Category: Bologna

BOLOGNA, DONNA ITALIANA PESTATA E STUPRATA DA MAROCCHINO

Nella notte un marocchino è stato arrestato a Bologna dalla Polizia Ferroviaria per violenza sessuale in stazione, ai danni di una donna italiana sui 40 anni. Lo straniero, secondo quanto ricostruito, avrebbe aggredito la donna nella zona del piazzale Est e dopo averla malmenata avrebbe abusato di lei, all’aperto. I poliziotti sono intervenuti verso le 3, dopo che alcuni passanti hanno segnalato di aver sentito delle urla. La donna, sotto choc, è stata soccorsa e nel giro di poco tempo gli agenti hanno individuato e bloccato il presunto responsabile, che stava tentando di allontanarsi dalla stazione. Ora lo straniero si trova in carcere, La donna, che pare non conoscesse l’aggressore, è stata portata all’ospedale Maggiore per accertamenti e dalle prime informazioni gli esami medici avrebbero confermato la violenza.
E’ intervenuta anche la Scientifica e sono ancora in corso indagini per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

Uomo accerchiato e picchiato da immigrati in Via Boldrini

Accerchiato, malmenato e rapinato in via Boldrini. Un uomo di 33 anni ha chiamato la Polizia ieri intorno a mezzogiorno.
Gli agenti, arrivati sul posto, hanno raccolto la testimonianza dell’uomo che ha parlato di un gruppo di nord-africani che lo avrebbero avvicinato e poi picchiato per strappargli l’orologio da polso.

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CAMIONISTA MIGRANTE LA SCHIACCIA SULLE STRISCE, MORTA ITALIANA

Una donna di 79 anni, Maria Lolli, è morta dopo essere stata investita da un camion alla periferia di Bologna. La vittima stava attraversando la strada sulle strisce. L’autista del mezzo pesante, un 39enne romeno che procedeva in direzione centro, non si sarebbe accorto della signora, che è finita sotto le ruote ed è stata trascinata per una decina di metri, restando incastrata. I medici del 118 hanno potuto solo constatare il decesso dell’anziana.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/bologna-camion-investe-e-uccide-anziana-che-stava-attraversando_3069782-201702a.shtml

Bologna: anziana accerchiata da immigrati e borseggiata sul bus

Via Amendola, anziana accerchiata e borseggiata sul bus

L’hanno circondata in maniera felpata e mentre la distraevano le mettevano le mani nella borsa. E’ successo ieri verso le 14:45, quando l’autobus Tper della linea 21 ha imboccato via Amendola. Poco prima, in Piazza Medaglie d’Oro erano salite tre donne, che poco dopo hanno approcciato una signora di 84 anni, originaria di Rovigo, ma da tempo residente a Bologna.

Con un approccio disinvolto ma studiato in due si sono messe davanti all’anziana, mentre una terza le restava di spalle, infilando le mani della borsa.

Scena che non è sfuggita a una 72enne passeggera sullo stesso bus, che ha dato l’allarme a voce alta. Mentre le ladre cercavano di uscire dall’autobus, il conducente ha chiuso loro le porte in faccia: una delle tre è riuscita a fuggire, ma le altre sono rimaste dentro l’autous, fino all’arrivo della Polizia.

Saliti sul mezzo pubblico gli agenti hanno rinvenuto un portfoglio con dentro ben 500 euro sul pavimento, nelle vicinanze di una delle presunte borseggiatrici. Ricostruiti i fatti con l’aiuto della testimone, la Polizia ha proceduto quindi all’identificazione e all’arresto per furto aggravato in concorso delle broseggiatrici, risultate essere una cittadina bulgara di 30 anni con precedenti specifici anche recenti, e una cittadina rumena del 1990, con precedenti per reati contro la persona. I maltolto è stato restituito alla proprietaria.

 

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BUDRIO, OMICIDA ARRESTATO GIA’ PER RAPINA, IGOR VACLAVIC – FOTO

Si chiama Igor Vlacavic, 40 anni, ex militare dell’esercito russo che da anni “opera” fra le provincia di Ferrara, Bologna e Rovigo.

E’ lui l’uomo sul quale gli inquirenti hanno puntato l’attenzione, considerandolo il sospetto killer di Davide Fabbri, il barista di 52 anni freddato con un colpo di pistola sabato sera a Riccardina di Budrio. Le descrizioni fatte dell’aggressore, e il modus agendi riportano a lui, arrestato per la prima volta a Rovigo nel giugno del 2007 per una serie di furti, e poi a Ferrara, dove ha seminato per anni il il terrore.

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Il primo arresto di Vaclavic risale, come detto, al giugno del 2007 quando i carabinieri di Rovigo lo arrestarono con l’accusa di essere il “bandito ninja”, l’uomo che armato di frecce e sciabola aveva commesso una serie di rapine in provincia ai danni di residenti in casolari isolati. Una serie di colpi che si era conclusa a Polesella dove era stato arrestato grazie anche alla reazione di quella che avrebbe dovuto essere la sua “vittima designata”.

Le vittime privilegiate erano gli agricoltori: colpiva di notte, faceva irruzione nelle abitazioni, tirava fuori l’arco, puntava la freccia e teneva sotto tiro i suoi bersagli finché non si decidevano a consegnargli tutti i soldi.

Per cinque di quelle rapine venne condannato a 3 anni di carcere, pena finita di scontare il 13 settembre 2010.

Dopo di allora, di lui si persero le tracce per alcuni mesi fino al 2010, quando l’allora 34enne venne arrestato per diverse scorribande notturne armato di ascia compiute nell’argentano, lo stesso territorio della rapina dello scorso 29 marzo avvenuta a Consandolo, quando è stata aggredita una guardia giurata. In quell’occasione l’aggressore si è impadronito della pistola della vittima, una Smith & Wesson che pare corrispondere all’arma dell’omicidio di Budrio.

Le cronache tornarono a parlare di “Igor il russo” in occasione di un omicidio per ragina ad Aguscello (sempre nel ferrarese) nell’estate del 2015 (appena uscita dal carcere di Ferrara) e per una serie di colpi a Mesola, Villanova di Denore e Coronella in casa di persone anziane. Da allora pende su di lui un mandato di cattura internazionale.

Ora si attendono le perizie balistiche per capire se l’arma usata per uccidere Davide Fabbri è la stessa rubata alla guardia giurata di Consandolo. E se quell’uomo alto 1.75, di corporatura atletica, con addosso cappuccio, sciarpa e giacca mimetica e una doppietta a pallini a tracolla ripreso dalle telecamere del bar di Budrio sia la stessa persona che ha sparato all’auto del vigilante.

http://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Rovigo/il-bandito-sospettato-dell-omicidio-di-budrio-era-stato-arrestato-per-rapina-a-rovigo

Barista ucciso a Budrio nel Bolognese: ricercato ex militare straniero dell’Est

Sui cruscotti di tutte le auto delle forze dell’ordine c’è la foto di un sospettato per l’omicidio di Davide Fabbri, il barista di 52 anni ucciso sabato sera a Riccardina di Budrio, nel Bolognese, con un colpo di pistola. Si tratta di un ex militare dell’Est Europa, ricercato dalla Procura di Ferrara per alcune rapine commesse con modalità violente nella provincia ferrarese. E’ un’ipotesi che possa essere la stessa persona che ha assassinato il barista con una pistola 9×21 rapinata la sera del 29 marzo a Consandolo (Ferrara) ad una guardia giurata, dopo aver sparato alcuni colpi col fucile che aveva anche sabato, quando è entrato nel bar di Budrio per rapinare il titolare.

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2017/04/02/barista-ucciso-in-rapine-nel-bolognese_343e62a3-db93-4e2a-8f51-fa979fbeb1b6.html

Bologna, Rapine col ‘ballo del marocchino’, 3 arresti


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Rapine ‘ballo del marocchino‘, 3 arresti
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(ANSA) – BOLOGNA, 18 MAR – Nel mondo universitario bolognese era conosciuta come ‘la rapina con il ballo del marocchino‘: le vittime vengono circondate di notte da un gruppetto di nordafricani che iniziano a danzare in cerchio, poi passano alle minacce …
Bologna, rapine ‘col ballo del marocchino‘. PresiIl Resto del Carlino
Ballo con rapina in zona ateneo, tre arrestiTRC

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“Vedrai scorrere sangue, ti trovo”

“Vedrai scorrere il sangue”, minacce agli assistenti sociali: denunciato

Un trentasettenne marocchino, già noto alle forze dell’ordine e residente a Cesenatico, è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri per il reato di violenza e minaccia continuata ad incaricati di pubblico servizio. L’uomo, recatosi nel corso del mese di febbraio negli uffici dell’Ausl Romagna di Cesenatico, dopo essere venuto a conoscenza di un decreto emesso dal Tribunale per i Minorenni di Bologna relativo ai suoi quattro figli minori, ha minacciato gravemente e con violenza due assistenti sociali.

“Se mi portano via i miei figli vedrai scorrere il sangue…..ma io ti cerco e ti trovo………è solo colpa tua……sei stata tu…..”, sono le frasi riportate negli atti e che l’indagato avrebbe rivolto ai due incaricati. Inoltre, avvicinandosi al viso di una delle due donne, avrebbe escalmato “io ti trovo domani, dopodomani, l’altro giorno”. Al termine dell’attività investigativa l’extracomunitario è stato denunciato.

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Bologna: Marocchino aggredisce e palpeggia donna


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Aggredisce e palpeggia donna, arrestato – Emilia-Romagna – ANSA.it
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(ANSA) – BOLOGNA, -Ha afferrato una giovane donna che verso le 23.20, dopo aver parcheggiato la propria auto, stava per entrare in un condominio a Modena e l’ha palpeggiata ripetutamente. Le urla della giovane hanno richiamato l’attenzione dei condomini che si sono riversati in strada facendo scappare l’aggressore.
Nel corso della nottata gli agenti delle Volanti della Questura e della Polizia Municipale hanno poi arrestato l’uomo per violenza sessuale: si tratta di un cittadino marocchino, B.M., 40 anni, clandestino.
Gli equipaggi delle due forze di polizia sono intervenuti – dopo alcune chiamate – in via Canaletto dove due persone, poi risultati essere fratelli marocchini, si stavano picchiando. Uno era a terra l’altro è stato neutralizzarlo, utilizzando lo spray dissuasivo in dotazione alla volante. Si è così scoperto che uno dei due era l’aggressore che, dopo essere stato medicato in ospedale con una prognosi di 7 giorni, è stato subito dimesso e condotto in carcere.

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Quasi centenari legati e rapinati da marito badante – VIDEO

Due pensionati ultranovantenni tre ore in balìa di una banda di rapinatori, entrati di notte nella loro villa sui colli di Bologna, fatti inginocchiare e avevano immobilizzati con fascette da elettricista, per fuggire con un bottino di circa 4.000 euro, fra soldi e gioielli.

Sull’assalto, lo scorso 26 ottobre in zona San Ruffillo, i Carabinieri della compagnia Bologna Centro hanno chiuso il cerchio arrestando quelli che ritengono essere i componenti dell’intera banda di rapinatori: i moldavi Valentin Luchian, 27 anni e Vadim Barbinta, 35, e gli ucraini Viktor Mykhailenko, 47 e Hennadii Shaniuk, 43. Quest’ultimo è il marito della badante della coppia di anziani, anche lei ucraina, ritenuta dagli investigatori del tutto estranea alla rapina. A quanto pare in quei giorni era all’estero, ma è ritenuto probabile che il marito avesse appreso da lei, a sua insaputa, dettagli sui pensionati presso i quali lavorava: lui un professore in pensione di 97 anni, lei un ex medico 90enne.