicologia e scienze della formazione, non si sottrae alle domande.

Bisogna raccontarle, queste cose, o tacerle per non creare allarme e non spaventare?
“Secondo me di questi reati si deve dare notizia, sempre. Serve non a condizionare gli stili di vita, ma a far tenere gli occhi aperti e prendere qualche precauzione”.

Come è andata, nel suo caso?
“Un mese fa questo ragazzo, uno straniero, biondo, ha tentato di abbordare me e mia cugina in un locale di piazza Verdi. Non gli abbiamo dato corda. Lui mi ha riconosciuta. Mi ha detto che sapeva dove lavoro. A fine dicembre, il 28, ce lo siamo trovato davanti in una discoteca del centro. Di nuovo ha tentato di agganciarci, e l’abbiamo respinto. Venerdì sera era nel locale in cui faccio la barista. Mi sono ricordata che ero lo stesso dei due approcci di dicembre. Pensavo fosse finita lì”.

E invece?
“Chiuso il locale, ormai era sabato, mi sono fermata a bere una birra con alcuni colleghi e mia cugina. Poi ho accompagnato lei a casa, a piedi. Ho rivisto questo ragazzo, immagino ci abbia seguito, quando siamo arrivate a destinazione. Non ci ho badato più di tanto. Mi sono incamminata verso la mia abitazione, in via San Felice. Come faccio abitualmente a fine turno, senza problemi”.

E qui, a notte fonda, si è materializzato quello che per una donna è il peggiore incubo. Sentire passi alle spalle. Essere pedinata, aggredita, violata…
“In via San Felice ho avuto come l’impressione di essere seguita. Ma ho anche pensato che, nonostante l’ora, potesse essere una persona normale, come me. Succede. Comunque ho attraversato la strada, per vedere se avessi qualcuno dietro, ma senza paura. Questo ragazzo, che ancora non avevo visto in faccia, ha fatto lo stesso. Mi sono bloccata alla fermata del bus, lui idem. Gli sguardi si sono incrociati e l’ho riconosciuto. Però non ho pensato male, perché lui sembrava tranquillo. Sotto casa, un edificio a sei piani, ho tirato fuori le chiavi per aprire il portone. Lui ha fatto finta di telefonare col cellulare. Sono entrata nell’androne, è entrato anche lui. Ho chiamato l’ascensore e, come faccio di solito, mi sono seduta sulle scale in attesa della cabina, in discesa dal sesto pianto. Lui ha salito i gradini, convinto che andassi di sopra a piedi, e poi è tornato indietro, verso di me”.

E qui la paura deve essere arrivata. O no?
“Lui non parlava, io non sapevo che cosa fare. E la paura è arrivata. Quando ho aperto la porta dell’ascensore, mi si è fiondato addosso. Mi ha preso la faccia con le mani, per baciarmi. L’ho respinto. E lui mi ha infilato le mani nelle mutande, cercando di abbassarmi i pantaloni. Mi ha trascinata a terra, facendomi cadere, e mi ha tirato un pugno in faccia. Poi mi ha messo due dita in gola e mi ha tagliato la lingua. Sono riuscita lo stesso a gridare. Mia mamma ha sentito le urla. Il ragazzo è scappato, io sono salita in casa con il viso imbrattato di sangue. Mia madre mi ha convinta a chiamare subito la polizia”.

Lei sembra aver reagito con grinta e coraggio. Come sta, fisicamente?
“Al pronto soccorso mi hanno medicata e mi hanno dato dieci giorni di prognosi. Non è niente di grave, sto bene. Non mi sono messa in malattia, vado tranquillamente a lavorare. Continuerò a studiare, a muovermi a piedi. Non ho intenzione, lo ripeto, di farmi rovinare e condizionare la vita da quest’uomo. Non l’avrà vinta lui”.

Ha saputo delle altre due ragazze aggredite, nella stessa zona, in un arco di tempo brevissimo?
“Sì, ma non so dire se il molestatore sia lo stesso per tutte. La polizia mi risentirà a breve per provare a disegnare un identikit. Il particolare degli stivaletti bassi e scuri, da loro notato, io non l’ho colto. Il mio aggressore parla italiano, con un marcato accento straniero. Dimostra 25-30 anni, come quello delle due ragazze. Se lo rivedessi, non ho dubbi, lo riconoscerei”.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/01/15/news/infuriata_e_ferita_ma_non_cedo_alla_paura_parla_la_ragazza_aggredita_in_via_san_felice-75943514/

Bologna: maghrebini lo rapinano mentre va a scuola

Fiera: 14enne preso a calci e derubato di zaino e libri, 7 giorni di prognosi

E’ stato strattonato alle spalle, la bocca gli è stata tappata da uno dei due rapinatori, mentre l’altro gli diceva di consegnare soldi, che però non aveva. Lo hanno quindi buttato a terra, preso a calci sulle gambe e gli hanno strappato lo zaino, prima di fuggire. Un passante ha assistito alla scena e ha riferito che i due erano probabilmente magrebini, di corporatura robusta.

Il quattordicenne è tornato a casa in lacrime e la madre lo ha accompagnato al pronto soccorso del Maggiore, dove è stato dimesso con sette giorni di prognosi. Il fatto è stato quindi denunciato alla polizia.

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Detenuto immigrato dà fuoco alla cella: tre agenti in ospedale

BOLOGNA, 10 GEN 2014 – Un detenuto extracomunitario questa mattina nel carcere bolognese della Dozza ha dato fuoco alla cella: in pochi minuti si sono propagate le fiamme e una folta coltre di fumo, a causa dei materassi di spugna che bruciavano. Tre agenti intervenuti sono rimasti intossicati, sembra in maniera non grave; sono stati condotti in ospedale per accertamenti. Lo ha reso noto il Sappe. In E-R i detenuti al 31 dicembre 2013 erano 3.687 per una capienza regolamentare di 2.390 posti; 1.950 gli stranieri.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2014/01/10/fuoco-cella-agenti-intossicati_9875510.html

 

Immigrati all’Università: per spacciare droga


Zona Universitaria, nuovi arresti per droga: uno dei ‘pusher’ fermati

A finire in manette per primo è stato un algerino di 47 anni notato dai militari, intorno alle ore 16:00, mentre cedeva una dose di hashish (2.7 grammi) a un 19enne di Brescia. Qualche ora più tardi è stato arrestato un marocchino di 33 anni, anch’egli
Bologna: spaccio in piazza Verdi, arresti e segnalazioni in PrefetturaLa Repubblica Bologna.ittutte le notizie (2) »