Brindisi: immigrati con permesso umanitario organizzavano viaggi per gli evasi dai Cie – corriere

23-02-2012

BRINDISI – Sei persone vengono arrestate dalla Polmare di Brindisi con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata dalla transnazionalità. L’operazione è in corso a Brindisi e in alcune città del nord Italia, dove sono in corso diverse perquisizioni.

IL PROVVEDIMENTO –  La magistratura brindisina, che ha emesso il provvedimento restrittivo, ritiene di aver individuato un’organizzazione che è riuscita a far giungere in Italia, ma anche in Francia e in Inghilterra, un consistente numero di immigrati clandestini.

LE INDAGINI – La cellula brindisina di una organizzazione criminale transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è stata individuata e smantellata da agenti della polizia di frontiera di Brindisi. Tre persone sono state arrestate sulla base di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Brindisi su richiesta sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, mentre altre tre sono ricercate all’estero. Quattro degli indagati sono iracheni, uno afghano ed uno palestinese. Tutti risiedevano da tre anni a Brindisi con permesso di soggiorno umanitario. A capo della cellula, secondo l’accusa, c’era il 46enne iracheno Abdul Kader Mohamed. Il più giovane del gruppo, un iracheno di 21anni, fungeva da cassiere, mentre gli altri accompagnavano i clandestini verso le varie destinazioni. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dalla transnazionalità perché‚ legati ad altri soggetti che favorivano l’ingresso o l’uscita di extracomunitari dal territorio nazionale. Secondo l’accusa, gli immigrati giungevano clandestinamente a Brindisi, in molti casi dopo essere fuggiti dai centri di identificazione ed espulsione, e prendevano contatti con il capo del gruppo che ne organizzava il viaggio, destinazione Nord Italia, ma anche Olanda, Francia e Germania. Il cassiere riscuoteva presso la Western Union Bank una somma tra i 200 e i 300 euro a testa, trasporto escluso, che i clandestini erano tenuti a pagare per il servizio e che venivano spediti loro dai parenti. Solo allora si organizzava il viaggio che avveniva in treno o con le auto personali dei componenti del gruppo. Le indagini, durate due mesi, si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali e telefoniche. 22 febbraio 2012

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/22-febbraio-2012/immigrazione-smantellata-organizzazione-internazionale-1903392879089.shtml

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