Brescia: Romeno violentava la figlia

28-02-2012

Condannato a otto anni di reclusione per gli abusi commessi sulla figlia, all’epoca dei fatti minorenne. Oltre alla carcerazione i giudici della Prima sezione penale del tribunale di Brescia, presieduta da Roberto Spanò, hanno stabilito per l’uomo, operaio rumeno, la revoca della potestà genitoriale e una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro per la parte civile e un risarcimento danni da determinare in sede civile. Gli episodi cui si riferisce l’iter giudiziario risalgono ad un periodo compreso fra il 2004 e il 2007, epoca in cui la figlia dello straniero aveva 14 anni. In tribunale la ragazza, che ora ha 19 anni ed è madre di due bambini, ha ricostruito la dolorosa e tragica vicenda che la vede protagonista, riaffermando con forza le accuse di violenza nei confronti del genitore. I presunti abusi sarebbero stati consumati tra la Bassa Valcamonica e la Bergamasca. Dopo avere taciuto a lungo, la ragazzina cercò rifugio da una vicina di casa e, da lì, confidò alla madre, che era all’oscuro di tutto, quanto avveniva in sua assenza ed in assenza della sorella maggiore. L’imputato si è difeso sostenendo di non avere mai usato violenza alla figlia e di essere vittima di una “vendetta familiare” ordita dalla (ex) moglie che voleva separarsi. Il Tribunale ha ritenuto invece provati i fatti contestati all’operaio e lo ha così condannato. Non è escluso che la difesa presenti ricorso in Appello.

http://quibrescia.it/cms/?p=88512

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