Category: Benevento

Donna aggredita e rapinata: i ladri vivono nel campo nomadi

I carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita nella serata di ieri hanno arrestato un 24enne serbo, detto “Sergio” e sono sulle tracce degli altri complici responsabili, nelle ultime settimane, di tre rapine a mano armata a Cerreto, Melizzano e Solopaca. Le indagini hanno permesso di identificare il rapinatore che nonostante la giovane età vanta un curriculum criminale di tutto rispetto. Le indagini sono state avviate dai carabinieri del Nucleo Operativo di Cerreto Sannita e della Stazione di Solopaca a seguito di tre rapine che si sono verificate nel mese di aprile a Melizzano, Solopaca e Cerreto Sannita, utilizzando sempre lo stesso metodo, ossia arrivavano in auto all’imbrunire nei pressi dell’abitazione da colpire ed accertata a presenza di qualcuno, bussavano alla porta o avvicinavano la vittima con la scusa di una indicazione stradale.

A questo punto la vittima veniva aggredita e rapinata di gioielli ed oro e legata ad una sedia mentre i rapinatori si dileguavano con potenti auto. Le indagini hanno permesso di rintracciare il soggetto in un campo nomadi della periferia di Napoli. Infatti nella serata di ieri i militari della Compagnia di Cerreto Sannita insieme ai colleghi di Napoli hanno circondato con uomini e mezzi il campo nomadi di Secondigliano e trovato in una baracca il rapinatore. Accompagnato a Cerreto Sannita i militari gli hanno notificato un provvedimento di fermo emesso dal Sostituto Procuratore Giovanni Tartaglia Polcini che coordina le indagini. I reati contestati vanno dalla rapina pluriaggravata in concorso al sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di pistola e violazione di domicilio. Le indagini sono solo all’inizio, i militari stanno eseguendo indagini per individuare e catturare anche gli altri complici. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

http://www.ilquaderno.it/valle-telesina-arrestato-campo-nomade-24enne-serbo-autore-rapine-cerreto-solopaca-melizzano-95727.html

ARRESTATO UN 41 ENNE MAROCCHINO CON 158 GRAMMI DI … – TV Sette Benevento


Il Quaderno

ARRESTATO UN 41 ENNE MAROCCHINO CON 158 GRAMMI DI
TV Sette Benevento
nell'ambito di una attività finalizzata ad individuare i canali di rifornimento di sostanza stupefacente dei giovani della valle telesina hanno tratto in arresto un cittadino marocchino E. R., 41 enne per detenzione ai fini di spaccio di hashish e
Arrestato dai carabinieri quarantunenne per droga aveva 158 ilVaglio
S.Salvatore Telesino. Arrestato 41enne per spaccio di droga. Trovati Il Quaderno
Blitz antidroga a San Salvatore Telesino: in manette 41enne. Aveva NTR24

tutte le notizie (5) »

‘Femminicidio’: pregiudicato albanese accoltella ‘convivente’

MINACCIA LA COMPAGNA CON UN COLTELLO. ARRESTATO
TV Sette Benevento
MITRI Arben, albanese 43enne, pregiudicato e residente in Torrecuso, è stato tratto in arresto nella mattinata dai Carabinieri della Stazione di Paupisi e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio. Nella cuore della notte, il
Minaccia con un coltello compagna e figlia: arrestatoOttopagine
Torrecuso: minaccia la compagna con un coltello. In manette un NTR24
Torrecuso: Minaccia la compagna con un coltello da cucina Il Quadernotutte le notizie (4) »

Rapine tra ‘migranti’: arrestata immigrata nullafacente

RAPINARONO UN GIOVANE OPERAIO STRANIERO DI 18 ANNI
TV Sette Benevento
Questa mattina, intorno alle ore 10,00, i Carabinieri della Stazione di Benevento hanno eseguito una misura cautelare di arresto per rapina, emessa dal Tribunale di Benevento, nei confronti di Iannella Luiz Carlos, 31enne, nullafacente, di origini
Benevento: rapina un giovane in un centro di accoglienza, ma è NTR24tutte le notizie (2) »

Romeni armeggiano col bancomat

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento hanno fermato, in centro, due rumeni di 18 e 24 anni. I due sono stati notati dai Carabinieri in viale Mellusi mentre armeggiavano con la tastiera del bancomat della Banca Popolare di Puglia e Basilicata provocando l’inserimento dell’allarme. Accortisi di essere stati avvistati dalla gazzella dell’Arma, i due sono scappati per le vie adiacenti venendo raggiunti e bloccati dalla pattuglia dei Carabinieri dopo un breve inseguimento. Successivamente i Carabinieri hanno eseguito una verifica sul dispositivo bancomat al fine di constatare la presenza di danni. Portati in Caserma i due fermati, a seguito degli accertamenti di rito, i Carabinieri hanno verificato che a carico dei due sussistevano pregiudizi penali per la commissione di furti nonché l’esistenza di altri fogli di via obbligatori per alcuni comuni del Lazio. Anche qui, sono state attivate le procedure per le proposte dell’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio.

http://www.ilquaderno.it/viale-mellusi-foglio-via-due-rumeni-che-armeggiavano-col-bancomat-una-banca-89620.html

Risorse: sequestrati 20mila euro di prodotti contraffatti e pericolosi

Prosegue l’azione di contrasto e prevenzione svolta dalla Guardia di Finanza di Benevento nei settori commerciali maggiormente interessati dalla contraffazione. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno individuato due extracomunitari di origine senegalese che detenevano per la commercializzazione 93 paia di scarpe recanti simboli e marchi contraffatti. La merce è stata sequestrata ed i due extracomunitari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria in flagranza del reato di commercio di beni recanti segni mendaci o contraffatti e ricettazione. Da ulteriori accertamenti è emerso che entrambi non erano in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale e sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per questa violazione. Dal gennaio di quest’anno le Fiamme Gialle sannite hanno denunciato 34 persone (di cui una arrestata) con il sequestro complessivo di merce pari a circa 20mila prodotti fra capi di abbigliamento, supporti magnetici ed apparecchiature elettriche ed elettroniche di vario genere. Il “mercato del falso”, oltre a costituire un turbamento, viene percepito come un fattore di rischio da una larga fetta della popolazione, in quanto i prodotti contraffatti immessi sul mercato sono spesso anche pericolosi per la salute. Inoltre, sono previste sanzioni non soltanto per chi produce, ma anche per chi compra prodotti “falsi”, punito con una sanzione pecuniaria da 100 a 7mila euro. I prodotti acquistati, invece, vengono sequestrati per essere successivamente confiscati.

http://www.ilquaderno.it/gdf-sequestrate-93-paia-scarpe-con-marchi-contraffatti-denunciati-due-clandestini-89587.html

Ammazzò agricoltore italiano: pena ridotta della metà

16 anni di carcere. E’ la condanna che dovrà scontare il trentenne rumeno Marcel Sorinel Cojoc, ritenuto colpevole della morte dell’agricoltore di San Leucio del Sannio, Antonio Pisano. La sentenza è stata emessa stamattina dalla Corte d’Assise del Tribunale di Benevento. Una riduzione della pena rispetto ai 30 anni richiesti dal pm Giammarino. Respinta la richiesta dei domiciliari avanzata dall’avvocato della difesa Alberto Simeone.

I fatti per cui Cojoc dovrà scontare la pena detentiva per omicidio preterintenzionale risalgono al 9 luglio 2010. Quel giorno l’agricoltore sannita era stato ritrovato gravemente ferito in un capanno di sua proprietà a San Leucio del Sannio, in contrada San Marcello. Soccorso, era stato ricoverato in prognosi riservata presso l’Ospedale “G. Rummo” di Benevento per emorragia cerebrale post-traumatica, fino al decesso, avvenuto il 23 luglio 2010 a causa delle gravi lesioni riportate, accentuate anche dalla cirrosi di cui l’uomo era malato.

Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, la tragedia era scaturita dopo una lite tra l’agricoltore e il rumeno, alla base ci sarebbe stata una questione di soldi. Cojoc infatti lamentava di aver ricevuto solo 80 dei 180 euro pattuiti per una settimana di lavoro come pastore alle dipendenze del Pisano. Dopo l’aggressione, il rumeno chiuse con una catena il Pisano nella capanna, prendendogli il cellulare, e scappò, facendo perdere le sue tracce, fino all’agosto dello scorso anno, quando i Carabinieri del Reparto Operativo di Benevento, con un’incessante attività di ricerca, che li portò anche in Romania, riuscirono a rintracciarlo ed arrestarlo a Ragusa. Il rumeno fu poi condotto al Carcere di Capodimonte.

Oggi il pastore Cojoc dopo aver chiesto perdono, ha dichiarato di non aver colpito il Pisano con una pala, ma di averlo spinto e di essere scappato via e poi di averlo chiuso nel capanno per paura di essere inseguito.

Ad assistere alla lettura del dispositivo della sentenza la famiglia dell’imputato e i parenti della vittima, parti civili in questo processo e rappresentati dall’avv. Luca Cavuoto, che nel condurre le sue arringhe ha più volte puntato sull’aggravante della crudeltà del comportamento del Cojoc. “Oggi si conclude una triste storia – ha commentato ai nostri microfono l’avv. Cavuoto – in parte non siamo proprio soddisfatti della condanna a 16 anni, ma oggi almeno è stata accertata la responsabilità penale dell’imputato”.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/omicidio-pisano-condanna-a-16-anni-di-carcere-per-il-rumeno-cojoc.html#.UmVLhylXNsY.facebook

Chiesa.Spa: pestaggio tra nigeriani nella casa affittata da ‘missionario’

Sono volati vestiti, effetti personali e anche un materasso, tanto che sono dovuti intervenire un sacerdote e in seguito le forze dell’ordine per risolvere la questione.
Forse una lite per futili motivi o semplicemente un litigio d’amore, quello che è accaduto nella giornata di ieri a piazza Mazzini, a pochissimi metri dal corso Garibaldi di Benevento.
Protagonisti della vicenda due conviventi, un uomo e una donna nigeriani, che hanno dato vita ad un vero e proprio “show” davanti agli occhi increduli di residenti e semplici curiosi.
Urla, calci e anche una pietra di grosse dimensioni con la quale la donna – messa alla porta dal presunto compagno – ha provato a scardinare il lucchetto posto a custodia dell’abitazione.
Secondo quanto riferiscono alcuni cittadini e testimoni dell’accaduto, a mettere pace c’ha provato innanzitutto un sacerdote, don Giuseppe Montenegro, missionario del Preziosissimo Sangue e con esperienze decennali in Africa e India, che ha affittato ai due stranieri un vano nello slargo.
Non riuscendo nell’impresa, il prelato non ha potuto far altro che contattare i carabinieri. I militari dell’Arma, intervenuti sul posto in serata, sono riusciti dove anche la Chiesa riconciliatrice ha fallito, cercando di mediare tra i due e riportando la calma in casa e in zona. Con grande piacere e soddisfazione soprattutto per i residenti.

http://www.ntr24.tv/it/news/cronaca/benevento-conviventi-immigrati-litigano-nellappartamento-dei-missionari-intervengono-i-carabinieri-a-mettere-pace.html#.UmJR__0xhJI.facebook

Detto del tono patetico dell’articolo. Ecco la Chiesa.Spa che affitta ‘vani’ agli immigrati.