Category: Bergamo

Bergamo: clandestino prende ragazza a morsi sul collo

Le ha strappato il cellulare di mano, poi non ha esitato a prenderla a pugni e a gettarla a terra, mordendole perfino il collo: solo l’intervento di una pattuglia della questura di passaggio ha evitato probabilmente il peggio.

La brutale aggressione è avvenuta intorno alle 22 di mercoledì proprio nelle vicinanze, tra l’altro, della stazione carabinieri di Bergamo bassa, e più esattamente all’imbocco di via Novelli: vittima una giovane moldava, che fortunatamente se l’è cavata con molto spavento e lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni, compreso un vistoso morso al collo.

In manette per rapina e detenzione di droga è invece finito il responsabile, S. B., tunisino di 28 anni, senza fissa dimora e con precedenti penali. Ad attirare l’attenzione di una pattuglia del reparto prevenzione crimine della Questura, che stava percorrendo viale Papa Giovanni XXIII dalla stazione verso il centro, sono state proprio le urla della ragazza.

Gli agenti hanno lasciato l’auto e sono accorsi, intimando l’alt, tra l’altro vedendo l’aggressore con la bocca vicino al collo della donna: il tunisino, vedendoli, ha tentato di fuggire verso il viale, ma è stato quasi subito bloccato e immobilizzato. Proprio mentre gli stavano mettendo le manette ha cercato di disfarsi di un blocchetto di hashish e ha sputato una dose di cocaina che teneva in bocca. Arresto convalidato con custodia cautelare in carcere.

Documenti falsi per gli immigrati: l’ex avvocato patteggia la pena – Il Giorno


Il Giorno
Documenti falsi per gli immigrati: l’ex avvocato patteggia la pena
Il Giorno
dell’immigrazione clandestina e produzione di documenti falsi all’ex avvocato bergamasco Dusan Raggianti, 40 anni, di Pianico, radiato dall’albo anni fa a seguito di un’analoga vicenda (nel luglio del 2006 era stato arrestato per aver prodotto  

“Siamo migranti, dobbiamo prendere la tua auto”: 80enne minacciato e rapinato

Bergamo 03 febbraio 2014 – Aveva appena parcheggiato l’auto di fronte a un supermercato di piazza Affari a Zingonia quando è stato affiancato da due uomini che lo hanno minacciato con un coltello. La vittima, un 80enne, è stata costretta a consegnare le chiavi della vettura con la quale i due rapinatori si sono dileguati. Tutto è accaduto lunedì mattina intorno alle 8: i malviventi sono stati descritti dall’anziano automobilista come extracomunitari. Molto spaventato per l’accaduto, l’uomo ha dato l’allarme e sul posto sono accorsi i carabinieri. Sono subito iniziate le ricerche dell’auto, ma dei due rapinatori per il momento non sarebbe stata trovata traccia.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/parcheggia-minacciato-col-coltello-e-l80enne-consegna-le-chiavi_1044244_11/

Operazione antidroga all’alba: in arresto dieci spacciatori, tutti immigrati tranne 1

Operazione antidroga all’alba: in arresto dieci spacciatori tra
Bergamonews
Dalle prime luci dell’alba, mercoledì, i Carabinieri di Bergamo, con l’ausilio di un elicottero e di unità cinofile, stanno eseguendo a 10 misure di custodia cautelare di cui 8 in carcere: 7 albanesi e un italiano; e 2 agli arresti domiciliari: un  

Albanese picchia la ex e le ruba l’auto


L’Eco di Bergamo
Picchia la ex e le ruba l’auto Operaio 24enne in manette
L’Eco di Bergamo
Non si è rassegnato alla fine della sua relazione con una donna italiana e ha messo in atto una serie di atteggiamenti violenti. Minacce, lesioni (la donna ha avuto un referto di 6 giorni), e la sottrazione della sua auto. P. M., kosovaro nato nel 1990
Minaccia, picchia e ruba l’auto all’ex convivente: arrestatoIl Giorno
Picchia la ex convivente italiana: arrestato kosovaroBergamoseratutte le notizie (3) »

Pesta la convivente: carabinieri intervengono e trovano killer marocchino

Bergamo 15 gennaio 2014 – Era ricercato dal gennaio dello scorso anno, quando a Cortenuova aveva ucciso il titolare di un locale. E’ stato arrestato nel milanese Nabil Moussalim, marocchino di 38 anni, uno dei responsabili dell’omicidio di Ahmed Ammerti, il titolare del Coconut Pub di Cortenuova, ucciso durante una rapina. I carabinieri se lo sono trovati di fronte durante un intervento per violenza domestica avvenuto l’altro giorno a Rozzano in via delle Palme 10. Alla centrale operativa del 112 era giunta una richiesta di aiuto da parte di una giovane donna, 32enne Karim K. che in lacrime aveva denunciato di essere vittima di aggressione da parte del convivente. Poco dopo sul posto è arrivata una gazzella dei carabinieri: i militari  fatta irruzione in casa hanno trovato Nabil Moussalim che minacciava di morte la donna.

Dopo i primi accertamenti è emerso che il compagno violento della donna era ricercato su ordinanza del Tribunale di Bergamo per l’omicidio di Cortenuova. Quella sera insieme ad altri cinque complici aveva fatto irruzione con le armi nel bar-pizzeria per una rapina, poi degenerata per la reazione della vittima. Il gestore aveva iniziato a colpire a badilate uno dei tre, che gli aveva poi sparato tre colpi al torace, uccidendolo. E’ stato inoltre accertato che i criminali, spalleggiati talvolta da altri malviventi, e spesso spacciandosi per poliziotti o per carabinieri, erano specializzati nel rapinare soldi e droga a spacciatori marocchini che, logicamente, non denunciavano i reati subiti. Tre componenti della banda erano già stati arrestati lo scorso ottobre, grazie alle intercettazioni telefoniche che avevano scoperto uno scambio di sms tra uno di loro e la sua compagna proprio la sera dell’omicidio di Cortenuova. L’uomo, anch’esso residente nel milanese, aveva confessato tutto e aiutato gli inquirenti a ricostruire le attività del clan.

http://www.bergamonews.it/cronaca/picchia-la-convivente-che-chiama-il-112-scovato-il-killer-di-cortenuova-184303

Arrestato per la violenta rapina in treno finisce ai domiciliari: perché è albanese

Arrestato per la rapina in treno Concessi i domiciliari ad albanese
Ha respinto tutte le accuse, negando di aver messo a segno una rapina sul treno a Verdello insieme a un complice e di aver colpito le persone intervenute con una bottiglia, come gli veniva contestato. Interrogato in carcere dal giudice per le indagini  

Val Calepio: ancora rissa con spranghe e bottiglie tra indiati

Eleonora Cantamessa, nuova vittima immigrazione
Rissa con spranghe e bottiglie: sei feriti (e arrestati) a Bolgare

Ancora una rissa tra indiani in Val Calepio: l’ennesimo episodio di violenza e sangue è accaduto sabato sera 11 gennaio a Bolgare e ha scosso fortemente il paese. È infatti ancora vivo il ricorso del duplice omicidio di Chiuduno in cui, la sera dell’8
Rissa tra indiani: sei feriti Sindaco Serughetti, Lega: “Ora tolleranza Bergamonewstutte le notizie (2) »

 

Massacra di botte la moglie prima del processo per violenze: era ai domiciliari!

Picchia la moglie prima del processo Arrestato in aula, finisce in

Brignano – Non ha esitato a picchiare la moglie perfino il giorno prima dell’inizio del processo penale per maltrattamenti in famiglia, lesioni e percosse, e proprio questo lo ha fatto finire in manette in diretta, durante l’udienza in Tribunale, su ordine del giudice Massimiliano Magliacani. 

È successo giovedì mattina in via Borfuro, e a farne le spese è stato un tunisino di 32 anni, residente a Brignano, che a processo per l’udienza è arrivato a piede libero (di fatto era agli arresti domiciliari per un episodio di furto, ma con il solo divieto di avvicinamento alla moglie per il processo in questione), ma se ne è andato in manette e scortato verso il carcere di via Gleno.

 

Tecnicamente si è trattato di un aggravamento della misura cautelare, chiesto in udienza dal pubblico ministero e immediatamente accordato dal giudice: a far la differenza la deposizione proprio della moglie che, sentita come testimone alla prima udienza istruttoria del processo, ha spiegato al giudice di essere finita altre tre volte in ospedale dal 13 dicembre a ieri, picchiata dal marito. L’ultima volta proprio mercoledì, quando i colpi ricevuti dal marito, al pronto soccorso, sono stati giudicati guaribili con prognosi di 30 giorni. Giusto il tempo di terminare la deposizione, che il pubblico ministero ha chiesto l’aggravamento della misura: non più semplice allontanamento o arresti domiciliari ma, a tutela della donna, la custodia in carcere.

 

Rubano 8mila euro in gioielli: prese 2 nomadi, una è minorenne

Bergamo – Si sono introdotte nella villa di un medico di base di Caravaggio e hanno portato via gioielli per circa 8 mila euro. Ma due nomadi, una delle quali minorenne, sono state bloccate poco dopo il furto dai carabinieri della locale stazione e tratte in altro »