Casa gratis e 1380€ al mese: la dura vita del “profugo”

22-05-2012

Arshad e Rasool partono, Mushtab e Shahbaz rimangono. Ad un anno di distanza dall’arrivo a Isola, in fuga non si capisce da cosa, i quattro immigrati di nazionalità pakistana fanno le loro scelte, si perché sono loro a scegliere, non noi. Qualche settimana fa lo xenofilo Comune ha rinnovato per la terza volta (terza volta!) l’accordo per l’accoglienza dei “profughi”(profughi di quale guerra?) sollecitata dal sistema di protezione civile nazionale, ma il bello dovete ancora leggerlo, infatti non tutti rimarranno in paese.

Due di loro  torneranno presto in Libia dove hanno un lavoro che li aspetta: Arshad, 48 anni, è un orafo e Rasool, 28, lavora nel settore dei pavimenti. Mushtab e Shahblaz invece, che hanno rispettivamente 29 e 26 anni, vogliono restare in Italia, proprio a Isola, e sperano di ottenere il permesso di soggiorno per iniziare una nuova vita. Per ora nessuno dei quattro è stato considerato rifugiato politico e Mushtab e Shahblaz hanno fatto ricorso in tribunale: sono in attesa delle udienze, fissate per il prossimo dicembre.

La domanda: se in due tornano in Libia, quali condizioni ci sarebbero perché gli altri due possano venire considerati “rifugiati”? Siamo curiosi di leggere la sicura sentenza favorevole del solito magistrato schizzato.

Ma l’articolo continua, e non mancano altre clamorose sorprese: la “paghetta” del “profugo”

I ragazzi sono arrivati nel luglio dello scorso anno e da allora alloggiano in un appartamento vicino il centro storico mantenuti con una diaria giornaliera di 46 euro che arriva dal governo. «I soldi che abbiamo ci bastano qui, nel vostro paese – continuano -. Il problema è farli arrivare alle nostre famiglie, in Libia». Seguiti dall’assessore al sociale Valentina Verlato che ha tenuto loro un primo corso di italiano e dall’interprete di arabo Silvio Barzara della cooperativa “Con te”, hanno trascorso quasi un anno tra lezioni di lingua e turni di lavoro nella squadra operaia del Comune occupandosi di manutenzione delle aree pubbliche e del verde.

Insomma: casa gratis e 46€ al giorno di paghetta. Fanno 1380€ al mese a testa. Poi corsi gratuiti di lingua e giardinaggio. Se qualche precario Veneto vuole lo stesso trattamento può contattare il Comune di Isola.

Vi risparmiamo le parole al limite dell’umana ragione del Sindaco. Poi capite perché le tasse aumentano?

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/364367_profughi_dal_pakistan_due_scelgono_la_libia/?refresh_ce

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